Parecchie sono le domande che da piccoli ci arrovellavano la mente leggendo le avventure di Paperi e Topi. Ma una su tutte colpisce allora come oggi la nostra attenzione, nella sua penetrante semplicità. Una domanda così naturale ma al tempo stesso in grado di scuotere alcuni dei più fondamentali legami familiari del mondo Disney: chi sono i genitori dei nipoti di Paperino? Chi è il papà di Qui, Quo e Qua?
Tutti ormai, oggi, conoscono la mamma di Qui, Quo e Qua. Dopo mezzo secolo di silenzio, la sorella gemella di Paperino Della Duck, menzionata anche da Marco Rota in Buon compleanno, Paperino! (apostrofata però come cugina), ritorna finalmente in una storia a fumetti come personaggio ben definito grazie al cartoonist del Kentucky Don Rosa ne Il cuore dell’impero del 1994, undicesimo capitolo della Saga di Paperon de’ Paperoni.
Successivamente, è il reboot DuckTales (2017) a rilanciarla presso il grande pubblico: nella serie animata Della è uno dei personaggi principali e torna ad occuparsi, dopo anni di assenza, della sua prole pennuta. La storia editoriale e animata avente come protagonista Della è interessante e variegata. Ne parliamo nel dettaglio nell’articolo linkato qui sotto.
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Diverso, e più complesso, è invece il mistero che avvolge l’identità del padre di Qui, Quo e Qua.
Il papà di Qui, Quo e Qua: le origini
La prima e unica menzione al padre di Qui, Quo e Qua avviene nella loro storia d’esordio, Donald’s Nephews (1937), di Al Taliaferro e Ted Osborne. In questa tavola domenicale la cugina di Paperino Della Duck (poi, dal corto omonimo in poi I nipoti di Paperino dell’anno successivo, ribattezzata sorella), invia una lettera a Donald, affidandogli i “nipoti”:
“Dear Donald: I am sending your angel nephews, Louie, Huey and Dewey, to stay with you, while their father is in the hospital. A giant firecracker exploded under his chair. The little darling are SO playful. I hope you enjoy them. Your cousin Della.”
“Caro Paperino: ti invio i tuoi angelici nipotini, Qui, Quo e Qua, per stare con te mentre il loro papà è all’ospedale. Un petardo gigante gli è esploso sotto la sedia. I piccoli cari sono dei giocherelloni! Spero ti divertirai con loro. Tua cugina Della.”
Qui, Quo e Qua all’epoca erano delle vere e proprie pesti, ed è proprio a causa della loro natura birbona che tirarono un tiro mancino al padre. Il Signor Duck, in seguito all’esplosione di un enorme petardo posizionato dai figli sotto la sedia, fu costretto a trascorrere un periodo di degenza all’ospedale. Così Della, in attesa del recupero fisico del compagno, decise opportunamente di spedire i suoi discoli figli dal cugino-fratello.
Da quel momento in poi non si fece più alcun riferimento formale al padre di Qui, Quo e Qua. Ufficialmente (e canonicamente) il Signor Duck scomparve dalla scena di qualsiasi fumetto, cartone animato o tavola riconosciuta dalla Walt Disney Company. Tanto più che nel cortometraggio omonimo del 1938, l’esordio animato dei gemelli, anche dalla lettera di Della scomparve qualsiasi riferimento al compagno (o marito, più probabilmente).
Sei settimane dopo l’arrivo di Qui, Quo e Qua, nella tavola domenicale del 21 novembre 1937, la madre entrò di nuovo in contatto con Paperino chiedendogli di far tornare a casa i gemelli. Questi però, già nel febbraio dell’anno successivo, cominceranno a fare visita saltuariamente allo zio finché Della non lo ricontatterà per affidargli per qualche giorno i nipoti: da quel momento Qui, Quo e Qua diventeranno una presenza fissa in casa di Paperino. Donald Duck “adotterà” ufficialmente i suoi nipoti nel corto di propaganda del 1942 The New Spirit, in cui si fa espressa menzione al suo ruolo di tutore legale.
