Le scene più divertenti dei Classici Disney

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Siparietti comici e scene divertenti sono uno degli ingredienti più importanti per i Classici Disney. Quante persone, guardando questi film, hanno riso a crepapelle almeno una volta per una gag o una battuta particolarmente riuscite?

Naturalmente, dato il gran numero di lungometraggi realizzati dai Walt Disney Animation Studios, esistono ormai molte di queste scene. Quindi, sorge spontanea una domanda: quali sono le più esilaranti in assoluto? E per quale motivo? In questa occasione, abbiamo deciso di proporvi la nostra classifica delle scene più divertenti dei Classici Disney.

Prima di cominciare, un veloce ma doveroso disclaimer: ci teniamo a ricordare che le posizioni sono frutto dell’opinione personale dell’autore dell’articolo, e che non hanno la pretesa di essere la verità assoluta. Detto questo, vi auguriamo buona lettura.

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La “grande esclusa”: “Hey, Fleps! Cosa facciamo?” (Il libro della giungla)

Partiamo con una scena fuori classifica. I posti nella nostra top, purtroppo, erano esauriti, ma non potevamo non citare la scena degli avvoltoi, in diretta da Il libro della giungla. Il film racconta la storia di Mowgli, un ragazzino orfano e cresciuto da animali nella giungla indiana. Questo bimbo, purtroppo, si vede costretto a recarsi nel villaggio degli uomini per mettersi al sicuro dalla tigre Shere Khan, che ha intenzione di ucciderlo. Tuttavia, nonostante l’insistenza dei suoi amici, Mowgli vuole restare nella giungla.

avvoltoi classici disney libro giungla

Dopo varie vicissitudini, dunque, il bambino decide di scappare e giunge in una zona desolata, dove incontra degli avvoltoi. Questi volatili sono estremamente annoiati e si chiedono cosa potrebbero fare per passare il tempo. Tuttavia, quando conoscono Mowgli, fanno subito amicizia con lui.

Perché avrebbe meritato un posto in classifica?

Quando pensiamo a un avvoltoio, tendiamo a immaginarlo come un animale torvo, appollaiato a un ramo con fare minaccioso e collocato in un ambiente lugubre e desolato. Al contrario, gli avvoltoi in questione sono sostanzialmente dei bonaccioni che vorrebbero divertirsi ma non sanno cosa fare.

Riteniamo la scena interessante proprio per questo ribaltamento delle aspettative, accompagnato dal divertente scambio di battute tra i volatili, che ben rappresenta la loro indecisione. La questione diventa ancora più comica nel momento in cui uno di loro si stufa di questo scambio di domande senza fine. In sostanza, questa classifica non poteva non iniziare con questa scena piccola ma simpatica. Sebbene non sia rientrata (per un pelo!) nella nostra top 12, abbiamo dunque deciso di concederle un posto d’onore in apertura. Ulteriore bonus: il look degli avvoltoi è palesemente ispirato ai Beatles, che infatti avrebbero dovuto doppiarli!

12) “Siamo mazzi da segare!” (Biancaneve e i sette nani)

Dopo il gruppo di avvoltoi, entriamo finalmente nel vivo della classifica e passiamo a un altro gruppo. Stavolta non si tratta più di animali, ma… di nani. Infatti, questa scena coinvolge due dei co-protagonisti di Biancaneve e i sette nani. La storia (è sufficiente ricordarlo) racconta le avventure di una giovane principessa, Biancaneve, che prima ancora di raggiungere la maturità è divenuta la donna più bella del regno. Questo scatena l’invidia della regina Grimilde, sua matrigna, che decide di ucciderla.

