Dove si trova Portorosso? Le ambientazioni del film Disney Pixar Luca

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L’ultimo film d’animazione Pixar, Luca, ha riscosso grande successo, e possiede una profonda matrice italiana.
Soggetto e regia, infatti, sono state affidate a Enrico Casarosa: animatore, sceneggiatore e regista di origini genovesi che a soli 20 anni si è trasferito a New York per studiare animazione.
Per il suo primo, ambizioso, lungometraggio ha scelto un’ambientazione ispirata alla sua terra d’origine: un piccolo paese della Riviera Ligure chiamato Portorosso.

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Dove si trova Portorosso?

Probabilmente tutti coloro che hanno avuto modo di ammirare il film d’animazione se lo sono chiesto.
Sono sufficienti poche ricerche per scoprire che, in realtà, Portorosso non esiste.
O meglio, non esiste alcun paese con questo nome.
Se dovessimo fare affidamento esclusivo alla mappa di Portorosso che i pescatori consultano nei primissimi minuti del film, saremmo portati verso una conclusione univoca. Confinando con Corniglia, che invece è un comune realmente esistente, Portorosso dovrebbe coincidere esattamente con Vernazza.
Effettivamente, quest’ultimo è il comune che ha maggiormente ispirato i creatori, ma non è l’unico.

Mappa Portorosso
Una mappa con indicati Portorosso e Isola del Mare (dove è presente la torre-rifugio di Alberto Scorfano)

Portorosso riunisce le migliori caratteristiche dei comuni della Riviera Ligure, il tratto di costa che si affaccia sul Mar Ligure e che attraversa tutte e quattro le province della regione.
Nello specifico, le ambientazioni sono ispirate alle piccole realtà della Riviera Spezzina, ovvero Porto Venere, Le Cinque Terre e le isole circostanti (Palmaria, Tino e Tinetto).
La loro unicità è universalmente nota. Si tratta di luoghi riconosciuti come “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO fin dal 1997; esiste un’Area Marina Protetta che protegge e valorizza la biodiversità, e un Parco Nazionale per la tutela del paesaggio e la conservazione degli equilibri ecologici.
Grazie a questi meravigliosi luoghi è stato possibile creare i paesaggi, le architetture, la vegetazione, gli usi, i costumi e le atmosfere del film.

Ma passiamo, nello specifico, all’analisi dei luoghi che possiamo ammirare anche nel film.

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Le Cinque Terre

Con il toponimo “Cinque Terre” ci si riferisce al frastagliato tratto di costa della Riviera Spezzina che comprende (da ovest verso est): Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
La peculiarità di questi borghi è con certezza la loro conformazione orografica. Il piano collinare cala verso il mare con forti pendenze, addolcite dalla presenza di terrazzamenti per le colture. Inoltre, le abitazioni sono spesso molto colorate, di forma stretta e allungata e per questo chiamate case-torri.

Vernazza: la piazza

Come anticipato, Vernazza è il comune che ha ispirato la maggior parte delle ambientazioni.
Quella più evidente e immediata riguarda la piazza principale di Portorosso, praticamente identica a Piazza Gugliemo Marconi di Vernazza. In basso un’immagine condivisa dall’account Twitter della Pixar.

Piazza Vernazza Portorosso
La piazza di Portorosso (in alto) e Piazza Guglielmo Marconi, a Vernazza (in basso)

L’unica, sostanziale, differenza è rappresentata dalla fontana al centro della piazza di Portorosso, che raffigura un uomo in lotta con un mostro marino. In questo caso, dobbiamo momentaneamente spostarci dalla Liguria al Lazio per trovare un monumento con simili fattezze.
Stiamo parlando della Fontana del Nettuno, la cui vasca è opera di Giacomo della Porta, sita a Piazza Navona. Essa presenta, al centro, il dio Nettuno in lotta con una piovra, dell’artista Antonio Della Bitta. Oltre alla presenza di una creatura marina che avvolge un arto dei soggetti rappresentati, entrambi impugnano una fiocina. Vi sono inoltre somiglianze nella postura e nella corporatura.
Attenzione: non siamo certi di questo accostamento, non avendo riferimenti ufficiali a cui agganciarci. Rimandiamo a voi lettori il giudizio, consci che il ricco panorama artistico italiano offra tantissimi spunti in tal merito e che sia probabile l’esistenza di ulteriori fonti d’ispirazione.

Statua Portorosso
La Fontana della Piazza di Portorosso (a sinistra) e quella del Dio Nettuno a Piazza Navona, Roma (a destra)

Vernazza: la grotta

Tornando alla città ligure, è possibile constatare anche la presenza della Grotta di Vernazza in una delle scene iniziali del film, quando Alberto mostra per la prima volta la terraferma a Luca. La grotta porta a una piccola spiaggetta di sassi, e sebbene il suo attraversamento sarebbe vietato, le timide transenne vengono frequentemente oltrepassate.