Dalla tavola domenicale del 17 ottobre 1937, fino ai giorni nostri, non si fece più alcun riferimento formale al padre di Qui, Quo e Qua (neppure nella serie reboot DuckTales, dove a far esplodere i petardi sotto la sedia del padre sono Della e Paperino, e non i tre paperotti). Da questo punto in poi la nostra analisi dovrà quindi fare necessariamente riferimento a fonti non ufficiali di fan e autori, i quali ufficiosamente hanno arricchito con qualche dettaglio (più o meno sensato) la personalità e l’aspetto del Signor Duck, canonicamente sconosciuto. Con una particolare eccezione.
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L’aspetto del padre di Qui, Quo e Qua secondo Worden
Uno dei primi a tentare di dare un aspetto al papà dei gemelli fu Mark Worden, che disegnò la propria personale versione dell’albero genealogico dei Paperi nel 1981 per la seconda edizione del suo libro Carl Barks Checklist. Nel farlo si ispirò a una copia dell’albero genealogico scritto da Carl Barks. La bozza di Barks era priva di immagini e costituiva solo una mappa mentale dell’autore delle relazioni familiari nella dinastia dei Paperi. Quindi era stata concepita solo per un uso personale dell’autore e non era destinata alla pubblicazione, malgrado circolasse da anni nelle mani dei fan.
Worden, senza alcuna intesa con l’Uomo dei Paperi o rappresentante della Disney, decise di dare un volto non ufficiale al padre di Qui, Quo e Qua ispirandosi a un personaggio secondario di una vecchia storia di Barks, Paperino e lo scambio di personalità. Nella ten-page possiamo vedere un papero sportivo ed energico, coi capelli scuri e a spazzola, spronare Paperino a surfare sul gelido mare d’inverno.
Worden riprenderà la figura dello sportivo per delineare in totale autonomia un papero massiccio, con i capelli a spazzola e le orecchie, sposato con Della Duck.
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L’aspetto del padre di Qui, Quo e Qua secondo Don Rosa
Nel 1993 Don Rosa, su richiesta della casa editrice Egmont, mise a punto un albero genealogico della dinastia dei Paperi. Per farlo entrò in contatto privatamente con Carl Barks, che gli inviò ben due versioni del suo albero, senza disegni ma aggiornate con le sue nuove idee e spunti. Sulla base di questa documentazione Don Rosa stilò la sua rielaborazione dell’albero genealogico dei Paperi, frutto di un lavoro dettagliato e ben ragionato.
Nella versione di Don Rosa, ricostruendo i rapporti familiari di Qui, Quo e Qua (oltre a menzionare la madre Della), l’autore decise di fare riferimento anche al fantomatico Mr. Duck, padre dei gemelli. Questa rimane l’unica eccezione riconosciuta in ambito Disney in merito all’identità e all’aspetto del compagno di Della. Ecco quanto dichiarato dallo stesso Don Rosa sul forum Papersera in merito alla questione:
[…] Barks’ Family Tree notes, also of the early 50’s, contained only names, no drawings. I did not draw the Nephews’ father’s face (nor did I name him) because no one had as yet decided what he looked like or who he was (not even Barks), and I did not pretend to give myself such an awesome responsibility. Naming and showing various other family members needed to link the Tree together was somerthing I did to make the Tree possible, but I still did not wish to identify such a key figure as the Nephews’ father. […]
[…] Gli appunti dell’Albero Genealogico di Barks, anch’essi dei primi anni ’50, contenevano solo nomi, senza disegni. Non ho disegnato la faccia del padre dei Nipoti [Qui, Quo e Qua, ndr] (né gli ho dato un nome) perché nessuno aveva ancora deciso che aspetto avesse o chi fosse (nemmeno Barks), e non ho preteso di assumermi una responsabilità così terribile. Dare un nome e mostrare vari altri membri della famiglia necessari per collegare l’Albero insieme era qualcosa che ho fatto per rendere possibile l’Albero, ma ancora non volevo identificare una figura chiave come il padre dei Nipoti. […]
Don Rosa decise quindi di non dare un nome né un aspetto preciso al papà di Qui, Quo e Qua, in quanto nessuno prima di lui (né Carl Barks, né gli stessi creatori dei gemelli e dei loro genitori) avevano deciso di definirli, e l’autore non aveva intenzione di assumersi una simile responsabilità. Coprì quindi il viso di Mr. Duck con un rametto sporgente e un curioso uccello e sorvolò sul suo nome di battesimo. Dai connotati del disegno possiamo intravedere dalle fronde solo la generale fisionomia del papero.
