Sfogliando un numero di Topolino, con buona probabilità ci imbatteremo ben presto in una storia in cui compare un supereroe! Paperinik, Paperinika, Super Pippo e tanti altri… non sono che alcuni dei tantissimi supereroi che i maestri dei fumetti Disney hanno creato.
Quasi ogni personaggio Disney ha un proprio alter ego… super! Ci sono personaggi, come Paperino, che nella loro storia editoriale hanno assunto una miriade di identità segrete, più o meno super. Tuttavia, a volte vengono creati supereroi solo in funzione della trama di una singola storia, che poi vengono accantonati e mai più ripresi.
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In questo articolo quindi ci occupiamo di riportarvi solo le attuali identità segrete “ufficiali” di ciascun personaggio, cioè i supereroi comparsi più di una volta tra le pagine, senza eccessivi cambiamenti da una all’altra storia. Buona lettura!
Paperinik
Cominciamo dal più celebre di tutti i supereroi della banda Disney. Il Diabolico Vendicatore è il più famoso tra i tanti alter ego di Paperino. Per descrivere tutto l’immenso universo che circonda il paladino di Paperopoli non basterebbero dieci articoli, ma qui cercheremo di riportare le cose essenziali.
Paperinik esordisce nel 1969 in Paperinik il Diabolico Vendicatore di Guido Martina e Giovan Battista Carpi. In realtà alle origini Paperink non era un supereroe nel vero senso della parola: anzi, potrebbe benissimo essere definito come un antieroe, un personaggio oscuro e a tratti cinico il cui scopo era (ed è) quello di fare da contraltare alla figura da “perdente” che è Paperino.
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Nei panni del suo alter ego, Paperino può prendersi una rivincita nei confronti della sua proverbiale sfortuna, dei parenti che lo snobbano e lo sfruttano, senza però impersonare la parte del supereroe animato da ideali e da senso della giustizia. Non a caso, Paperinik è chiamato il Diabolico Vendicatore, poiché il suo scopo originario era appunto “vendicare” tutto ciò che Paperino subisce da parte del mondo esterno.

Questa figura dell’antieroe alla base di Paperinik è anche figlia del periodo d’esordio: tra gli anni ’60 e ’70 una delle serie di punta del fumetto italiano era Diabolik, da cui Martina trae ispirazione per il suo eroe disneyano. Martina attinge a piene mani dal personaggio delle sorelle Giussani: il nome stesso di Paperinik è molto simile a quello di Diabolik (e di Cattivik, e di… Dorellik), la prima storia di Paperinik si intitola proprio Paperinik il DIABOLICO vendicatore, il fatto che Paperino si ispiri a Fantomius, un ladro gentiluomo proprio come il Re del Terrore…

Col passare degli anni, Paperinik da antieroe si è trasformato in un supereroe in senso lato: è nato un vasto universo letterario attorno alla sua figura e gli sono state dedicate serie tutte sue, alcune anche dai toni cupi simili al genere supereroistico americano, con veri e propri villain carismatici e ricorrenti.
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Una delle più strane e divertenti curiosità riguardo al Diabolico Vendicatore è che moltissimi personaggi hanno assunto, anche se solo temporaneamente, la sua identità: Paperoga, Gastone, Paperina, Zio Paperone, Archimede… addirittura Ciccio e Qui, Quo e Qua!
Nella maggior parte dei casi non sono venuti a conoscenza del segreto di Paperino: alcuni hanno trovato involontariamente un covo di Paperinik e non hanno saputo resistere alla tentazione di diventare, almeno per una notte, il paladino di Paperopoli. Altri sono venuti a contatto con l’arsenale o la tuta di del Diabolico Vendicatore e non si sono nemmeno resi conto di essere diventati Paperinik. Altri ancora hanno semplicemente indossato un costume e si sono spacciati per Paperinik per i propri scopi… ma puntualmente il vero Paperinik è andato a vendicarsi di chi si era appropriato del suo nome!
Abilità e aiutanti
La divisa “ufficiale” del Diabolico Vendicatore presenta un cappello da marinaio simile in tutto e per tutto a quello di Paperino, una maschera per celare la sua identità, tuta scura, cinturone per vari utensili e armi, stivali gialli e mantello.
Come abbiamo detto, la figura di Paperinik ricalca certamente quella del suo ispiratore Diabolik, con cui condivide molti aspetti. Ma se analizziamo il suo lato più supereroistico, la figura a cui più tende è di certo Batman. Come il Crociato Incappucciato, anche Paperinik non ha superpoteri, ma si avvale di gadget e altre armi assolutamente non letali.