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Scoperte le sue intenzioni, Biancaneve fugge nella foresta. Grazie all’aiuto dei suoi amici animali, riesce a trovare una casa in cui passare la notte. Gli abitanti della sperduta dimora sono i sette nani del titolo, che in quel momento sono al lavoro in miniera. Finito il lavoro, ritornano e trovano la principessa dormire nei loro letti. Dopo un momento di esitazione iniziale, si presentano a lei.

classici disney sette nani

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Una gag ricorrente all’interno del film è la particolare balbuzie di Dotto, il capo dei nani. Infatti, il nano non si limita solo a balbettare, ma confonde anche le parole, dando vita a neologismi astrusi e insensati. Di conseguenza, gli capita spesso di sbagliare delle frasi per correggersi subito dopo.

Nel momento in cui i nani incontrano Biancaneve, questo “problema” diventa ancora più evidente a causa dell’imbarazzo della situazione. Contribuiscono a complicare le cose anche le intromissioni di Brontolo, il nano scorbutico, che fanno perdere ulteriormente il filo a Dotto. Il bisticcio tra i due nani è un tocco di classe che rende il tutto ancora più esilarante.

11) I fenicotteri e lo yo-yo (Fantasia 2000)

Ritornando agli animali (e ai pennuti), la prossima scena è quella dei fenicotteri e dello yo-yo in Fantasia 2000. Questo cortometraggio animato si svolge sul ritmo della musica Il carnevale degli animali di Camille Saint Sens e mostra uno stormo di fenicotteri intenti a svolgere una performance di ballo.

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Il protagonista dello sketch è un fenicottero diverso dagli altri: è scapestrato, e preferisce giocare con uno yo-yo piuttosto che ballare. I suoi simili non sono molto d’accordo e cercano di costringerlo a smettere, ma senza successo. Alla fine, sarà il fenicottero ribelle ad averla vinta.

fenicotteri fantasia 2000

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Tutto il segmento animato è follia pura. Il ritmo frenetico della musica ha permesso agli animatori di realizzare una serie di gag slapstick molto divertenti. Vedere i fenicotteri agire in sincronia in ogni occasione, anche quando infastiditi, è tanto surreale quanto efficace sul piano visivo.

A questo si aggiungono i vari scherzetti del fenicottero con lo yo-yo. Ogni volta il piccolo ribelle riesce a trovare un modo creativo e assurdo per svicolare dalla morsa dei suoi simili non troppo tolleranti. Per non parlare del fatto che anche questi suoi atti di ribellione si integrano perfettamente con il ritmo della musica. La sinergia tra musica e azione, se utilizzata per scopi comici, convince, e riesce a strappare risate agli spettatori.

10) Scuttle “spiega” gli oggetti degli umani (La sirenetta)

A proposito di pennuti, il prossimo che merita un posto in questa classifica è senza dubbio Scuttle, uno dei personaggi de La sirenetta. Questo Classico Disney, datato 1989, è fondamentale, perché ha dato il via alla stagione creativa nota come Rinascimento Disney. La sua protagonista, Ariel, è una sirena fortemente interessata a scoprire il mondo degli esseri umani. Purtroppo questa sua “passione” deve restare segreta, perché suo padre pensa che gli abitanti della superficie siano pericolosi.

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Dopo aver recuperato alcuni oggetti da un relitto in fondo al mare (ed essere sfuggita a uno squalo affamato), Ariel arriva in superficie. Qui incontra Scuttle, il suo amico gabbiano, e gli chiede cosa siano gli oggetti raccolti. Siccome il volatile vive in superficie, dovrebbe conoscere gli umani meglio di qualunque creatura marina.

scuttle sirenetta

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Naturalmente il condizionale è d’obbligo, perché le cose non sono come ci si aspetterebbe. Scuttle dice una marea di sciocchezze infondate riguardo certi oggetti umani. Sono senza prezzo le sue spiegazioni sulle forchette (alias “Arricciaspiccia“) e sulle pipe (alias “Soffia-Blablà”).

Lo spettatore, chiaramente, non deve ingegnarsi troppo per capire che Scuttle sta raccontando una marea di sciocchezze. Al contrario Ariel, “spettatrice ingenua” che non conosce il nostro mondo, non può che pendere dalle labbra (pardon: dal becco) del suo amico gabbiano. Questo contrasto tra la prospettiva del personaggio e quella dello spettatore rende la situazione ancora più assurda.