Grotta Vernazza Portorosso
La Grotta di Vernazza nel film Luca (in alto) e nella realtà (in basso)

Vernazza: il Castello Doria

Un’altra attrazione riconoscibile anche in Portorosso è la Torre del Castello Doria.
In questo caso, le teorie sono leggermente discordanti. Alcune affermano che abbia ispirato la “Torre Antica” che viene mostrata in cima alla salita della Portorosso Cup, secondo altre, invece, ha guidato la definizione della Torre utilizzata da Alberto come rifugio.
Probabilmente c’è un fondo di verità in entrambe le versioni, però le similitudini sono sicuramente più stringenti nel primo caso. “Torre Antica” fa pensare a un edificio storico e inoltre si trova in cima al villaggio, due particolari che si adattano molto bene alla prima alternativa.
Le caratteristiche che invece porterebbero a confermare la seconda ipotesi riguarda il fatto che la Torre dei Doria è a strapiombo sul mare.

Torre Doria Vernazza
La Torre del Castello Doria (nelle foto a sinistra), Torre Antica (in alto a destra) e il rifugio di Alberto (in basso a destra)

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Monterosso al Mare

Come approfondito successivamente, Monterosso è uno dei due comuni da cui Portorosso trae il suo nome. Identificare con esattezza gli scorci presenti in Luca non è semplice: l’operazione di location scouting è durata addirittura quattro anni. Oltre ventimila scatti realizzati per poter modellare, successivamente, la Portorosso del film.

Vi segnaliamo, però, un’interessante curiosità.
L’indiscusso successo del film Pixar ha reso Luca un punto di riferimento per i comuni delle Cinque Terre. Durante i mesi estivi, e per un periodo di tempo limitato, i fondali marini al largo di Monterosso erano ornati da due statue.
Alte 2,5 m e realizzate con materiali ecosostenibili da artigiani e ingegneri italiani, esse raffiguravano Luca e Alberto, i due protagonisti indiscussi del film. Un’occasione unica e irripetibile per gli appassionati di snorkeling.

monterosso luca alberto statue
Monterosso (a sinistra) e le statue di Luca e Alberto poste nei suoi fondali (a destra)

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Riomaggiore: la casa di Giulia

Alcuni edifici della marina di Riomaggiore sono presenti in Luca e non si tratta di case-torri qualsiasi.
Stiamo parlando dell’abitazione di Giulia Marcovaldo, del padre Massimo e del loro gatto Machiavelli. È proprio qui che Luca e Alberto mangiano per la prima volta le trenette al pesto, un’icona del film, oltre che dell’intera Liguria.

Riomaggiore Giulia Marcovaldo
La casa di Giulia Marcovaldo (in alto) ispirata dalle case-torri della marina di Riomaggiore (in basso)

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Manarola: i carrugi

Anche Manarola, frazione di Riomaggiore, ha influenzato molto i creatori di Luca. Questo è il borgo maggiormente riconoscibile per i suoi carrugi, i vicoli molto ripidi e stretti riconoscibili in molto centri storici liguri.
Nonostante essi siano presenti anche nei borghi del circondario, è la stessa Pixar a confermare che le strade percorse da Luca durante la Portorosso Cup traggono ispirazione dai carrugi di Manarola.

Manarola Portorosso
La ripida discesa della Portorosso Cup (in alto) si trova a Manarola (in basso)

Nonostante l’approdo al mare e la piazza principale di Portorosso derivino da Vernazza, ancora una volta è un’immagine del tweet di casa Pixar a confermarci che anche Manarola ha contribuito alla loro definizione.

Manarola Portorosso
Altre somiglianze tra Portorosso (in alto) e Manarola (in basso)

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Corniglia

Corniglia è una frazione di Vernazza ed è il più piccolo dei borghi delle Cinque Terre.
È l’unico a non avere un approdo diretto al mare, infatti è posto sulla cima di un promontorio alto 90 m circa.
Probabilmente è a causa di queste peculiari caratteristiche che non sono presenti, o sono difficilmente riscontrabili, riferimenti diretti a questo magnifico borgo.
Di fatto, però, è l’unico che può vantare di essere riportato nella mappa vista nella prima immagine sopra riportata.

Corniglia
Corniglia vista dal mare

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Isola del Tino: il rifugio di Alberto

Grazie alla mappa di Portorosso vista nella prima immagine dell’articolo, conosciamo il nome dell’isola in cui è presente la Torre in cui Alberto custodisce tutti i tesori persi dai pescatori: Isola del Mare. Il confronto dell’immagine sottostante non lascia alcun dubbio sull’ispirazione. Si tratta dell’Isola del Tino, una delle tre isole al largo di Porto Venere.

