Lightyear, continuano le polemiche sul bacio gay

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Non accennano a spegnersi le polemiche su Lightyear – La vera storia di Buzz. L’atteso film ispirato a Toy Story che racconta le origini del personaggio di Buzz Lightyear sarà il primo lungometraggio Pixar a mostrare un bacio tra due personaggi dello stesso sesso.

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Il film è diretto da Angus MacLane, regista e animatore storico per Pixar, ed è prodotto da Galyn Susman. La distribuzione nelle sale è prevista dal 17 giugno. Ma, oltre alle ovvie aspettative dei fan, questo nuovo lavoro di animazione ha scatenato un’onda di polemiche che si incanalano in una discussione ben più ampia.

I dipendenti della Pixar hanno infatti accusato la casa di produzione di aver censurato il bacio tra due personaggi femminili, ignorando le proteste sia dei team creativi che della leadership esecutiva. Questo tipo di intromissione da parte della Company sarebbe stata attuata avallando di fatto le posizioni della cosiddetta legge Don’t say gay, che erano state invece pubblicamente criticate.

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Dopo le vivaci proteste dei suoi dipendenti la Disney ha deciso di fare marcia indietro. Il bacio troverà posto tra i fotogrammi del film così come era stato originariamente pensato. Ma la polemica sembra ancora ben lontana dal trovare fine.

Raccolta firme contro Lightyear e il bacio gay

Ecco infatti che nei giorni scorsi esponenti politici e associazioni in aperto contrasto con le rivendicazioni del movimento LGBTQIA+ hanno iniziato a prendere posizione.

Dalle pagine social il Senatore leghista Simone Pillon in riferimento alla vicenda Lightyear ha dichiarato:

La Disney, che per anni è stata uno strumento di intrattenimento, è ormai diventata apertamente veicolo per trasmettere le ideologie gender ai bambini. Dal bacio gay al gay pride di Eurodisney, è evidente il totale asservimento all’agenda LGBT.

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ProVita

L’Associazione Pro Vita e Famiglia ha lanciato una petizione di protesta contro Lightyear, muovendo alla Disney delle accuse ben precise:

Protestare contro l’Agenda Gay che la Disney ha ammesso di promuovere tramite i suoi cartoni animati, con l’inserimento di personaggi ed elementi LGBT e transgender per influenzare la mentalità di milioni di bambini in tutto il mondo.

La petizione, stando ai dati aggiornati sul sito, ha già raccolto più di 19.000 firme che saranno inviate a Daniel Frigo, amministratore delegato di Walt Disney Company Italia.

La questione non sembra dunque risolta. Rimaniamo in attesa del 17 giugno quando sarà il nostro Space Ranger a parlare per tutti. Siamo certi che il mondo “animato” si mostrerà più rispettoso e più inclusivo del mondo reale.

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Francesca Arca

Immagini: ©Disney, Pixar e aventi diritto

Fonti: repubblica.it, corriere.it

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