Da oggi su Disney+: i nuovi corti di Pippo per sopravvivere al lockdown

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Da oggi mercoledì 11 Agosto 2021 sulla piattaforma streaming Disney+ arrivano i tre nuovi corti animati di Pippo: How to stay at home, una guida strampalata per sopravvivere al lockdown.

I nuovi corti di Pippo, un omaggio alla serie degli How to…

Pippo da il meglio di sé nell’animazione. Alto, dinoccolato e goffo, il suo punto di forza sta nella comicità fisica. Non per niente il personaggio di Pippo ha fatto la sua primissima apparizione proprio su schermo nel 1932, come comprimario di Topolino nei cortometraggi a lui dedicati. In pochi anni aveva già conquistato un corto tutto suo, Pippo e Wilbur (1939); solo tre anni dopo cominciava la celebre serie degli How to…

Come fare a: giocare a baseball, andare a cavallo, nuotare, ma anche dormire. In questa lunga serie, andata in onda tra gli anni ’40 e ’50, il nostro volenteroso Pippo si è messo a disposizione del pubblico per istruire grandi e piccini nelle attività più disparate. Pippo: How to stay at home (nella versione italiana Divertirsi in sicurezza) ricalca il format che tanto ci ha appassionati, proponendo una serie di tre nuovi corti ispirati al lockdown.

Tre pillole che raccontano una quotidianità in cui è molto facile immedesimarci e, perché no, riconoscerci. Chi non ha avuto qualche farsesco intoppo nel tentativo di indossare correttamente una mascherina? Alzi la mano chi non si è cimentato nella preparazione di panificati e manicaretti durante i mesi di lockdown, o chi non si è lasciato sedurre dalla combinata divano e serie TV. Be’, sappiate che ci è passato anche Pippo. Ed ecco come è andata.

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i corti di pippo divertirsi in sicurezza

Tutta la comicità di Pippo… in soli tre minuti!

Impazienti di rivedere il nostro amato Pippo alle prese con la sua buffa quotidianità, abbiamo divorato i tre corti rilasciati oggi sulla piattaforma streaming Disney+.

La prima cosa che salta all’occhio è la durata di ogni singolo episodio, di soli due/tre minuti rispetto ai classici degli anni ’40 e ’50 che vantavano una media di otto minuti a puntata. Delle vere e proprie pillole, non per questo meno degne delle originali che semplicemente si adattavano al format del cartone animato destinato alla sala cinematografica. Nell’era di Tik Tok, dove l’attenzione dello spettatore non supera la soglia dei quindici secondi, la riduzione a tre minuti per episodio è un’evoluzione quasi spontanea.

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goofy how to stay at home

Un grande punto a favore è sicuramente la scelta di utilizzare l’animazione tradizionale in 2D, anziché l’ormai consueta animazione in CGI. Una sorta di continuazione della serie interrotta negli anni Cinquanta, di cui vengono ripresi anche i format di introduzione e chiusura del corto. Anche la voce nella versione originale rimane quella del doppiatore ufficiale Bill Farmer, mentre la voce narrante è di Corey Burton. Il doppiaggio italiano conferma la voce di Roberto Pedicini, doppiatore ufficiale di Pippo dal 1999, e la calda voce narrante del noto Michele Kalamera (ne riconoscerete per esempio la voce di Razoul, il comandante delle guardie del Palazzo di Agrabah, Aladdin).

La direzione dei corti è stata affidata al leggendario Eric Goldberg, noto per le animazioni del Genio in Aladdin e la regia del lungometraggio Pocahontas. La supervisione per l’animazione è a cura di Mark Henn (La SirenettaLa Bella e la Bestia) e Randy Haycock (Il Re LeoneHercules), mentre la produzione è di Dorothy McKim.

Come indossare la mascherina

Già dal primo corto possiamo distinguere la funzione educativa, oltre che ludica, che vuole dare questa nuova, breve serie di corti. Una voce narrante illustra il corretto uso della mascherina a un Pippo che, impacciato, fa del suo meglio per adeguarsi alle nuove disposizioni. Con la sua proverbiale goffaggine, l’ingenuo Pippo riesce a prepararsi per affrontare il mondo esterno in totale sicurezza… o quasi! Il più breve dei corti fa largo uso della comicità fisica del buffo pippide, in un concentrato di maldestre e divertenti vicissitudini che riusciranno a strapparvi un genuino sorriso.