L’arsenale di PK è vastissimo, in ogni storia il nostro eroe utilizza sempre nuovi utensili a seconda della sua missione o della saga: vediamo zaini a razzo, pistole spara melma appiccicosa, armature antiproiettile. I più celebri sono gli stivaletti a molla, che gli consentono di eseguire grandi salti, e le car-can, CARamelle CANcella memoria, che fa prendere a coloro che scoprono la sua identità.
Inoltre spesso si vedono nei suoi rifugi maschere con le sembianze di altri personaggi Disney, come Paperone, Rockerduck, Gastone … infatti Paperinik è solito travestirsi e camuffarsi per alcune sue missioni segrete.
Come ogni buon supereroe che si rispetti, anche il Diabolico Vendicatore ha la sua vettura. La 313 dello sfortunato Paperino diventa la formidabile 313 – X di Paperinik, dotata di ogni arma per fermare le fughe dei malvivente… sebbene anche in questa versione la 313 non rinunci a fare bizze! L’eroe ha anche un suo quartier generale, situato sotto la casa di Paperino, ma possiede anche diversi basi operative e rifugi sparsi un po’ per tutta Paperopoli – come Villa Rosa – adatte ad ogni esigenza.
La fucina di tutte queste prodezze tecnologiche è Archimede Pitagorico. Quest’ultimo inventa tutti i suoi gadget, risultando altrettanto fondamentale nella crociata di Paperinik contro il crimine. Archimede è conscio che l’identità di Paperinik deve rimanere segreta e quindi alla fine di ogni avventura del suo amico mascherato, prende lui stesso le car can, al fine di dimenticare e proteggere questa preziosa informazione. Tuttavia, in alcune storie viene rivelato che finge di prenderle, poiché crede che almeno una persona debba conoscere chi c’è sotto la maschera del Diabolico Vendicatore in caso di necessità.
Durante le sue missioni, Paperink si avvale della collaborazione degli altri supereroi, o di altri aiutanti sporadici. Spesso si tratta di personaggi che per una serie di vicissitudini si ritrovano casualmente al fianco dell’eroe e non raramente risultano fondamentali nello svolgimento della missione.
Il miglior amico di Paperinik è Paperino, cioè il papero sotto la sua stessa maschera: in questo modo viene giustificato come Paperino mai conosca tante cose dell’eroe, sviando possibili sospetti sulla doppia identità. Infatti a Paperopoli ci si rivolge a Paperino per contattare il Diabolico Vendicatore, ignorando di star parlando alla stessa persona.
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Super Pippo
Dal paladino di Paperopoli, passiamo al paladino di Topolinia, Super Pippo, alter ego di Pippo. Il personaggio nasce nel 1965 in Pippo e il ladroni di Zanzipar ad opera di Paul Murry. Se Paperinik è l’equivalente di Batman-Diabolik nell’universo Disney, Super Pippo è l’equivalente di Superman. Super Pippo infatti nasce come parodia dell’Uomo d’acciaio, con cui condivide la maggior parte dei poteri e, a grandi linee, l’aspetto. A differenza di Paperinik, Super Pippo è caratterizzato da toni molto più gioiosi, vivaci e comici… insomma, proprio “pippeschi”.
Aspetto e poteri
Super Pippo, come Superman, indossa una calzamaglia fatta a mano. Ma a differenza dell’elegante e sinuosa casacca dell’ultimo figlio di Krypton, la calzamaglia di Super Pippo sembra quasi un pigiama da notte, fatta di materiale scadente: fa venire prurito solo guardandola e non calza alla perfezione. La calzamaglia è rossa, con una S gialla sul petto. All’inizio i disegnatori italiani ricoloravano le storie degli americani, a volte cambiando l’aspetto di alcuni personaggi. Di conseguenza, nelle prime storie in italiano in cui compare Super Pippo (chiamato inizialmente Ultrapippo), la calzamaglia è di colore azzurro, proprio come quella di Superman.
Super Pippo inoltre porta anche un mantello, che somiglia più a una tovaglia o un lenzuolo annodato al collo. Nei panni del suo super alter ego, Pippo continua a portare il suo classico berretto e le scarpe bucate tipici del suo aspetto da “civile”. Non porta alcuna maschera, ma nonostante ciò nessuno, se non i pochi fidati, conosce la sua reale identità.
Uno degli aspetti più caratteristici di Super Pippo è il modo in cui ottiene i suoi poteri. Infatti a Pippo è sufficiente mangiare una delle particolari arachidi (inventate da un suo bis – bis trisavolo) che crescono nel suo giardino per trasformarsi. L’unica pecca è che l’effetto della nocciolina è temporaneo, e spesso l’eroe perde i suoi superpoteri nel momento meno opportuno, dando vita anche a scenette molto comiche.

