Ci lascia oggi 14 dicembre 2021, all’età di 75 anni, Giannalberto Bendazzi, giornalista e critico cinematografico, famoso per aver dedicato i suoi studi al cinema d’animazione. Autore di numerosi ed eccellenti saggi, ha ricoperto anche il ruolo di titolare della prima cattedra di Storia del Cinema d’Animazione presso l’Università degli Studi di Milano.
Una vita dedicata alla storia dell’animazione
Nato a Ravenna il 17 luglio 1946, Giannalberto Bendazzi crebbe a Milano, dove si laureò in Giurisprudenza. Non interessato alla professione forense, si appassionò al cinema d’animazione fin da adolescente, provando a produrre lui stesso dei cortometraggi. Bendazzi riteneva infatti che l’arte dell’animazione fosse talmente valida, da poterla paragonare alla poesia. Purtroppo i suoi tentativi di produzione dei corti non diedero i risultati sperati. Bendazzi decise quindi di dedicare la propria vita a studiare il mondo dell’animazione e la sua storia, svolgendo un accurato lavoro di ricerca e di critica. I suoi studi portarono alla stesura e alla pubblicazione di diversi saggi e compendi, legati al mondo dell’animazione e ai suoi protagonisti.
Il lavoro di Giannalberto Bendazzi
Una delle opere più importanti è certamente L’uomo che anticipò Disney (2007) edito da Tunuè e dedicato alla figura di Quirino Cristiani, disegnatore e regista argentino di origini italiane. Cristiani è infatti famoso per aver prodotto i primi due lungometraggi animati della storia, El Apòstol (1917) e Sin dejar rastros (1918), con vent’anni d’anticipo rispetto a Walt Disney.
Un’altra opera molto importante è senza dubbio il compendio Animation – A World History, enciclopedia storica alla quale lavorò dal 2008 al 2015. Si tratta di una storia globale dell’animazione, organizzata in tre volumi, pubblicata nel 2016 da CRC Press e nel 2018 in italiano da UTET.
Oltre alla stesura di saggi e compendi, Bendazzi si dedicò anche alla critica cinematografica, con uno stile da molti definito vasariano. Era, peraltro, grande ammiratore di Walt Disney. Per questo si occupò di analizzare e criticare le sue produzioni, compresi i lungometraggi animati.
Il suo lavoro di ricerca storica lo portò anche a ricoprire incarichi rilevanti in ambito accademico. Fu infatti, dal 2002 al 2009, titolare della prima cattedra di Storia del Cinema d’Animazione presso l’Università degli Studi di Milano, nonché adjunct Professor in diverse università del mondo.
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I premi e i riconoscimenti
Visto il suo prezioso lavoro di ricerca nel campo dell’animazione, Giannalberto Bendazzi ha ricevuto diversi riconoscimenti. Tra i più importanti ricordiamo il Premio Fantoche, per aver contribuito a diffondere il cinema d’animazione (1978), l’Award for Outstanding Achievement in the Field of Animation Studies (2002), il Premio Franco Fossati per il miglior libro dell’anno sul cartooning, ossia La fabbrica dell’animazione. Bruno Bozzetto nell’industria culturale italiana (2003).
Negli ultimi anni ricevette il Premio alla Carriera dal Festival di Kecskemét (2015), il Premio alla carriera di ASIFA International (2016) nonché il Premio Efebo d’oro per il miglior saggio cinematografico (2018). Bendazzi è stato anche il primo studioso d’animazione a ricevere un Dottorato honoris causa, assegnatogli nel suo caso dalla Universidade Lusofona de Humanidades e Tecnologias nel 2019.
Ci ha lasciati un importante studioso dell’animazione in tutte le sue forme. Non possiamo che essere grati per il suo immenso lavoro di ricerca e quindi onorarne il ricordo.
Michael Anthony Fabbri
Fonti: Wikipedia, Fumettologica, giannalbertobendazzi.com
Immagini: ©giannalbertobendazzi.com e aventi diritto