Sette scienziati Disney (più uno) che potrebbero vincere il Premio Nobel

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Il fumetto Disney prende in prestito uno dei topoi letterari più diffusi nella narrativa degli ultimi due secoli, quello che ruota attorno alla figura di geniali scienziati o inventori. Da questo prendono il via mirabolanti avventure, che vanno dall’immaginifico al grottesco, dalle atmosfere più gotiche e misteriose a quelle più futuribili e tecnologiche. Potevano forse i nostri eroi sottrarsi dall’incontrare (o dallo scontrarsi con) questi geni eccentrici, buoni o malvagi che essi siano? Vediamo oggi una carrellata di quelli che hanno avuto più successo (più uno di insospettabile).

1: Il genio infelice

Uno dei primissimi scienziati con i quali si trova a che fare Topolino è il Dottor Enigm (Doctor Einmug in originale), pioniere dell’energia atomica creato da Floyd Gottfredson e Ted Osborne nella celebre storia Topolino e il mistero dell’uomo nuvola.

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Siamo a cavallo tra il 1936 e il 1937 e gli studi sull’atomo sono la nuova frontiera della scienza. Basti pensare ai contemporanei studi di Enrico Fermi e dei suoi ragazzi di Via Panisperna, di Heisenberg, Oppenheimer, o a quelli precedenti dei Curie, di Rutherford, e del potenziale che essi promettono (la prima pila atomica – reattore nucleare – si avrà nel 1942, 5 anni dopo la fine di questa storia). Topolino e Pippo si trovano, mentre sono in volo sul loro aereo, a scoprire l’isola volante di questo strano scienziato.

La prima apparizione del dottor Enigm

Pur non ricalcandone l’aspetto fisico, il Dottor Enigm, caratterizzato da uno spiccato accento tedesco, è decisamente ispirato ad Albert Einstein, del quale anche il nome originale viene parodiato (Einmug > Ein + stein = mug = tazza). I nostri eroi e il povero scienziato dovranno vedersela con Gambadilegno e con i suoi perfidi piani di impadronirsi delle sue scoperte per poterle sfruttare a suo vantaggio. Alla fine il dottore capisce che l’umanità non è ancora pronta e decide di ritirarsi… su un altro pianeta!

La drastica decisione del dottore

Romano Scarpa (e più recentemente Casty) andrà a “ripescarlo” in una dimensione alternativa – la Dimensione Delta – dove potrà continuare indisturbato i suoi studi insieme al suo aiutante Atomino Bip Bip – un atomo personificato e ingrandito a dimensioni “umane” – per nuove avventure.

2: Il cattivo più spietato

Uno tra i più pericolosi e letali nemici di Topolino è senz’ombra di dubbio Macchia Nera (The Phantom Blot). Questo losco figuro – che sotto il cappuccio rivela le fattezze nientemeno che dello stesso Walt Disney – è un criminale che, a differenza di molti suoi “colleghi” disneyani, spesso impacciati o pasticcioni, ha fatto della sua geniale crudeltà un’arte.

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Già a partire da Topolino e il mistero di Macchia Nera (Gottfredson – De Maris, 1939), la sua prima apparizione (storia che tra l’altro vede l’esordio anche del Commissario Adamo Basettoni – Chief O’Hara), assistiamo al suo genio messo a servizio del male in un vero e proprio thriller a vignette. Il villain costruisce macchine sofisticate e sistemi alla Rube Goldberg per intrappolare e uccidere il Topo, colpevole – come al solito – di ficcare il naso e di ostacolarlo nel recupero di una certa formula segreta, che avrebbe convertito in una micidiale arma.

Non si contano poi le sue molteplici apparizioni successive, a partire dall’indimenticabile Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera (Martina – Scarpa, 1955). Negli anni a venire a seconda dell’autore non sempre il suo genio scientifico viene considerato e si passa da storie più o meno con risvolti hard boiled ad altre comiche. Comunque sia, Macchia Nera continua ad essere una minaccia per la tranquillità della povera gente e una grande gatta da pelare per i tutori dell’ordine.

