Topogame, il ritorno delle storie a bivi in un volume Disney Panini

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La prima tavola di Topolino e il segreto del Castello

In arrivo quest’estate una raccolta delle migliori storie a bivi apparse su Topolino: Topogame, il 38° della collana Disney Special Events, in uscita ad agosto. Una raccolta di storie in cui è il lettore a mandare avanti la trama con le sue scelte, saltando di capitolo in capitolo. L’albo, in formato 14,9×19,5 cm, conta 160 pagine e costerà 5,00 €. Al momento fra le avventure proposte possiamo segnalare solo Topolino e il segreto del Castello, scritta da Bruno Concina e disegnata da Giorgio Cavazzano. Tuttavia, possiamo supporre che il volume condividerà altre storie già pubblicate su Topogame 2.

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Le storie a bivi

La prima apparizione delle storie a bivi sul Topolino

Nei primi anni ottanta Bruno Concina divenne noto come “quello delle storie a bivi”. In un periodo di profondo rinnovamento nella storia editoriale di Topolino, Concina ottenne il via libera per adattare a fumetti un suo romanzo inedito. Il romanzo si intitolava Il segreto del castello e presentava ben 33 finali, un vero e proprio libro-game. La storia fu quindi riadattata in un’avventura disney e illustrata dal maestro Giorgio Cavazzano.

L’idea di Concina era la stessa alla base dei Librogame, ovvero mutare il ruolo del lettore.

«Questo progetto non solo costituisce un ulteriore aspetto del mio irresistibile desiderio di sperimentazione pragmatica, ma rappresenta anche il tentativo di ribaltare il classico ruolo del lettore: da semplice esecutore passivo del lavoro altrui a protagonista e interprete attivo della storia.»

Bruno Concina
ventenni paperoni libro

Per chi non conoscesse le storie a bivi, o non avesse familiarità con i librigame, l’idea di base è molto semplice: alla fine di ogni tavola, o poco più, il lettore è chiamato a scegliere come proseguire nell’avventura; la trama si ramifica in molteplici direzioni che potranno ricondurre ad uno o più finali. Ma badate bene, dietro ad alcune scelte potrebbe nascondersi un vicolo cieco che costringe il lettore a tornare sui suoi passi o a ricominciare dall’inizio.

Esempio di scelta

«Sono profondamente convinto che, in ogni storia, il lettore ricopra un ruolo di integrazione profonda; ma deve essere provocato e stimolato, gli si devono fornire delle emozioni forti, affinché si convinca a fornire la sua interpretazione. Il “fumetto a bivi” è quindi soltanto l’estremizzazione di un concetto a cui ho sempre creduto: quello di stimolare la creatività di chi legge, invitandolo a interagire con lo scrittore. Ne consegue che una storia, non solo a fumetti, non dovrebbe fornire mai una risposta oggettiva a tutte le domande, perché è la vita stessa a non essere semplice, precisa, conclusa, bensì aperta alle varie possibilità. L’insoddisfazione nei confronti della realtà, dunque, diventa una preziosa fonte di creatività. E i finali – numerosi ma limitati – sono l’estrema provocazione a ricercarne di altri. Pedagogicamente, funziona in un modo incredibile. L’ho sperimentato in ricerche sul campo per la mia tesi di laurea.»

Bruno Concina

In attesa di una rinascita delle storie a bivi sulle pagine del Topolino, attendiamo agosto per leggere e rileggere su Topogame una selezione delle migliori storie a bivi mai apparse sulla rivista.

Maria Concetta Spampinato

Immagini: Disney, Panini e Aventi diritto

Fonti: Anteprima 382 – Intervista a Bruno Concina

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