Aurora e il fuso | Disney Dark

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La bella addormentata nel bosco, il 16° Classico Disney, è per parecchi versi un film atipico. Rilasciato nel 1959, dopo ben 9 anni di produzione, il film d’animazione divise la critica e fu un flop al botteghino. Sleeping Beauty però è un film fuori dall’ordinario anche per i personaggi che lo animano. Per la prima volta il principe ha un personalità più definita, mentre la stessa Aurora gode di un minutaggio più limitato: a detta di molti, inoltre, le vere protagoniste sarebbero invece le tre fate buone, Flora, Fauna e Serenella.

Aurora e la puntura con il fuso
Dal punto di vista tecnico, Sleeping Beauty fu l’ultimo film Disney a utilizzare i rodovetri inchiostrati a mano, e il primo a utilizzare il widescreen Super Technirama 70, un formato video che valorizzò le straordinarie ambientazioni e gli sfondi di Eyvind Earle, regalando a La bella addormentata nel bosco uno stile inimitabile.

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Ma l’unico personaggio dalla presenza scenica così imponente e terribile da fagocitare tutti gli altri, schiacciando metaforicamente principi e cortigiani ai margini della scena, non può che essere individuato nella villain della pellicola, Malefica. In particolare la Signora di ogni Male è protagonista di due momenti spaventosi del film, rimasti impressi nella mente e nell’immaginario degli spettatori: la scena di Aurora e la puntura con il Fuso e la Trasformazione in Drago.

Malefica, La Signora di ogni Male

La malvagia è il motore dell’azione, e calamita l’attenzione del pubblico con il suo portamento regale e crudele. Le scene segnate da ogni sua apparizione investono di elettricità l’atmosfera, e ogni suo gesto trasuda puro potere e malevola magnificenza. Perché Malefica non è semplicemente una strega, è il Male Incarnato. Sono pochissimi i cattivi che attingono in maniera così prepotente alla fonte dell’oscurità, e Malefica di sicuro è l’unica in grado di farlo con tanta disinvoltura ed eleganza.
Malefica è un emissario dell’Inferno, con tutti gli orrori del retaggio e dell’iconografia cristiana, influenzati dalla cultura medievale. Un demone in Terra, inviato come araldo dell’Oscurità per diffondere dolore, disgrazie e disperazione.

Aurora disney dark malefica

È difficile individuare un Classico Disney che delinea in maniera così chiara e assoluta la lotta tra il Bene e il Male. Ed è proprio a questo aspro conflitto, dal curioso scontro tra i due estremi che viene tratteggiato con poesia dalla pellicola, che si deve il clamoroso impatto, la suggestione di alcune delle scene più memorabili dell’animazione. Una è al centro di questo articolo, la scena di Aurora e la Puntura con il Fuso, che non poteva mancare nella rubrica Disney Dark. Una sequenza segnata da violenza psicologica, alienazione, possessione e orrore morale.

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Aurora disney dark la bella addormentata

Aurora, la principessa maledetta

Prima, una premessa per comprendere meglio il contesto. Il giorno del suo battesimo, la principessa Aurora venne maledetta da Malefica, condannandola a morte nel giorno del suo sedicesimo compleanno, a causa della puntura di un fuso di un arcolaio. I genitori avrebbero quindi dovuto attendere inutilmente nell’angoscia e nella disperazione, vedendo crescere e brillare la propria figlia, fino al giorno fatidico della sua dipartita. Tuttavia la fata Serenella riesce, con la propria benedizione, ad attenuare l’anatema, mutandolo in un sonno incantato. Per precauzione la piccola Aurora verrà però allontanata dal castello e dalla sua famiglia e affidata alle tre fate buone, che la alleveranno come Rosaspina.

Aurora disney dark

Rosaspina cresce ignorando le sue vere radici e le malvagità che la insidiano. Abita in un’accogliente casetta di un taglialegna, sicura e protetta, accudita dalle tre simpatiche fate. Pur vivendo come un’umile contadinella, il mondo che conosce è incredibilmente positivo: c’è una foresta rigogliosa, animali amichevoli, ruscelli, cascate, scorci suggestivi. Scenari colorati e bucolici che incorniciano l’esistenza semplice e pura della principessa, custodendola da ogni aggressione esterna. Durante gli eventi del film, Rosaspina incontra anche un giovane, innamorandosene immediatamente. La sua vita sembra camminare su sentieri familiari e semplici. Finché non scopre la sua altra identità, le origini della sua nascita e il fardello che questo comporta.