[…] Huey, Dewey and Louie’s father, husband to Donald’s twin sister Della! But that was a decision that I did not feel comfortable to make… it was too important! So I put it off until another time… maybe never… and summoned a curious bird to land in the Tree to obliterate that entry. […]
[…] il padre di Qui, Quo e Qua, marito della sorella gemella di Paperino, Della! Ma quella era una decisione che non mi sentivo a mio agio di prendere… era troppo importante! Così ho rimandato a un’altra volta… forse mai… e ho evocato un uccello curioso per atterrare sull’albero per cancellare quella annotazione. […]
Ci sono un altro paio di curiosità riguardanti l’albero di Don Rosa interessanti ai fini della nostra analisi. Nella mente del cartoonist del Kentucky Daisy Duck e Donald Duck sarebbero lontanissimi cugini. Nel mondo dei Paperi il cognome Duck sarebbe molto diffuso (un po’ come Smith in Inghilterra o Rossi in Italia), e non ci sarebbe nulla di strano a condividerlo tra estranei.
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Nelle intenzioni originarie di Don Rosa Daisy Duck sarebbe la sorella del Signor Duck, il papero sposato con Della, a sua volta sorella di Paperino. Questo giustificherebbe il motivo per il quale i nipotini si rivolgono alla fidanzata di Donald identificandola come zia, in quanto il legame con la suddetta non si fonderebbe semplicemente sulla relazione affettiva con Paperino, ma a maggior ragione su un rapporto di parentela giuridico. Come ribadito da Don Rosa in diversi editoriali allegati alle sue opere in Europa, e di nuovo sul Papersera, con riferimento al suo approfondimento How the Duck Family Tree Was Grown:
[…] Daisy Duck/April, May & June — Daisy a relative of Donald?! I and other Duckfans have always toyed with this idea. Huey, Dewey and Louie always call her “Aunt Daisy”. Perhaps this is more than just a term of polite respect. What if Daisy was actually the sister of the kids’ father? She would not really be related to Donald so they could still be sweethearts, and it would give her a rightful place on this Duck Family Tree, and even allow Barks’ characters of April May and June to be part of the Tree since they are Daisy’s nieces. But again I decided that it was too complicated an idea. You see it outlined in my rough-draft Tree, so you can decide for yourself if it’s true or not. In any case, they were included in a sidebar, as friends of the family, in the published final version of my Tree. […]
[…] Paperina/ Emy, Ely, Evy— Paperina è una parente di Paperino?! Io e altri fan dei Paperi abbiamo sempre considerato questa idea stuzzicante. Qui, Quo e Qua la chiamano sempre “zia Paperina”. Forse questo è più di un semplice educato termine di rispetto. E se Paperina fosse davvero la sorella del padre dei bambini? Non sarebbe davvero imparentata con Paperino, quindi potrebbero ancora essere innamorati, e questo le darebbe un posto legittimo in questo Albero Genealogico dei Paperi, e permetterebbe persino ai personaggi di Emy, Ely e Evy di Barks di far parte dell’Albero poiché sono le nipoti di Paperina. Ma ancora una volta decisi che fosse un’idea troppo complicata. Lo vedi delineato nella mia bozza dell’Albero, quindi puoi decidere da solo se è vero o no. In ogni caso, sono stati inseriti in una barra laterale, come amici di famiglia, nella versione finale pubblicata del mio Albero. […]
La teoria, supportata da buona parte dei fan, venne scartata però da Don Rosa nello stilare il suo albero genealogico, poiché ritenne troppo complessa tale idea. Preferì glissare sul rapporto tra Daisy e Mr. Duck, confinando Paperina e le sue nipotine Emy, Ely ed Evy a lato dell’albero genealogico.
