La lista completa dei Classici Disney

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Alzi la mano chi si è chiesto, almeno una volta, se un film faccia parte della lista dei Classici Disney o meno. Spesso c’è grande confusione a riguardo, abbiamo quindi deciso di mettere un po’ di ordine. Pensate che Anastasia faccia parte dell’elenco dei Classici Disney? Ci dispiace deludervi. Ma questo articolo fa decisamente per voi.

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Come fa un film a entrare nella lista dei Classici Disney?

Per Classici Disney si intende l’elenco di film di animazione prodotti dai Walt Disney Animation Studios (inizialmente Walt Disney Productions e successivamente Walt Disney Feature Animation) dal 1937, anno in cui fu distribuito Biancaneve. Attualmente l’elenco comprende 61 film, di cui l’ultimo (Strange World) non sarà disponibile prima della fine del 2022. L’ultimo film fruibile dal pubblico invece è il 60°, Encanto, uscito a marzo.

Alla lista dei Classici Disney appartengono solo film prodotti dai Walt Disney Animation Studios e sono esclusi i film in collaborazione coi Pixar Animation Studios (quindi niente Toy Story, Inside Out, Soul o Luca). Non possono fregiarsi del nome Classico nemmeno i sequel dei Classici, a meno che non siano inclusi nel canone ufficiale. Appartengono a questa lista alcuni film come Bianca e Bernie nella terra dei canguri, Ralph Spacca Internet e Frozen II – Il segreto di Arendelle. Infine, sono esclusi dalla lista anche i cortometraggi (quindi niente Silly Symphonies).

Tra i requisiti per entrare nella lista dei Classici non sono discriminanti né la durata (il mediometraggio Saludos Amigos è di soli 42 minuti) né la presenza di scene in live action. La lista ufficiale è stata stilata nel 2008 e ribadita in un video celebrativo del 2010 sui primi 50 Classici Disney, per promuovere Rapunzel – L’intreccio della torre (Tanlged).

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Il problema della numerazione nella lista dei Classici Disney

La nomenclatura “Classico” ha portato nel corso degli anni a confusione e cambiamenti. Alcuni film, inizialmente, si fregiavano di questo titolo per poi perderlo in un secondo momento. È il caso di alcuni film realizzati con la tecnica di animazione mista. La numerazione effettiva è cominciata da metà degli anni ’80, quando è iniziata la distribuzione delle VHS, con la numerazione crescente 1° Classico Disney, 2° Classico Disney etc…

Il primo cambiamento avviene nel 2004 quando Michael Eisner, CEO della Walt Disney Company fino al 2005, dichiarò che da quel momento gli studios avrebbero realizzato solo lungometraggi animati in CGI. Quindi i film successivi non avrebbero avuto la dicitura Classico né avrebbero seguito la numerazione ufficiale che si sarebbe fermata al Classico Disney numero 45 Mucche alla riscossa.

Con l’arrivo di John Lasseter come direttore creativo dei WDAS e della Pixar, la precedente decisione di Eisner è stata annullata, con la promessa di un ritorno ai lungometraggi animati in tecnica tradizionale. Per la lista definitiva dei Classici, con l’inserimento dei film esclusi dal conteggio iniziale, bisogna aspettare il 2008.

Un film con problemi di nomenclatura è stato Dinosauri, inizialmente pubblicizzato come il 38° Classico Disney insieme a Fantasia 2000. Nella distribuzione in video il film non solo ha perso la numerazione, ma anche il marchio di “Classico Disney”. Fantasia 2000, invece, ha continuato a mantenere la numerazione di 38° Classico. Solo successivamente, con l’elenco ufficiale stilato nel 2008, Dinosauri ha guadagnato la sua 39° posizione e il marchio di Classico, entrando a far parte del canone ufficiale.

john lasseter
John Lasseter

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Perché i sequel non fanno parte della lista dei Classici Disney?

Per Walt Disney era impensabile produrre seguiti dei lungometraggi animati: quindi, finché lui era in vita, non furono mai realizzati. Il primo sequel ufficiale è arrivato solo nel 1990 con Bianca e Bernie nella terra dei canguri. Durante la sua distribuzione in Home Video accanto al nome è stata aggiunta la dicitura 29° Classico Disney. Dal 1994 con Il ritorno di Jafar è iniziata una massiva produzione di sequel (soprannominati in modo dispregiativo cheapquel in relazione al budget non stellare a loro disposizione), la maggior parte dei quali direct to video. Per questo motivo nessuno di questi lungometraggi fa parte della lista del Classici Disney. Alcuni, invece, sono stati rilasciati al cinema: in Italia la Buena Vista, al momento della distribuzione in videocassetta, ha accompagnato il titolo al marchio “I Classici Disney”.

il ritorno di jafar

Dopo la diffusione della lista ufficiale dei Classici Disney da parte dei Walt Disney Animation Studios, titoli come Il libro della giungla 2 sono stati estromessi dall’elenco e la numerazione ha finalmente trovato il suo ordine.

