Howard il Papero e quella volta che Disney e Marvel “litigarono”

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Dal 2000 a oggi il medium cinematografico è senza dubbio uno di quelli che ha dovuto attraversare più trasformazioni e cambiamenti. Sarà per l’avvento dello streaming e dell’on demand o per effettive rivoluzioni nel modo di concepire e realizzare i film, ma negli ultimi 20 anni le esigenze del pubblico hanno subito continui cambiamenti.

I film ad aver approfittato maggiormente di questi mutamenti sono senza dubbio quelli a tema supereroistico: dal punto di vista degli incassi al cinema questi sono stati nell’ultimo decennio il vero cuore pulsante dell’intera industria.

Spider man Sam Raimi Howard Disney

Sebbene le pellicole supereroistiche esistano addirittura dagli anni ’40, il fenomeno è poi esploso in tutto e per tutto nel 2008 con la creazione del Marvel Cinematic Universe (MCU) , un franchise di film, fumetti e serie tv che condividono personaggi, ambientazioni e elementi narrativi.

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L’importanza dell’MCU

Il successo dell’MCU è un fenomeno senza precedenti. Nei suoi (quasi) tre lustri di esistenza, questo enorme progetto è infatti riuscito ad avvicinare le masse ai personaggi dei fumetti come nessuna opera aveva mai fatto prima. In questo modo, accanto a eroi famosi e conosciuti come Spider-Man o Hulk, il grande pubblico ha imparato a conoscere volti meno conosciuti dai profani. Tra questi possiamo citare Black Panther, Captain Marvel o Shang-Chi.

avengers endgame Howard Disney
Immagine promozionale di Avengers: Endgame

L’intero fenomeno MCU, come detto appetibile anche ai meno avvezzi al fumetto Marvel, non trascura però i fan più attempati della Casa delle Idee. Film e serie tv sono infatti costellati da continui easter egg e riferimenti ai comics del passato, rintracciabili chiaramente solo da un occhio appassionato.

Ed è proprio di un easter egg dell’MCU che tratta questo articolo. Gli appassionati sapranno infatti che in Guardiani della Galassia (2014), Guardiani della Galassia Vol.2 (2017) e Avengers: Endgame (2019) compare fugacemente un personaggio molto particolare. Si tratta di Howard il Papero, una delle figure più bizzarre dell’intero universo Marvel.

Howard Disney guardiani della galassia 1
Howard in Guardiani della Galassia (2014)

Chi è Howard il Papero?

Il personaggio di Howard il Papero nasce nel 1973 sul numero di 19 di Adventure into Fear. Nella storia in questione, The Enchanter’s Apprentice! (Steve Gerver/Val Mayerik), il nostro eroe non è altro che una comparsa, irrilevante ai fini della trama. Protagonista dell’albo è infatti l’Uomo Cosa, un uomo trasformato in mostro incapace di parlare e comunicare.

Nella storia in questione questa strana creatura si ritrova a confrontarsi con un varco dimensionale, da cui, neanche a dirlo, spuntano esseri strambi e privi di ogni logica. Tra questi, ovviamente, anche la nostra anatra (nella versione italiana definita appunto come papero).

Howard Disney prima apparizione
La prima apparizione di Howard

Howard non proviene infatti dal “nostro” universo (chiamato nella continuity Marvel Terra-616), ma da uno individuato con il nome di Terra-791021. Qui, sul pianeta Duckworld, la vita si è evoluta a partire dagli uccelli acquatici portando alla genesi di anatre antropomorfe, la specie “dominante” del globo.

E difatti Howard non è altro che un’anatra simil-umana, provvista di braccia al posto delle ali e incredibilmente atletica. Dotato di incredibile velocità e intelletto, il papero riserva parecchie altre sorprese, tra cui l’approfondita conoscenza delle arti marziali e la predisposizione ai poteri mistici, brevemente insegnatigli da Doctor Strange.

Howard Disney Doctor Strange
Howard insieme a Doctor Strange

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Howard il Papero tra fumetti e cinema

Naturalmente un personaggio così stravagante non poteva essere relegato a una singola apparizione. Nel corso degli anni quindi la Casa delle Idee a più riprese riportò alla luce Howard per lanciarlo in nuove avventure al limite del surreale.