9) “Dovete chiamarmi SIGNOR MAIALE!” (Il re leone)

Dopo un veloce tuffo nel mare, è ora di tornare con i piedi ben piantati a terra, e di raccontare le gesta di una bestia della savana. Per la precisione, parliamo di Pumbaa, il facocero-superstar del film Il re leone. Il film racconta le travagliate vicende di Simba, un leone destinato a diventare il nuovo sovrano delle Terre del branco dopo il padre Mufasa. Purtroppo, lo zio paterno Scar trama nell’ombra per eliminarli entrambi e diventare il nuovo sovrano.

Grazie a una congiura ben orchestrata, Scar riesce a uccidere il fratello e a far ricadere la colpa sul nipotino Simba. In esilio nel deserto, il leoncino incontra la mangusta Timon e il facocero Pumbaa, con cui convive fino all’età adulta. Solo dopo aver incontrato nuovamente Nala, sua amica d’infanzia, e soprattutto dopo un profondo esame di coscienza, Simba decide di tornare a casa e prendersi ciò che gli spetta.

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La nostra scena si svolge proprio durante la battaglia finale, ossia lo scontro per il trono tra Simba e suo zio Scar, ciascuno dei due affiancato dai propri alleati. Al fianco di Simba, ovviamente, scende in campo anche il facocero più famoso di casa Disney.

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Quando lo spettatore conosce Pumbaa, non può che ritenerlo un individuo tranquillo. Dopotutto, a lui e all’amico Timon piace vivere la vita senza impegno, gozzovigliando e divertendosi. A suo modo è spiazzante vedere che il personaggio, quando si arrabbia per un insulto, è capace di far scappare un branco di iene come conigli.

signor maiale Classici Disney

Oltretutto, è ancor più spiazzante che Pumbaa non si sia offeso perché una delle iene lo ha chiamato “maiale”. Semplicemente, avrebbe dovuto ricordarsi di aggiungere la parola “signore”. Del resto si sa che, al giorno d’oggi, non esiste più l’educazione, non è così? L’ira funesta di Pumbaa, proprio perché genuinamente divertente, entra di diritto in questa classifica.

8) “E tu indossi i suoi articoli firmati?!” (Hercules)

Cambiando radicalmente contesto, spostiamoci dalla savana all’antica Grecia. Infatti, è giunto il momento di analizzare l’exploit più divertente di Ade, dio greco dell’oltretomba e antagonista del film Hercules. Nel film, questo losco figuro (una vera e propria celebrità, tra i villain Disney) vuole spodestare Zeus, sovrano dell’Olimpo, e prendere il suo posto. Per farlo deve però uccidere suo figlio Ercole, l’unico che può sconfiggerlo.

Il piano di Ade non va buon fine: Ercole sopravvive e viene adottato da due umani. Una volta cresciuto, scopre le sue vere origini e decide di diventare un grande eroe per poter tornare sull’Olimpo. Naturalmente, Ade non può permetterglielo e gli scatena contro un esercito di mostri. Tuttavia, Ercole riesce sempre a vincere, mandando il dio su tutte le furie.

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Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Di certo, non è una buona idea far arrabbiare ulteriormente un tipo… “caloroso” come Ade. Soprattutto, non è il caso di tirare in ballo con lui il protagonista del film. Per questo, appena il dio nota che i suoi seguaci Pena e Panico hanno osato acquistare un paio di sandali e una bibita con il marchio di Ercole, chiunque può immaginare come andrà a finire.

Ade Hercules

Il modo in cui è stata costruita questa scena è magistrale. Dalla tensione e l’imbarazzo che la situazione provoca alla lenta e inesorabile esplosione di collera di Ade, lo spettatore non può fare a meno di ridere per lo sfogo estremamente sopra le righe del personaggio.