Super Pippo è di certo l’eroe più potente di tutto l’universo Disney. I suoi poteri sono praticamente identici ai poteri dell’Uomo d’acciaio: mangiando la nocciolina, Pippo ottiene superforza, invulnerabilità, ipervelocità,… Inoltre, a differenza di Superman, Super Pippo non ha una vera e propria kryptonite, cioè una debolezza capace di annientarlo. Gli unici suoi limiti sono la temporaneità dei poteri (anche se ovvia al problema portandosi sempre dietro qualche arachide nel berretto) e l’ingenuità di Pippo, su cui l’arachide non ha alcun effetto.
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Chiunque mangi una di queste “superspagnolette” acquisisce i poteri di Super Pippo: Ezechiele Lupo, dopo aver ingerito l’arachide, è diventato Super Lupo (o Super Ezechiele, a seconda dell’autore). A volte personaggi comuni vengono inconsapevolmente a contatto con l’arachide e acquisiscono temporaneamente questi formidabili poteri e, a seconda della loro indole, diventano alleati o nemici di Super Pippo. Proprio queste speciali arachidi sono diventate un simbolo di Super Pippo: una delle esclamazioni più tipiche dell’eroe quando vede qualcosa di sconvolgente è “Per tutte le spagnolette!”.
Pippo è solito lanciare in aria la nocciolina e ingoiarla al volo, ottenendo così i poteri in maniera molto scenica e al contempo divertente. Gli autori americani però erano preoccupati che i bambini, vedendo questo gesto, cercassero di imitare il personaggio, andando incontro a gravi rischi di soffocamento. Per questo motivo decisero di mostrare che le superarachidi di Pippo fossero i frutti di un cespuglio nel suo giardino. Le vere arachidi infatti crescono sottoterra: di conseguenza per un bambino sarebbe stato impossibile coglierne una e imitarlo.
Aiutanti e Villains
Come ogni buon supereroe che si rispetti, anche Super Pippo è circondato da spalle e aiutanti che lo sostengono. Uno di questi è certamente Super Gilberto, alias Gilberto, l’intelligentissimo nipote di Pippo. In Super Pippo e l’antitornado del 1966, Gilberto viene a conoscenza che Super Pippo altri non è che suo zio e, mangiata anche lui una speciale arachide, si trasforma in Super Gilberto.
Super Gilberto ha un aspetto praticamente uguale a quello di Super Pippo, eccezion fatta per la G sul petto e per il tocco da laureato che Gilberto porta. Ha poteri uguali anche leggermente più limitati di quelli di Super Pippo, probabilmente perché il suo alter ego è un ragazzo e non un uomo come Pippo, ma compensa queste mancanze con un’enorme intelligenza, dimostrandosi un ottimo collaboratore.
Anche la strega Nocciola spesso accompagna Super Pippo nelle sue missioni con le sue magie. Pippo non ha mai creduto che Nocciola sia una vera e propria strega, considerandola una semplice vecchina sedicente strega. Nocciola cerca sempre di dimostrare a Pippo che lei è una vera e propria maga, anche aiutando magicamente Super Pippo. L’eroe, vedendo tali prodigi, crede che anche lei abbia dei super poteri, senza però prendere mai in considerazione l’idea che lei sia effettivamente una strega.
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Il compito principale di Nocciola e Super Gilberto, vista la sostanziale invulnerabilità dell’eroe, è più che altro quello di vigilare che Super Pippo non combini disastri e che, a causa della sua ingenuità, non sia un pericolo per se stesso o involontariamente per gli altri.
Cos’è un supereroe senza i suoi “personali” villains? A Topolinia la polizia è abbastanza efficiente, specie quando collabora con Topolino, ma è chiaro che contro invasioni aliene o supercattivi la mano di Super Pippo non può che far comodo. Il principale avversario di Super Pippo è lo scienziato Spennacchiotto, che dà grane anche a Paperinik. Spennacchiotto è un genio del male, un inventore abile quasi quanto Archimede, e anche Super Pippo, nonostante i suoi immensi poteri, incontra difficoltà nell’affrontarlo.
Altro grande avversario di Super Pippo è Macchia Nera. Come Spennacchiotto, è un inventore, ma a differenza di quest’ultimo, è anche un abile stratega, capace di organizzare piani criminali coi fiocchi che fanno scervellare anche Topolino. Spesso lavora con Gambadilegno, che è l’esecutore materiale dei suoi piani, mentre lui si riserba il compito di pianificare e inventare strumenti e armi al limite del fantascientifico.
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Paperinika
A difendere Paperopoli non c’è in attività solo Paperino/Paperinik, ma anche la sua controparte femminile, Paperinika, sotto le cui vesti si cela Paperina. Paperinika debutta nel 1973 in Paperinika e il filo di Arianna ad opera di Guido Martina e Giorgio Cavazzano. In questa storia Paperina viene esclusa dalla missione di difendere il deposito di Zio Paperone in quanto donna. Infuriata, Paperina va dalla sua amica inventrice Genialina Edi Son e insieme danno vita a Paperinika, la paladina del gentil sesso.
