Come sono nati Classici Disney quali Biancaneve, La Bella Addormentata nel Bosco, La Bella e la Bestia, Frozen? Che processo creativo e artistico si cela dietro i lungometraggi capaci di farci ridere, sognare ed emozionare? Com’è cominciata l’avventura di uno dei più grandi produttori di disegni animati del mondo? Ora è possibile scoprirlo!
Al MUDEC di Milano si può infatti visitare, fino al 13 febbraio 2022, una mostra dedicata all’Universo Disney, intitolata Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo, sponsorizzata dal Comparto Cultura del Gruppo 24 Ore. L’esposizione, aperta dal 2 settembre, contiene oltre 200 originali bozzetti preparatori (esposti per la prima volta) di diversi cortometraggi e film d’animazione, nonché attività interattive per far conoscere ai visitatori il magico mondo Disney. Al termine della mostra è possibile accedere al bookshop, dove si possono trovare diversi prodotti e gadget a tema, primo fra tutti il catalogo integrale della mostra, uno splendido volume cartonato di 244 pagine al prezzo di 32 Euro.
Noi di Ventenni Paperoni siamo andati al MUDEC e abbiamo preso parte alla visita guidata del giovedì sera. Ringraziamo quindi il Museo delle Culture di Milano per averci permesso di visitare l’esposizione prendendo appunti e ponendo domande, nonché l’Ufficio Stampa per aver autorizzato l’impiego delle loro fotografie per parlare della mostra.
Alcune informazioni di servizio
La mostra si può visitare autonomamente tutti i giorni: il lunedì dalle 14:30 alle 19:30, mentre gli altri giorni dalle 9:30 alle 19:30. Fanno eccezione il giovedì e il sabato, in cui il museo chiude alle 22:30. Per il giovedì alle 19 e la domenica alle 16 è prevista inoltre la possibilità di prenotare una visita guidata, in italiano o in lingua straniera. L’ingresso singolo intero costa 15 Euro, mentre il ridotto 13. Vi sono, inoltre, numerose promozioni e riduzioni speciali, visionabili nella scheda tecnica sul sito del MUDEC. Si ricorda che è obbligatorio essere in possesso di Green Pass per accedere al museo e poter visitare la mostra.
Il MUDEC racconta con una mostra la Disney: una visita guidata in un mondo magico
L’obiettivo primario dell’esposizione è mostrare il “vero cuore del lavoro di Walt Disney“, ossia tutto il processo di progettazione dietro i diversi Classici Disney. Si tratta quindi di uno straordinario viaggio nel genio creativo della compagnia di Burbank.
Sono esposti oltre 200 bozzetti preparatori originali, che mostrano le diverse fasi di realizzazione di molti cartoni animati. Possiamo considerarla un’occasione unica: è infatti estremamente raro che dei disegni strettamente riservati vengano resi visibili al pubblico. Oltre ai bozzetti, si possono vedere anche le maquette, ossia delle piccole sculture dei personaggi utili per riprodurne al meglio su carta i volumi e la fisicità. Lungo tutta la mostra sono presenti, inoltre, attività interattive. Si tratta di giochi relativi alle diverse fasi di preparazione di una storia, quindi collegati tra loro. Ciascun visitatore può quindi scegliere ambientazione, trama, personaggi, creando il proprio cartone animato e diventando lui stesso narratore!
Nel corso della visita guidata si possono ricevere, inoltre, numerose informazioni sulle scelte effettuate da Disney riguardo la rappresentazione delle storie. Oltre a visionare gli storyboard si viene quindi a conoscenza dei vari passaggi e tempi di realizzazione di un cartone animato. Vengono illustrate anche le diverse tecniche usate nel corso degli anni, le quali, grazie al progresso tecnologico, si sono evolute dal disegno a mano al digitale. Non mancano, infine, i riferimenti all’aspetto economico delle diverse produzioni della Walt Disney Company. Vengono illustrate infatti le vicissitudini di un cortometraggio o di un Classico anche dal punto di vista dei finanziamenti e guadagni, nonché perdite. Si conferma, quindi, una mostra capace di analizzare l’Universo Disney a 360°.