Per anni è circolata in rete la bizzarra teoria che il nome del vero padre di Qui, Quo e Qua fosse un tale Hawkins, sulla base di un albero genealogico inedito sviluppato dallo stesso Don Rosa. Nell’immagine in questione il papero, notevolmente somigliante alla versione di Worden, figurava accanto a Della come marito e riportava il nome Jamie Hawkins scritto a penna.
Come rivelato dall’autore qualche anno più tardi, l’albero genealogico in questione era stato regalato dallo stesso Don Rosa a un suo fan, scrivendo scherzosamente il suo nome al posto di quello del padre di Qui, Quo e Qua. Sembra infatti che Don Rosa vendesse o regalasse questi poster non ufficiali alle convention a cui era stato invitando, completando l’albero genealogico dei Paperi con il nome dei fan.
Ma probabilmente la migliore rappresentazione grafica del papà dei gemelli, opera di un autore professionista legato al mondo dei Paperi, è un altro disegno di Don Rosa, donato a un fan francese. In questa versione, non ufficiale né definitiva (come implicato spiritosamente dallo stesso titolo del disegno), Mr. Duck è quasi identico alla versione di Worden (e quindi al papero surfista di Barks) e particolarmente simile ai figli Qui, Quo e Qua.
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La teoria dei fan: Cosmo Papero
Una bizzarra fan-theory identifica il papà di Qui, Quo e Qua con il lontano cugino di Paperino apparso nella storia del 1963 Paperino eroe notturno, di Vic Lockman e Tony Strobl. Nell’avventura Paperino sperimenta vari mestieri, e viene assistito dal cugino Cosmo Papero nella carriera di astronauta. Cosmo Papero è un tipo energico, forzuto, esperto pilota spaziale e possiede un aspetto e un taglio di capelli simile a quello attribuito successivamente dai fan a Mr. Duck.
Inoltre, esattamente come Della Duck, Cosmo Papero è un pilota e astronauta, e questa passione in comune con la papera potrebbe essere stata il motivo del loro incontro e innamoramento. Naturalmente suddetta teoria non è avvalorata da nessuna prova o indizio valido ed è fondata da nient’altro che dalla suggestione di alcuni lettori.
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Il papà di Qui, Quo e Qua è… Daffy Duck?
Nel 1970 Ray Foushee e un giovane Don Rosa decisero di elaborare una particolare parodia ambientata in una Paperopoli alternativa, Return to Duckburg Place. L’avventura, fan made e per tanto non ufficiale, è pervasa da un peculiare dark humour ed è disegnata dallo stesso Don Rosa, prima del suo debutto ufficiale come fumettista. In questo universo conturbante le storie di Barks dopo il 1958 non si sono mai verificate, e le avventure dei Paperi hanno preso una piega inaspettata. Qui, Quo e Qua sono andati al college, ma hanno mantenuto le loro fattezze di bambini, nonostante siano degli adulti.
Topolino è morto in Tibet e Pippo, senza i suoi consigli, è diventato un senzatetto. Gastone si è suicidato giocando alla roulette russa, e Nonna Papera ha avuto un infarto durante il processo per aver cucinato per sbaglio Ciccio come una pietanza. Paperina è diventata un’avida e algida scrittrice mentre Paperino attenta di continuo la vita del suo bieco zio per ereditarne le favolose ricchezze.
Qui, Quo e Qua danno gran parte della colpa delle disgrazie subite dalla famiglia e dai loro amici all’avidità capitalista e accumulatrice di Paperone, e orchestrano un attentato al Deposito. Dopo averlo distrutto, i gemelli avrebbero poi ripartito equamente le sostanze nei confronti di chi ne avesse avuto più bisogno. Il Deposito salta in aria, ma queste versioni malvage di Qui, Quo e Qua vengono smascherate da un “bug” di Archimede e finiscono davanti alla giustizia paperolese.
Il giudice Bassotto li giudicherà però minorenni e li affiderà in custodia al loro vero padre, che si rivelerà essere un inquietante e starnazzante Daffy Duck, uno dei personaggi principali dei Looney Tunes.
