Come già vi avevamo annunciato, il 22 marzo su Topolino 3513 è approdato l’ultimo Racconto attorno al Fuoco ideato dal Maestro Rodolfo Cimino. La storia, pubblicata postuma, s’intitola La Leggenda del Console Paolo e della Tenace Lucilla ed è il frutto di un lavoro di recupero e adattamento delle bozze risalenti agli anni Novanta, effettuato da Vittorio Cimino, figlio del grande fumettista (del quale ricorrono gli 11 anni dalla scomparsa il 31 marzo), e da Tito Faraci, il quale si è adoperato per sistemare la sceneggiatura. Ad aggiustare i disegni ha provveduto invece Giampaolo Soldati, mentre le chine e i colori sono a opera rispettivamente di Simone Paoloni, Chiara Bonacini e Putra Shah Bin Bin Abd Jalil.
La pubblicazione di una storia postuma di Rodolfo Cimino ha destato, ovviamente, notevole interesse nel pubblico dei lettori, che ricordano con affetto I Racconti attorno al Fuoco di Nonna Papera.
Ma com’è la storia?
(Attenzione! D’ora in avanti l’articolo contiene SPOILER! Se prima vuoi leggere la storia, fermati qua!)
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Come è stato trovato il Racconto attorno al Fuoco di Cimino?
Prima di parlare della storia vera e propria, ci sembra doveroso spiegare come mai oggi sia possibile fruire di un’opera del Maestro Cimino a 11 anni dalla scomparsa.
Data l’occasione speciale, infatti, Barbara Garufi della redazione di Topolino ha intervistato Vittorio Cimino, Tito Faraci e Giampaolo Soldati, per conoscere direttamente le sensazioni provate nel ritrovare uno storyboard di Cimino.
Il figlio Vittorio ha affermato di dover ringraziare alcuni ragazzi con la passione per il fumetto, i quali erano soliti trascorrere del tempo presso lo studio di Cimino: grazie alla loro curiosità, negli anni sono stati trovati diversi racconti inediti (alcuni presenti nei volumi de Le Serie Imperdibili). L’ultima storia recuperata è proprio quella di Paolo e Lucilla, che il gruppo ha “pescato” nella libreria della casa di montagna di Cimino, ritrovamento che ha permesso la realizzazione di questo sfizioso racconto.
L’intervista con Tito Faraci parte proprio dall’emozione provata nel lavorare su uno storyboard di uno dei più grandi maestri del fumetto Disney italiano. Faraci afferma di aver sentito in particolare paura e rispetto: due sentimenti complessi, che però gli hanno permesso di svolgere meticolosamente il lavoro di “restauratore” dello storyboard. Faraci ha dichiarato, infatti, di aver effettuato solo la canonica opera di labor limae, in quanto l’impianto narrativo funzionava bene, essendo frutto di un processo creativo lungo e complesso “alla Cimino“.
Anche Giampaolo Soldati ha provato una forte emozione nel disegnare (per l’undicesima volta!) una storia dell’autore friulano. Il fumettista ha affermato come gli storyboard di Cimino forniscono sempre numerosi spunti creativi, dando modo di scatenare la propria fantasia, mantenendo un contatto con la realtà: Soldati ha definito, infatti, le storie di Cimino come evocative, poiché permettono di viaggiare in nuove terre lontane nel tempo e nello spazio, nonché di riflettere su tematiche molto attuali.
Ma ora, via con la storia!
La storia di Paolo e Lucilla: cosa accade all’inizio del Racconto attorno al Fuoco?
La nostra comincia col canonico ritrovo della Famiglia dei Paperi alla fattoria e con la conseguente partenza verso il luogo dove verrà narrato il racconto. Questa volta i nostri beniamini si recano presso un posto nel deserto chiamato Le Due Colonne, in cui svettano due formazioni rocciose che ricordano proprio le classiche costruzioni di epoca romana, periodo di ambientazione della storia: l’obiettivo di Nonna Papera è, infatti, creare un’atmosfera quanto più evocativa possibile, che permetta al resto della famiglia di godersi la narrazione viaggiando con la fantasia.
Cala la sera e, davanti al tepore di un falò, comincia La Leggenda del Console Paolo e della Tenace Lucilla…
Protagonista della storia è Paolo, un giovane console romano inviato ad amministrare Tappetaria, paese immaginario appena entrato a far parte del gigantesco Impero. L’accoglienza riservata al nuovo arrivato non è però delle migliori: molti patrizi ritengono, infatti, che Paolo abbia idee alquanto “bizzarre” e poco convenienti. A differenza di altri politici, il nuovo console desidera entrare in contatto con i nativi di Tappetaria, instaurando un rapporto incentrato sul dialogo tra culture e l’equità sociale. Per raggiungere tale scopo, Paolo si mescola, travestito da viandante cantore, ai nativi, raccogliendo il loro parere sul suo operato, nonché eventuali consigli su cosa migliorare.
Grazie a questa strategia, il console riesce a creare un clima di serenità e rispetto reciproco tra i due popoli.
