Viaggiando per la rete o aggirandovi sui social network, è probabile che abbiate visto almeno una volta una vignetta che ritrae Paperino mentre esclama “Piove, governo ladro!“. Questa immagine è indiscutibilmente ilare, considerando la peculiarità della frase e il personaggio che la pronuncia.
Tuttavia, al di là dell’effetto comico, sorgono spontanee due domande fondamentali: da dove arriva questa vignetta? Per quale motivo il protagonista pronuncia proprio questa frase? Ebbene, siamo qui per rispondere a queste domande. Continuate la lettura per scoprire i segreti che si celano dietro questa immagine.
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In quale storia Paperino dice “Piove, governo ladro”?
Prima di tutto, dobbiamo capire da dove proviene l’immagine in esame. Si tratta della vignetta di una striscia (meglio: una tavola) a fumetti con protagonista Paperino, pubblicata il 14 aprile 1940 in una Sunday Page. Queste ultime erano delle sezioni presenti all’interno dei quotidiani domenicali, ideate nel 1895 dall’editore Joseph Pulitzer.
Egli voleva che le pubblicazioni “adulte” avessero anche una sezione dedicata esclusivamente ai lettori più giovani. Nacquero così i primi spazi su cui stampare quelli che furono i prototipi delle strisce a fumetti (come Yellow Kid di R.F. Outcault). Questa idea si rivelò efficace: anche le strisce create da autori Disney come Ub Iwerks o Floyd Gottfredson si ritagliarono un posto all’interno dei quotidiani.
Al Taliaferro, il “papà” di Paperino
Tra i vari autori che si sono approcciati alle strisce a fumetti Disney, spicca il nome di Al Taliaferro (1905-1969). Cominciò a lavorare nel 1931 come animatore all’interno dei Walt Disney Studios, per poi passare alle strisce a fumetti poco tempo dopo. Nel 1934 cominciò a disegnare le prime versioni di Paperino all’interno dei fumetti Disney.
Da quel momento in avanti, il suo lavoro si concentrò in particolare su questo personaggio. Così, Taliaferro affinò sempre di più la figura del papero, rielaborandone progressivamente l’aspetto, fino a renderlo il personaggio che conosciamo noi. Per questa ragione, questo autore viene considerato una specie di “papà” di Paperino. In particolare, Al Taliaferro è l’autore della striscia che stiamo analizzando.
“Trama” della striscia a fumetti
Ma di cosa tratta esattamente questa striscia? Partiamo dalle sequenze immediatamente precedenti, che forniscono un po’ di contesto. Sostanzialmente, queste strisce ci mostrano Paperino che decide di parcheggiare la macchina per entrare in un negozio. Mentre sta uscendo dopo aver svolto le sue commissioni, comincia a piovere a dirotto. In mezzo all’acquazzone, il papero raggiunge la sua macchina, ma non riesce ad aprirla.
Temendo che la causa sia un malfunzionamento della serratura, il papero cerca allora dei metodi alternativi per entrare. Alla fine, rompe il finestrino con un sasso per creare un passaggio. Purtroppo, quando ormai è troppo tardi, scopre che quella era un’altra auto parcheggiata dietro la sua (e, ovviamente, del tutto identica alla sua). Una specie di “commedia degli equivoci”!
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Perché Paperino dice “Piove, governo ladro”?
Non ci sono particolari sorprese: come già avrete intuito, la vignetta in cui Paperino dice “Piove, governo ladro!” corrisponde proprio al momento in cui il protagonista esce dal negozio e si accorge, appunto, che sta cominciando a piovere. Tuttavia, considerando il contesto in cui avviene questa scena, è lecito domandarsi: per quale motivo, tra tutte le esclamazioni possibili, proprio quella?
Siamo chiaramente di fronte a un simpatico adattamento compiuto nella traduzione italiana. Infatti, nella versione originale, Paperino utilizza la seguente espressione:
Doggone! Raining!
In inglese, il termine doggone è un’esclamazione di disappunto, associabile al nostrano “dannazione”. Quindi, tradotta letteralmente, la frase di Paperino sarebbe:
Dannazione! Sta piovendo!
La traduzione pittoresca è opera probabilmente di Federico Pedrocchi, direttore e vero deus ex machina di Paperino e altre avventure, la testata su cui esce per la prima volta in Italia la tavola, il 18 luglio 1940. 8 fogli di grande formato per 4 lire, in una fase complessa della storia editoriale (e non solo) italiana. Difficile e probabilmente esagerato scorgere nell’inveire paperinesco un rimando alla situazione politica coeva, con il regime fascista che entrava nell’ultima fase della sua storia ventennale; ma curioso constatare la libertà di traduzione se non altro genuinamente nostrana.
Da dove arriva l’espressione “Piove, governo ladro” usata da Paperino?
A questo punto, ci rimane soltanto da capire come è nata l’espressione “Piove, governo ladro” e che cosa essa significhi. Parrebbe attribuirsi a Casimiro Teja, direttore de Il Pasquino, testata giornalistica fondata nel 1861. L’esclamazione serve a fare ironia su tutti quegli sfoghi che attribuiscono al governo le colpe di ogni problema del mondo.
Nel caso della striscia a fumetti, lo straniamento è favorito dal fatto che… sta effettivamente piovendo! Una piccola libertà nella traduzione, grazie a cui la vignetta acquista un nuovo colorito “tutto italiano”.
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Immagini © Disney
Guido Romeo
Fonti
INDUCKS | Treccani (1) | Treccani (2) | La voce di New York | Dictionary.com | Treccani (3)