L’elenco dei Classici Disney è divisibile in nove periodi: Epoca d’oro, Epoca di guerra, Epoca d’argento, Epoca di bronzo, Medioevo, Rinascimento, Epoca sperimentale, Revival e New Era.

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Lista dei Classici Disney

Epoca d’oro

La cosiddetta Epoca d’oro consiste nel primo ciclo di lungometraggi Disney, che comprende i film usciti tra il 1937 e il 1942. Sono cinque Classici Disney a cui ha direttamente lavorato Walt Disney e che hanno rivoluzionato lo stile e le tecniche di animazione del tempo. I cinque titoli che appartengono a questo primo ciclo sono:

  • 1. Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs), il primo lungometraggio animato della storia realizzato in animazione tradizionale, uscito nelle sale cinematografiche nel 1937. Quando nel 1934 Walt Disney rese pubblico al New York Times questo progetto, tutti lo definirono Disney’s Folly, ovvero “la follia di Disney”.
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  • 2. Pinocchio (Pinocchio) uscito al cinema nel 1940 e penalizzato nella sua diffusione dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Come il precedente film, anche Pinocchio è basato su una fiaba: l’ispirazione è in questo caso il romanzo per ragazzi di fine ‘800 Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi.
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  • 3. Fantasia (Fantasia) il rivoluzionario e ambizioso film del 1940, realizzato in animazione e live action, in cui musica e immagine si fondono in una sinergia perfetta. Il design moderno di Topolino fu concepito appositamente per l’episodio L’Apprendista Stregone. Walt Disney avrebbe voluto rinnovare all’incirca ogni tre anni il film, aggiungendo sempre nuovi segmenti, ma il risultato non soddisfacente al botteghino lo fece desistere.
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  • 4. Dumbo – L’elefante volante (Dumbo) il film, uscito nel 1941, è stato prodotto con poco budget per recuperare le perdite finanziarie successive a Fantasia. È una favola sulla diversità con protagonista il celebre elefantino con le orecchie giganti. Con i suoi 64 minuti di durata è il lungometraggio più breve della lista dei Classici Disney. Il film è tornato in auge dopo recenti controversie.
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  • 5. Bambi (Bambi) del 1942 è l’ultimo film dell’Epoca d’oro. È basato sul libro Bambi, la vita di un capriolo di Felix Salten ed era nei progetti di Walt Disney già dopo Biancaneve, ma per problemi di soggetto e animazione realistica è stato posticipato in favore di Pinocchio.
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Epoca di guerra

Questa fase è direttamente influenzata dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla scarsa diffusione dei film nel mercato europeo. Sono film a episodi, alcuni non particolarmente lunghi, cronologicamente distribuiti successivamente ai corti bellici, alcuni dei quali realizzati con poco budget e riadattando corti precedenti. Il clima di incertezza e di instabilità di quegli anni ha portato anche alla realizzazione di maschere antigas su Topolino. I sei film di questa epoca sono usciti tra il 1943 e il 1949.

  • 6. Saludos Amigos (Saludos Amigos) uscito nelle sale cinematografiche nel 1942 è il primo dei sei film a episodi che compongono l’epoca di guerra. Grazie alla sua durata di soli 42 minuti, il mediometraggio animato detiene il primato di Classico Disney più breve. Consiste in una sorta di diario di viaggio in giro per il Sudamerica tra episodi in animazione tradizionale e spezzoni in live action. In uno dei cortometraggi, Aquerela do Brazil, fa la sua prima apparizione José Carioca.
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  • 7. I Tre Caballeros (The Three Caballeros), uscito nel 1945, è il secondo film nato per favorire l’amicizia tra gli Stati del continente americano. Anche qui gli episodi mostrano scene ambientati in vari Paesi del Centro e Sudamerica il cui filo conduttore sono i regali di Paperino, inviatigli – tra gli altri – dai suoi amici Panchito Pistoles e José Carioca, con cui forma il trio dei Tre Caballeros (che per poco non sono stati i Quattro Caballeros).
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  • 8. Musica Maestro (Make Mine Music) è apparso nei cinema nel 1946, a guerra finita. Tra i sei film a episodi, è il primo prodotto non per fini diplomatici. La scarsità di budget e di personale ha portato alla realizzazione di quello che avrebbe dovuto essere il seguito “popolare” di Fantasia, grazie all’utilizzo di musica più contemporanea. I segmenti presenti nel film sono 10, scollegati tra loro.
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  • 9. Bongo e i tre avventurieri (Fun & Fancy Free) del 1947 è diviso in due segmenti: Bongo, la storia di un orsacchiotto scappato dal circo che vorrebbe vivere libero nella natura, e Topolino e il fagiolo magico, l’adattamento del racconto popolare Jack e la pianta di fagioli con protagonisti Topolino, Paperino e Pippo. L’ultimo segmento è narrato dal ventriloquo Edgar Bergen con l’aiuto dei suoi pupazzi Charlie e Mortimer.
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  • 10. Lo scrigno delle sette perle (Melody Time) uscito nel 1948, è diviso in sette segmenti (come suggerito dal titolo). Alcuni episodi raccontano storie del folklore americano, accompagnati da popular music e musica folk. Nell’episodio Tutta colpa della Samba tornano José Carioca e il folle Aracuan.
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  • 11. Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (The Adventures of Ichabod and Mr. Toad) è un film del 1949 diviso in due segmenti, basati su Il vento tra i salici e La leggenda di Sleepy Hollow. È l’ultimo film a episodi, che pone fine al ciclo dell’Epoca di guerra.
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Epoca d’argento

