Amphibia – Rane, cibo thailandese e duelli all’arma bianca

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Anne ha tredici anni, è di origini thailandesi, vive a Los Angeles, e il giorno del suo compleanno viene catapultata con un carillon magico in un mondo abitato da rane e rospi parlanti. Qui incontra i Planter, una sconclusionata famiglia di anfibi che la aiuterà a trovare le sue due amiche, anche loro prigioniere di questo strano universo. Nel mezzo abbiamo insetti giganti, rospi anarchici, voltafaccia, robot, colpi di scena, portali dimensionali, super poteri e una bella dose di emozioni, quelle da brividi lungo la schiena e occhi lucidi. Benvenuti ad Amphibia.

Amphibia
L’umidità non manca da queste parti. Per fortuna le avventure non sono da meno.

Iniziata su Disney Channel e approdata su Disney Plus, questa serie animata nata sull’onda di Gravity Falls (non la conoscete? Cosa aspettate a recuperarla?) è stata di recente aggiornata con le prime dodici puntate della terza – e ultima – stagione.
È un prodotto di nicchia che rischia di passare inosservato? Sì. Si dovrebbe rimediare, guardarla e consigliarla a tutti? Assolutamente sì.

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Guida galattica per aspiranti ranocchie

Per un soggiorno paludoso ad Amphibia non servirà molto, giusto un abbonamento a Disney Plus e 22 minuti liberi per ogni puntata. Ecco cinque cosette che renderanno imprescindibile il viaggio:

1. Amanti di animazione 2D?

In Amphibia personaggi e sfondi sono deliziosamente animati in modo tradizionale, restituendo un’estetica che ricorda i momenti più sperimentali della Disney televisiva anni ’90, ma con una marcia in più. Il risultato è un universo splendido e credibile, coerente e coloratissimo. Adatto solo ai nostalgici? Dopo aver visto la serie in compagnia di una bambina di otto anni l’autore può assicurare di no.

2. A qualcuno piace DuckTales?

Quando un prodotto Disney inserisce come si deve rapporti familiari veri, con genitori e figli, problemi adolescenziali credibili, con personaggi che non hanno paura di piangere, arrabbiarsi ed esprimersi senza filtri, chi guarda non può restare indifferente. Anne vuole ritrovare i suoi genitori e le sue amiche, ha bisogno di una famiglia che la sostenga, e non si può fare a meno di fare il tifo per lei.

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3. Vi interessa ridere?

Amphibia, funney faces
Momenti di ordinaria follia

Ci sono un anziano ranocchio che vende verdura al mercato, ma con una segreta passione per il teatro. C’è una ranocchietta girino di cinque anni che picchia i cattivi con le mazze chiodate. Il sindaco ranocchio è pazzo, e con lui tutto il villaggio è un mosaico di personalità folli. Le rane sono viscide, hanno un modo di ragionare tutto loro, e fanno davvero ridere.

4. Appassionati di fantasy?

Uno dei personaggi potrebbe essere ancora più appassionato di voi. Armi e amature? Ci sono. Incantesimi? A iosa. Sabbie mobili e grotte misteriose? Presenti. Citazioni a universi fantasy e giochi di ruolo? Saranno il pane quotidiano della serie.
Ma soprattutto il mondo di Amphibia ha una struttura sociale e politica affatto scontata, un ecosistema di mostri e creature mai banale, e protagonisti complessi e stratificati, che a volte non sono quello che sembrano.

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5. Ancora indecisi?

Guardate la sigla. Davvero, fidatevi, guardate la sigla, sta proprio qua sopra. Fatto? Bene. Ci vediamo tra tre stagioni.

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Amedeo Anfuso

Immagini: ©Disney

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