Ci ha lasciato oggi 12 settembre Angelo Carlo Chendi, uno degli sceneggiatori di storie Disney più amati e rispettati dai lettori. Nato a Ostellato (FE), classe 1933, ma ligure d’adozione, uno degli ultimi della vecchia guardia, l’autore si è spento a Rapallo alla veneranda età di 88 anni. Nella sua vita ricca di creatività e soddisfazioni, ha conosciuto tutti e sette i direttori di Topolino, uno dei pochi a vantare questo lodevole record.
È doveroso quindi celebrare e rivisitare insieme le numerose innovazioni e gemme di cui ci ha fatto dono Carlo Chendi nella sua cinquantennale carriera. Anche i non appassionati potrebbero scoprire che il loro personaggio o la loro storia preferiti sono figli della matita di questo artista!
Carlo Chendi: una vita dedicata al fumetto
Lo sceneggiatore emiliano iniziò la sua carriera nei primi anni ’50 quando, trasferitosi a Rapallo, entrò in contatto con il Maestro Luciano Bottaro. I due fumettisti svilupperanno un sodalizio artistico duro come la roccia, anche all’infuori del fumetto Disney: fonderanno infatti nel 1968 il Gruppo Bierrecì, coadiuvati anche dall’amico Giorgio Rebuffi, il primo esperimento italiano di autoproduzione fumettistica. Ma concentriamoci ora sul primo amore di Carlo Chendi, ovvero naturalmente Topolino, allora edito da Mondadori.
Nel 1954, Carlo Chendi vede data alle stampe la sua prima sceneggiatura per il settimanale Disney, ovvero Le miniere di re…Paperone, disegnata da Luciano Bottaro. Il vero successo giunge però nel 1958, con la strabiliante e arcinota Parodia Disney Il dottor Paperus: ispirata al Faust e realizzata sempre in collaborazione con il maestro rapallese, la storia appartiene alla prima ondata di questi avveniristici connubi tra letteratura mondiale e arte del fumetto che in seguito prenderanno il nome di Grandi Parodie.
Carlo Chendi prosegue il suo lavoro sia alle storie classiche sia alle Parodie, sceneggiando Paperino e l’isola del tesoro, Paperino il Paladino, Paperin Babà e Paperino e il giro del mondo in 8 giorni. Tra le storie singole di questo periodo, la più apprezzata resta indubbiamente Paperino e il razzo interplanetario. Essa segna la ripresa del personaggio di Rebo (protagonista di una fortunata serie fantascientifica di fumetto realistico anni ’30 proprio sulle testate mondadoriane) in chiave disneyana, tiranno saturniano con manie di grandezza che si ritroverà ad affrontare un ignaro Paperino.
Chi crede che i contributi di Carlo Chendi a Topolino si fermino qui, non ha ancora visto nulla. Il meglio deve ancora arrivare: su Topolino n. 236 sarà pubblicata Pippo e la fattucchiera, prima storia di una fortunata serie con protagonista il duo Pippo-Nocciola; crea per l’avventura Paperino e il turista spaziale il discusso personaggio di Ok Quack; in una storia con protagonista il già menzionato papero alieno, Zio Paperone e la moneta disco volante, dà alla luce Umperio Bogarto, l’investigatore dalle inafferrabili e dubbie capacità di detective.
Ma forse la miglior invenzione della penna di Carlo Chendi resta una delle numerose identità segrete di Paperino, ovvero l’Agente Qu-Qu 7 (Quasi Qualificato n. 7), assunto dalla PIA (Paperon Intelligence Agency) per proteggere il patrimonio dello zio multimiliardario con un’opera di controspionaggio. Apparso per la prima volta nella storia Paperino missione Bob Fingher, l’agente sarà protagonista di una saga che dura ancora oggi, spesso affiancato dal degno collega Me-Se 12, alias Paperoga.
L’ultima storia che Carlo Chendi ha scritto per Topolino è Pippo scudiero della tavola rotonda del 2013. In essa, l’allampanato protagonista è affiancato, come ai vecchi tempi, dalla fattucchiera Nocciola, in una commovente coincidenza.
Il ricordo dei colleghi
Carlo Chendi è ricordato con affetto da alcuni colleghi del mondo del fumetto:
Lutto nel mondo del fumetto
Grazie al suo fenomenale curriculum che ha spaziato in ogni genere, protagonista e pubblicazione, Carlo Chendi è stato insignito di numerosi premi. Premio Copertina d’Argento della Walt Disney Company (1994) del Premio Yellow Kid come migliore autore (1996), del Premio UGiancu come miglior sceneggiatore (2001) e del Premio Papersera alla Carriera (2010).
Ma, ancora più importante e non qualificabile con alcun trofeo, Carlo Chendi ha avuto l’onore di essere stato per anni fidato amico di penna dell’Uomo dei Paperi Carl Barks, a cui ha peraltro dedicato la XXXIII edizione della Mostra Internazionale dei Cartoonists da lui fondata. Siamo sicuri che i due Maestri, ovunque ora siano, abbiano lasciato ai posteri un inestimabile tesoro per gli anni a venire, e possano continuare a esserne fieri.
Potrebbe interessarti anche: Il Dottor Paperus, la vecchia ma attuale parodia di Faust
Letizia Somma
© Disney, Panini, Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi
Fonti: Wikipedia, PaperPedia, Il Sole 24 Ore, Topolino