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Dalle storie alla pellicola: l’arte dello storytelling secondo Disney
Dato che Walt Disney basava il suo lavoro sullo storytelling, recuperando e riscrivendo storie famose appartenenti al passato, la mostra è organizzata in maniera tematica: ogni sezione riguarda infatti un genere narrativo dal quale Disney ha attinto per produrre i lavori esposti. In ciascuna area è possibile quindi ammirare i bozzetti originali disegnati durante la progettazione di un cartone. Si possono anche visionare degli interessanti filmati che mostrano i diversi passaggi da bozza a prodotto finito.
La prima sezione è dedicata ai miti, ossia a come e perché la mitologia classica abbia ispirato Walt Disney per diverse opere, a partire dalle Silly Symphony per arrivare a lungometraggi quali Fantasia (1940) o Hercules (1997). Si può osservare il processo di creazione di alcuni tra i primi corti prodotti da Disney, quali Re Mida (1935) o The Goddess of Spring (1934). La seconda area riguarda invece le favole: Disney infatti teneva molto in considerazione questo genere narrativo, molto importante per il concetto di morale. Nel settore quindi è possibile visionare la realizzazione di famosissimi corti come I tre porcellini (1933) e Il piccolo sarto coraggioso (1938).
La terza sezione è invece dedicata alle leggende, in particolare a quelle medioevali, fonti importanti per diversi lungometraggi. Si tratta, pertanto, di Classici come La Spada nella Roccia (1963) e Robin Hood (1973), per i quali la compagnia si è ispirata a famose leggende della tradizione inglese. La quarta e ultima area riguarda infine le fiabe, principale fonte per la produzione di numerosi lungometraggi, anche se non sempre dal successo immediato. Si parla quindi di Classici quali Biancaneve (1938), Cenerentola (1950), La Bella Addormentata nel Bosco (1959), fino ad arrivare a film più recenti come La Sirenetta (1989) e La Bella e la Bestia (1991).
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Due special guest della Mostra
Il MUDEC ha deciso di riservare parte della mostra ad alcuni film Disney alquanto speciali. Vista la loro peculiarità sono presenti due piccole aree interamente dedicate a Pinocchio (1940) e a Frozen (2013). Nella prima è addirittura esposta la marionetta originale usata da Walt Disney per presentare il lungometraggio, un reperto molto prezioso. Il burattino era infatti andato perduto e venne ritrovato solo nel 2003. La sezione dedicata a Frozen mostra invece il processo creativo di uno dei Classici più di successo della storia: sono quindi esposti bozzetti, maquette e molto molto altro.
Ma quindi, vado al MUDEC e visito la mostra?
Condensare in un’esposizione e in un’ora e mezza di visita guidata la storia di un mondo talmente vasto, articolato e in continue espansione ed evoluzione, come quello Disney, è certamente un’impresa complessa. Il MUDEC, però, con la mostra Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo, ha raggiunto pienamente l’obiettivo. L’organizzazione per aree tematiche conferisce infatti alla visita maggior organicità, rispetto a un più dispersivo ordine cronologico, dando modo anche al visitatore meno esperto di orientarsi nell’Universo Disney e di apprezzarne così le diverse sfumature. Ciascun settore è peraltro corredato da chiare spiegazioni didascaliche, che forniscono numerose informazioni interessanti, oltre ad alcune curiosità. Per coloro che volessero partecipare alla visita guidata, si tratta di un’ottima opportunità per farsi condurre in un mondo magico. Il percorso è molto interattivo e si cerca di stimolare i visitatori a prendere parte attivamente.
Insomma, si tratta di una mostra che vale la pena visitare. Non solo per imparare, ma anche per tornare a ridere, sognare ed emozionarci!
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Michael Anthony Fabbri
Fonti: MUDEC Milano, Disney: l’arte di raccontare storie senza tempo
Immagini: ©MUDEC, Disney e aventi diritto