L’Epoca d’argento include i Classici Disney prodotti dal 1950 al 1967, anno successivo alla morte di Walt Disney. In questi lungometraggi animati si torna all’adattamento di fiabe popolari, oltre che a un elemento fortemente caratterizzante del cinema disneyano: le canzoni.

  • 12. Cenerentola (Cinderella) del 1950 è il primo film nella lista dei Classici Disney a includere canzoni protette da copyright, detenuto dalla società Walt Disney Music Company. Le origini della fiaba di Charles Perrault da cui è tratto il lungometraggio derivano da antichi racconti popolari, riadattati nel corso del tempo da numerosi novellieri.
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  • 13. Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland) del 1951 è in un certo senso il secondo tentativo di adattamento dei libri di Lewis Carroll da parte di Walt Disney. Il primo era stata la serie di cortometraggi in tecnica mista, le Alice Comedies, rilasciati dal 1924 al 1927. Il film inizialmente fu un flop al botteghino ma venne riscoperto nel 1968 e riproposto nei cinema statunitensi dal 1974.
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  • 14. Le avventure di Peter Pan (Peter Pan) uscito nel 1953, ispirato al libro Peter Pan di James Matthew Berrie, è anche l’ultimo film a cui hanno partecipato tutti i Nine Old Men, gli storici animatori della Company. Inoltre, è anche l’ultimo lungometraggio dell’elenco dei Classici Disney a essere distribuito nei cinema dalla RKO Pictures. Dal film successivo la distribuzione è affidata alla Buena Vista Distribution, la compagnia fondata da Walt Disney.
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  • 15. Lilli e il Vagabondo (Lady and the Tramp) è arrivato nei cinema nel 1955 ed è il primo Classico realizzato in Cinemascope. L’idea di realizzare un film con un cane Springer Spaniel protagonista era già nei piani di Walt Disney dal 1937, su suggerimento dello storyman Joe Grant. Il progetto rimase nel cassetto fino agli anni ’40, quando Disney ebbe modo di leggere il racconto Happy Dan, The Whistling Dog di Ward Green. Dopo numerose vicissitudini, il film, con la celebre scena degli spaghetti rimasta nell’immaginario collettivo, arrivò nei cinema nel 1955, quasi vent’anni dopo l’idea iniziale di Grant.
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  • 17. La carica dei cento e uno (One Hundred and One Dalmatians) ha visto la luce nel 1961 ed è basato sull’omonimo romanzo di Dodie Smith. È inoltre il primo film realizzato utilizzando la tecnica xerografica, inventata da Ub Iwerks, che permetteva di saltare la fase dell’inchiostrazione, molto costosa.
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  • 18. La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è del 1963 anche se Walt Disney aveva acquisito i diritti cinematografici dell’omonimo romanzo di T.H. White già nel 1939. È l’ultimo Classico Disney della lista a essere rilasciato prima della dipartita di Disney.
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  • 19. Il libro della giungla (The Jungle Book), arrivato nei cinema nel 1967, è l’ultimo film a cui Walt Disney ha preso parte nella produzione, senza però poterne vedere il risultato finale. Basato sull’omonimo libro di Rudyard Kipling, contiene scene riciclate da precedenti Classici.
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Epoca di bronzo

La fase di transizione che precede il cosiddetto Medioevo è caratterizzata dal riciclaggio di sequenze di vecchi Classici Disney. Questa epoca racchiude l’elenco di Classici Disney usciti tra il 1970 e il 1977.