Inizialmente impegnato in battaglie contro mucche succhia-sangue e uomini-rapa sullo sfondo della città di Cleveland, la vita del papero è poi proseguita in un susseguirsi di avventure sempre più strambe. A fare da sfondo universi paralleli e realtà alternative pronte a mostrare versioni inedite degli eroi Marvel più amati di sempre, intente a confrontarsi con l’atipico papero.

Howard Disney

L’importanza di Howard nel panorama fumettistico negli anni è cresciuta a tal punto da far sconfinare il personaggio sul grande schermo. Le comparse nell’MCU non sono infatti le prime apparizioni cinematografiche del papero, che anzi aveva ricevuto un film a lui completamente dedicato nel 1986.

Howard e il destino del mondo, per la regia di Willard Huyck, è però purtroppo ricordato come un flop sia al botteghino sia per la critica, che con i suoi aspri giudizi ha bollato il film come uno dei peggiori mai realizzati in ambito cinecomic (salvo ricevere successivamente una valutazione da “cult” da parte del pubblico).

Howard Disney locandina film
Locandina di Howard e il destino del mondo

Disney e Howard il Papero: un rapporto complicato

Nella storia editoriale di Howard il Papero esiste però un dettaglio finora omesso abbastanza curioso, capace di tirare in ballo nient’altro che la Disney.

Per capire a pieno il fatto occorre partire da una precisazione: Marvel non è sempre stata di proprietà della Casa del Topo. L’acquisizione da parte della Disney è infatti arrivata solamente nel 2009, meno di 15 anni fa; fino ad allora le due compagnie erano in tutto e per tutto separate.

Disney Marvel Howard

Inoltre è necessario sottolineare che gran parte delle informazioni che stiamo per riportare non sono mai state formalmente confermate. La maggior parte di esse proviene o da articoli pubblicati in magazine dell’epoca o a dichiarazioni dei diretti interessati. Tra queste ultime la più importante è sicuramente quella nel 2001 di Steve Gerber, creatore del personaggio, al sito web statunitense Newsarama, che non è mai stata ufficialmente smentita dalla Disney.

Steve Gerber Howard Disney
Steve Gerber

Timore della Disney

La ricostruzione di Gerber parte dalla fine degli anni Settanta, periodo in cui la Disney avrebbe minacciato una causa legale contro la Marvel proprio a causa del personaggio di Howard se quest’ultimo non fosse stato rimaneggiato. Questo sarebbe stato infatti colpevole di assomigliare troppo a… Paperino.

In realtà già a un primo sguardo è facile rendersi conto che i due personaggi hanno ben poco in comune, al di fuori della specie animale. Entrambi hanno becco, piume, zampe palmate e un berretto, ma oltre a queste non si ravvedono altre somiglianze. Solo per fare qualche esempio, Howard non è per nulla pigro, così come Paperino non possiede nessuna delle straordinarie abilità prima citate.

Sebbene oggi infatti la Marvel rappresenti una delle aziende di intrattenimento più influenti nel panorama mondiale, la situazione non era la stessa sul finire degli anni Settanta. La popolarità dei suoi fumetti stava sì crescendo esponenzialmente sul suolo statunitense, ma niente di tutto ciò poteva competere con lo strapotere mediatico ed economico targato Disney, che in quegli anni era alle prese con Winnie the Pooh e Bianca e Bernie, Classici non unanimemente apprezzati, ma che sono comunque rimasti impressi nella storia della compagnia.

winnie pooh Howard Disney

A tutto ciò bisogna sommare il fatto che la Disney, specialmente in quegli anni, si era dimostrata molto gelosa verso le proprie creature. Solo nel 1975 aveva vinto una causa contro i famigerati Air Pirates, (fumettisti che utilizzavano i personaggi Disney in chiave piuttosto inusuale), costringendoli a pagare una penale di 190.000 dollari.

air pirates Howard Disney

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L’accordo Marvel-Disney per Howard

Viste tutte le premesse precedenti, non c’è quindi da stupirsi che, considerando valide le dichiarazioni di Gerber, la Casa delle Idee abbia accettato le richieste della Disney, giuste o ingiuste che fossero. Il colosso di Burbank, per evitare di intraprendere azioni legali, avrebbe infatti richiesto alla dirigenza Marvel di seguire dei progetti di propria creazione per il personaggio di Howard, riducendo l’iniziativa dei propri autori.

