Imprevisto e altrettanto repentino ai vertici della Walt Disney Company: Chapek riceve il benservito e al suo posto torna il suo predecessore, il veterano top executive Bob Iger.
A portare a questa improvvisa e radicale decisione è stata la chiusura di un trimestre alquanto negativo, con perdite ingenti per quanto concerne la componente streaming. In termini di titoli azionari, nell’ultimo anno Disney ha perduto, infatti, ben il 41%, di cui il 12% solo nell’ultima seduta di rendicontazione.
Per far fronte a questa complessa situazione, la presidente del board Susan Arnold ha ritenuto opportuno scegliere Bob Iger come CEO, in quanto persona altamente qualificata e competente.
Si prospetta, quindi, per la Walt Disney Company un periodo di cambiamenti radicali.
Chi è Bob Iger, il “nuovo” CEO al posto di Bob Chapek
Per coloro che non lo sapessero, Bob Iger è già stato CEO della Walt Disney Company: lo divenne nel 2005, con l’appoggio di uno dei nipoti di Disney Roy E. Disney, il quale disapprovava la strategia aziendale attuata dall’allora amministratore delegato Michael Eisner.
Nel lungo periodo (durato 15 anni) che vide Iger ai vertici, la multinazionale vide una vera e propria innovazione, in termini di implementazione tecnologica, creatività e ampliamento. L’amministrazione Iger acquisì, infatti, diverse case di produzione, quali Pixar, Marvel e Lucasfilm, nonché diversi canali televisivi, tra cui National Geographic.
Il 25 febbraio 2020 Iger decise di dimettersi dal ruolo di CEO, non prima di aver lanciato con successo la piattaforma streaming Disney+. Venne contattato e assunto come presidente esecutivo, nell’aprile dello stesso anno, allo scopo di aiutare la compagnia a gestire la situazione di criticità causata dalla Pandemia Covid-19. Ha ricoperto tale incarico fino a gennaio 2022, quando ha deciso di lasciarlo. Nel frattempo i rapporti tra lui e Chapek parrebbero essersi incrinati.
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La dubbia competenza di Chapek (?)
La decisione di mandare via Bob Chapek dall’amministrazione può sembrare alquanto improvvisa e imprevista, ma, in realtà, le perplessità sul suo operato erano molteplici: basti pensare, per esempio, al ruolo avuto nella vicenda legata alla Legge Don’t say gay in Florida, in cui la posizione controversa dell’ex CEO aveva portato a tensioni e proteste tra i dipendenti della Disney, poiché sembrava che avesse appoggiato i promotori del decreto. In seguito aveva ritirato tale sostegno, mostrandosi invece contrario e opponendosi al provvedimento, suscitando così scalpore a livello politico. In quello, e altri casi, la presa di posizione fu quindi decisamente poco chiara.
Nonostante queste criticità, Susan Arnold aveva affermato, a giugno 2022, di avere fiducia nelle sue capacità, rinnovando di fatto il suo contratto per altri 3 anni.
Ma in questi pochi mesi sono emerse ulteriori problematiche che hanno portato al licenziamento di Chapek, in particolare la perdita di guadagno nell’ambito streaming: pare, infatti, che questa componente abbia un passivo di quasi 1.5 miliardi di dollari. Benché Chapek avesse previsto un rientro in attivo di Disney+ entro il 2024, sia gli analisti, sia il board della compagnia hanno mostrato evidente scetticismo.
Un’ultima criticità riguarda i parchi a tema: il relativo gruppo operativo è finito nell’occhio del ciclone a causa dei notevoli rincari nel prezzo dei biglietti, nonché per alcuni problemi di funzionamento delle strutture. Tale situazione ha portato a diversi scontri con gli investitori, in particolare con Daniel Loeb, il quale ha premuto per portare avanti alcune riforme, in modo da rilanciare l’azienda, senza però ottenere successo.
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Addio Chapek, bentornato Iger: cosa succederà?
Non possiamo prevedere con precisione cosa accadrà all’interno della Walt Disney Company, ora che Chapek verrà sostituito da Iger. Certo è che questo cambiamento radicale porterà anche a una trasformazione nel modo di agire della multinazionale. Il nuovo CEO ha comunque ringraziato Chapek per il lavoro svolto in questi anni, affermando di portare massimo rispetto per tutto il suo gruppo operativo.
I prossimi mesi saranno quindi determinanti per capire se Bob Iger sia davvero la persona giusta per risollevare le sorti della compagnia.
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Michael Anthony Fabbri
Fonti: Sole 24Ore
Immagini: ©Disney e aventi diritto