Disney e Pixar dimostrano che il personaggio Duke Caboom di Toy Story 4 non è un plagio dello stuntman Evel Knievel. A un anno dalla denuncia, la causa mossa da K&K Promotions Inc. è finalmente archiviata.
Esattamente un anno fa in un nostro articolo avevamo parlato di come Disney e Pixar sono state denunciate per le non poche somiglianze del motociclista di Toy Story 4 Duke Caboom con lo storico stuntman Evel Knievel, venuto a mancare nel 2007. A citare in giudizio i colossi è la società K&K Promotions Inc., che rappresenta gli eredi di Knievel e ne detiene i diritti di immagine.
La somiglianze tra i due acrobati non si ferma al solo talento con la motocicletta, alle temerarie acrobazie e alla tuta bianca con la mantellina. A detta degli eredi, l’influenza di Evel Knievel è evidente in tutte le scene in cui compare Duke Caboom. Inoltre, il fatto che la tuta di Evel sia un chiaro tributo a stelle e strisce alla bandiera statunitense e quella di Duke un omaggio alla patria canadese, non attenua l’accusa.
Ad aggravare la situazione, pare che il plagio sia nato da un giocattolo degli anni ’70 di Evel Knievel, che raffigurava proprio il famoso stuntman nell’atto di compiere una delle sue celebri evoluzioni. Un azzardo che però potrebbe essere anche la salvezza delle parti imputate. K&K Promotions Inc. infatti detiene solo i diritti sul marchio e sull’immagine del personaggio e non sulla sua action figures.
Potrebbe interessarti anche: Come Toy Story 2 fu cancellato per sbaglio
Toy Story 4 sfugge alla denuncia di plagio: ecco come è andata
A un anno dalla denuncia, arriva il verdetto di James C. Mahan, giudice del distretto del Nevada:
«Walt Disney Studios Motion Pictures non ha intenzionalmente indotto gli spettatori a credere che il personaggio di Duke Caboom fosse associato a Evel Knievel. La barba, il nome, i capelli, la tuta e la sua storia rendono il personaggio distinto dallo stuntman.»
In sostanza, ci sono sufficienti differenze tra i personaggi da poter evitare che i due vengano confusi. Si fosse trattato di plagio, l’imitazione sarebbe dovuta essere più evidente al punto di mettere in dubbio la provenienza dell’immagine commerciale di Evel Knievel. Cosa che in fase di promozione del film è stata accuratamente evitata, dato che la company aveva istruito il cast e la troupe affinché evitassero di menzionare il nome di Knievel. La corte ha dunque stabilito che la Disney non ha violato i diritti di K&K alla divulgazione della proprietà intellettuale di Evel Knievel. Ma allora, se non si tratta di un plagio, di cosa si può accusare Toy Story 4?
Semplicemente di aver preso ispirazione dal personaggio realmente esistito di Evel Knievel. Stando a quanto pronunciato da Mahan “la presunta allusione a Knievel ha rilevanza artistica per il film” ma non è da considerarsi una riproduzione abusiva di un’immagine protetta da diritti d’autore. Alla luce di questo, la causa è stata archiviata e Toy Story 4 sfugge di fatto alla denuncia di plagio.
Potrebbe interessarti anche: L’animazione Disney tornerà mai al 2D?
Alessandra de Marchi
fonte: Badtaste.it
immagini © Disney-Pixar