Reflect: il corto Disney sulla Body Positivity

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reflect disney

Con la pubblicazione del nuovo cortometraggio Disney, Reflect, fioccano gli articoli che annunciano trionfali la prima eroina Disney plus-size. Il corto, diretto da Hillary Bradfield, fa parte della seconda stagione di Corto Circuito, una serie che raccoglie cortometraggi indipendenti prodotti da Disney, il contraltare degli SparkShorts prodotti da Pixar.

Un banco di prova per Disney

corto circuito

Questo tipo di produzioni sono un ambiente ideale per sperimentare idee innovative e mettere alla prova le nuove leve degli studi di animazione. In questo ambiente “protetto” abbiamo assistito alle prime rappresentazioni esplicite, in casa Disney, di tematiche come quelle delle disabilità cognitive e fisiche, passando per il coming out di un ragazzo omosessuale. La traslazione di determinate tematiche a un pubblico più ampio è ancora lontana, ma i primi passi in tal senso sono comunque incoraggianti.

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Reflect

Scuola di danza-Reflect
Da notare come tutti i personaggi abbiano connotazioni fisiche ben distinte, viene scardinato l’effetto clone tipico delle produzioni animate di una volta

I cortometraggi passano generalmente in sordina, ma non è questo il caso. La trama è semplicissima e si sviluppa in circa 3 minuti. La protagonista, Bianca, è una giovane ballerina sovrappeso e lo spettatore vive il suo disagio nel confrontarsi con il suo riflesso nello specchio della sala prove. Sul piano tecnico è questa la sequenza più interessante, i vari giochi di specchi e riflessi sono stati la principale sfida per gli animatori. Il risultato finale è notevole ma nulla di rivoluzionario rispetto agli standard a cui Disney ci ha abituati. È rappresentata quindi la presa di coscienza che porta la piccola protagonista ad accettare il suo corpo e a perseverare nella sua passione. Il corto parla dunque di accettazione e body positivity, un tema che come prevedibile scalda gli animi.

Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti inadeguati; è quindi facile empatizzare con la piccola Bianca. Che si tratti di rispecchiare canoni fisici o sociali poco importa, il rischio è sempre quello di rinunciare alle proprie passioni per non dover affrontare il giudizio altrui. Da questo punto di vista prodotti come Reflect permettono, soprattutto ai più giovani, di esorcizzare le proprie paure, rispecchiandosi in personaggi di cui condividono le insicurezze.

reflect disney

“When people watch this short, I hope that they can feel more positively about themselves and how they look, and feel okay about the tough parts of the journey. Maybe sometimes you go to the dark place to get to the good place, and that just makes the good place that much more beautiful.”

“Quando il pubblico vedrà questo corto, spero possa acquisire una maggior positività verso se stesso e verso il modo in cui appare, cosi da sentirsi bene anche nei momenti più duri del percorso. Forse a volte bisogna attraversare l’oscurità per arrivare nel posto migliore, ed è proprio questo a renderlo ancora più bello”

Hillary Bradfield a proposito del percorso di accettazione intrapreso dalla protagonista.

Una ballerina deve fare i conti con la sua immagine allo specchio ogni giorno, un confronto che in alcuni casi può diventare un vero e proprio scontro, sino a sfociare nel patologico. Per i bambini il discorso è ancora più complesso, il corpo cambia di continuo e accettarsi diventa indispensabile per un sereno passaggio all’età adulta. Bianca non è quindi un’eroina come tanti la hanno definita. La tendenza delle nuove produzioni animate Disney punta su personaggi in cui il giovane pubblico può rispecchiarsi e non su modelli ispirazionali spesso irrealistici.

Chi si indigna e paventa una presunta normalizzazione dell’obesità tenta in modo maldestro di semplificare dinamiche estremamente complesse, giustificando una discriminazione legata a uno stigma sociale sempre più radicato.

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Maria Concetta Spampinato

Immagini: Disney

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