  • 20. Gli Aristogatti (The Aristocats), uscito nel 1970, ha l’infausto primato di essere l’ultimo film approvato da Walt Disney. Questo Classico si inserisce nella scia di film di animazione, iniziata con La carica dei 101, caratterizzati da ambientazioni più urbane e contemporanee, sagace humor (anche e soprattutto da parte del villain) e animali nel ruolo di protagonisti.
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  • 21. Robin Hood (Robin Hood) uscito nel 1973, è il primo film prodotto interamente dopo la morte di Walt Disney ed è basato sulle gesta dell’eroe popolare del Regno Unito. Per motivi di budget risicato, molte scene sono riciclate da precedenti Classici.
robin hood
  • 22. Le avventure di Winnie the Pooh (The Many Adventures of Winnie the Pooh) del 1977 è il primo di molti lungometraggi animati con protagonista l’orsetto Winnie the Pooh e i suoi amici. È l’adattamento di alcuni capitoli dei libri per bambini Winnie Puh e La strada di Puh di A.A. Milne. Le canzoni inoltre sono state scritte tutte dai Fratelli Sherman.
le avventure di winnie the pooh
  • 23. Le avventure di Bianca e Bernie (The Rescuers), uscito sempre nel 1977, ha come protagonisti due topi membri della Società Internazionale di Salvataggio. Nel 1990 è stato realizzato il sequel, ambientato in Australia, rendendolo il primo film della lista dei Classici Disney ad avere un sequel canonico. La seconda edizione di VHS del 1999, distribuita negli Stati Uniti, è stata ritirata dal commercio a causa della presenza di due frame ambigui.
le avventure di bianca e bernie

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Medioevo

Il clima di incertezza e di instabilità iniziato con la morte di Walt Disney raggiunge l’apice in questa fase. Complici l’incedere della concorrenza, il cambio generazionale (resosi obbligatorio per via del pensionamento dei Nine Old Men) e l’emorragia di personale causata dalla partenza di Don Bluth per fondare la sua casa di produzione, i film di questa epoca hanno visto un inesorabile allontanamento del pubblico.

  • 24. Red e Toby nemiciamici (The Fox and the Hound), uscito dopo ben quattro anni rispetto all’ultimo Classico Disney, ha visto la luce solo nel 1981. È il primo film la cui realizzazione è affidata completamente alla nuova generazione di animatori e senza la presenza della “vecchia guardia” dei Nine Old Men. Il lungometraggio è liberamente ispirato al romanzo The Fox and the Hound di Daniel P. Mannix.
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  • 25. Taron e la pentola magica (The Black Cauldron) è uscito nelle sale cinematografiche nell’estate del 1985. È il primo Classico Disney della lista a iniziare con il logo con il castello bianco e lo sfondo celeste. La produzione del film è cominciata nel 1973 quando la Company ha acquistato i diritti cinematografici della saga fantasy Le cronache di Prydain di Lloyd Alexander.
taron e la pentola magica
  • 26. Basil l’investigatopo (The Great Mouse Detective) del 1986, è una sagace parodia della saga di Sherlock Holmes. Lo stesso nome del protagonista è un omaggio a Basil Rathbone, l’attore noto per aver interpretato il celebre detective. Il film è stato diretto da John Musker e Ron Clements, che hanno lasciato la produzione di Taron e la pentola magica per iniziare un nuovo progetto basato sulla serie di romanzi per bambini Basil of Baker Street di Eve Titus.
basil l'investogatopo
  • 27. Oliver & Company (Oliver & Company), del 1988, fa parte dei lungometraggi considerati “proto-Rinascimento” insieme a Basil l’investigatopo e Le avventure di Bianca e Bernie. Questi film hanno fornito le basi sotto il profilo del progresso tecnico, musicale e narrativo per i Classici successivi. È vagamente ispirato al romanzo Oliver Twist di Charles Dickens. È la seconda volta che la Company trae ispirazione dalle opere dell‘autore inglese: la prima è avvenuta nel 1983 con Canto di Natale di Topolino.
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Rinascimento

Per Rinascimento Disney si intendono i film usciti tra il 1989 e il 1999 che riportarono i Walt Disney Animation Studios alla ribalta nell’industria cinematografica. Da La Sirenetta si è tracciato il solco per i successivi film: scene musicali cantate, protagonista giovane (spesso orfano), la presenza di una trama sentimentale e di animali amici del protagonista nelle vesti di aiutanti e personaggi secondari. Durante la realizzazione dei film del Rinascimento iniziano le prime, autentiche sperimentazioni digitali che, insieme alle colonne sonore, rendono quest’epoca, probabilmente, la più apprezzata e ricordata. Il nome Rinascimento fu coniato da Jeffrey Katzenberg, all’epoca direttore della sezione cinematografica della Walt Disney Pictures.