Notizie riguardo i negoziati tra le due aziende possono essere ritrovate nel numero 8 di Howard the Duck Magazine, testata risalente agli anni ’80. Nell’articolo How The Duck Got His Pants di Steven Grant (che, per coincidenza, è anche il nome (o uno dei nomi, se preferite) del personaggio Moon Knight) viene infatti pubblicato un resoconto di tutto ciò che è accaduto tra le due aziende, naturalmente dal punto di vista della Marvel.

Secondo questa ricostruzione i negoziati tra le due società iniziarono nel 1977 per concludersi solo nel 1980, oltre tre anni dopo. Questi stabilirono un nuovo design per il personaggio di Howard, così da differenziarlo il più possibile da Paperino.

design Howard Disney
Il design proposto da Disney per Howard

Le modifiche erano inerenti alla forma e al colore della testa, del becco, dei piedi, degli occhi e di altre parti del corpo dell’anatra, oltre che ai pantaloni. Al personaggio, reo fino a quel momento di non indossare braghe proprio come Donald Duck, vennero assegnati un paio di pantaloni molto larghi, decisamente in contrasto con il resto del character design.

Un paio di pantaloni firmati Disney per Howard

I pantaloni sarebbero senza ombra di dubbio la conseguenza più evidente della controversia, e non senza motivo. Questa aggiunta non solo non era necessaria, viste le fattezze di Howard, ma è anche ciò che più si differenzia dall’outfit di Paperino.

Una modifica di questo tipo non poteva essere apportata sottobanco, o i fan Marvel si sarebbero quantomeno incuriositi. Ecco quindi che lo sceneggiatore Bill Mantlo, aiutato da Gene Colan alle matite e Klaus Janson alle chine, decise di dare una spiegazione ufficiale a questo cambiamento.

Sul numero 2 di Howard the Duck Magazine, datato 1979, uscì quindi Animal Indecency!. In questa storia Howard e la sua storica compagna, Beverly Switzler, si ritrovano immischiati in una folla di gente che protesta perché gli animali inizino a indossare i pantaloni.

Howard Disney

La presenza di Howard, anatra priva di pantaloni, scatena l’ira della folla, e i due protagonisti sono quindi costretti a fuggire. Riescono però a trovare rifugio in un negozio di vestiti, gestito dal signor Wally Sidney che, per far passare il tempo e quindi calmare le acque, narra loro la sua storia.

Howard Disney

Wally racconta loro che, prima di buttarsi sul campo dell’abbigliamento, aveva tentato di sfondare creando un personaggio per i cartoni animati: un topo vestito di tutto punto. Deriso per la sua idea stupida, aveva quindi ripiegato sul mercato dei vestiti, incontrando un grande e inaspettato successo.

Howard Disney

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Il probabile intento satirico nei confronti di Disney

Al successo seguì però un inesorabile declino. Le nuove mode soppiantano i vestiti di Wally, che si ritrovò quindi senza alcun acquirente. Ed è proprio per questo motivo che il venditore aveva deciso di cambiare pubblico di riferimento: non più gli esseri umani, ma gli animali!

Howard Disney

Sul finire della storia, Wally essenzialmente costringe Howard a provare diversi outfit, fino a quando non ne trova uno che lo aggrada (che lo accompagna per le sue avventure immediatamente successive).

Come è facile comprendere da questo riassunto, lo scopo di Manlo nello sceneggiare questa storia non è unicamente introdurre il nuovo design di Howard ai lettori, ma anche tentare di spiegare i motivi dietro il cambiamento in maniera più o meno velata. Numerose sono infatti le frecciatine alla casa di Burbank ravvisabili nel corso delle 10 pagine che compongono la storia, una più pungente dell’altra.

Howard Disney
La “prova costume” di Howard

Wally Sidney è probabilmente una parodia di Walt Disney, creatore di quello che è palesemente Topolino e imprenditore nel campo dell’abbigliamento, con il suo primo negozio aperto proprio in quel di Burbank.

Inoltre, nel rapido susseguirsi degli outfit proposti a Howard, in una vignetta è facilmente riconoscibile il vestito da marinaio di Paperino e i calzoncini dello stesso Topolino. Una presa in giro finale per una storia per lo più satirica, che sembrerebbe voler indicare come il cambiamento di quel numero sia da imputarsi proprio alla Disney.