Personalità
Come il Diabolico Vendicatore, il personaggio di Paperinika non nasce come reale supereroina, ma come parodia o addirittura, antieroina. Se il compito originale di Paperinik era quello di vendicare i torti subiti da Paperino, il compito originale di Paperinika è quello di vendicare i torti subiti dal genere femminile da parte del mondo maschilista. Anche lei, inizialmente, non è una giustiziera o una vigilante con pretese supereroistiche: il suo unico motore morale è rispondere ai soprusi che la società compie nei confronti delle donne. Tutto ciò è condito con il classico carattere peperino di Paperina, che spesso indossa i panni di Paperinika subito dopo esser stata discriminata, in preda al furore e alla rabbia del momento.
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Rapporti con Paperinik
Paperinika è, come abbiamo già detto, la controparte femminile (e femminista) di Paperinik. Quando Paperina comincia a muovere i primi passi in questo mondo, Paperinik è già un eroe affermato, il paladino ufficiale di Paperopoli. Non c’è spazio per un altro “super”, a maggior ragione se donna. A causa di ciò, Paperinika prova un certo astio nei confronti del “collega”, poiché toglie visibilità a lei e a tutto il genere femminile. Tuttavia, non è esente dal provare una certa attrazione per Paperinik, di cui non riesce a non scorgere un certo fascino, anche se entrambi non sono al corrente della reale identità dell’altro collega (in alcune storie invece conoscono le reciproche identità, ma dipende dall’autore: in generale ignorano il supersegreto l’una dell’altro).
Spesso capita che i due litighino pesantemente (con gli stessi modi di fare di Paperino e Paperina) durante una missione o nel bel mezzo del conferimento di un premio o riconoscimento davanti a personalità eccelse. I due alla fine collaborano per il bene comune (anche se con qualche screzio) e portano sempre a termine il lavoro, e spesso si lasciano pensando romanticamente l’uno all’altra, forse guidati dal sentimento che li lega, sia in vesti civili che super!
Paper Bat
Tra le tante idee bislacche che ha quotidianamente Paperoga, non poteva di certo mancare quella di reinventarsi come supereroe. Ed ecco che, indossata maschera e mantello, si trasforma in Paper Bat, il supereroe più pasticcione di tutta Paperopoli (e forse dell’intero universo Disney!). Paper Bat fa il suo esordio nel 1973 in Le origini di Paper Bat dalla mano degli autori Saindeberg ed Herrero.
Paper Bat nasce editorialmente in Brasile, dove Paperoga è uno dei personaggi più popolari, e proprio nel paese sudamericano l’eroe ottiene il maggior successo, mentre al di fuori dei confini nazionali è praticamente sconosciuto e poco utilizzato. Il suo nome in portoghese è Morcego Vermelho, letteralmente il pipistrello rosso. Infatti il personaggio fumettistico a cui si rifà è proprio Batman.
Peccato però che con l’Uomo Pipistrello condivida praticamente solo il nome! Paper Bat è il papero sotto il suo costume, un pasticcione di razza, un imbranato di professione. Anche Paperinik è a volte comicamente impacciato, proprio come Paperino, ma possiede comunque delle “competenze supereroistiche” di base: un costume degno di nota, conoscenze basilari di vari stili di combattimento, un arsenale ricco e tecnologico, rifugi e quartier generali in tutta la città… Paper Bat possiede tutte queste cose, ma in una versione più…”paperoghesca”!
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Il costume di Paper Bat, come letto nella sua prima storia, è un costume nel vero senso della parola, un comunissimo travestimento da festa di carnevale. Paperoga ripone il suo costume nei suoi vari rifugi sparsi per tutta la città: tali rifugi altro non sono che dei comuni bidoni della spazzatura, chiamati Paper-Bidoni, che l’eroe non manca mai di far accidentalmente cadere svegliando tutto il vicinato nel cuore della notte.
Anche Paper Bat possiede un proprio arsenale, ma a differenza dei suoi colleghi, Paperoga non si affida a geniali inventori, ma solo alle sue forze (e alle sue finanze, dal momento che il più delle volte li reperisce al supermercato!). Di solito questi attrezzi, vista la scarsa qualità e l’imbranataggine di Paperoga, non durano più di un utilizzo.