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Un Macchia Nera in grande spolvero in Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera

3: L’inventore più famoso di Paperopoli

Nella storia di Carl Barks Paperino e l’amuleto del cugino Gastone fa per poche vignette la sua prima comparsa forse lo scienziato inventore più famoso dell’universo Disney: Archimede Pitagorico (Gyro Gearloose). Ogni lettore che ha un po’ di dimestichezza con il mondo papero sa chi è Archimede, eppure anche qui vi sono delle curiosità a partire dalla genesi del personaggio.

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Nato appunto come comparsa in una manciata di vignette e semplice comprimario strampalato in funzione della storia principale (voleva fare del burro con una bottiglia di panna sulla schiena e un salterello), ha saputo ritagliarsi un suo spazio, pur cambiando anche aspetto. Ad esempio, nelle sua seconda e terza apparizione (Paperino e le scatole pensanti e Qui Quo Qua e l’amuleto elettronico, sempre di Carl Barks), risulta addirittura decisamente sovrappeso!

La prima apparizione di Archimede in Paperino e l’amuleto del cugino Gastone…
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…e la sua seconda, con qualche chilo in più!

C’è poi una differenza tra le storie americane e quelle italiane. Nelle prime, pur essendo un genio incomparabile, resta comunque a modo suo un pasticcione: le implicazioni delle sue invenzioni finiscono molto spesso per rivoltarsi contro il loro fruitore. In quelle made in Italy, pur essendo presente anche questa componente, viene calcato di più l’aspetto geniale ed inventivo del personaggio, in alcuni casi quasi fosse addirittura un Deus ex machina, che, con le sue invenzioni, risolve problemi altrimenti insolvibili. Spesso, addirittura, senza di queste le imprese dei nostri eroi sarebbero impossibili o non inizierebbero neppure.

A quanto pare la genialità, comunque, sembra essere un dono di famiglia. Il nostro eroe erediterà il suo laboratorio dal padre Fulton, ma in particolare è degno di nota il nonno Cacciavite Pitagorico (Ratchet Gearloose), ugualmente geniale ed altrettanto pasticcione, compagno di avventure del giovane Paperone.

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Cacciavite Pitagorico tratteggiato da Carl Barks in Zio Paperone e la gara sul fiume (1957)

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4: Un rapace senza scrupoli

Nei fumetti esiste anche un anti-Archimede: Spennacchiotto (Emil Eagle). Inizialmente comparso come antagonista proprio dell’inventore di cui sopra (nella prima apparizione cerca di rubarne i progetti), finisce per diventare uno degli avversari principali del Super Pippo di Paul Murry e, soprattutto nelle storie sudamericane, di Paper Bat. Caratterizzato da una genialità straordinaria, Spennacchiotto usa le sue invenzioni spesso e volentieri in combutta con altri criminali, come i Bassotti (ma non solo), per riuscire ad arricchirsi alle spalle dei poveri malcapitati.

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La prima apparizione di Spennacchiotto è in Archimede Contrattacca e Vince (Lockman – Bradbury, 1966)

Sua prerogativa sono anche gli attacchi d’ira dovuti per la maggior parte dei casi alla stupidità dei suoi alleati, che spesso, con la loro inettitudine, mandano all’aria i suoi piani perfetti, o all’ingenuità dei suoi avversari, che lo sconfiggono quasi per caso. Dopo un periodo di relativo oblio, nei primi anni Duemila è tornato alla ribalta (in concomitanza con il “recupero” di Super Pippo), grazie anche alla serie Ultraheroes, dove diventa il addirittura il capo e membro fondatore dei Bad-7, gruppo di agguerriti criminali alla ricerca degli “Ultra-Pod”, necessari per il dominio del mondo.

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5: Lo scienziato felino

Non è solo la fantasia degli autori americani ad esser fervida di nuove idee e scienziati. Dalla penna di Romano Scarpa nasce Plottigat, cugino geniale di Pietro Gambadilegno, scienziato ferrato in chimica, fisica, ingegneria e in ogni branca della scienza, naturalmente applicata al crimine. Anche il suo nome è un programma: si tratta infatti di una crasi tra la parola inglese plot (trama, piano, complotto) e gatto. Nato come spalla scientifica del più famoso cugino, questo bieco genio criminale nelle storie italiane ha saputo ritagliarsi i suoi spazi con ingegnose invenzioni e formule (a volte comunque non prive di falle) e qualche breve comparsata anche all’estero. Comparirà anche in parodie come I Promessi Topi o in Topokolossal o in serie come Pippo Reporter.