Crisi d’identità

La fanciulla viene defraudata di ogni certezza, di ogni prospettiva della sua vita. Perde addirittura il nome, Rosaspina, dovendo riacquistare quello che le avevano donato i suoi genitori. Aurora deve abbandonare ogni cosa, la sua abitazione, i suoi boschi, il suo nuovo amore: in pratica la sua vita ed identità. Ed è proprio in queste crepe dell’essere che si insinuano i sottili artifizi di Malefica.

Aurora disney dark sala

La scena che vede giungere Aurora al castello è mesta e grigia. La principessa segue rassegnata le sue accompagnatrici, coperta da un morbido manto azzurro che dovrebbe celarla ad occhi indiscreti, ma che inconsciamente compie anche altro, ossia mascherare le fragilità della giovane. Abbandoniamo così i colorati e vivaci luoghi dell’infanzia di Aurora, per andare incontro ad altri, molto più altisonanti e possenti, le regali sale del castello di re Stefano, che dovrebbero proteggerla. La principessa, oltre a dover rinunciare al suo amore, scopre di dover sposare uno sconosciuto, per adempiere ai suoi doveri da membro della famiglia reale.

Aurora disney dark corona

Quando Flora pone sul capo la corona da principessa, per lei un dono prezioso, simbolo di maestà, Aurora soccombe alla pressione. Il peso simbolico del gioiello è troppo oneroso: guardandosi alla specchio, gli occhi smarriti di Aurora non riescono più a riconosce se stessa, divisa tra due realtà, tra doveri e desideri inconciliabili. Confusa e amareggiata, la principessa si accascia compostamente e si abbandona a un debole pianto. Le fate, impietosite, decidono così di lasciarla qualche minuto da sola. Ed è in questo momento che Malefica decide di fare la propria mossa.

Le insidie del Male

Aurora disney dark disperazione

Malefica interviene nel momento di massima vulnerabilità della principessa: la giovane è smarrita, sola, confusa. Ogni sua certezza, ogni suo punto di riferimento è venuto meno, ed è afflitta da una forte sofferenza per aver perso il tenero amore appena conosciuto. Aurora/Rosaspina non sa più chi è e non possiede alcun rimedio alla sua condizione. Sono le premesse ideali per permettere a un malessere di prosperare, e insinuarsi in una mente fragile, giovane e vulnerabile.

Aurora disney dark

Una strana melodia si sparge nell’aria. Il fuoco nel camino esita, ed infine si spegne. Da quel momento in poi nessuna luce naturale illuminerà la scena. Questo perché niente di naturale si verificherà nei momenti successivi: un’inquietante luce verdastra investe la sala, e dal fumo che sale dal fuoco spento, per un istante, intravediamo nitidamente gli occhi gialli e spietati di Malefica, mentre la sua figura sfuma nel vano del camino.

Aurora disney dark occhi malefica

Aurora e il camino

La scena cambia repentinamente, acquista toni molti più cupi, e Malefica si cela alla vista, scomparendo: l’unica traccia visibile della sua presenza rimane il nucleo luminoso del suo bastone, che vorticosamente si appropinqua alla giovane. La nenia maledetta prosegue, accompagnando l’azione, con voce soprannaturale, che pare provenire dall’oltretomba, e sembra invocare, scandendo lentamente: Aurora! Aurora…

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Aurora alza il capo, gli occhi sbarrati, mentre il braccio sinistro cade al suo fianco, senza alcun controllo. La musica, gli archi e gli strumenti a fiato, che con la loro arte accompagneranno tutta la scena, accentuano mirabilmente la drammaticità degli atti e dell’orrore che si palesa. La melodia oscura si fa incalzante, Aurora scatta in piedi, e il manto che la avvolge le cade come strappato di dosso, lasciandola esposta.

Aurora disney dark strappo
In realtà, la storia originale della Bella Addormentata, riproposta più volte da diversi autori in epoche differenti, tratta tematiche come la violenza, lo stupro, l’infanticidio e il cannibalismo.