  • 28. La Sirenetta (The Little Mermaid), uscito nel 1989, segna l’inizio del Rinascimento Disney. Si torna alla fiaba, questa volta liberamente ispirata a Den Lille Havfrue di Hans Christian Andersen, raccontata sotto forma di musical. È l’ultimo film in cui si utilizza la tecnica xerografica e quello da cui iniziano le prime sperimentazioni con il sistema di colorazione e composizione digitale delle immagini CAPS. Ognuno dei personaggi ha una psicologia ben definita e il villain principale, Ursula, è tra le più apprezzate tra i Cattivi presenti nell’elenco dei Classici Disney.
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  • 29. Bianca e Bernie nella terra dei canguri (The Rescuers Down Under), del 1990, è il primo sequel canonico inserito nell’elenco dei Classici Disney. Inoltre è anche il primo lungometraggio la cui post-produzione è eseguita utilizzando il software CAPS, precedentemente sperimentato in La Sirenetta.
bianca e bernie nella terra dei canguri
  • 30. La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast), uscito nelle sale nel 1991, è ispirato al film del 1946 La Belle et la Bete di Jean Cocteau. A sua volta questo film si è ispirato alla fiaba popolare raccontata da numerosi autori tra cui Madame Leprice de Beaumont. È inoltre il primo lungometraggio animato a essere candidato all’Oscar come miglior film. Esistono anche due midquel del film, uno dei quali ambientato a Natale.
la bella e la bestia
  • 31. Aladdin (Aladdin) del 1992 si basa sul racconto persiano Aladino e la lampada meravigliosa contenuto in Le mille e una notte. La prima idea del film, nonché dei testi di alcune delle canzoni, è di Howard Ashman, che non ha avuto modo di vedere il risultato finale a causa della sua prematura dipartita. Oltre alla colonna sonora, molto del successo del film è dovuto anche all’impeccabile doppiaggio del Genio, interpretato da Robin WIlliams basandosi molto sull’improvvisazione.
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  • 32. Il Re Leone (The Lion King), uscito nel 1994, è liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare, con rimandi anche alla Bibbia. Chiamato ironicamente dagli addetti ai lavori “il Bambi d’Africa” per le somiglianze con il film del 1942, ha vinto due Premi Oscar: Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone (Can you feel the love tonight).
il re leone
  • 33. Pocahontas (Pocahontas), uscito nel 1995, è il primo film della lista dei Classici Disney a essersi ispirato a un avvenimento storico realmente accaduto. Uno dei punti di forza del lungometraggio è la colonna sonora, premiata con due premi Oscar: miglior colonna sonora e miglior canzone, Colors of the wind. Prodotto nello stesso periodo del Re Leone, Pocahontas era considerato, tra i due, il film di punta dagli addetti ai lavori.
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  • 34. Il Gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame), del 1996, è un adattamento di Notre Dame de Paris di Victor Hugo. L’antagonista principale, Frollo, è stato riadattato da arcidiacono in giudice per evitare problemi con le istituzioni religiose. Per alleggerire la trama (un po’ troppo cupa per un Classico Disney) è stato modificato il finale in modo da dare una parvenza di lieto fine; inoltre, i Gargoyles sono stati aggiunti come contrappunto comico.
il gobbo di notre dame
  • 35. Hercules (Hercules), del 1997, è il secondo tentativo dei Walt Disney Animation Studios di raccontare scene tratte dalla mitologia greca (la prima è da rintracciarsi nel segmento Pastorale di Fantasia). Il character design e l’intero stile del film pescano a piene mani dalla tradizione artistica dell’antica Grecia. Si inizia a intravedere una spiccata vena umoristica che permea tutto il film, malgrado la presenza di momenti drammatici. Questa goliardia crescente è una caratteristica che troverà il suo apice in Le follie dell’Imperatore.
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  • 36. Mulan (Mulan), uscito nel 1998, è stato realizzato nella succursale in Florida della Walt Disney Feature Animation (i futuri WDAS). L’ispirazione è liberamente tratta dall’antica leggenda cinese di Hua Mulan. Il draghetto custode di Mulan, Mushu, non era inizialmente previsto: è stato Roy. E. Disney, nipote di Walt, a suggerirne l’inserimento. Anche il grillo Cri-Kee è stato aggiunto successivamente e con molta insistenza da parte del character designer Joe Grant.
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  • 37. Tarzan (Tarzan), ultimo film del Rinascimento Disney, esce nelle sale cinematografiche nel 1999. La storia è basata sul romanzo Tarzan delle scimmie di Edgar Rice Burroughs e la colonna sonora è stata scritta e cantata da Phil Collins. L’artista ha personalmente eseguito i brani anche in italiano, spagnolo, francese e tedesco.
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Epoca sperimentale

È un periodo di rinnovamento e, come suggerisce il nome, di sperimentazione. Viene abbandonata quasi del tutto l’animazione tradizionale a vantaggio della CGI. Spariscono quasi completamente le relazioni amorose tra i protagonisti e il focus si sposta sulle storie individuali. Racchiude l’elenco di Classici Disney rilasciati tra il 2000 e il 2008.