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La storia di esordio di Plottigat, Topolino e il “Pippo-lupo” (testo e disegni di Romano Scarpa, 1977)

6: Il fisico baffuto

Come si fanno a conoscere i misteri celati dalle pieghe della Storia? O si fanno estenuanti ricerche di biblioteca a caccia delle fonti oppure si vanno a vedere gli eventi di persona. Quest’ultima ipotesi è resa possibile grazie alla geniale invenzione del Professor Marlin: la macchina del tempo La prima apparizione dello scienziato coincide infatti con quella della celebre macchina: stiamo parlando di Topolino e il segreto della Gioconda (Concina – De Vita, 1985).

Il nostro fisico dai capelli e baffoni rossi, sempre in lite con l’amico e collega archeologo e storico Professor Zapotec, è coprotagonista di molte storie, che vedono Topolino e Pippo come “crononauti” inviati dai professori a dipanare gli enigmi della Storia. Tra le altre cose, a mo’ di curiosità, proprio nella sua storia d’esordio, i protagonisti incontreranno un altro genio: Leonardo Da Vinci.

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Il Professor Marlin alla sua seconda apparizione in Topolino e gli enigmi del tempo

Marlin nella sua “carriera” non si è limitato a costruire la sua invenzione più famosa (la macchina del tempo), ma anche una macchina che trasforma temporaneamente gli oggetti in quello che potrebbero diventare in futuro (In Topolino e l’evoluzione fatale); una macchina che può inviare una proiezione virtuale di una persona nel futuro (Topolino e la memoria futura); un apparecchio per il teletrasporto (Topolino e l’elemento casuale). Infine inventa anche una macchina miniaturizzatrice, espediente narrativo della storia Topolino ino ino, (sceneggiata da Alessandro Sisti, disegnata da Claudio Sciarrone nel 1997) ed entrata nel Guinness dei primati come storia a fumetti più piccola del mondo.

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7: Lo scienziato dal passato tormentato

Forse lo scienziato più geniale della storia dei fumetti disneyani è un altro personaggio made in Italy e diffusosi poi in tutto il mondo: Everett Ducklair. Questo scienziato tormentato ha una storia molto interessante: già a partire dal primo numero della serie PKNA, lo si vede perseguitato dal suo stesso genio, che finisce per fargli inserire in ogni sua invenzione armi micidiali.

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Per questo deciderà di ritirarsi nel monastero di Dhasam-bul, fino a quando il suo passato ritornerà e lo costringerà a fare i conti con se stesso, la sua famiglia (si scoprirà che è proveniente dal pianeta Corona dal quale è fuggito con le due figlie) e i suoi sensi di colpa. Per questo, da gioviale alleato di Paperinik diventerà una specie di cupo antieroe (PK2), a volte collaboratore e a volte avversario del Vecchio Mantello Tarlato, per poi, nell’ultima serie (PKNE) tornare come amico.

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…+1: Il più insospettabile

Fuori lista, è uno scienziato che compare in una sola storia, ma a nostro parere è un personaggio degno di nota: il Dottor X. Nell’ultima delle grandi avventure ad ampio respiro di Floyd Gottfredson, Topolino si trova ad avere a che fare con il più grande e geniale scienziato che il mondo abbia fino a quel momento conosciuto: il misterioso Dottor X, inventore e selezionatore di una mucca nana geneticamente modificata, di nome Berenice, il cui latte ha singolari proprietà rilassanti e calmanti.

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Il geniale Dottor X in un momento di riposo

Scopriremo insieme a Topolino che il Dottore altri non è che Pippo, il quale, persa la memoria si rivela essere il cervello del secolo. In nostri eroi ne vedranno delle belle, tra spionaggi e rapimenti, fino a quando il Dottore prenderà una botta in testa tornando il solito buon vecchio rassicurante e imprevedibile Pippo.

Ci sono molti altri scienziati, geni ed inventori che lungo gli anni hanno costellato le avventure dei nostri eroi preferiti. Lasciamo ai nostri lettori scoprirli e gustarli! Qualcuno ha detto per caso Professori Acca, Kappa e Zeta?

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Don Matteo D’Arsié

Immagini © Disney, Panini comics

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