Tuttavia, non bisogna certo pensare che Paper Bat non sia un vero eroe. Non si tira (quasi) mai indietro fronte al pericolo, e spesso affronta in solitaria valorosamente furfanti e manigoldi, come i Bassotti, che riesce quasi sempre (più che altro casualmente) a consegnare alla giustizia. Inoltre, Paper Bat fa anche parte del ristretto ed esclusivo Club dei Supereroi, di cui è un membro fondatore, ed affianca saltuariamente gli altri supereroi nelle varie missioni. Il più delle volte collabora con il cugino Paperinik e, quando è nel Club, è al fianco anche di eroi molto più potenti come Super Pippo.
Anche Paper Bat si affida, seppur raramente, a degli aiutanti supereroi improvvisati come lui: stiamo parlando di Farfalla Purpurea, alter ego di Gloria, la fidanzata di Paperoga, e di Paper Bat Junior, alias Pennino, il suo pestifero nipote.
Sia Farfalla Purpurea che Paper Bat Junior fanno rarissime comparse nel mondo Disney, e quasi esclusivamente nelle storie brasiliane. Non sono considerati supereroi “canonici” in Italia, anzi a volte Pennino affianca Paper Bat senza vestire i panni di Paper Bat Junior, mentre Gloria spesso non è nemmeno considerata la fidanzata ufficiale di Paperoga al di fuori del Brasile, e di conseguenza il suo alter ego non è mai apparso in una storia di produzione non brasiliana.
A differenza di molti altri personaggi paperopolesi, Paperoga ha il merito di aver scelto di diventare fin da subito un supereroe: se Paperinik e Paperinika hanno indossato il mantello per i propri scopi e si sono evoluti poi in supereroi in senso stretto col tempo, Paper Bat invece è un supereroe fin dalle sue origini, frutto di una delle tante idee bislacche che ha sempre il nostro Paperoga.
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Imbianchino Mascherato
Anche il buon Bum Bum Ghigno non è esente da questa “supermania”. Ed eccolo quindi indossare i panni di Imbianchino Mascherato, pronto ad affrontare il crimine di Paperopoli munito di rulli e pennelli. A prima vista non sembra un supereroe al livello di Paperinik o Super Pippo, ma più che altro un vigilante quasi improvvisato, come Paper Bat. Ma mai come per questo supereroe, l’apparenza inganna!
Nella storia Bum Bum e l’Imbianchino Mascherato del 2004, si scopre che Bum Bum ha avuto un passato come supereroe, appunto, l’Imbianchino Mascherato, ispirandosi ad un eroe dei fumetti che Bum Bum legge. L’Imbianchino comincia ad avere un buon successo a Paperopoli, difendendo anche i colleghi muratori di Bum Bum dalle angherie del loro losco capo.
Tuttavia Bum Bum scopre che le sue azioni hanno involontariamente spianato la strada al vero cattivo della storia, di cui lui si fidava ciecamente. Di conseguenza, sentendosi un supereroe fallito, decide di abbandonare questa carriera. Finita di raccontare questa storia ad Archimede, Bum Bum, in preda alla nostalgia, decide di rimettersi il mantello (più che altro quella che sembra una tovaglia) e cercherà di farsi assumere da Paperinik come suo aiutante.
Abbandonato per diversi anni questo supereroe dagli sceneggiatori, l’Imbianchino Mascherato torna in pompa magna nella storia del 2011 Paperinik e il ritorno dell’Imbianchino Mascherato, in cui Bum Bum, stanco e geloso delle attenzioni che il Diabolico Vendicatore riceve costantemente dai paperopolesi, rispolvera i panni del suo alter ego. Inizialmente ha qualche difficoltà a rimettersi in pista, ma casualmente scopre che Paperinik fa affidamento per i suoi gadget ad Archimede, il quale prende sempre le Car Can dopo aver inventato, dimenticandosi quindi di averlo aiutato.
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Bum Bum decide allora di usare lo stesso trucchetto e ottiene dall’inventore un arsenale con cui rivaleggia in abilità e popolarità con Paperinik. Ovviamente i due arriveranno al collasso, addirittura al punto da chiedere all’ignaro Archimede di costruire dei nemici da sconfiggere per superare la fama l’uno dell’altro. Quando però si presenta un reale supercattivo e Archimede, capito il loro gioco, si rifiuta di aiutarli, i due eroi saranno costretti a collaborare.
Da questo momento in poi, l’Imbianchino Mascherato diventerà una presenza abbastanza costante nell’universo supereroistico Disney, rendendosi protagonista di diverse avventure in solitaria, ma soprattutto affiancando Paperinik.
L’Imbianchino condivide molto col suo alter ego, a partire dal carattere un po’ spigoloso e orgoglioso, ma anche un forte senso del dovere, che Bum Bum applica nel suo lavoro e l’eroe nella caccia ai criminali. É abbastanza scontroso con gli altri supereroi, che secondo lui lo mettono in ombra, anche se è ben disposto a collaborare se si tratta di un bene superiore. A seguito della storia del 2011, l’Imbianchino Mascherato sostituisce un arsenale e un costume “artigianali” con tuta e tecnologie praticamente allo stesso livello di Paperinik, rendendolo a tutti gli effetti un supereroe efficientissimo nella lotta al crimine e un validissimo collaboratore per qualunque eroe.
