Sentendo il nome Crystal Ball, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Magari una folla di bambini che giocano con delle grandi sfere trasparenti e colorate, o un motivetto particolarmente orecchiabile, oppure ancora una delle pubblicità presenti sulle pagine di un albo di Topolino degli anni ’80.
Ebbene, questo non dovrebbe sorprenderci: ci riferiamo pur sempre a uno dei giocattoli “Made in Italy” più famosi e ricordati di sempre. Siamo pronti a scommettere che, tra di voi, ci siano persone che ci hanno giocato almeno una volta nella vita. Ma che cosa sono esattamente queste “bolle di cristallo”? E come hanno fatto a diventare così famose?
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Che cosa sono le Crystal Ball?
Innanzitutto, cerchiamo di inquadrare le caratteristiche fisiche del giocattolo. È possibile notare che questo consta di due componenti fondamentali.
La prima è una pasta particolarmente elastica. Secondo la descrizione del prodotto, la sostanza avrebbe un livello di resistenza a metà strada tra una bolla di sapone e un palloncino di plastica. La seconda è un cannello realizzato con materiale plastico. Esso permette di gonfiare le bolle: applicando la pasta a una delle sue estremità e soffiando all’interno dell’altra, è possibile creare una bolla colorata e parzialmente trasparente.
Le Crystal Ball possono essere utilizzate per giocare con le singole sfere, oppure si possono combinare assieme, essendo in grado di attaccarsi a vicenda. Ma tutto questo, forse, non serve specificarlo – o almeno non per chi leggesse Topolino negli anni ’80!
Storia delle Crystal Ball
Quando e come sono nate le Crystal Ball? La loro origine risale al 1947, e si deve al chimico Claudio Pasini. Dopo aver creato il prodotto, provò a venderlo con il nome Le bolle fatate. Purtroppo, non ebbe grande successo. Secondo il figlio di Claudio, Giovanni Pasini, il prodotto non funzionò perché:
“All’epoca la gente aveva bisogno di cose concrete”
Tuttavia, Claudio non si arrese e nel 1966 arrivò la svolta. Innanzitutto, per aumentare la produzione, fondò il Laboratorio Chimico Pasini a Burago di Molgora in Brianza. Inoltre, cambiò il nome del prodotto, che divenne quello attuale.
Gli anni ’80 e il boom delle vendite
Fu negli anni ’80 che, come già accennato, le Crystal Ball raggiunsero il loro periodo di massima notorietà. Uno dei motivi principali di questo grande successo furono le campagne promozionali particolarmente efficaci.
Inizialmente, si decise di utilizzare le riviste cartacee. Molti periodici destinati a un pubblico giovane riportavano immagini pubblicitarie del prodotto. Tra queste, come già scritto, ci fu proprio Topolino, che diede un grande contributo alla diffusione delle Crystal Ball.
Poi, ci fu l’intervento di Giochi Preziosi, che permise al prodotto di diventare famoso grazie alla televisione. La società creò uno spezzone pubblicitario che rimase nella mente del pubblico, specialmente per la canzone di sottofondo.
Gli anni 2000: discesa e ripresa
Purtroppo, un simile successo non sarebbe durato per sempre. Con il passare del tempo, l’interesse per le bolle colorate cominciò ad affievolirsi e le vendite calarono. Di conseguenza, l’azienda dovette trovare una soluzione.
Inizialmente, cercò di recuperare abbastanza denaro per poter mettere in atto il rilancio del prodotto. Per raggiungere l’obbiettivo, organizzò un flash mob alla Stazione Centrale di Milano e una campagna crowdfunding su eppela.com.
Una volta ottenuta la possibilità di reintrodurre il prodotto sul mercato, il laboratorio Pasini modificò il metodo di confezionamento. Infatti, cominciò a venderlo all’interno di bustine monouso, permettendone un utilizzo più pratico e veloce.