Numerosi spunti della parodia verranno poi ripresi da Don Rosa nella storia what if Paperino e il genio del compleanno.
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Il nonno paterno di Qui, Quo e Qua
Nella storia di Carl Barks Paperino in “Il cattivo perdente” del 1943 Paperino decide di partecipare a una gara di corsa a ostacoli a cavallo, per vincere il premio e sconfiggere i nipotini. Batte quindi sul tempo Qui, Quo e Qua correndo a chiedere in prestito il vecchio cavallo da tiro del nonno, i quali sono poi costretti a ripiegare su un sostituto. Nell’avventura si fa espresso riferimento al nonno di Paperino e Qui, Quo e Qua, che viene sì menzionato ma non figura effettivamente in nessuna delle suddette tavole. Originariamente tale “nonno” venne identificato come il marito di Nonna Papera e nonno paterno di Paperino, ma all’epoca (sin dalle prime storie) Elvira Coot era già indicata come vedova. Per i nipoti non era possibile quindi logicamente fare riferimento a Humperdink Duck, marito di Nonna Papera.
Per esclusione mentale quindi, la linea di parentela, partendo da Qui, Quo e Qua, non poteva che essere ricostruita a partire dal ramo paterno dei gemelli, identificando tale “Grandpa” come il padre di Mr Duck, marito di Della e papà dei piccoli paperi.
In Germania tale nonno ha persino un nome, Ostman (Opa Ostman, in originale). L’identità tedesca del nonno di Qui, Quo e Qua è piuttosto nebulosa. L’albero genealogico definito da Johannes A. Grote unisce gli stipiti della famiglia McDuck e Duck in un’unica discendenza, sulla base della localizzazione delle opere di Barks e da una libera interpretazione tedesca dei fumetti Disney secondo la “lore” nazionale.
Tale albero genealogico dei Paperi (Der Stammbaum der Ducks in originale) non è quindi fedele alle storie di Barks o Don Rosa: Mr. Duck in questa versione viene concepito come il fratello del papero vestito alla marinara. Della Duck non sarebbe la sorella di Paperino ma la cognata, e tale Nonno Ostman coprirebbe il ruolo di nonno materno, come padre di Della. Un universo di certo conturbante.
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Che fine ha fatto Mr. Duck?
Dopo aver discusso sul possibile aspetto e i rapporti familiari del papà di Qui, Quo e Qua, un’altra è la domanda che affiora alla mente dei lettori più curiosi. Quale è stato il destino del marito di Della? Perché, all’interno dell’universo Disney (al di là di scelte autoriali), non se ne fa più menzione, e non adempie ai suoi doveri di genitore? Diverse sono le teorie avanzate dei fan.
a) Secondo parte dei lettori, i coniugi Duck hanno attraversato una definitiva crisi coniugale, in seguito alla quale il signor Duck decise di lasciare la moglie e i figli, abbandonando la famiglia. Il fattore che influenzò in maniera determinante tale scelta fu proprio l’incidente con il petardo. L’episodio segnò il punto di non ritorno nell’incrinatura nella famiglia. Una spiegazione non certo lusinghiera.
b) Una seconda teoria avvolge nel mistero la scomparsa del papà di Qui, Quo e Qua. La sua assenza non sarebbe dovuta a una scelta volontaria ma a causa di forza maggiore. Il signor Duck quindi sarebbe intrappolato in qualche luogo, nascosto o/e impossibilitato a far ritorno dai propri cari, contro la sua volontà. Un po’ come quanto accaduto con la moglie Della Duck.
c) La terza versione, più semplicemente, vede il signor Duck come deceduto. In un momento non precisato delle avventure dei piccoli gemelli, prima dell’adozione da parte di Paperino, sarebbe quindi venuto a mancare. La causa della morte, per qualche fan, si può identificare proprio nel pericoloso scherzo giocato dai figli, che avrebbe avuto conseguenze tragiche. Ma c’è un’altra spiegazione, più ragionevole dal punto di vista storico.