7) “Tararabundideee!” (Gli aristogatti)

Sebbene questo Classico Disney racconti le vicende di un gruppo di animali, il protagonista di questa scena è un umano. Ci riferiamo all’avvocato Georges Hautecourt, comprimario amatissimo dal film Gli aristogatti. La nobildonna Madame Adelaide lo convoca perché ha intenzione di fare testamento, essendo in età avanzata.

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Non avendo parenti in vita, Adelaide ha deciso di lasciare in eredità il suo patrimonio… ai suoi gatti. Essi saranno proprietari fino al loro ultimo giorno di vita, poi questo diritto passerà al maggiordomo Edgar. Tuttavia, quest’ultimo non accetta questa decisione e cerca di far sparire i gatti per intascarsi tutta l’eredità.

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Nella vita esistono pochissime certezze: una di queste è che George è un personaggio a cui non si può non voler bene. Sin dalla prima scena in cui compare, con il suo fare scatenato nonostante l’età, rimane facilmente impresso nella memoria.

Georges Hautecourt avvocato

Vedere quest’uomo saltellare a ritmo di musica con il suo “Tararabundideee!” è impagabile: di sicuro un grande ingresso in scena. Allo stesso modo, è ironico il disprezzo dell’avvocato per gli ascensori, che sarebbero “per vecchi”, e diverte vedere quanto questo faccia tribolare Edgar nel farsi aiutare a salire le scale. Chissà perché George non è stato ancora nominato eroe nazionale?

6) Il bagno nello stagno (Mulan)

Adesso rechiamoci in Cina, dando un’occhiata alla scena del bagno dello stagno, da Mulan. In questo film, l’esercito unno vuole invadere il regno. Per impedire che suo padre venga mandato in battaglia, rischiando la morte, Mulan decide di prendere il suo posto. La protagonista dovrà dunque fingere di essere un uomo per arruolarsi nell’esercito.

Con l’aiuto del grillo Cri-Cri e del draghetto Mushu, la ragazza dovrà riuscire a confondersi tra i soldati senza farsi scoprire. Il primo impatto con la vita nell’esercito è molto turbolento e pieno di dissapori, ma con il tempo Mulan stringerà amicizia con alcuni dei “colleghi”. Purtroppo però, quando la ragazza decide di farsi un bagno e i soldati scelgono di fare altrettanto, la copertura rischia di saltare.

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

La peculiarità di questa sequenza è quella di riuscire a mostrare contemporaneamente un momento di tensione e di imbarazzo, tutto ciò divertendo lo spettatore. Da un lato, Mulan corre un grosso rischio perché potrebbe essere scoperta. Dall’altro, vederla interagire con tre uomini inconsapevoli della sua vera identità, in un momento “intimo” come questo e, di conseguenza, pieno di allusioni non può non strappare un sorriso.

La ciliegina sulla torta sono le preoccupazioni di Mushu e i suoi tentativi sgangherati di salvare la situazione. In preda alla disperazione, pur di non far notare le “due cosette” di troppo ai tre soldati, il drago arriva a mordere deretani a destra e a manca, per poi sciacquarsi la bocca con chili di dentifricio. Insomma, la scena è talmente demenziale da non avere bisogno di ulteriori commenti.

5) I bradipi della motorizzazione (Zootropolis)

Anche la città più famosa del mondo animale sa offrire una buona dose di comicità: è il momento di tirare in ballo la scena dei bradipi, da Zootropolis. In questo film, la coniglietta Judy Hopps sogna di diventare un poliziotto nella città di Zootropolis e di tutelare la pace tra gli animali. Tuttavia, si rende conto ben presto di quanto le sue aspettative di fossero troppo elevate.

In città avvengono diverse sparizioni di mammiferi classificati come “predatori” (i carnivori, in altri termini), e la polizia non riesce a risolvere il caso. Con difficoltà, Judy riesce a farsi assegnare il caso. Così, grazie al contributo di Nick Wilde, una volpe reietta e poco onesta, comincia a indagare in diversi luoghi, tra cui la motorizzazione, dove gli impiegati sono tutti bradipi.