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La reazione di Gerber

Ma come reagì Gerber, creatore di Howard, alle modifiche successive alla trattativa con la Disney? Nell’intervista a Newsarama del 2001, l’autore definì il nuovo design dell’anatra (ripreso anche per il film del 1986) come una versione con gli occhi piccoli, il becco gonfio e i pantaloni larghi dell’Howard che conosceva. Inoltre, sempre nella stessa occasione, Gerber sottolineò con molta enfasi come la Marvel, in seguito al presunto accordo, non avesse il permesso di cambiare in alcun modo l’aspetto del personaggio.

Questa clausola sarebbe continuata a rimanere valida agli albori del nuovo millennio, quando Gerber ritornò a lavorare alla sua creatura. Nel 2000 lo sceneggiatore venne incaricato, assieme all’artista Glenn Fabry, di creare una nuova serie sul personaggio di Howard, da pubblicare sotto l’etichetta Marvel MAX, sotto la quale si ritrovavano testate indirizzate prevalentemente al pubblico adulto.

I lavori cominciarono nel migliore dei modi, e dopo poco tempo i due avevano già in mano qualche risultato. Fabry era infatti riuscito a ridisegnare Howard, svecchiandolo e rendendolo ben più appetibile per la pubblicazione. A rovinare i piani del duo fu però l’allora editore della Marvel Stuart Moore, proprio dopo aver scoperto che le conseguenze dell’accordo con la Disney di fine anni Settanta continuavano a rimanere valide.

Fu allora che Gerber ebbe un’idea geniale.

La soluzione di Gerber

Non volendosi rassegnare a utilizzare il design disneyano di Howard, Gerber si pose un interrogativo, chiedendosi se davvero, ai fini della caratterizzazione del personaggio, la sua specie animale fosse fondamentale. In altri termini, Howard sarebbe stato lo stesso anche se non fosse stata un papero?

L’idea venne accettata di buon grado dagli editori, che permisero a Gerber e Fabry di sperimentare nel corso dei sei numeri che compongono la serie, ridisegnando Howard in forma di vari animali. Il più iconico rimane sicuramente Howard the Mouse, sia per il suo stile “sporco” e realistico che per il significato metaforico che ne sta alla base. Gli autori, per non far assomigliare il proprio personaggio a Paperino, avevano “preso in prestito” l’altra creatura più famosa di Walt Disney, ossia Topolino.

Howard Disney mouse bozzetto
Primo bozzetto di Glenn Fabry per Howard the Mouse

Purtroppo l’entusiasmo della redazione per la serie non venne riscontrato anche nel pubblico: Howard the Duck MAX venne pubblicata nel 2002 e da allora non solo non è mai stata ristampata, ma non è nemmeno stato aggiunta in digitale sulla piattaforma Marvel Unlimited. Un vero e proprio buco nell’acqua.

Disney Howard Max Mouse
Versione finale di Howard the Mouse

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Ma quindi come è finita tra Howard e la Disney?

Dal 2002 a oggi Howard ha poi continuato ad apparire sporadicamente sulle pagine Marvel nella sua forma da anatra (fatta eccezione per una breve parentesi da umano), facendo quindi dimenticare quello strano esperimento targato Gerber/Fabry. Il suo aspetto continua a essere quello che sarebbe stato accordato con la Disney, inclusi quei pantaloni che sembrano essere una palla al piede per il povero pennuto.

Howard Disney human

Ormai questa peculiarità del personaggio non sembra più spaventare troppo gli sceneggiatori, che lo inseriscono nei contesti più disparati senza preoccuparsi troppo del fatto che possa stonare per via dei suoi indumenti.

Il personaggio di Howard rimane dunque a pieno titolo nella storia del fumetto americano, incarnando, al di là della sua caratterizzazione, la vera e propria abnegazione. Seppur con qualche limatura e qualche compromesso, la sua storia editoriale è ancora in pieno svolgimento. In maniera non dissimile, con le dovute proporzioni, da Paperino, la sua inossidabile e incontrastata nemesi.

Fai il test: Quale supereroe dei fumetti Disney sei?

Alberto Giacomelli

Immagini © Marvel – Panini Comics

Fonti: GamesRadar+, How a potential Disney lawsuit changed Marvel’s Howard the Duck ForeverGrand Comics DatabaseCBR, How Walt Disney forced Howard the Duck to wear pants!Marvel Database

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