La storia d’esordio di Qui, Quo e Qua è Donald’s Nephews, del 1937. Due anni più tardi sarebbe infuriata in Europa il Secondo Conflitto Mondiale e, di lì a poco, l’attacco di Pearl Harbour avrebbe interessato direttamente anche gli Stati Uniti d’America. Secondo le ricostruzioni successive, supportate da grande parte dei fan (parliamo pur sempre di teorie non ufficiali), il padre di Qui, Quo e Qua sarebbe proprio un ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti: un pilota, come la madre, per la precisione. Ciò spiegherebbe l’esigenza da parte di Della di affidare i figli al fratello Paperino nei loro periodi d’assenza, oltre al taglio dei capelli e la prestanza fisica del marito.
La prematura scomparsa di Mr. Duck sarebbe proprio dovuta a qualche tragico conflitto (o incidente) del periodo bellico, che rese orfani i tre gemelli. Nel mondo reale la stessa condizione che, purtroppo, dovettero affrontare parecchi bambini della stessa epoca.
Nel capitolo conclusivo della di Saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, Il papero più ricco del mondo, Qui, Quo e Qua sembrano menzionare al fatto di aver perso entrambi i genitori.
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Le riflessioni di Don Rosa
Un autore in particolare si è interrogato su quale potesse essere stato il destino dei genitori di Qui, Quo e Qua, e sul possibile contenuto della storia che li avrebbe avuti come protagonisti. Keno Don Hugo Rosa, durante il suo periodo di attività a cavallo degli anni ’85 e primi anni 2000 come autore presso le case editrici Gladstone ed Egmont, venne sollecitato spesso dai fan a scrivere una storia che svelasse il mistero che aleggiava su Della Duck e consorte. Ed effettivamente il cartoonist del Kentucky rifletté sulla questione, ed elaborò quattro ipotesi sul possibile intreccio che queste avventure avrebbero potuto avere. Tutte e quattro scartate. Don Rosa ne parla spesso, negli editoriali dei suoi volumi come Hall Of Fame and Don Rosa Collection, oltre che in un lungo post su Facebook che alleghiamo.
1) Nella prima ipotesi, Qui, Quo e Qua affrontano un’epica avventura alla ricerca dei loro genitori perduti, ma non riescono a trovare alcuna traccia. La storia è inutile.
2) Nella seconda storia alternativa, Qui, Quo e Qua si cimentano nell’impresa ma scoprono che i loro genitori sono morti. La storia in questo caso, oltre ad essere inutile, è anche deprimente.
3) Nella terza ipotesi, Qui, Quo e Qua alla fine della loro avventura riescono a trovare i loro genitori, vivi e in salute. Ma a quel punto i gemelli sarebbero dovuti andare a vivere con il loro padre e la loro madre, lasciando la casa dello zio Paperino. Ciò avrebbe scosso sin dalle fondamenta l’intero universo dei Paperi, perciò Don Rosa decise di cestinare anche questa ipotesi.
4) Infine nella quarta avventura immaginata da Don Rosa, i nipotini riescono a trovare i loro genitori, vivi e vegeti, ma preferiscono rimanere comunque con lo zio materno. Oltre ad essere una prospettiva alquanto deprimente, questa storia avrebbe portato a un conflitto familiare e a una controversia giudiziaria in materia di affidamento o chissà cos’altro. L’autore scartò quindi anche quest’ultima opzione.
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Il papà di Qui, Quo e Qua si trova a… Tralla-là?
Esiste però una quinta teoria, probabilmente la più affascinante tra quelle descritte in questo articolo, e formulata dallo stesso Don Rosa. Quando l’autore cominciò a disegnare nel 1990 per la Egmont, si rese conto che parecchi fan europei, a differenza di quelli americani, chiedevano a gran voce che qualcuno raccontasse che fine avessero fatto i genitori di Qui, Quo e Qua. Così, in una della sue prime storie, Zio Paperone e il ritorno a Xanadu, pensò di inserire una particolare scena, poi tagliata nella versione finale, di cui rimane solo la bozza, pubblicata nella sua Library.
