Lightyear, il nuovo film Pixar in arrivo a giugno 2022, porterà nuovamente sullo schermo uno dei protagonisti di Toy Story in una veste totalmente inedita. Alla base del progetto c’è un’idea del regista Angus MacLane (che ha diretto anche Alla ricerca di Dory). MacLane immagina una saga cinematografica in stile Star Wars che, nell’universo di Toy Story, avrebbe ispirato la serie di giocattoli di cui Buzz fa parte.
Nasce così l’idea alla base di Lightyear, che ha catturato da subito l’attenzione dei fan di Toy Story. Con l’annuncio del cast salta però all’occhio l’assenza dell’interprete originale di Buzz, ovvero Tim Allen, sostituito da Chris Evans (protagonista di Capitan America). Ecco cosa hanno da dire al riguardo il regista e la produttrice del film.
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Le dichiarazioni
In una recente intervista condotta da IGN, il regista Angus MacLane e la produttrice Galyn Susan hanno chiarito alcuni aspetti relativi alla scelta dell’interprete del protagonista di Lightyear. La produttrice Susman ha dichiarato di voler prendere il più possibile le distanze da Toy Story, evidenziando il tono totalmente diverso del nuovo progetto.
Una voce diversa era dunque apparsa come un indispensabile fattore di distacco da Toy Story. Il nuovo Buzz capelluto non è lo stesso visto in Toy Story, è solo la sua fonte di ispirazione, tutto qui. Serviva una nuova voce che desse carisma al personaggio e non risultasse solo una pallida imitazione dell’iconica interpretazione di Tim Allen.
“Because (Buzz’s) voice is so iconic, you run the risk of, of imitation. And I never wanted as someone that was going to imitate that character voice, but I wanted something to be different.”
“Dato che la voce di Buzz è così iconica, si corre il rischio di un’imitazione. E non avrei mai voluto qualcuno che imitasse la voce del personaggio, volevo qualcosa di diverso.”
Angus MacLane
L’obiettivo divenne quindi quello di individuare un attore che sapesse destreggiarsi abilmente tra scene d’azione dai toni più seri e momenti comici, risultando al contempo sempre credibile. Chris Evans risulta perfetto per quel ruolo; in molti lavori precedenti ha saputo interpretare grandi personaggi d’azione senza mai prendersi eccessivamente sul serio. L’interpretazione di Capitan America ha indubbiamente giocato a suo favore; l’eroe a stelle e strisce viaggia in continuo equilibrio tra l’epicità supereroistica e la particolare propaganda bellica d’oltreoceano.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano di Buzz, a dargli voce è Alberto Malanchino che sostituisce il doppiatore originale dei quattro film di Toy Story Massimo Dapporto. Nel cast di Lightyear troviamo altri nomi interessanti oltre al celeberrimo Chris Evans. Tra gli interpreti che più hanno fatto sudare la produzione c’è Taika Waititi, lo scrittore/attore/regista che, a causa dei molteplici impegni, si è fatto corteggiare parecchio, ma che nella versione originale sarà lui a interpretare Mo Morrison.

Come da tradizione Pixar, la regola di non fare casting tra i creativi dello studios è stata ignorata: tra gli interpreti troviamo infatti il regista de Il viaggio di Arlo, Peter Sohn, a dar voce al gatto Sox.
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Lightyear – un tassello difficile da collocare
MacLane ha dichiarato di aver immaginato Lightyear come un film che Andy, il protagonista di Toy Story, avrebbe potuto vedere in VHS sul finire degli anni ottanta. Un film che lo avrebbe segnato nel profondo, permettendo a Buzz di rivaleggiare con Woody per il posto di giocattolo preferito di Andy.
Alla domanda riguardante la natura del film, se si tratti di uno stand-alone o di una saga, il regista ha risposto che il suo film non coprirà tutti gli eventi riportati sul retro della scatola del Buzz giocattolo. L’idea è di creare un film autonomo come il primo Star Wars, capace di incasellarsi all’interno di uno scenario più ampio. Il successo di Lightyear potrebbe dunque influenzare la realizzazione di una serie di sequel.
In attesa di ulteriori dettagli, attendiamo il 17 giugno per goderci il nuovo film Pixar in sala dopo tanto tempo.
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Maria Concetta Spampinato
Immagini: Disney/Pixar-Aventi diritto
Fonti: IGN