“Tremate, tremate, le streghe son tornate“: l’attesissimo Hocus Pocus 2 è finalmente approdato il 30 settembre su Disney+, inaugurando così la stagione del brivido! I fan del lungometraggio del 1993, ed eventuali curiosi, possono quindi visionarne il sequel, diretto da Anne Fletcher, sulla piattaforma streaming, per gustare il ritorno delle malvagie Sorelle Sanderson! Ritorno che, però, non è stato del tutto convincente…
Si ricorda che l’articolo riflette solo l’opinione personale dell’autore, e non tutti potrebbero essere d’accordo. Per chi invece avesse voglia di saperne di più, invitiamo la visione di Hocus Pocus 2 su Disney+, in modo da formare la propria personale opinione.
Le tre giovani Sorelle Sanderson: L’incipit di Hocus Pocus 2 su Disney+
La storia, sempre ambientata nella magica cittadina di Salem, comincia nel 1653 mostrando un momento dell’infanzia delle Sorelle Sanderson, le quali sono orfane di genitori e vivono in una squallida casa al limitare del villaggio. Le tre non godono di buona reputazione presso la comunità, in particolare Winifred, la quale viene isolata e “vituperata” a causa del suo aspetto sgradevole e del carattere acido.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno, che la ragazza vive con estrema rabbia, il reverendo del paese, il signor Trusk, cerca di costringere la giovane fanciulla a sposare uno degli abitanti, in modo da poterla “conformare” al resto della comunità. Winifred si oppone in maniera decisa e, assieme alle sue sorelle Mary e Sarah, fugge nella misteriosa Foresta Proibita. Lì le Sanderson incontrano una strega, la quale dona loro un libro d’incantesimi (anzi… il Libro, già presente in Hocus Pocus), poiché ha visto nel trio (in particolare in Winifred) qualcosa di diverso rispetto agli altri bambini. Dopo aver ammonito le ragazze, e aver fatto promettere loro, di non pronunciare mai l’incantesimo per rendere illimitati i loro futuri poteri, la fattucchiera sparisce.
Comincia così la vita di streghe delle Sorelle Sanderson…
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Chi ha riacceso la candela nera?
La storia si sposta ai giorni nostri, sempre nella cittadina di Salem, alla Vigilia di Ognissanti. Protagonista è la sedicenne Becca (interpretata da Whitney Peak), una ragazza intelligente e matura, che proprio il 31 ottobre compie gli anni. In occasione della doppia ricorrenza (compleanno e Halloween), lei e la sua migliore amica Izzy (Belissa Escobedo) stanno pianificando, come da tradizione, una tranquilla serata in casa con dolciumi e maratona di film horror. Quest’anno, però, la compagnia manca di un membro, ossia la loro amica Cassie (Lilia Buckingham), figlia del sindaco, la quale ha organizzato una festa da lei insieme al suo fidanzato Mike. Sentendosi prese in giro da quest’ultimo, in quanto ritenute “strane“, Becca e Izzy hanno raffreddato molto il loro rapporto con l’amica, preferendo condurre un’esistenza separata dal resto dei coetanei.
Per prepararsi alla serata, le due ragazze decidono di acquistare qualche oggetto tipico della notte di Halloween al negozio di Gilbert (Sam Richardson), un appassionato di magia e occulto. Quello che non sanno è che l’uomo vende loro la vera Candela nera, ossia l’artefatto mistico in grado di riportare in vita per la Vigilia di Ognissanti le Sorelle Sanderson, le quali devono succhiare la linfa vitale dei bambini entro l’alba per poter restare sulla Terra.
Una tranquilla serata tra amiche è destinata, quindi, a diventare una notte assai movimentata, ricca di suspense e colpi di scena…
Riusciranno Becca e Izzy a fermare le Sorelle Sanderson e il loro malefico piano di vendetta?
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I punti di luce della magia nera: cosa funziona di Hocus Pocus 2
Produrre il sequel di un film che ha avuto molto successo è alquanto rischioso, soprattutto a distanza di parecchi anni dall’uscita del primo lungometraggio. Hocus Pocus 2 presenta, però, alcuni punti di forza che gli permettono, nel complesso, di funzionare quasi discretamente.
“Alla larga!“: Ci teniamo a specificare che, da questo momento in avanti, potrebbe esserci qualche spoiler!
Un aspetto positivo di Hocus Pocus 2 è certamente la presenza delle storiche attrici del primo lungometraggio, ossia Bette Midler, Kathy Najimi e Sarah Jessica Parker. Si tratta di tre professioniste della recitazione e anche nel sequel non sono state da meno, dando il giusto ritmo alle scene e l’adeguata espressività ai loro personaggi. Ciascuna attrice è riuscita anche questa volta a dare in modo convincente la propria “impronta” alla sorella strega da lei interpretata, mostrando una notevole capacità di calarsi nel ruolo anche a distanza di 29 anni. Bette Midler ha ricoperto, quindi, di nuovo il ruolo della sorella maggiore, Kathy Najimi quello della sorella più buffa e bonacciona (senza scadere, però, nel demenziale) e Sarah Jessica Parker quello della strega più ingenua e dall’aria “svampita”. Non c’è che dire, un ottimo omaggio al primo film.