Isola Alberto
Isola del Mare con la torre-rifugio di Alberto (in alto) e Isola del Tino vista da Google Earth (in basso)

Secondo Disney Fandom, in un primo adattamento del film Isola del Mare doveva essere abitata da una piccola comunità di mostri marini. Qui, avrebbero potuto assumere le loro forme umane, ma l’idea poi è stata abbandonata per semplificare la trama e focalizzare l’attenzione solo su Portorosso.

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Porto Venere

Nonostante le vaghe somiglianze, Porto Venere non è uno dei luoghi maggiormente rappresentativi per la definizione di Portorosso.
L’analogia più interessante è nel nome. È immediato pensare che la crasi di “Porto Venere” e “Monterosso” conduca a “Portorosso“.

Portorosso Porto Venere
Porto Venere

Influenze orientali

Una volta definito il nome “Portorosso“, per Enrico Casarosa è stato ovvio pensare a una celebre opera di uno dei registi che lo ha maggiormente ispirato nel corso della sua carriera, ovvero Hayao Miyazaki.
Quest’ultimo è stato paragonato più volte alla figura di Walt Disney per i suoi contributi nel mondo dell’animazione. Uno dei suoi più grandi meriti è la fondazione dello Studio Ghibli nel 1985, grazie al quale sono stati realizzati film d’animazione che hanno riscontrato grande successo in tutto il mondo, e che hanno riguardato da vicino anche l’Italia.
L’opera in questione è Porco Rosso (1992): l’analogia con Portorosso ha rappresentato un motivo in più per puntare su quel nome.

Portorosso Porco Rosso
Porco Rosso (1992)

Porco Rosso

Gli elementi comuni tra le due opere non si limitano alla similarità tra le parole Portorosso e Porco Rosso.
Come Luca, Alberto, Giulia e tutti gli altri personaggi del film Pixar, anche molti di quelli della pellicola giapponese hanno nomi italiani: Marco, chiamato Porco Rosso per le fattezze del volto e per il colore del suo idrovolante, Gina, unico vero amore del protagonista, Fio Piccolo, giovane meccanica di talento, per citarne alcuni.
Così come Luca è ambientato nelle acque del Mar Ligure e sulle terre che si affacciano su di esso, anche la trama di Porco Rosso si svolge per lunghi tratti sulle coste dalmate di un’altra articolazione del Mar Mediterraneo, ovvero il Mare Adriatico. A parte una breve digressione milanese, infatti, gran parte delle scene si svolgono nei cieli al di sopra dei bellissimi paesaggi italo-istrani. Tra questi ultimi, sono ben riconoscibili alcune isole del Lago d’Iseo, a cui è ispirato l’Hotel Adriano amministrato da Gina, e la croata Isola di Vis, a cui è ispirata l’isola-rifugio di Porco.

Ponyo sulla scogliera

Un’altra pellicola dello stesso Miyazaki ha molti elementi in comune con Luca.
Si tratta di Ponyo sulla scogliera (2008), la cui protagonista è un pesce dai poteri magici che si trasforma in una bambina dopo aver assimilato del sangue umano. La trama è molto più complessa di quella appena riassunta, ma andiamo dritti al punto.
Questa volta non si tratta di un film ambientato in Italia, bensì in Giappone. Le analogie riguardano più da vicino la trama e le ambientazioni sottomarine. È quasi superfluo sottolineare che la trasformazione di Ponyo da pesce ad essere umano e il suo desiderio di lasciare la solita routine per godere dei privilegi della vita sulla superficie terrestre, sono temi centrali innanzitutto de La Sirenetta, e anche del lungometraggio Pixar, seppur con le dovute differenze.

Ponyo sulla scogliera
Ponyo sulla scogliera (2008)

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Portorosso, la magia è reale

Questa analisi dimostra che le incredibili atmosfere e i meravigliosi luoghi mostrati nell’ultimo film Pixar, Luca, sono reali. Portorosso, Cinque Terre o in qualunque altro modo vogliate chiamarli, questa è la testimonianza di quanto il nostro Paese sia ricco di tesori inestimabili, da ammirare uno per uno.
E voi? Avete già programmato un viaggio a Portorosso?

Roberto Caruso

Immagini © Disney Pixar, Google Earth, Studio Ghibli
Fonti: BloggerAdvisor, Cinematographe, Ghibli Wiki, Forumnerd, Italoamericano, La Nation, Sempredirebanzai, Studio Ghibli, Wikipedia, YahooNews

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