Brigittik
A Paperopoli c’è chi si occupa di vendicare le angherie subite da un certo papero, chi si occupa di vendicare le angherie subite dal genere femminile, ma anche chi si occupa di vendicare le angherie subite da… cuori infranti! Brigitta McBridge, l’instancabile spasimante di Paperon de Paperoni, è anche lei vittima di questa contagiosissima febbre da supereroi. Maschera, faretra e via per le strade sotto il nome di Brigittik, la Romantica Vendicatrice.
Brigittik compare nella storia Paperinik, Paperinika e la Romantica Vendicatrice del 2013. Brigitta, a causa dell’ennesimo rifiuto di Paperone e dell’influsso di una macchina malfunzionante di Archimede, perde la ragione e si cala nei panni della biondissima supereroina, punendo chiunque si comporti male in amore.
Paperinik e Paperinika riescono non senza difficoltà a fermarla, facendo rinsavire Brigitta, finalmente libera dall’effetto delle onde amorose negative generate dalla macchina di Archimede. Tuttavia la papera non si sente di abbandonare il suo alter ego e perciò decide di continuare la sua nuova carriera.
In questa storia, la novella eroina non ha scelto il suo nome da battaglia, motivo per cui si presenta ai suoi avversari con molteplici nomi, non avendone appunto uno ufficiale. Solo in un secondo momento, il nome Brigittik, chiaramente ispirato a quello di Paperinik, diventerà quello ufficiale, mentre tutti gli altri resteranno come appellativi ed epiteti.
L’oggetto della crociata di Brigittik è difendere coloro che subiscono torti in amore, di vendicare i cuori spezzati. Lo fa a colpi di frecce a forma di cuore, come quelle di Cupido, scoccate dal suo arco, che dimostra di saper usare con maestria. Da notare che porta la faretra con le frecce correttamente al fianco, e non dietro alla schiena come ci insegna falsamente Hollywood. Possiede anche altre diverse armi e gadget, tutti a tema romantico.
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Brigittik è una buona combattente, ha sconfitto insieme a Paperinik e Paperinika i Bassotti capitanati da Intellettuale – 176. Ha anche però un suo nemico personale, ovvero 2diPicche, il nemico giurato dell’amore sdolcinato, quello che proprio Brigitta prova per Paperone. 2diPicche è l’alter ego del postino Phil, che avendo ricevuto troppe delusioni d’amore, ha cominciato una battaglia contro questo sentimento.
Ciò lo porta ad elaborare piani come distruggere le lettere d’amore dei paperopolesi innamorati o far chiudere una soap opera troppo mielosa. Brigittik, che ama e difende tutte queste cose, non può esimersi dallo scontrarsi con lui, in nome dell’amore puccipuccioso!
Tuba Mascherata
A Paperopoli a quanto pare tutti hanno una seconda identità, e zio Paperone non è da meno. Sebbene Paperone abbia in più di un occasione indossato i panni di un supereroe, solamente l’identità di Tuba Mascherata è divenuta quella “ufficiale”. L’alter ego dello Zione compare per la prima volta nella storia Paperinik e il mistero di “Tuba Mascherata” del 1987 ad opera di Massimo Marconi e Massimo de Vita.
In questa storia, Zio Paperone chiede aiuto a Paperinik e Paperinika per difendere il deposito, ma entrambi per diversi motivi rifiutano. Allora Paperone fa suo il motto “chi fa da sé fa per tre” e decide lui stesso, con la complicità di Battista, di reinventarsi supereroe, assumendo l’identità di Tuba Mascherata. In maniera del tutto fortuita, riesce a sgominare la Banda Bassotti e Intellettuale-176, anche se a fine avventura metterà temporaneamente da parte i panni da supereroe e lascerà spazio ai giovani. Farà qualche altra breve apparizione, come nella storia Botte prima degli esami della saga Ultraheroes, in cui il suo aspetto è leggermente cambiato, o nella storia Paperinik e lo sciopero di Archimede, anche se in questo caso sotto la Tuba non c’è lo Zione, ma Paperino.
In realtà, Tuba Mascherata non è un vero e proprio supereroe: non ha altra missione se non difendere il deposito e l’oro di Paperon de’ Paperoni, cioè se stesso. Anzi, nella prima storia, Paperone sembra sfruttare la sua nuova identità come trovata pubblicitaria, attirando la stampa accorsa a vedere come il nuovo eroe di Paperopoli sventa una rapina (simulata) al deposito.