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Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Quante persone hanno dovuto sopportare gli snervanti tempi di attesa in motorizzazione o in altri uffici pubblici? Sicuramente, non sono poche. Per questa ragione, il fatto che a Zootropolis ci lavorino alcuni tra gli animali più lenti del mondo è una divertentissima metafora che rappresenta, in modo volutamente caricaturale, questo genere di situazioni.

bradipo zootropolis

In particolare, è divertente il contrasto tra la flemma del bradipo e il nervosismo di Judy. La coniglietta, nonostante l’urgenza, è costretta ad aspettare tempi biblici per sapere a quale macchina appartenga una targa. Contribuisce a peggiorare le cose anche l’impertinenza di Nick, che ne approfitta per far perdere ulteriore tempo alla protagonista raccontando freddure al bradipo. Nel complesso siamo di fronte alla parodia di una situazione familiare per molti: proprio per questo la scena colpisce nel segno.

4) La scena della lavagna (Tarzan)

Dalla metropoli alla giungla: in quarta posizione, a un passo dal podio, troviamo la scena della lavagna dal film Tarzan. Il film racconta le vicende del piccolo Tarzan che, dopo essere naufragato assieme ai genitori sulle coste africane ed essere rimasto orfano, viene trovato dalla gorilla Kala. Lei decide di adottarlo, nonostante la diffidenza del capobranco Kerchak.

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Tarzan cresce e, dopo un primo periodo in cui fa fatica ad integrarsi, riesce a integrarsi nel branco e a vivere finalmente come un gorilla. Tuttavia, un giorno, incontra per caso un gruppo di esseri umani: il professor Porter, sua figlia Jane e il cacciatore Clayton. Da quel momento, comincerà a scoprire la sua vera natura.

lavagna Tarzan

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Da dove partire, per descrivere al meglio questa scena? Forse da quando Jane spiega a suo padre la camminata scimmiesca di Tarzan e il professore la associa a quella della “zia Isabel”? Oppure dal momento in cui Jane, disegnando il protagonista, palesa la sua attrazione verso di lui e suo padre le dice: “Vuoi… vuoi che ti lasci da sola con la lavagna per un po’?”

Per non parlare di Clayton, che cerca invano di farsi dire da Tarzan dove si trovano i gorilla, dato che il protagonista non capisce la sua lingua. Di certo non aiuta il fatto che il cacciatore non sia capace di disegnare un gorilla convincente. Questa scena è rimasta troppo a lungo in penombra, e raramente viene citata dai fan dei Classici Disney. Eppure la riteniamo genuinamente divertente. Quindi, perché non provare a rivalutarla?

3) Anacleto “ride male” (La spada nella roccia)

Per assegnare la medaglia di bronzo facciamo un salto nella Britannia del V secolo. Esatto, ci riferiamo al periodo storico da cui è stato tratto spunto per il film La spada nella roccia. Secondo il mago Merlino, Artù (detto Semola) è un ragazzo destinato a fare grandi cose. Così, decide di diventare suo precettore e insegnargli diverse cose che gli permetteranno di trovare la sua strada nella vita.

I due personaggi svolgono diverse imprese per capire come funziona il mondo. A volte, grazie alla magia, si trasformano in animali, studiando in prima persona il loro stile di vita. Altre volte, invece, il mago racconta al suo protetto storie riguardanti il futuro dell’umanità, che Merlino ha visto grazie ai suoi poteri.

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Una delle lezioni riguarda l’aeroplano, di cui il mago possiede un modellino. Merlino prova a farlo decollare, ma questo precipita rovinosamente a causa di un incidente. Il gufo Anacleto, che era scettico sul fatto che gli umani potessero mai riuscire volare, scoppia in una risata fragorosa.

Anacleto risata

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Non c’è molto da dire su questa scena, dato che si commenta perfettamente da sola. Semplicemente, Anacleto ride. Ride sguaiatamente. La sua risata è così sguaiata da contagiare anche lo spettatore. Insomma, è impossibile resisterle. La si potrebbe definire iconica, e per questo merita di stare sul podio.