In Zio Paperone e il ritorno a Xanadu i Paperi fanno ritorno nella mitica Tralla-là, la leggendaria Xanadu, un posto incantato, praticamente inaccessibile, nelle viscere del Tibet, che garantiva a chi ci viveva una vita lunghissima e la guarigione da ogni malattia. Gli abitanti di Tralla-là trascorrono lì un’esistenza pacifica, isolati dal mondo e dalle sue brutture, in un vero e proprio paradiso in terra dove vengono custoditi numerosi misteri ancestrali.
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Nell’avventura Zio Paperone i nipoti mettono involontariamente in pericolo l’esistenza di Xanadu e dei suoi abitanti, poiché la città rischia di essere allagata. I Paperi cercano quindi di salvare la situazione, ed è a questo punto che, nei disegni originari dell’autore, si sarebbe dovuta inserire la scena in questione.
Il Sommo Lama convoca i tre gemelli nel suo palazzo, i quali una volta giunti vengono identificati dallo stesso come Qui, Quo e Qua da Paperopoli. Il vecchio informa i piccoli paperi dell’esistenza di un segreto custodito da Tralla-là, mai svelato, che li riguardava da vicino. Vista l’emergenza in atto, se avessero fallito nel salvare la città la questione non avrebbe più avuto senso. Ma, nel caso avessero avuto successo, sarebbero dovuti tornare subito da lui per poterne parlare adeguatamente.
In seguito i Paperi riescono però ad adempiere alla loro missione e vengono travolti dalle acque, allontanandosi precipitosamente da Xanadu, senza fare ritorno dal Lama. L’anziano saggio (sempre nello sketch in questione), una volta informato della loro scomparsa, avverte che i visitatori stanno bene. E che i piccoli faranno sicuramente ritorno a Tralla-là, un giorno, in quanto è parte del loro destino.
Don Rosa decise di tagliare queste parte della storia, perché considerava troppo problematico inserirla nella trama e doverne affrontare gli sviluppi. L’autore quindi, sempre nel post Facebook, rimette la questione allo stesso lettore, per permettere a ciascuno di trarre le proprie conclusioni.
In base agli elementi finora analizzati, si può concludere che il Sommo Lama, almeno nella scena ideata da Don Rosa (scartata, tra l’altro), fosse a conoscenza di un importante segreto, che legava i genitori di Qui, Quo e Qua e la mitica Xanadu. Il mistero riguardava sia Della che il marito, oppure uno solo dei due? Avevano vissuto a Tralla-là? O addirittura i coniugi continuano ad abitare, sotto mentite spoglie, proprio nella leggendaria vallata? Vi è chi ipotizza che addirittura il padre di Qui, Quo e Qua potesse essere proprio l’anziano Sommo Lama, per qualche ignoto motivo.
Quel che possiamo dire però è che l’idea di legare uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’universo dei Paperi, la straordinaria e mitica Xanadu, al destino dei genitori di Qui, Quo e Qua è probabilmente l’ipotesi più sensata e suggestiva, per implicazioni e fascino.
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Il papà di Qui, Quo e Qua
Arrivati alla fine di questa analisi, abbiamo affrontato una moltitudine di teorie e ipotesi, più o meno ragionevoli o apprezzabili. La decisione di non dare un volto o un’identità precisa al papà di Qui, Quo e Qua è dovuta essenzialmente a una precisa scelta delle case editrici, degli autori e della Compagnia madre. L’ordine nell’universo Disney, così come concepito da autori come Al Taliaferro, Ted Osborne, Carl Barks e dagli artisti successivi aveva definito uno status quo che nessuno aveva interesse (o l’ardire, o l’autorizzazione) di modificare.
Quel che noi lettori sappiamo per certo, però, è che Paperino sarà sempre presente per proteggere, accudire e amare i suoi nipotini. E che Qui, Quo e Qua non potevano desiderare un genitore migliore.
Antonio Glide Manno
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Fonti: Papersera, Wikipedia, Focus, Disney-comics.fandom, Scrooge-mcduck.fandom, Johannes A. Grote’s Duck Family Tree, Generationduck, Reviewordie.
Immagini ©: Disney, Panini, Fantagraphics Books, Egmont, Don Rosa, Johannes A. Grote, Ray Foushee, Mark Worden.