Quando Tuba Mascherata si trova davvero di fronte ad un pericolo, solo grazie ad un gran colpo di fortuna, e non propriamente per merito suo, riesce a sconfiggere i Bassotti. Tuba Mascherata non può essere considerato quindi un vero e proprio supereroe, tanto che lui stesso non pretende di esserlo (se non nella parte iniziale della prima storia). Nella saga Ultraheroes si fa portavoce di Paperon de’Paperoni (ovvero di se stesso), che ha finanziato economicamente il gruppo di supereroi e ha voluto testare le loro abilità personalmente.
In generale, il costume di Tuba Mascherata ricorda nei colori e nelle forme quello di Paperinik, salvo per la grossa tuba che porta in testa, che scende fino a coprire metà del volto di Zio Paperone, lasciandogli due buchi per gli occhi che ricordano molto il cappuccio di Batman. Nel cilindro ha un cannoncino a corta gittata che fuoriesce dal cappello e “lancia” delle pallottole con cui ha sconfitto Intellettuale-176. Nella storia Paperinik e lo sciopero di Archimede scopriamo che è munito anche di spingardino spara sale tipico di Paperone (anche se in questa occasione sotto la tuba c’è Paperino).
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Tutt’altro aspetto ha nella saga di Ultraheroes. Appare con una divisa con tonalità sull’azzurro e inoltre, nonostante porti la tuba, la sua identità è celata da occhiali speciali, molto simili a quelli di Paperinika.
Quadrifoglio
Come abbiamo visto, molti membri della famiglia dei paperi hanno una doppia identità, e anche Gastone rispetta questa tradizione. Più volte Gastone ha indossato i panni dell’eroe nel passato, compresi quelli di Paperinik in più di un’occasione – anche se la maggior parte delle volte per motivi tutt’altro che supereroistici – ma non ha mai avuto un’identità “ufficiale”. Tutto cambia nel 2008, con la saga degli Ultraheroes, in cui anche Gastone viene chiamato a raccolta da Eta Beta per far fronte alle nuove minacce. Ed ecco che nasce Quadrifoglio, il cui principale super potere è una … super fortuna!
Quadrifoglio si presenta come un eroe con una tuta blu e verde ed una maschera a celare l’identità del papero più fortunato del mondo. E’ anche munito di una specie di stelle ninja a forma di quadrifoglio, un ferro di cavallo ipertecnologico e altri gadget. In realtà, tutto questo arsenale è ai limiti dell’inutile per Quadrifoglio, poiché la sua arma più potente è proprio l’immensa fortuna di Gastone, capace di tirarlo fuori dai guai in qualunque occasione.
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Tuttavia, questa fortuna si rivelerà quasi un’arma a doppio taglio: la dea bendata non si limita solo a proteggere il suo beniamino, ma addirittura gli fa vincere gli scontri con i supercattivi con una facilità quasi imbarazzante. Nella storia Fortuna e Fama, in uno scontro con Gambadilegno, potenziato dalle armi di Spennacchiotto, Quadrifoglio non ha alcun problema a prevalere sul nemico, praticamente non muove un dito, tanto che la folla accorsa, annoiata e vedendo la fortuna sfacciata e l’arroganza con cui si atteggia tipicamente Gastone, comincia a fare il tifo per Gambadilegno.

Anche tra gli altri supereroi non riscuote grandi simpatie, proprio a causa della sua fortuna che fa letteralmente il lavoro al posto suo e dell’atteggiamento molto spavaldo del papero sotto la maschera. Tuttavia, è comunque un valido alleato per chiunque: la sua fortuna risulterà più di una volta provvidenziale al gruppo di supereroi. Saprà riscattarsi nel finale, in cui scoprirà anche di aver ottenuto un fan che fa il tifo per lui.
Gli altri supereroi
Tra le pagine dei fumetti Disney possiamo trovare anche supereroi apparsi più di una volta, ma contano comunque rarissime presenze, o comunque non centrali in una storia.
Papermagic è alter ego del Mago Papernova. Papermagic sfrutta le sue abilità di grande prestigiatore e illusionista nella lotta al crimine e a supercattivi con il pallino della magia come lui che mettono in difficoltà Paperinik, che spesso richiede l’aiuto del magico eroe.
É doveroso ricordare anche l’alter ego di Ciccio, Iron Ciccius. Questo supereroe compare solo nella saga Ultraheroes, svolgendovi per altro un ruolo di secondo piano. Iron Ciccius è chiaramente ispirato all’eroe Marvel Iron Man, con cui condivide una tuta ipertecnologica e super accessoriata. Per dare potenza all’armatura, bisogna consumare una gran quantità di cibo, e uno come Ciccio non può proprio chiedere di meglio!