  • 38. Fantasia 2000 (Fantasia 2000), realizzato in occasione del 60esimo anniversario di Fantasia, è stato distribuito nel 1999. Come il film del 1940, anche Fantasia 2000 è diviso in 8 segmenti musicali, eseguiti dalla Chicago Symphony Orchestra. L’idea di produrre un seguito di Fantasia era già tra i progetti di Walt Disney, ma era stato accantonato dopo il suo deludente risultato al botteghino.
fantasia 2000
  • 39. Dinosauri (Dinosaur) è il Classico che ha inaugurato il nuovo millennio. Malgrado sia stato distribuito nel 2000, non è stato incluso nella lista dei Classici Disney fino al 2008. La prima idea di realizzare un film sui dinosauri risaliva al 1988: avrebbe dovuto essere in stop-motion e senza dialoghi. È stato il primo Classico realizzato totalmente in CGI, grazie al supporto di un apposito team di sviluppo chiamato Secret Lab.
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  • 40. Le follie dell’imperatore (The Emperor’s New Groove) del 2000 era stato inizialmente pensato come un musical epico, dai toni più cupi, chiamato Kingdom of the sun. La trama del musical si sarebbe dovuta basare su Il Principe e il Povero di Mark Twain. Dopo numerosi rifacimenti e stravolgimenti di trama il film si è evoluto, perdendo l’iniziale vena drammatica a vantaggio di una storia fortemente incentrata sulla carica comica dei personaggi.
le follie dell'imperatore
  • 41. Atlantis – L’impero perduto (Atlantis: The Lost Empire), uscito nel 2001, è liberamente ispirato a Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne. Per quanto riguarda la leggenda di Altantide, invece, la suggestione deriva dai due dialoghi di Platone che ne parlano: Timeo e Crizia. La lingua del popolo di Atlantide è stata ideata da Marc Okrand, il glottoteta che ha creato anche la lingua dei Klingon in Star Trek.
atlantis l'impero perduto
  • 42. Lilo & Stitch (Lilo & Stitch), del 2002, inizia a muovere i primi passi già nel 1985 quando Chris Sanders, capo artista degli storyboard della Disney Feature Animation, realizzò Stitch come personaggio di un libro per bambini. Inizialmente la storia avrebbe dovuto essere ambientata in Kansas. Per il character design dei personaggi femminili presenti nel film, gli animatori si sono ispirati alle donne polinesiane dipinte da Paul Gauguin.
lilo & stitch
  • 43. Il Pianeta del tesoro (Treasure Planet), uscito nel 2002, riscrive il romanzo L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson in chiave fantascientifica con tratti steampunk. Malgrado sia stato un flop al botteghino, è stato accolto positivamente dalla critica. I’m Still Here, la canzone che racconta i pensieri di Jim mentre inizia a vedere in Silver una potenziale figura paterna dopo l’abbandono di suo padre, è cantata in italiano da Max Pezzali con il titolo Ci sono anch’io.
il pianeta del tesoro
  • 44. Koda, fratello orso (Brother Bear), del 2003, è un lungometraggio animato ambientato 5000 anni fa. La colonna sonora è stata realizzata da Phil Collins, che ha eseguito anche alcune canzoni della versione italiana. È stato inoltre quasi interamente prodotto nella succursale Disney in Florida prima della sua chiusura. La trama spirituale basata sull’uguaglianza di uomini e animali e la rappresentazione di un mondo governato dagli spiriti ha fatto insorgere associazioni di fondamentalisti cristiani.
koda fratello orso
  • 45. Mucche alla riscossa (Home on the Range), uscito nel 2004, è l’ultimo film a essere realizzato con il software CAPS. Prima della sua uscita al cinema Michael Eisner affermò che sarebbe stato l’ultimo lungometraggio realizzato in animazione tradizionale per passare solo a quella digitale. Sarebbe dovuto uscire prima di Koda, fratello orso ma per una serie di vicissitudini il loro rilascio è stato invertito.
mucche alla riscossa
  • 46. Chicken Little – Amici per le penne (Chicken Little) del 2005, da non confondere con l’omonimo cortometraggio del 1943, è il primo Classico della lista a essere realizzato completamente in CGI e solo dai Walt Disney Animation Studios senza collaborazioni esterne. È liberamente ispirato alla favola di Henny Penny e inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Nino Pulcino e la banda salvamondo.
chicken little
  • 47. I Robinson – Una famiglia spaziale (Meet the Robinsons), uscito nel 2007 e realizzato in CGI, è il primo film nella lista dei Classici Disney a essere introdotto dal fischiettante Topolino di Steamboat Willie oltre che al logo dei Walt Disney Animation Studios. Si basa sul libro A Day with Wilbur Robinson di William Joyce.
i robinson
  • 48. Bolt – Un eroe a quattro zampe (Bolt), del 2008, è l’ultimo film uscito prima dell’epoca Revival. John Lasseter, all’epoca direttore creativo dei WDAS, ne ha stravolto il progetto e la trama non convinto dalla sceneggiatura di Chris Sanders.
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Revival

