Il 12 marzo si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles la cerimonia dei premi Oscar del 2023. A presentare la serata, per la terza volta, troviamo Jimmy Kimmel, il noto comico e presentatore televisivo statunitense. Come prevedibile Everything Everywhere All at Once è stato il film più premiato, con ben sette premi Oscar, seguito da Niente di nuovo sul fronte occidentale (All Quiet on the Western Front). Diamo un’occhiata alle produzioni Walt Disney Company e sussidiarie, nominate e premiate in questa scintillante nottata.
Potrebbe interessarti anche: Oscar 2023, la Disney delude alle nomination
Gli spiriti dell’isola
Apriamo la rassegna con una produzione Searchlight Pictures, casa di produzione sotto l’ombrello Disney dal 2019. Con ben 9 candidature, Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin in originale) è la seconda pellicola per numero di candidature agli Oscar di quest’anno (a pari merito con Niente di nuovo sul fronte occidentale). Il film, scritto e diretto da Martin McDonagh, è stato candidato per i premi: miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura originale (Martin McDonagh), miglior attore (Colin Farrell), miglior attore non protagonista (Brendan Gleeson), miglior attore non protagonista (Barry Keoghan), miglior attrice non protagonista (Kerry Condon), migliore colonna sonora (Carter Burwell), miglior montaggio (Mikkel E. G. Nielsen). A fine serata la pellicola di Martin McDonagh non ottiene nessuna statuetta a fronte delle ben 9 candidature ottenute.
Avatar – La via dell’acqua
A tredici anni dall’uscita del primo capitolo, Avatar è riuscito nell’ardua impresa di riportare il pubblico generalista in sala, nonostante gli strascichi della pandemia da Covid-19. Si è aggiudicato il maggior incasso del 2022, complice anche la maggiorazione del biglietto per le pellicole 3D. Il film è prodotto dalla 20th Century Studios, e quindi di proprietà Disney.
Incassa ben 4 nomination l’ultima fatica di James Cameron, Avatar – La via dell’acqua (Avatar: The Way of Water), che è stata candidata come: miglior film, miglior scenografia (Dylan Cole, Ben Procter e Vanessa Cole), migliori effetti speciali (Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett), e miglior sonoro (Julian Howarth, Gwendolin Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers e Michael Hedges).

(Kevin Winter/Getty Images)
Il film incassa un’unica statuetta per i migliori effetti speciali, riconoscimento ottenuto anche dal primo capitolo nell’ormai lontano 2009.
Black Panther: Wakanda Forever
Sul fronte Marvel, delle tre pellicole uscite nel 2022 l’unica ad aver ricevuto delle nomination è Black Panther: Wakanda Forever. Il film ha concorso come: miglior attrice non protagonista (Angela Bassett), miglior trucco e acconciatura (Camille Friend e Joel Harlow), migliori costumi (Ruth E. Carter), migliore canzone originale (Lift Me Up).
Dopo il grande successo agli Academy Award di Black Panther, questo secondo capitolo non riesce a ottenere l’ambita candidatura come miglior film.
A fine serata Ruth E. Carter riconquista l’oscar per i migliori costumi, premio ottenuto anche con Black Panther. Il premio come miglior canzone, invece, lo porta a casa RRR, l’ultimo colossal di Tollywood, con il brano Naatu Naatu.
Red
Veniamo alla categoria Disney per antonomasia: miglior film d’animazione. Strange World non è riuscito a convincere l’Academy ma la Disney Company riesce a piazzare fra i candidati l’ultima produzione della Pixar: Red. Il fortunato debutto alla regia di Domee Shi si è trovato a concorrere con quattro pellicole di indubbio valore: Pinocchio di Guillermo del Toro, Marcel the Shell, Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio, Il mostro dei mari.
Potrebbe interessarti anche: Ma quindi com’è Turning Red?
L’oscar è stato conquistato da Pinocchio di Guillermo del Toro.
Empire of Light
Empire of Light, il film drammatico sentimentale scritto e diretto da Sam Mendes, ottiene una candidatura. Vanity Fair ha posizionato la pellicola al terzo posto fra i migliori film del 2022, ma l’unica candidatura ottenuta è tecnica. Il direttore della fotografia, Roger Deakins, è stato candidato per il premio di migliore fotografia; premio conquistato però da James Friend per Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Le Pupille
Per la categoria miglior cortometraggio troviamo una produzione italiana scritta e diretta da Alice Rohrwacher: Le Pupille. La storia è tratta da una lettera d’auguri natalizi che Elsa Morante inviò al suo amico Goffredo Fofi nel Natale 1971. Il premio è andato però a An Irish Goodbye.
Fire of Love
Chiudiamo questo excursus nelle candidature agli Oscar 2023 con la categoria miglior documentario. Fire of Love ripercorre la vita e le carriere dei vulcanologi Katia e Maurice Krafft e la loro tragica morte durante l’eruzione del Monte Unzen. Diretto, scritto e prodotto da Sara Dosa, il film è distribuito da National Geographic Documentary Films. La statuetta è infine andata al documentario Navalny.
Una notte degli Oscar 2023 decisamente deludente per The Walt Disney Company, che porta a casa pochissimi premi e nessuno dei più ambiti. Disfatta che, inevitabilmente, avrà ricadute sulle scelte produttive dei prossimi anni.
Potrebbe interessarti anche: A marzo su Disney+ e Star: The Mandalorian e Lo Strangolatore di Boston
Maria Concetta Spampinato
Immagini: Disney e aventi diritto.