Mary Poppins Disney, ma c’è davvero censura?

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Mary Poppins è un film razzista? È stato davvero censurato? Da qualche giorno si leggono le opinioni più disparate su un presunto attacco della cosiddetta cancel culture che si sarebbe scagliata niente meno che contro uno dei film più amati della Walt Disney Company, Mary Poppins.

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Mary-Poppins-censura

La realtà però, forse commentata da molti in modo troppo frettoloso, non è esattamente corrispondente al modo in cui è stata divulgata la notizia. Come sottolinea il giornalista Riccardo Corbò in un esaustivo servizio su TG3 Mondo visibile QUI, è inesatto parlare di censura così come è falso dire che il film sia stato vietato ai minori. Cosa è cambiato allora?

Screenshot dal sito del BBFC
Screenshot dal sito del BBFC

Ciò che è cambiato è semplicemente il rating d’età. Il BBFC, il British Board of Film Classification, l’organizzazione responsabile della classificazione dei film nel Regno Unito, ha infatti ritenuto opportuno che Mary Poppins passasse da U (Universal) a PG (Parental Guidance). Come specificato nello stesso sito, il film non è vietato ai bambini non accompagnati ma si avvertono i genitori che sono presenti alcuni contenuti ai quali prestare attenzione. Ma quali sono questi contenuti?

Mary Poppins, i contenuti offensivi

Come sappiamo bene uno dei personaggi di Mary Poppins è l’Ammiraglio Boom, veterano della Marina Militare di Sua Maestà Imperiale. L’uomo, un po’ svalvolato, sembra ancora convinto di trovarsi a capo di un vascello e col suo cannone segna sempre l’ora esatta. In almeno due occasioni l’Ammiraglio utilizza il termine “ottentotti“. Con questa parola, che alla lettera significa “balbuziente”, i coloni olandesi indicavano fin dal 1600 la popolazione africana dei Khoikhoi. La prima volta che la sentiamo pronunciare nel film è quando l’Ammiraglio si rivolge al piccolo Michael Banks chiedendogli se stia andando a combatterli. La seconda invece è quando scambia gli spazzacamini sporchi di fuliggine per ottentotti pronti ad aggredirlo.

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Mary-Poppins-Ammiraglio-Boom-Censura

Sebbene nella cultura italiana il termine sia per lo più ignorato, nel contesto britannico invece – direttamente coinvolto nelle questioni coloniali del XVIII e XIX secolo – la connotazione discriminatoria e razzista della parola è ovviamente molto sentita. La preoccupazione risiede nel fatto che un bambino piccolo, privo di un adeguato consiglio da parte dei genitori, possa utilizzare il termine senza comprenderne la valenza.

Possiamo dunque rispondere alle domande iniziali dicendo che no, Mary Poppins non è stato censurato, non è considerabile un film razzista, e inoltre il termine è adeguato al contesto del personaggio che lo utilizza. Un vecchio Ammiraglio britannico dei primi anni del 1900 probabilmente si sarebbe espresso allo stesso modo. Nel contempo possiamo aggiungere che è comunque doveroso spiegare alle generazioni più giovani che si tratta di un termine da stigmatizzare. Quindi Mary Poppins non subirà alcuna censura ma semplicemente il cambio di rating è da considerarsi un invito a riflettere rivolto ai genitori.

Francesca Arca

Immagini ©Walt Disney Company ©BBFC

Fonti: TG3 Mondo, bbfc.co.uk

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