Avete mai provato ad immaginare l’integerrimo Topolino nei panni di un cavaliere sprezzante del pericolo e al limite della legalità?
Se sì, probabilmente non sarà stato facile. L’idea più naturale che possiamo farci di Topolino è quella di un compagno di avventure ottimista e dotato di un grande buon cuore. Nel corso degli anni queste qualità hanno acquisito un ruolo dominante, soppiantando la sregolatezza del Topo degli anni ’30.
Ma, a metà degli anni ’70, un nuovo arrivato nella già nutrita serie di parodie Disney ci presentò un personaggio diverso. Le pagine di Topolino avrebbero respirato un vento di novità, misto a polvere da sparo: un nuovo eroe sellava il suo destriero per raccontarci il Wild West!
Parliamo delle Leggendarie imprese di Topolino Kid, serie nata dalla prolifica coppia Guido Martina-Giovan Battista Carpi e rimasta nel cuore di molti. Alcuni eredi spirituali di queste storie sono comparsi tra le pagine del Topolino moderno. Gli originali, come accade spesso in questi casi, restano comunque un classico, senza dubbio tra i “grandi” del settimanale.
La leggenda di Topolino Kid
Topolino Kid è un antenato del Topo che tutti conosciamo che vive nell’Ovest americano vicino al confine con il Messico, come vuole la tradizione. Il nostro è un eroe solitario dotato di una straordinaria intelligenza, con la quale riesce sempre a cavarsela. Nelle sue avventure assicura bandidos alla giustizia in compagnia del cavallo selvaggio Killer e dell’amico Pippo Sei-colpi, cacciatore di taglie. Quest’ultimo è molto più “sveglio” del Pippo di sempre e ci sa fare con la lupara (da lui simpaticamente chiamata sgranaceci). Ha inoltre una fedele amica: il coyote Susanna!
I due saranno protagonisti di molte avventure scritte e disegnate da diversi autori Disney. Ci focalizzeremo in particolare sulle storie sceneggiate dal loro creatore, per comprenderne l’originalità e la varietà delle influenze.
Ovviamente l’articolo contiene alcuni spoiler, quindi procedete con la massima cautela (e con la pistola carica)!
Prima di Topolino Kid
Non era la prima volta che Martina trattava il Mito del Selvaggio West. Già nel lontano 1949 la popolarissima serie di Pecos Bill aveva catapultato l’autore tra i grandi del fumetto italiano, in competizione anche con Tex Willer, allora ancora agli esordi. Pecos Bill diede parecchio filo da torcere all’emergente serie firmata da Gianluigi Bonelli, che avrebbe però in conclusione vinto la battaglia.
È inoltre doveroso ricordare l’influenza di Kit Carson, di Rino Albertarelli. Il personaggio, a cui poi si ispirerà Bonelli per il noto comprimario di Tex Willer, esordì proprio sul Topolino Giornale negli anni ’30. Kit Carson è una delle pietre angolari del fumetto italiano moderno (in particolare di quello in salsa western).
Le ispirazioni italiane
Martina attinge alla grande varietà dei sottogeneri, spaziando dal western classico ai più cinici e violenti spaghetti-western, che avevano travolto il decennio precedente.
I personaggi degli spaghetti-western erano veri antieroi, guidati nel loro agire dal proprio utile, più che da un’ideale di giustizia. Un esempio calzante si trova nel personaggio ricorrente del cacciatore di taglie, simbolo del western all’italiana.
Nel 1964 debuttava sul grande schermo il capostipite del filone: Per un pugno di dollari di Sergio Leone, un classico che avrebbe sostanzialmente ristrutturato il culto del selvaggio West.
Martina e Carpi hanno senza dubbio conosciuto questo sottogenere, e adattano così il personaggio di Topolino al contesto in cui si trova. Il selvaggio West è… selvaggio, e per sopravvivere serve anche un po’ di spregiudicatezza! Perciò, Topolino Kid è un “duro” che non si fida di nessuno. Per incastrare i fuorilegge si mescola a essi, fingendosi a volte un criminale e compiendo addirittura rapine, il cui bottino restituisce solo al termine della storia.
