Dopo la scelta di Mark Zuckerberg, anche la Walt Disney Company sembra pronta a lanciarsi nel Metaverso. A parlarne è l’amministratore delegato Bob Chapek in un’intervista a CBNC fast money, che sottolinea il potenziale del progetto, opportunità unica per gli appassionati. L’obiettivo è quello di creare un unico luogo virtuale a tema, in cui chiunque possa esprimere la propria creatività. Il canale d’accesso potrebbe essere Disney+, piattaforma streaming che ha raggiunto il suo secondo anno di attività riscuotendo enorme successo.
La Disney si avventura nel Metaverso
In occasione della relazione trimestrale agli investitori, Bob Chapek ha espresso la volontà di collegare meglio il mondo reale al digitale. Il Metaverso permetterebbe quindi di realizzare quest’idea, dando così la possibilità agli appassionati fruitori di vivere uno storytelling illimitato. Il progetto prevede infatti la trasposizione di parti sia fisiche sia digitali su una tela tridimensionale, da cui i narratori partiranno per disegnare, raccontare e creare senza confini. Un intero universo virtuale in cui tutti i contenuti Disney, da film, serie tv, e libri potrebbero essere collegati. Chapek non esclude inoltre l’eventualità della presenza di un visore per vivere l’esperienza al meglio, benché la compagnia non si sia chiaramente pronunciata a riguardo.
La piattaforma prescelta per il Metaverso sarebbe Disney+, la quale in soli due anni ha raggiunto i 118.1 milioni di abbonati e un fatturato di 67.4 miliardi di dollari, prova inconfutabile del suo ampio successo a livello mondiale.
Ma che cos’è esattamente il Metaverso?
In questo periodo ne abbiamo sentito spesso parlare, vista la decisione di Mark Zuckerberg di costruire un Metaverso legato a Facebook e agli altri canali social. Ma cosa s’intende quando si parla di Metaverso?
A coniare la parola Metaverso è Neal Stephenson nel romanzo fantascientifico Snow Crash (1992), descrivendo così una realtà virtuale raggiungibile tramite internet, nella quale l’individuo viene rappresentato tridimensionalmente con un avatar. Nell’immaginario di Stephenson il Metaverso è una gigantesca sfera nera, sulla quale ognuno può realizzare in 3D qualunque cosa desideri. Altri esempi di Metaverso sono i videogiochi di ruolo MMORPG e le chat tridimensionali Active Worlds e Second Life.
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Il passato social della Disney prima dell’idea del Metaverso
Non è la prima volta che la Walt Disney Company si affaccia al mondo dei social media. In passato ci furono infatti diverse piattaforme che vennero acquisite dalla compagnia d’intrattenimento. Le più importanti sono Club Penguin, social dedicato ai bambini aperto nel 2006 e chiuso nel 2017, lo sviluppatore di giochi online Playdom, acquistato nel 2010 per 563.2 milioni di dollari, nonché la rete multichannel Maker Studios, comprata per 500 milioni di dollari. Nel 2016, peraltro, la Disney ha inaugurato Disney Movies VR, piattaforma dedicata alla visione di alcuni film Marvel, Lucasfilm e Pixar mediante il visore Oculus, il quale permette un’esperienza di realtà virtuale.
Un’idea riguardante il Metaverso, invece, era già emersa su LinkedIn nel 2020 da Tilak Mandadi, l’ex Vicepresidente e responsabile digitale della compagnia. Nel post si ipotizzava di creare un parco a tema nel Metaverso, in modo da offrire contenuti unici e speciali nonostante le limitazioni dovute alla pandemia. Gli utenti avrebbero potuto quindi vivere esperienze stimolanti grazie alla realtà aumentata e all’IA, così da non perdere il divertimento e le emozioni dei parchi. Il progetto però non vide la luce, probabilmente a causa della cessazione del rapporto tra Mandadi e la Disney.
Ora però la Disney è pronta a entrare nel Metaverso, per far vivere agli appassionati nuove ed emozionanti avventure!
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Michael Anthony Fabbri
Fonti: Wired, Wikipedia
Immagini: ©Disney- Pixar – e aventi diritto