L’altro aspetto funzionante è l’incipit, che mostra il momento in cui le Sorelle Sanderson, ancora piccole, hanno abbracciato la loro nuova vita di streghe. Questo preambolo, seppur proveniente da un film fantasy, è interessante, perché cerca di riprodurre in maniera abbastanza fedele la società e la mentalità dell’epoca. Benché sia possibile notare come la malvagità fosse già presente nella natura delle tre sorelle, il lungometraggio permette anche di riflettere sulla crudeltà e la rigidità intellettuale dei costumi della seconda metà del Seicento, caratterizzati da un forte maschilismo e da una concezione minoritaria della donna. Un’interessante spunto di riflessione storico-sociale.
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Coni d’ombra e magia nera: cosa non convince di Hocus Pocus 2
Come detto prima, la produzione del sequel di un film comporta diversi rischi, soprattutto se il primo lungometraggio ha riscosso un certo successo. C’è la possibilità, infatti, che la trama scivoli nel banale, o che mantenga poco il ritmo, o addirittura che scada nel demenziale.
Benché Hocus Pocus 2 non presenti gravi criticità, ci sono alcuni aspetti negativi che compromettono parzialmente il buon funzionamento della pellicola.
Prima fra tutti vi è la mancanza di approfondimento. Nel corso del film si fa, infatti, accenno a diverse tematiche, quali la diversità, il complesso rapporto coi genitori, nonché la capacità di accettare se stessi e gli altri per come si è. Tutti aspetti interessanti, ma che non sono stati sviscerati in maniera adeguata: vengono solamente menzionati in alcune scene, tramite frasi estemporanee o brevissime interazioni dialogiche. Il risultato è una trama superficiale, da questo punto di vista, che si regge esclusivamente sulla componente fantasy, la quale, per fortuna, funziona discretamente.
Anche se, pure riguardo all’aspetto fantastico, è opportuno obiettare alcune cose: gli elementi magici e mistici vengono infatti trovati e maneggiati con estrema facilità. In una storia che prevede la battaglia del Bene contro le forze occulte, il/la protagonista si ritrova a dover affrontare addestramenti, sfide pericolose, enigmi intricati, talvolta addirittura una quest, per raggiungere il proprio obiettivo e diventare in grado di sconfiggere i suoi antagonisti. Il caso di Hocus Pocus 2 risente, invece, un po’ troppo dell’effetto “tutto in una notte”: la giovane sedicenne Becca, benché strega da pochissimo tempo, appare fin da subito in grado di confrontarsi con tre fattucchiere anziane molto potenti, se non invincibili, tenendo loro testa in uno scontro magico. Se si pensa ai film fantasy usciti nei diversi anni, la cosa appare alquanto inverosimile.
L’ennesima apologia
Un ultimo aspetto che è poco funzionale ai fini della storia è “l’apologia del villain“. Verso la fine, infatti, Winifred si accorge di aver perduto le sue sorelle a causa del suo desiderio di potere: a questo punto si assiste a un repentino cambiamento della personalità della strega, che, da malvagia e spietata, diviene dolce e implora la giovane Becca (dopo aver cercato fino a quel momento di ucciderla) in maniera quasi candida di ricongiungerla a Mary e Sarah.
Questa svolta improvvisa nel carattere di un villain, ormai molto frequente in diversi film, è un aspetto a tratti disorientante e non funzionale ai fini della trama. Apprezzabile l’intenzione di far vedere come anche i personaggi malvagi nascondano un lato buono (e viceversa), allontanandosi così dall’estremizzazione dell’eroe senza macchia e del cattivo senza cuore. Tuttavia, agendo in maniera così repentina si rischia solamente di forzare le cose, senza che si veda un reale cambiamento del personaggio.
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Ma quindi? Vale la pena o no?
Nel complesso Hocus Pocus 2 raggiunge un giudizio pienamente sufficiente, nonostante gli aspetti negativi sopraelencati. Ricordiamo, però, che si tratta solo dell’opinione dell’autore dell’articolo, e non della verità assoluta.
Vi invitiamo, quindi, a guardare il film, in modo da essere in grado di poter formulare una vostra opinione in merito.
Come ultima considerazione, è possibile dire che, con alti e bassi, Hocus Pocus 2, disponibile su Disney+, funziona in quanto sequel, è un piacevole intrattenimento e permette di trascorrere un’oretta e mezza immersi nella magica atmosfera della notte di Halloween, la quale, come ci fece sognare nel 1993, è ancora in grado, oggi, di regalarci qualche emozione.
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Michael Anthony Fabbri
Fonti: Wikipedia
Immagini: ©Disney