Imparare a cucinare

Cosa succede quando Pippo cerca di improvvisarsi chef gourmet? Spoiler alert: la casa non salta in aria. Diffidenti, so che lo avete pensato! E invece in questo adorabile corto Pippo vi stupirà, dando sfoggio di tutta la sua creatività e del suo incrollabile ottimismo. Con un sorriso di sincera soddisfazione, a fine episodio Pippo sfornerà un manicaretto che (resti tra noi) non vi consigliamo di cucinare ai vostri ospiti.

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i corti di pippo imparare a cucinare

La maratona televisiva

Se pensavate che spiaggiarsi sul divano a guardare serie TV fosse così semplice da non richiedere un tutorial, vi ricrederete dopo aver guardato questo episodio. Perché Pippo lo sa fare molto bene, forse anche meglio di voi. Servendosi di tutta l’agilità e flessibilità che può offrire lo snodato corpo del nostro “maratoneta”, il corto esalta le capacità multitasking di chi riesce a sopravvivere (contro ogni aspettativa) a una maratona di serie TV. In questo episodio, inoltre, è più evidente che mai lo sfondamento della quarta parete da parte del narratore, che arriva quasi a interagire fisicamente con il personaggio di Pippo.

SPECIALE: Come presentare un regista

Se questa nuova produzione dei Walt Disney Animation Studios vi ha appassionati e volete saperne di più, nella sezione Extra di Disney+ potete trovare uno speciale dietro le quinte. Bozzetti, tecniche di animazione, interviste e curiosità direttamente dal regista, dai produttori e dai disegnatori della serie Pippo: How to stay at home.

goofy how to dance

How to stay at home: il giudizio finale

Con la realizzazione di Pippo: How to stay at home, Disney dà il proprio contributo alla vasta produzione artistica di opere a sfondo lockdown che ha ispirato il mondo dell’Arte nell’ultimo anno e mezzo. Lo fa con la tipica spensieratezza che da sempre caratterizza i personaggi comici dei cortometraggi Disney, ma non senza tralasciare l’aspetto educativo. Sebbene i temi proposti dai corti siano stati esaurientemente trattati dalle più disparate forme di arte, il risultato è qualitativamente apprezzato e divertirà tutta la famiglia.

Il ritorno agli originali How to… è una piacevole sorpresa per i nostalgici, soprattutto perché mantengono lo stile di apertura, le musiche e l’animazione tradizionale dei classici anni ’40 e ’50. Ma nonostante la qualità delle animazioni e delle voci impiegate nella produzione sia ottima, una notevole differenza con gli originali c’è e si fa sentire: la lunghezza degli episodi.

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In soli due o tre minuti di corto è di certo possibile condensare tutta la comicità di Pippo, tuttavia si sente la mancanza di quelle sceneggiature complesse e di quell’aspetto “istruttivo” che rendeva i vecchi How to… dei must watch. Ricordate le sezioni degli oggetti degli episodi L’arte dello sciare (1941) e Come giocare a baseball (1942)? Una chicca originale che permetteva di apprendere attraverso il divertimento la struttura di uno scarpone da sci o di una palla da baseball. Questi nuovi corti si ripropongono forse di essere più educativi in fatto di comportamento che didattici.

Per il momento questa prima stagione si compone solamente di tre episodi, né sono stati rilasciati rumors di future produzioni; la nostra speranza è che si aggiungano altri corti, magari un po’ più lunghi dei precedenti. E se non tratteranno più il tema lockdown (perché diciamocelo, speriamo che l’emergenza finisca prima del rilascio dei prossimi episodi) sarà comunque un piacere vedere Pippo alle prese con le piccole, grandi difficoltà quotidiane. E, perché no, rispecchiarci nei suoi modi buffi e spensierati.

Alessandra de Marchi

Fonte: Disney+
Immagini ©Disney

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