Coincide con l’arrivo di John Lasseter come direttore creativo dei Walt Disney Animation Studios e della Pixar. In questa fase c’è un ritorno ai temi classici dei film Disney, accantonati nella fase precedente. Tornano quindi le fiabe, i musical e alcuni film sono di nuovo realizzati in animazione tradizionale. Le trame vantano una componente emotiva più marcata e coinvolgente, e non di rado sono presenti riflessioni sulla società moderna. Questa fase è chiamata anche Secondo Rinascimento Disney. I lungometraggi animati di questa epoca sono usciti tra il 2009 e il 2016.

  • 49. La principessa e il ranocchio (The Princess and the Frog), del 2009, è il primo lungometraggio del nuovo corso dei WDAS. È realizzato in animazione tradizionale (l’ultimo Classico realizzato con questa tecnica era stato Mucche alla riscossa). Tornano il musical e l’ispirazione fiabesca, questa volta l’omonima fiaba dei fratelli Grimm reinterpretata in The Frog Princess di E.D. Baker. L’ambientazione scelta è la New Orleans di inizio Novecento, in piena Jazz Age.
la principessa e il ranocchio
  • 50. Rapunzel – L’intreccio della torre (Tangled), uscito nelle sale nel 2010, è il film più costoso presente nella lista dei Classici Disney. Il software utilizzato per realizzare i capelli della protagonista ha fatto lievitare i costi di produzione. È basato sulla fiaba Raperonzolo scritta dai Fratelli Grimm e il titolo nella versione originale è stato cambiato in Tangled per allontanare il lungometraggio il più possibile dall’idea di fiaba.
lista dei classici disney rapunzel
  • 51. Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri (Winnie the Pooh), uscito nel 2011, è il quinto film su Winnie the Pooh uscito al cinema, ma il secondo a essere inserito nella lista dei Classici Disney. È attualmente l’ultimo Classico a essere realizzato completamente in animazione tradizionale. La trama è liberamente ispirata ai romanzi di A.A. Milne con protagonista il celebre orsacchiotto.
nuove avventure nel bosco del 100 acri
  • 52. Ralph Spaccatutto (Wreck-It Ralph), distribuito nel 2012, è ispirato al gioco Donkey Kong e si caratterizza per essere ricco di citazioni ai più importanti videogiochi. Dopo l’uscita del film la Walt Disney Company ha rilasciato un videogioco ispirato al lungometraggio, chiamato Fix-It-Felix.
ralph spaccatutto
  • 53. Frozen – Il regno di ghiaccio (Frozen), uscito nel 2013, è liberamente ispirato alla fiaba La Regina delle nevi di Hans Christian Andersen. Walt Disney aveva pensato a un adattamento della fiaba già nel 1943, ma il progetto era stato accantonato. Per l’ambientazione del film gli animatori si sono ispirati a luoghi realmente esistenti in Norvegia (come la fortezza di Akershus a Oslo) e in Canada (Hotel de Glace nel Québec).
lista dei classici disney frozen
  • 54. Big Hero 6 (Big Hero 6), del 2014, è il primo film basato su un fumetto Marvel prodotto dai WDAS. Rispetto al fumetto originale ci sono molte differenze, a partire dall’ambientazione (Tokyo nel fumetto, San Fransokyo nel Classico Disney). Per il character design di Baymax gli animatori si sono ispirati ai movimenti dei pinguini e a dei prototipi robotici in vinile.
big hero 6
  • 55. Zootropolis (Zootopia), uscito nel 2016, è il terzo Classico Disney della lista in cui i personaggi sono esclusivamente animali antropomorfi. Il mondo in cui si svolge la trama è a misura di animale, sono rispettate le reali peculiarità di ogni specie. Gli animali si sono evoluti, hanno abbandonato i loro istinti primordiali e vivono in comunità pacificamente… anche se non mancano i problemi. Razzismo, diffidenza, pregiudizi e malavita permeano il tessuto sociale.
lista dei classici disney zootropolis
  • 56. Oceania (Moana), del 2016, prende ispirazione dai miti polinesiani. Al suo interno è presente un breve ritorno all’animazione tradizionale nella miniatura tatuata sul corpo del semidio Maui. Te Kā, villain principale del film, è uno degli unici tre Cattivi nella lista dei Classici Disney a redimersi: gli altri due sono John Silver e Amos Slade.
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New Era

Quest’ultima epoca include i Classici Disney prodotti dopo le dimissioni di Lasseter dal ruolo di direttore creativo, carica ricoperta attualmente da Jennifer Lee. Questo periodo comprende i film dal 2018 in poi: per ora l’ultimo menzionato è Strange World, che uscirà alla fine del 2022.