La possessione di Aurora

Dietro questa scena si cela più di un significato nascosto. Quello a cui lo spettatore assiste è una vera e propria violenza, fisica per certi versi, ma soprattutto psicologica. Malefica penetra nella mente di Aurora, soggiogandola, annichilendola, facendo annaspare la sua coscienza. Strappandole di dosso il mantello, che fino a poco prima la proteggeva, ultimo riparo simbolico dal Male e dalla disperazione, lasciandola nuda, e inerme di fronte al ratto della Strega. Ci troviamo di fronte a un atto potentissimo, grave e crudele. Aurora non viene semplicemente costretta fisicamente ad avanzare, pungolata da minacce o forza bruta, e subisce più di una semplice ipnosi: viene violata nella sua essenza, compressa da una forza esterna che la opprime da dentro.

Malefica compie un atto molto più subdolo e spietato di quanto possa sembrare: viene da pensare a un’azione simile (per certi versi) a una violenza. Aurora viene ghermita da un artificio oscuro che attenta la sua purezza, la sua integrità, la sua identità, per mano di una strega che sembra aver fatto un patto col Diavolo.

Il Diavolo in Terra

D’altronde Malefica ha dato più volte prova nella pellicola del suo legame con l’Inferno, sia visivamente che sostanzialmente. Nel suo castello viene celebrato, dalla sua orda sguaiata di orchi, letteralmente un sabba infernale: manipola un fuoco maledetto, impiega magia oscura ed è in grado di trasformarsi in un gigantesco drago, l’orripilante serpente da sempre simbolo dell’efferatezza demoniaca. Inoltre ella stessa, nel combattimento finale, invoca con enfasi tutte le forze dell’Inferno (nel doppiaggio originale). Quella di Aurora è quindi una vera e propria possessione satanica.

malefica

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Celandosi alla vista, per ridurre la resistenza della principessa, Malefica la guida con il suo globo verso un lungo corridoio, sinistro accesso che inaspettatamente l’insidiatrice fa apparire nella solida e rassicurante pietra. Le tre fate odono il richiamo infernale, e si precipitano verso la fanciulla che hanno cresciuto con l’amore di tre madri.

Aurora disney dark avanzata
La possessione di Aurora fu di ispirazione con ogni probabilità anche di una celebre scena del film di animazione Anastasia, di Don Bluth e Gary Goldman (1997), quando la giovane principessa viene ipnotizzata nel sonno e indotta a buttarsi nell’oceano.

Flora, Fauna e Serenella

Flora, Fauna e Serenella fanno da contraltare alla drammaticità della scena, fornendoci un elemento terzo, rispetto ai due personaggi, con le loro reazioni e il loro sgomento. I colori delle tre fate sono sbiaditi: il loro aspetto ridanciano, lo stile allegro e ottimista che le caratterizzava si è spento. Alle risposte di spirito e alle gag si sostituiscono frasi concitate, urla ed espressioni terrorizzate: persino il doppiaggio diventa meno caricaturale e più drammatico, a tratti disperato.

Aurora disney dark le tre fate

Le povere maghette sono disperse nel dedalo oscuro di corridoi, pertugi, mura di fredda pietra senza destinazione. Le vesti colorate, accompagnate dalle espressioni agitate e inquiete e dall’andirivieni nervoso delle fate, hanno l’effetto paradossale di accentuare la gravità della situazione, del lento progredire di eventi di cui le tre sono ben consce, ma contro cui non possono fare nulla.

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Aurora procede a passi lenti, come una falena, o peggio come una preda attratta dalla luminescenza ingannatrice di una rana pescatrice nelle profondità degli abissi. Obnubilata dalla luce vorticosa dello scettro, che saetta minacciosa, instabile come il potere che la sorregge, la principessa avanza sgomenta. Aurora ha l’espressione vagamente accigliata, gli occhi spalancati, incapace di resistere al richiamo e alla possessione. L’accompagnamento sonoro si fa più incalzante, nervoso: lo stridio degli archi diventa fastidioso e opprimente, ma non possiamo fare a meno di guardare.

