Strange World: Disney non distribuirà il film in 20 Paesi

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L’arrivo di Strange World, il nuovo Classico Disney, nelle sale porta con sé la questione della censura in alcuni Paesi. In questo caso specifico però, l’azienda ha scelto di non distribuire l’opera in ben 20 territori.

Strange World

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Il motivo è la presenza nella pellicola di tematiche LGBTQIA+. Infatti uno dei protagonisti di Strange World, Ethan (doppiato in originale da Jaboukie Young-White), è omosessuale e ha una cotta per un altro ragazzo presente nel lungometraggio. Essendo un elemento centrale della trama, rimuoverlo per non andare incontro alla censura di alcuni Paesi causerebbe forti problemi di comprensione per quanto riguarda la narrazione dell’opera. La Walt Disney Company quindi ha deciso di non distribuire il film in aree come il Medio Oriente, la Cina, la Malesia, l’Indonesia, il Pakistan, l’Africa orientale (Tanzania, Uganda, Kenya), l’Africa occidentale (Nigeria, Ghana), le Maldive, il Nepal e il Bangladesh. In questa lista è ovviamente presente la Russia, da molto tempo sotto embargo totale.

Un comunicato ufficiale della Disney, infatti, riporta che:

Nei Paesi dove lavoriamo, intendiamo condividere le nostre storie nella loro forma originale, come le abbiamo concepite noi e i nostri artisti. Se facciamo delle modifiche, per motivi legali o per altre considerazioni, si tratta sempre di piccoli cambiamenti. Non facciamo mai modifiche che pensiamo possano avere un impatto sulla storia. In quel caso, preferiamo non distribuire un contenuto in un determinato Paese.

Non un caso isolato

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a numerose situazioni simili a questa. Un esempio può essere quanto accaduto con Eternals. In quel caso la casa madre si rifiutò di applicare determinati tagli al film di Chloé Zaho, richiesti da numerosi Paesi mediorientali.

Eternals

Nonostante la mancata distribuzione di questi film in determinate aree del Pianeta, la Disney Company è decisa a tutelare e portare avanti le idee e le convinzioni dei suoi creativi. Dopo un periodo di titubanza sul tema, sembra che sia tornata una linea chiara all’interno della Casa di Topolino.

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Matteo Chiricosta

Fonti: BadTaste | Screenweek

Immagini: © Disney, Marvel e aventi diritto

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