Zio Paperone, la critica al capitalismo in un’opera d’arte a Bruxelles

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Che ci fa Zio Paperone a Bruxelles? Il Papero più ricco del mondo è il protagonista di un’opera d’arte installata nel centro della città. L’opera in questione si intitola Casse-toi alors, pauvre canard! ed era stata acquisita dalla città di Bruxelles nel 2011 nell’ambito del progetto Art in the City. Da fine aprile la possiamo trovare in Place Sainte-Catherine.

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Ph: Gregory Copitet ©Galerie Godin

L’autore è l’artista belga Sven’t Jolle.

La rappresentazione è piuttosto chiara: possiamo vedere un sofferente Zio Paperone ricoperto di catrame seduto sopra un asse, pratica storicamente legata alla pubblica umiliazione e all’esilio dalla società. Attraverso l’immagine simbolica di Zio Paperone l’artista “suona la campana a morto per il capitalismo sfrenato” chiedendo una società più equa e giusta.

«In quest’ottica, l’immagine può essere vista come un’allegoria in cui il capitalismo è pronto a essere spazzato via – ha dichiarato Jolle – tuttavia l’opera non si limita alla sola critica. È soprattutto un inno alla creatività e all’immaginazione della cultura della protesta esprimendo così apprezzamento per coloro che cercano di cambiare in meglio la società.»

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Ph: Belga ©Belga

Umorismo e critica, cultura popolare e impegno sociale sono le principali fonti di ispirazione che hanno portato Zio Paperone a Bruxelles. Lo zione simbolo di avidità senza limiti diventa quasi un monito per tutti coloro che guarderanno l’opera di Sven’t Jolle. Il titolo è già di per sé una satira dichiarata nei confronti dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy che a un uomo che si rifiutò di stringergli la mano si rivolse dicendo: «Casse-toi, pauv’ con!»

Se per caso avevate in mente di recarvi a Bruxelles, avete ora una piccola ragione in più per visitare la bella capitale belga.

Francesca Arca

immagini: © tutti gli aventi diritto

fonte: brusselstimes.com

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