Strange World – Un mondo misterioso, il 61° Classico Disney, è arrivato nelle sale italiane il 23 novembre, in contemporanea con gli Stati Uniti. L’uscita è stata piazzata strategicamente a ridosso del Giorno del Ringraziamento, ma gli incassi non hanno decisamente ripagato le aspettative. Con un budget di circa 180 milioni di dollari, il flop commerciale è oramai inevitabile. Analizziamo nel dettaglio questo clamoroso buco nell’acqua di casa Disney.
CinemaScore: il voto più basso mai registrato
Il portale statunitense CinemaScore dal 1979 sonda il gradimento degli spettatori americani all’uscita dalla sala cinematografica. Non parliamo quindi di critica specializzata, bensì di pubblico generalista. Un meccanismo che ha sempre premiato i Classici Disney con punteggi che oscillano tra A+ e A-. La B di Strange World spicca quindi come record negativo, per quanto non si tratti di un’insufficienza. Il voto non necessariamente rispecchia la qualità del film; nella sua lunga attività il CinemaScore ha infatti bocciato anche film d’indubbio valore (come non citare le clamorose F a pellicole come Madre! e Solaris). Per quanto riguarda invece la stampa specializzata la pellicola ottiene voti tendenzialmente positivi.
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Strange World incasso in perdita di milioni
Encanto, l’anno scorso, è stato rilasciato nello stesso periodo di Strange World. Il modo migliore per comprendere questo clamoroso flop, quindi, è confrontare le due pellicole. Con un incasso di 250 milioni a fronte di un budget di 120, Encanto ottenne un ottimo risultato. La pellicola divenne poi virale, continuando a macinare ottimi numeri nel periodo natalizio e con il successivo rilascio in streaming. Considerando il solo esordio Statunitense, Encanto ha incassato 42 milioni mentre Strange World ne ha incassati solo 4. Riuscire ad andare in pari sembrerebbe impossibile poiché, in data 27 novembre, l’incasso totale è arrivato a soli 27,8 milioni di dollari a fronte di un budget di 180.
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Nel resto del mondo
La presenza di tematiche LGBTQIA+ al interno della pellicola ha fatto sì che Strange World non venisse distribuito in 20 Paesi per evitarne la censura. La scelta ha salvato la pellicola da modifiche e tagli di natura ideologica ma l’ha tagliato fuori da una grossa fetta d’incassi. Per quanto riguarda il nostro Paese in due giorni di programmazione l’incasso è stato di soli 50 mila euro. Disney Company ha inoltre bypassato l’uscita in sala francese per controversie relative alle finestre di distribuzione.
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Un risultato così scottante potrebbe portare un deciso cambio di rotta nelle scelte produttive di casa Disney, vedremo quindi come si sceglierà di agire per i prossimi lungometraggi.
Maria Concetta Spampinato
Immagini: Disney e Aventi diritto
Fonti: Everyeye