Ci sono anche eroi rimasti circoscritti ad una sola scuola fumettistica Disney, principalmente quella brasiliana. É questo per esempio il caso di Bat Carioca, alias Josè Carioca, il pappagallo più famoso del mondo Disney. Josè Carioca è usato con il contagocce nel mondo, tranne che in Brasile, dove è una vera e propria celebrità, tanto da superare in popolarità Paperino nei fumetti.
Bat Carioca è molto simile al collega connazionale Paper Bat, di cui condivide il nome (in portoghese è soprannominato Morcego verde), l’imbranataggine e l’essere sostanzialmente un supereroe improvvisato. A differenza di Paper Bat, però, tutti conoscono l’identità di Bat Carioca, aggiungendo ancora più comicità al personaggio.
Altro eroe che conta pochissime apparizioni nel mondo Disney italiano è Vespa Vermiglia (a volte citato anche come Vespa Rossa). Vespa Vermiglia esordisce nella storia statunitense Topolino e il mistero di Vespa Rossa. Il personaggio viene abbandonato presto e rimane semisconosciuto sia in patria che resto del mondo, mentre è più popolare in Brasile.
É un eroe che agisce sia a Paperopoli che a Topolinia: non conosciamo la sua reale identità, ma sappiamo però che si tratta di un essere umano, fatto molto raro nei fumetti Disney.
Club dei supereroi e Ultraheroes
Ogni universo fumettistico-cinematografico che possiede dei supereroi deve per forza comprendere anche un gruppo unito di supereroi. Nella storia brasiliana del 1986 Basettoni a tu per tu con gli inarrivabili, il commissario Basettoni si ritrova a dover fronteggiare un gigantesco alieno. Molti supereroi vengono in suo aiuto, ma attaccando singolarmente nessuno riesce ad avere la meglio dell’extraterrestre. Vespa Vermiglia allora ha l’idea di unire le forze e i poteri di tutti gli eroi, che finalmente mandano a casa sua l’indesiderato visitatore. Proprio a seguito di questo trionfo di gruppo, si decide di formare il Club dei Supereroi, con Vespa Vermiglia come leader.
Questo gruppo comprende Paperinik, Paperinika, Super Pippo, Super Gilberto, Paper Bat, Farfalla Purpurea e occasionalmente Bat Carioca. Il fatto che questi eroi, che in Italia vivono in città diverse, si riescano a ritrovare con tanta facilità è riconducibile al fatto che nelle storie brasiliane non esiste Topolinia, ma solo Paperopoli, quindi personaggi come Topolino e Pippo sono a tutti gli effetti concittadini di Paperino & co.
Il Club di Supereroi ha avuto molto successo in Brasile, ma solo alcune storie sono state esportate fuori dai confini sudamericani. Di recente però ha trovato fortuna anche all’estero e nel nostro Paese, comparendo costantemente nella testata omonima italiana.
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Abbiamo però anche un gruppo di supereroi tutto italiano, gli Ultraheroes. La saga degli Ultraheroes è stata pubblicata nel 2008 e ha riscosso un buon successo, andando avanti per molte puntate e anche con qualche episodio extra. In questa saga, Eta Beta chiama a raccolta i più potenti eroi dell’universo Disney per far fronte ai Bad 7, un gruppo che comprende i più grandi cattivi dei fumetti, guidati da Spennacchiotto. L’obiettivo dei Bad 7 è recuperare gli Ultrapod, i pezzi di una macchina per dominare il mondo. Quello degli Ultraheroes è semplice: fermarli.
Il gruppo comprende Eta Beta in qualità di leader e stratega, Paperinik, Paperinika, Super Pippo, Paper Bat, i novelli supereroi Quadrifoglio e Iron Ciccius e Topolino, qui in qualità di porta pizze. A tutti sono stati dati nuovi e ipertecnologici costumi, con cui inizialmente avranno dei problemi, essendo abituati ai propri.
Eroi, con o senza mantello
Come abbiamo visto, la maggior parte dei nostri amati personaggi, chi più volte e chi meno volte, si è cimentata nell’arte supereroistica. Per alcuni è una missione, uno stile di vita, per altri invece un è un modo per evadere dalla quotidianità.
Ma, super o meno, i personaggi Disney rimangono sempre i nostri eroi dall’infanzia: ci fanno divertire, emozionare, persino commuovere. A volte in un momento buio e triste della giornata basta aprire e leggere Topolino per farci tornare il sorriso. È questo è il loro più grande superpotere: difficile immaginarli più eroici di così!
Giulio Maria Giuliani
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Immagini © Disney, Panini
Fonti
Personaggi Disney occasionalmente mascherati
Super Pippo – Topolino Story 21
Gloria – I.N.D.U.C.K.S.
Vespa Vermiglia – I.N.D.U.C.K.S.