La Walt Disney Company non ha messo radici soltanto nei cuori degli appassionati di tutto il mondo, e non è fatta solo di personaggi, musica e grandi storie. Da brava azienda deve trovare spazi anche nel freddo cemento, e magari far quadrare i conti. Con i suoi 58 milioni di visitatori annui e un’estensione di oltre 110 km², World Disney World Resort, situato vicino a Orlando, in Florida, esprime al meglio l’anima dell’azienda. Inaugurato nel 1971, è il più grande complesso di parchi a tema del mondo, per la gioia del governo della Florida.
Ma le cose sembrano destinate a cambiare.
Walt Disney costruisce in Florida, come è iniziata
Nel 1967, proprio in vista dell’imponente costruzione di Disney World, rinominato poi Walt Disney World dopo la morte di Walt, il governo della Florida si ingegnò per assicurare il successo del progetto e sostenere i costi di realizzazione. Un parco Disney porta migliaia di posti di lavoro e ha un impatto enorme sul turismo. Non stupisce quindi che sia stato creato un vero e proprio distretto a statuto speciale: il Reedy Creek Improvement District. Questa legge ha garantito per oltre cinquant’anni alla Disney Company il controllo totale del territorio, oltre a sconti fiscali e finanziamenti agevolati per lo sviluppo di servizi e infrastrutture.
L’attuale governatore della Florida, Ron De Santis, repubblicano, ha da poco deciso di porre fine ai privilegi della Walt Disney Company.
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Una nuova legge per Walt Disney World
La nuova legge della Florida cambia le carte in tavola per la Company. Il suo distretto a statuto speciale si trasforma infatti in Central Florida Tourism Oversight District.
Con questa nuova regolamentazione il consiglio distrettuale della zona, ora presieduto in larga parte da persone legate alla Disney, ospiterà cinque membri scelti dal governatore De Santis. Il nuovo consiglio sarà dunque molto più vicino al partito repubblicano, e si riunirà per la prima volta proprio in questi primi giorni di marzo. La firma della nuova legge porrà inoltre fine anche all’esenzione della Disney Company dal codice edilizio e dal codice di prevenzione degli incendi della Florida. Il governatore ha spiegato che Disney World sarà trattata come SeaWorld e altri parchi a tema dello Stato.
Florida e Disney, uno scontro ideologico?
Questo scontro tra Florida e Walt Disney World è iniziato l’anno scorso, con la proposta di legge informalmente chiamata “don’t say gay”, che tra le varie cose proibisce di parlare di orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole. La Disney, dopo un primo momento di titubanza, aveva preso una posizione molto ferma sulla questione, sostenendo che il provvedimento “non avrebbe mai dovuto essere votato“. Da quel momento in poi è stato un susseguirsi di frecciate reciproche. I repubblicani, guidati dal governatore De Santis, hanno affermato che la Disney si era “approfittata troppo a lungo” dei privilegi concessi dal governo della Florida, accusandola di portare avanti un programma di ideologia “woke”.
Solo il tempo potrà raccontare l’evolversi di questa vicenda. Per il momento dispiace vedere che importanti leggi sulla gestione del territorio sembrino ridursi a crociate personali. Walt Disney World dà lavoro a migliaia di persone, e ospita ogni anno milioni di turisti. Parliamo di una delle aziende più influenti al mondo, e sarà difficile trovare il giusto equilibrio nel negarle eccessivi privilegi, proteggendo al contempo gli interessi territoriali della Florida.
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Amedeo Anfuso
Immagini: ©Disney, aventi diritto.
Fonti: Il Post