  • 57. Ralph Spacca Internet (Ralph Breaks the Internet), del 2018, è uno dei pochi sequel canonici entrati a far parte della lista dei Classici Disney. Il film è ricco di omaggi al mondo dei videogiochi e del cinema e tutte le Principesse (tranne Biancaneve, Cenerentola e Aurora) sono doppiate (in lingua originale) dalle loro doppiatrici storiche.
ralph spacca internet
  • 58. Frozen II – Il segreto di Arendelle (Frozen II), distribuito nel 2019, è il lungometraggio animato ad aver incassato di più nella storia. È diretto da Jennifer Lee, nuova guida dei WDAS e già regista del primo Frozen. La trama ruota intorno all’origine dei poteri di Elsa.
frozen II
  • 59. Raya e l’ultimo drago (Raya and the Last Dragon), del 2021, è il primo Classico a essere stato rilasciato in contemporanea nelle sale cinematografiche e in streaming su Disney+. L’ambientazione si ispira a molte Nazioni del sudest asiatico per la realizzazione di Kumandra, il regno in cui umani e draghi un tempo vivevano in armonia.
raya e l'ultimo drago
  • 60. Encanto (Encanto) rilasciato nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 24 novembre 2021. La storia si svolge in una Colombia permeata di magia e ha come protagonista la famiglia Madrigal. Il lungometraggio ha vinto l’Oscar per il Miglior film d’animazione.
lista dei classici disney encanto
  • 61 Strange World (Strange World) che è stato rilasciato nelle sale cinematografiche statunitensi il 23 novembre 2022. La regia è affidata a Don Hall (Big Hero 6) e la trama è dichiaratamente ispirata alle pulp fiction della prima metà del secolo scorso.
Strange world

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Lungometraggi che non fanno parte della lista dei Classici Disney

Non tutti i film d’animazione targati Disney possono essere definiti dei Classici, ma alcuni hanno lo stesso fatto breccia nei cuori degli appassionati. Per esempio, i film prodotti in collaborazione con la Pixar (così come la maggior parte dei sequel, indipendentemente se prodotti per il cinema o la televisione), non possono essere annoverati tra i Classici Disney.

Non rientrano nella lista nemmeno i live-action, neppure se realizzati in tecnica mista (con alcune eccezioni). Niente Mary Poppins o Chi ha incastrato Roger Rabbit? (che non è prodotto dai WDAS bensì dalla Touchstone Pictures) dunque. Ascrivibile alla Touchstone, tra gli altri, anche Nightmare Before Christmas.

Uno dei grandi assenti del canone dei Classici Disney è In viaggio con Pippo, che non ha potuto rientrare nell’elenco per una mera questione burocratica. Si tratta in effetti di un prodotto pensato inizialmente per Disney Television, realizzato dalla Brizzi Films, uno studio di animazione capitanato dai fratelli Paul e Gaëtan Brizzi. Lo studio fu assorbito dai WDAS giusto pochi mesi dopo la produzione del film, quindi, nonostante questi ultimi abbiano comunque collaborato alla realizzazione del lungometraggio, In viaggio con Pippo non può essere considerato un Classico. Il film non ce l’ha fatta nemmeno dopo il riconteggio del 2008, effettuato per far entrare Dinosauri nella lista dei Classici Disney.

Niente Gorgonzola Spray dunque. Né i concerti di Powerline né la storia tormentata tra Roxanne e Max, o il suo difficile rapporto con il padre Pippo saranno presenti tra i Classici Disney. E, molto probabilmente, non lo saranno mai.

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In viaggio con Pippo

Termina qui il lungo elenco dei Classici Disney. Speriamo di avervi chiarito le idee e di aver messo un po’ di ordine tra i numerosissimi lungometraggi che ci hanno accompagnati durante la nostra infanzia. Dopo aver letto questa guida potete definirvi massimi esperti in materia: pronti a rispondere a tono a chi vi chiederà se L’incantesimo del lago sia o no un Classico?

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Ginevra Emilia Carrero Meglio

Fonti: Wikipedia | Cinefacts | Disney Compendium

Apparato iconografico © Disney e aventi diritto

Se volete conoscere i Classici Disney più nel dettaglio il podcast Arricciaspiccia è quello che fa per voi

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