L’influenza dei classici
La fonte più rilevante resta però il western classico. Topolino Kid rimane un eroe vero e proprio, e i suoi interessi riescono sempre a coincidere con il bene pubblico. La spregiudicatezza di Topolino Kid nelle prime storie si attenua con il progredire della serie. Topolino diverrà infatti un ranger in difesa della giustizia nella storia Topolino Kid e lo sceriffo di Tombstone (Topolino 1331). Le azioni discutibili (come le rapine) da lui compiute perseguono sempre nobili ideali, come la liberazione di un paese dalla tirannia di uno sceriffo corrotto.
Inoltre, è importante sottolineare che, in linea con il personaggio, Topolino Kid e Pippo Sei-Colpi si rifiutano di utilizzare la violenza, limitandosi alle minacce.
Le avventure di Topolino Kid si concludono infatti solitamente con la consegna dei malfattori al popolo per un regolare processo. Il dibattito giustizia-onore, tema già trattato in pellicole come L’uomo che uccise Liberty Valance (1961), trova una risposta nel personaggio di Topolino Kid, decisamente dalla parte della legge.
Un’epopea leggendaria
Nella storia d’esordio (Topolino Kid e Pippo sei colpi su Topolino 968-969) possiamo comprendere immediatamente gli obiettivi della narrazione. Gli autori non mirano alla creazione di una divertente parodia, nella quale il West sia unicamente un’ambientazione di contorno. Al contrario, queste storie vogliono essere una fedele reinterpretazione in chiave Disney del Mito della frontiera: non una parodia del genere, ma una parte di esso. In altre parole: le vicende narrate non potrebbero esistere al di fuori del contesto western, a cui i personaggi si adattano.
Il West di Topolino Kid
Gli autori cercano in ogni modo di trasportarci nel XIX secolo dell’ovest americano.
Basti pensare alla sequenza in cui Topolino riesce a domare con successo un cavallo grazie alla colla sui pantaloni, accompagnata da una sequela di termini gergali relativi alla domatura dei cavalli.
Anche la toponomastica è significativa. Ad esempio, la città di Tombstone (setting di Topolino Kid e lo sceriffo di Tombstone) è realmente esistita: vi avvenne la famosa sparatoria dell’O.K. Corral!
Infine, come di consueto in questo genere di storie, i dialoghi sono ricchi di interiezioni messicane, grazie alle quali il quadro atmosferico è completo.
La narrazione è caratterizzata da una relativa serietà, spezzata solo dall’eccentrico Pippo Sei-colpi e dagli equivoci in cui si trova coinvolto insieme alla sua “cuginetta” Susanna. Diversamente dalle parodie western che compariranno in seguito sul Topo, le gag rivestono dunque un ruolo di secondo piano.
Naturalmente, come abbiamo già detto sopra, la rielaborazione caratteriale del Topo ha dei confini: non possiamo certo aspettarci che un eroe Disney uccida qualcuno! Martina cerca quindi di bilanciare le limitazioni del personaggio facendo risaltare altri aspetti.
Mancano i duelli mortali, è vero, e le pistole sono usate per lo più come minaccia, o per spaventare i cavalli. D’altra parte, però, matita e inchiostro riescono a rendere giustizia alle grandi praterie, il palcoscenico degli eventi dei grandi classici del West.
In conclusione
Queste storie riescono a catturare magnificamente la magia di un genere nel quale la concorrenza è serrata, soprattutto in Italia. Ma il merito degli autori risiede soprattutto nella creazione di un Topolino e un Pippo nuovi, che si adattano al contesto senza alienare i lettori.
Il racconto delle Leggendarie imprese di Topolino Kid si è fermato nel 2008, ma le storie sono comparse frequentemente in raccolte come Tesori Disney. Un nuovo episodio della serie sembra improbabile dopo 12 anni di silenzio, ma nulla è da escludersi. Forse, dietro le quinte, Topolino Kid e Pippo Sei-colpi si preparano al loro trionfale ritorno sulle pagine del Topo.
Chi lo sa? Nel West selvaggio tutto è possibile!
Lorenzo Oliva
Immagini © Disney
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Western
https://paperpedia.fandom.com/it/wiki/Le_leggendarie_imprese_di_Topolino_Kid
http://www.afnews.info/wordpress/2011/06/08/guido-martina-pecos-bill-e-tex/
https://it.wikipedia.org/wiki/Pecos_Bill
https://it.wikipedia.org/wiki/Kit_Carson
https://paperpedia.fandom.com/it/wiki/Lo_sceriffo_di_Tombstone