Contemporaneamente, l’azienda pianificò una strategia di marketing che sfruttasse anche la comunicazione online. I loro primi obiettivi erano le persone che avevano giocato con le Crystal Ball da bambini, puntando sull’effetto nostalgia e invogliandole a trasmettere tale passione ai propri figli. Si può dire che il risultato sia stato soddisfacente, dato che oggi il prodotto è ancora in vendita.
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Polemiche e controversie verso le Crystal Ball
Come detto, questo brand aveva ottenuto una notevole popolarità in Italia. Purtroppo, questa popolarità non fu sempre da intendersi in senso positivo, in quanto le Crystal Ball attirarono su di sé anche critiche e controversie.
Difetti di fabbricazione
Una di queste riguardava le prime versioni del prodotto. Esse avevano alcuni difetti che compromettevano la giocabilità. Innanzitutto, la pasta emanava un odore sgradevole, tanto che, nelle versioni successive, l’azienda si prodigò per eliminarlo.
Il secondo problema riguardava la struttura del cannello. Questo strumento comportava il rischio di reflussi d’aria al suo interno che avrebbero potuto infastidire la persona che lo utilizzava. Perciò, l’azienda aggiunse una speciale valvola che ne impedisse la formazione.
Presunta tossicità
La più importante di queste critiche fu però il sospetto, abbastanza diffuso, che il giocattolo fosse tossico. Un simile dubbio era motivato dal fatto che, inizialmente, le confezioni non riportassero l’elenco delle componenti chimiche della pasta.
Inoltre, in quel periodo, non esistevano ancora delle normative precise che determinassero quali giocattoli non fossero pericolosi. Soltanto diversi anni dopo nacque l’Istituto italiano per la sicurezza dei giocattoli, di cui il Laboratorio Pasini fu uno dei principali fondatori.
L’azienda si è sempre dichiarata attenta all’utilizzo dei materiali impiegati nella produzione, al fine di ridurre i rischi per i propri clienti. In ogni caso, le Crystal Ball ottennero il marchio CE e altre certificazioni che ne testimoniavano l’innocuità.
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Le Crystal Ball… su Topolino?
Il titolo di questo paragrafo non dovrebbe stupire chiunque abbia letto l’articolo fin qui. Del resto, abbiamo scritto che anche grazie alle pagine di Topolino le Crystal Ball raggiunsero la propria popolarità. In un certo senso, però, le Crystal Ball sono state… “protagoniste” di una vera e propria storia! La storia in questione è Topolino e le bolle di sapore, scritta da Carlo Panaro e disegnata da Giorgio Cavazzano.
In questa storia, una nuova moda infuria a Topolinia. Si tratta delle “bolle di sapore”, peculiari bolle commestibili che possono essere “soffiate” e poi mangiate dagli abitanti della città. Ovviamente, l’ispirazione principale sono le bolle di sapone (come suggerito dal nome stesso del prodotto fittizio). Tuttavia, il cannello con cui le “bolle di sapore” vengono soffiate e la loro consistenza ricordano proprio le Crystal Ball.
Chissà: forse gli autori della storia hanno voluto ricordare il rapporto di Topolino con uno dei giocattoli più amati degli anni ’80!
Guido Romeo
Immagini © Pasini Laboratorio Chimico | Topolino | Giochi Preziosi
Fonti
- Sito ufficiale di Crystal Ball
- Caratteristiche del prodotto nella vecchia versione del sito ufficiale
- Storia dell’azienda nella vecchia versione del sito ufficiale
- Le pubblicità fuorvianti di Topolino (stagione II, parte VIII): Maggio 1976, su L’antro atomico del Dr. Manhattan
- Crystal Ball: il mito intramontabile che nacque in Brianza e vive ancora oggi, di Eleonora D’Errico, su MBNews
- Non bucate le Crystal Ball, di Veronica Fernandes, su Rai News
- Crystal Ball: il gioco delle bolle, di Nadia Ferrigo, su La Stampa