Ma i problemi sono sempre in agguato…
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L’incontro con Lucilla: la seconda parte del Racconto attorno al Fuoco
Come accade molto spesso in queste circostanze, l’ottimo operato del console Paolo genera malcontento in coloro che vedono negati i loro privilegi in favore di una società più giusta ed equa. Tali notabili cominciano a ordire un complotto ai danni del governatore, consigliandogli di recarsi in un territorio selvaggio e poco esplorato, il Passo delle Spine. Incuriosito e desideroso di visitare il luogo, Paolo parte. Lì fa la conoscenza dell’affascinante Lucilla, una giovane pastorella che vive in un insediamento nelle vicinanze, in cui comanda un uomo aggressivo e spietato.
Dopo uno scontro con Paolo, il capo-villaggio decide di eliminarlo ricorrendo all’aiuto di Spinarella, una perfida e malvagia strega che intrappola il giovane console legandolo a una roccia con un pesante catenaccio di ferro. A trovarlo è Lucilla, la quale ne è ormai innamorata: nonostante la catena non possa essere spezzata, la pastorella decide di restare accanto a Paolo, portandogli da mangiare e ascoltando il suo meraviglioso canto.
Trascorrono le stagioni e il console comincia a sentirsi sempre più un peso per la giovane Lucilla, poiché gli sembra di aver vincolato la sua vita: pertanto la obbliga ad allontanarsi definitivamente da lui. Trattandosi di una decisione dolorosa che coinvolge l’amore, Paolo comincia a piangere disperato e le lacrime scorrono copiose lungo il suo viso.
Ma… colpo di scena! Il pianto per amore spezza la catena e permette al giovane console di ricongiungersi con Lucilla. Ora, però, dovrà affrontare una scelta.
Resterà con la pastorella o tornerà alla vita politica?
Un incontro tra passato, presente e…culture
La Leggenda del Console Paolo e della Tenace Lucilla ha creato molte aspettative, in particolare da parte degli appassionati dei Racconti attorno al Fuoco del Maestro Rodolfo Cimino. C’è chi, invece, aveva qualche reticenza a leggere il fumetto, poiché temeva che non fosse all’altezza delle opere pubblicate negli anni Novanta.
Ma quindi, la storia?
Innanzitutto è bene affermare che la vicenda di Paolo e Lucilla è a tutti gli effetti un Racconto attorno al Fuoco, poiché presenta tutti gli ingredienti canonici con cui il Maestro Cimino era solito creare le sue storie. Chiaramente i disegni e i colori sono leggermente diversi, poiché sono trascorsi oltre 30 anni dalla pubblicazione del primo Racconto. Il fatto che la storia venga presentata partendo dalle bozze degli anni Novanta, segna pertanto un incontro tra passato e presente, i quali convivono in questo racconto in armonia.
Ed è proprio il concetto di incontro uno dei temi portanti della storia, ma non tra epoche bensì tra culture: il messaggio che la vicenda di Paolo e Lucilla vuole trasmettere è appunto l’importanza dell’abbattimento delle barriere del pregiudizio, dovute alle differenze culturali. A rappresentare tale tematica è il giovane console, il quale non ha paura a entrare in contatto con una realtà a lui sconosciuta ed estranea: nelle 43 pagine di racconto, Paolo ci dimostra infatti come il rispetto tra culture diverse sia fondamentale per garantire tranquillità, armonia e pace. Anche in questo caso, seppur pervenutoci come racconto postumo, il fumettista è riuscito a trattare in maniera delicata ed emozionante un argomento rivelatosi attuale anche nel corrente dibattito culturale.
Una storia perfetta?
Benché La Leggenda del Console Paolo e della Tenace Lucilla sia una storia alquanto interessante, capace di portare a riflessioni di un certo spessore, vi sono due aspetti, relativi ai personaggi, che destano qualche perplessità.
Primo fra tutti la figura di Lucilla: per quanto faccia funzionare bene l’impianto narrativo, la giovane pastorella non ha uno sviluppo adeguato. La sua evoluzione è, infatti, minima e si limita a fungere da deuteragonista di Paolo, mentre invece guardando il titolo della storia ci si aspetterebbe un ruolo più consistente.
L’altro dubbio è relativo al giovane console: benché sia portatore di un messaggio alquanto importante e attuale, la sua maturazione all’interno del racconto avviene in maniera decisamente repentina e, forse, frettolosa. Assistiamo, infatti, a una sua presa di coscienza riguardo la propria vita solamente alla fine della storia, e questo non permette di vedere un processo di crescita e consapevolezza graduale e adeguato, a differenza degli altri racconti di Nonna Papera.
Questi due aspetti possono essere dovuti al fatto che probabilmente Tito Faraci ha preferito non interferire troppo con le bozze lasciate da Rodolfo Cimino, concretizzandole in una storia vera e propria.
Ricordiamo, però, che si tratta solo dell’opinione dell’autore dell’articolo, e non della verità assoluta: vi invitiamo, pertanto, a leggere la storia in modo da crearvi una vostra personale opinione.
Nel complesso, comunque, resta un racconto alquanto interessante e divertente, nonché portatore di diversi spunti di riflessione legati a tematiche molto attuali. Non possiamo che ringraziare Vittorio Cimino e Tito Faraci per il preziosissimo lavoro di recupero e adattamento dello storyboard e per averci fatto tornare ad ascoltare un Racconto attorno al Fuoco assieme a Nonna Papera e alla famiglia dei Paperi!
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Michael Anthony Fabbri
Fonti: Topolino 3513
Immagini: ©Disney, Panini e aventi diritto