2) L’incontro con il Genio (Aladdin)

La seconda posizione non poteva essere meno scoppiettante di così: infatti, la medaglia d’argento va al primo incontro con il Genio, nel film Aladdin. Il protagonista, Aladdin, è un povero straccione che vive nella città di Agrabah e che desidera diventare ricco. Contemporaneamente, la principessa di Agrabah, Jasmine, si sente prigioniera della sua vita lussuosa e vorrebbe essere libera di decidere da sola come vivere.

I due si incontrano per caso e si innamorano. Purtroppo le guardie reali li rintracciano e imprigionano Aladdin, accusandolo di aver rapito la principessa. Il gran visir Jafar aiuta il protagonista a fuggire, ma lo fa solo per il suo tornaconto. Vuole infatti che il ragazzo recuperi una lampada magica dentro la Caverna delle Meraviglie. Aladdin riesce nell’obiettivo ma, quando Jafar cerca di ucciderlo, questi fugge. Messosi al sicuro, scopre che all’interno della lampada vive un essere magico: il Genio.

Aladdin Genio

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Il motivo per cui il Genio è un personaggio così iconico è che non ha quasi nessun limite. Al di là di ciò che non può fare per principio (uccidere, condizionare l’amore e resuscitare i morti) e dell’obbligo di obbedire a colui che diventa il padrone della lampada, il Genio può cambiare forma quando vuole, cambiare il mondo intorno a lui e fare altre magie stratosferiche. È un personaggio estremamente spiritoso, e il doppiaggio certamente aiuta a caratterizzarlo in questo senso. In lingua originale, infatti, è stato Robin Williams a prestargli la voce, mentre nel nostro Paese tale onore è spettato al compianto Gigi Proietti.

Insomma, è impossibile non ridere a crepapelle nel momento in cui il personaggio si presenta ad Aladdin e al pubblico. La verve del Genio, inaspettata, travolge sia il protagonista che lo spettatore. Inoltre, chi ama il cinema tanto quanto l’universo Disney può divertirsi nel provare a riconoscere tutte le imitazioni del personaggio.

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1) La cena (Le follie dell’imperatore)

Tutte le scene citate fin qui sono rimaste nei nostri cuori, per un motivo o per un altro. In cima a questa classifica, però, non poteva non esserci la scena della cena, tratta dal film Le follie dell’imperatore. La trama del Classico (celeberrimo) è ben nota, e basterà citarla a grandissime linee: Kuzco è un imperatore viziato e antipatico, a cui piace fare feste ed essere servito e riverito. La sua consigliera Yzma è intenzionata a rubargli il trono, ma invano, perché l’imperatore decide di licenziarla.

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Così, Yzma trama per liberarsi di Kuzco definitivamente. Assieme al suo assistente Kronk si reca nel suo laboratorio segreto per creare un potente veleno, capace di uccidere all’istante qualunque essere vivente. Poi invita l’imperatore a cena, fingendosi accogliente e senza rancore, mentre Kronk prepara un drink con il veleno. Tuttavia, non tutto va come previsto.

le follie dell'imperatore

Perché è una delle scene più divertenti dei Classici Disney?

Questa sequenza è una prova di maestria, quasi un vademecum per creare scene divertenti in un film d’animazione. Innanzitutto, il film gioca perfettamente con la comicità generata dagli atteggiamenti dei singoli personaggi (la stupidità e la goffaggine di Kronk, l’esasperazione di Yzma, costretta a fingersi in buona fede, e la totale inconsapevolezza di Kuzco).

La scena trae la sua forza proprio dall’interazione tra questi tre personaggi. Quasi tutte le gag si basano sui gesti, sull’allusione e sul “non detto”, dando costantemente una sensazione di tensione mista a ilarità. Dopotutto, i due antagonisti devono cercare di non destare sospetti, e il modo con cui cercano di portare avanti il loro teatrino è perfetto nella sua sgangheratezza. Una scena così, come già sottolineato, non poteva non stare in cima a questa classifica.

Guido Romeo

Immagini © Disney

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