Il fascino del Male

Come Aurora, anche lo spettatore sembra venir sedotto dalla composizione della scena, sapientemente orchestrata. Tra i più grandi pregi de La bella addormentata del bosco vanno annoverati certamente la colonna sonora, gli scenari, le minuziose arti impiegate, i personaggi e la regia. Bene, nella scena di Aurora e l’Arcolaio possiamo godere di un chiaro esempio di maestria tecnica e narrativa: personaggi, ritmo, musica e rappresentazione si sposano perfettamente tra di loro, in un climax crescente e dal fascino maligno e ammaliante. A essere ancora di più degna di nota è l’accurata scelta dei toni delle suggestioni della scena, che si disvelano nella narrazione con classe e distacco, quasi con poesia, nonostante la scelleratezza morale degli eventi.

Aurora disney dark artwork
Nel Classico Malefica in forma umana e Aurora vennero animate entrambe dal disegnatore Marc Davis. La musica venne affidata a una squadra di compositori guidata da George Bruns, che si ispirò alle opere del maestro Čajkovskij. Sopra, un artwork di Eyvind Earle.


Lo spettatore viene così sedotto dalla luce di Malefica, dalla bellezza suadente della scena, percependo chiaramente la malvagità e la gravitas che vi orbitano intorno. Il motivo per il quale la scena del fuso ci inquieta così tanto è perché né Aurora, né le fate, né noi che osserviamo siamo in grado di far nulla, di fronte alla piega inesorabile degli eventi, magistralmente rappresentati, se non assistere paralizzati dal terrore, in attesa dell’inevitabile esito prefigurato nelle menti, senza potervi porre rimedio.

Aurora e l’Arcolaio nero

Aurora disney dark fuso

Aurora raggiunge così la cima della torre, dove si materializza l’Arcolaio nero della maledizione. L’Arcolaio, provvisto di fuso, rifulge di un’aura verde e di un nero brillante, mentre la ruota gira su se stessa a velocità folle e innaturale. Aurora tende la mano verso l’ago, ma si ritrae, opponendo resistenza con l’ultimo baluardo di volontà rimastale, magari sostenuta dall’istinto e dalle urla delle sue tutrici.

Aurora disney dark possessione

Così, ci rendiamo conto di un altro fattore, che rende ancora più terribile la possessione di Aurora e la violenza subita. La principessa non ha subito semplicemente un rito ipnotico, che l’ha portata ad alienarsi dal mondo reale: è cosciente. Tutta la triste avanzata, il lento incedere, è stata una lenta agonia, un incubo ad occhi aperti, una sofferenza anche peggiore di una paralisi ipnagogica subita da una persona che era capace di intendere, ma non di volere.

Aurora ha avanzato per interminabili minuti, verso la sua fine, mentre il suo corpo è stato oggetto di una violenza che l’ha costretta a compiere azioni che non intendeva realizzare, mentre osservava ciò che la circondava con occhi sbarrati dall’orrore e dallo sgomento, sopraffatta e umiliata.

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Il tocco fatale

Aurora disney dark puntura fuso

La voce di Malefica comanda quindi alla principessa di toccare il fuso, e appena l’ago penetra la carne, sappiamo che tutto è perduto, e che l’inevitabile si è compiuto. Flora, Fauna e Serenella giungono infine nella sala, ma apprendono con terrore quanto è successo, e già sapevano. La stessa Malefica attende il loro arrivo solo per dileggiarle, metterle di fronte al fatto compiuto. Povere sciocche semplicione, pensavate di sconfiggere me? Me! La Signora di ogni Male!
La strega scompare poi tra le fiamme con una raggelante risata isterica, certa che né le fate né i loro alleati avrebbero potuto mai far nulla contro di lei, contro il Male.

Aurora disney dark svenuta

Il Trionfo del Male

Aurora è abbandonata riversa sul pavimento, il viso celato, come un oggetto usato e poi buttato via con sprezzo dopo averlo adoperato. Il Male ha vinto. Alle fate non rimane che piangere a causa dei propri errori e dell’insensatezza della malvagità, mentre nelle sale del castello le ultime luci del tramonto cedono il posto alla notte. Ma nessun raggio del Sole potrebbe disperdere gli orrori e l’oscurità di cui sono state testimoni quella sera.

malefica vittoria

Antonio Glide Manno

Immagini Copyright©: Disney, Heritage Auctions

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