5 magiche eroine NON protagoniste di W.I.T.C.H.

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Dateci cinque iniziali e vi diremo chi sono le W.I.T.C.H., ovvero le cinque giovani eroine dell’omonimo fumetto di Disney Italia. Coi loro poteri magici, i loro innumerevoli salvataggi del mondo nel ruolo di Guardiane di Kandrakar e le loro camerette sempre da riordinare, Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin hanno fatto spuntare le ali a generazioni di ragazze e non solo. Ma fra le pagine di W.I.T.C.H., dal 2001 al 2012, abbiamo ammirato le imprese di molte altre magiche eroine oltre alle protagoniste: non tutte adolescenti, alcune con zanne affilate e altre con orecchie feline, ma tutte in grado di rappresentare un po’ dei nostri sogni, della nostra realtà e delle nostre interrogazioni di matematica.

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interrogazioni matematica rudolph
Anche un po’ dei nostri incubi

Ehi, ma che pensavate? Che le eroine di W.I.T.C.H. fossero solo quelle cinque, e per il resto solo eroici maghi e cavalieri al maschile? Il mondo di W.I.T.C.H. non è limitato da convenzioni poco magiche, e le streghe si accompagnano a guerriere, autorevoli sagge, maestre di vita e attiviste clandestine. Peccato che non tutte possano entrare nella sigla del titolo, ma per dar loro giustizia, ecco la nostra classifica delle magiche eroine più potenti e memorabili di W.I.T.C.H.!

5. Luba

Per chi non è l’Oracolo di Kandrakar, ovvero l’unico che ha il fegato di definirla “dolce“, può essere una sorpresa vedere Luba annoverata fra le magiche eroine di W.I.T.C.H.. L’orgogliosa donna-lince Custode delle Stille, che detiene le matrici dei poteri delle Guardiane dopo una carriera di maestra d’arme nel nativo mondo magico di Basiliade (potrebbe anche insegnare agli altri personaggi Disney come si sfoggiano pelo e naso a tartufo), in effetti ha qualche macchia sul proprio percorso. Luba polemizza sulla competenza eroica di Will e compagne sin dalle primissime tavole di W.I.T.C.H., ritenendo che questi giovani umani d’oggi non abbiano più rispetto. Diventa poi una vera e propria antagonista pur di provare la propria posizione, abusando del proprio ruolo e infine entrando addirittura in clandestinità. Vabbè, ma a questo punto perché non diamo un posto in classifica anche alla supercriminale Nerissa?

luba magiche eroine W.I.T.C.H.
Delicatissima

Presto detto: nella parabola finale del suo personaggio, Luba riconosce i danni creati dai propri pregiudizi verso le W.I.T.C.H. e si espone in prima persona per ripararli, dimostrando di agire in base al proprio senso di giustizia, non per semplice arroganza o tornaconto personale. In ogni momento della storia, Luba rifiuta di tacere, restare in disparte o scendere a educati compromessi quando la sua coscienza scalpita: per difendere l’equilibrio dell’universo su cui veglia Kandrakar, non ha paura di scontrarsi né con lo stesso Oracolo, né con la succitata (e comunque iconica) Nerissa e neppure con l’autorevole predestinazione millenaria delle cinque scervellate Guardiane. Non teme inoltre di esibire il proprio look da eroina di forma animale anche senza avere un fiocco in testa, una silhouette a clessidra o un paio di ciglia finte (magari per distinguersi da qualche fidanzato di nome “Lubino”).

4. Galgheita/Professoressa Rudolph

A proposito di eroine non umane! Avete mai provato a insegnare matematica in una classe piena di quattordicenni con gli ormoni a mille? Allora sarete già d’accordo nel considerare la professoressa Rudolph una delle magiche eroine di W.I.T.C.H., ma malgrado il suo aspetto da insegnante vicina alla pensione (con occhiali dalle lenti sfumate, foulard al collo e sorrisetto ironico regolamentare), la sua magia non risiede solo nella sua comprensione dell’animo adolescenziale e del Teorema di Ruffini. La vera identità della professoressa Rudolph, come presto scoperto dalle W.I.T.C.H. sue studentesse, è quella di una robusta, vispa e telecinetica donna-iguana di nome Galgheita, ex nutrice della principessina Elyon e spia sovversiva nel magico regno di Meridian.

galgheita magiche eroine W.I.T.C.H.
Bisogna fare questo e altro per ottenere un posto di ruolo

Galgheita assume sembianze umano-insegnanti e si rifugia sulla Terra nel corso della sua lotta contro la tirannia del fratello maggiore di Elyon, il pessimo Principe Phobos. Peccato che, una volta caduta la maschera, di tutto questo coraggioso percorso i Terrestri capiscano solo “aiuto, ma quella è una donna-iguana!”: Galgheita è costretta a tornare nel proprio mondo e a nascondersi ai margini, col rischio di essere catturata e punita dal regime di Phobos (per fortuna è un fantasy, nella realtà non succede mai… giusto?). Potrebbe rassegnarsi e tenere un basso profilo, invece continua instancabile la sua attività al servizio della Ribellione di Meridian, destreggiandosi nei tortuosi sotterranei della capitale e aiutando altri profughi “rettiloidi” a raggiungere la Terra. Se la matematica non è un’opinione, è un fatto anche che la “professoressa Rudolph” se la sia proprio meritata la sua festa di pensionamento.

3. Yan Lin

Le avventure delle cinque Guardiane non sarebbero neanche iniziate senza l’arzilla Yan Lin, nonna della W.I.T.C.H. Hay Lin ed ex Guardiana lei stessa. Infatti è proprio Yan Lin ad assegnare ufficialmente alle ragazze i loro poteri nonché il fondamentale Cuore di Kandrakar, ciondolo catalizzatore dell’intero pacchetto magico. Il suo compito potrebbe finire qui, dato che per lei è l’ora della pensione stregonesca e la sua permanenza nel mondo terreno, come per ogni creatura umana, purtroppo è limitata. Invece Nonna Yan Lin non solo lascia serenamente questo mondo per accedere al ruolo di Saggia nella fortezza ultraterrena di Kandrakar, ma continua ad assistere, guidare, confortare e (quando serve) rimbeccare sia la sua nipotina di sangue sia le sue quattro nipotine del cuore (…di Kandrakar).

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yan lin magiche eroine W.I.T.C.H.
Thug afterlife

Yan Lin è un’intrepida donna cinese che ne ha viste di cotte e di crude nella vita, accumulando un tale patrimonio di esperienze da doverle addirittura conservare in un ripostiglio a Kandrakar (la sua Cripta della Memoria), perché nella sua testa non entrano più. Nonostante questo, ha lo spirito di un’eterna bambina, che a differenza di molti altri Saggi di Kandrakar non vanta un superiore distacco verso le emozioni, la curiosità, la vitalità e anche la fallibilità umana. Con tutta la saggezza che trasmette e l’affetto che elargisce, Yan Lin non è solo una nonna specifica, ma praticamente una nonna archetipica. Una dolce nonnina capace di prendere in pugno metà della serie Il potere di Endarno in W.I.T.C.H., lottando da sola contro pericolosi giochi di potere che attraversano Kandrakar, Meridian e Basiliade. D’altronde, in un giorno di tempesta, chi è più forte tra la quercia e il giunco?

2. Orube

Se pensate che il premio per la magica eroina più burbera di W.I.T.C.H. vada in automatico alla Guardiana Cornelia, forse non avete ancora letto la serie Il regno di Arkhanta dove esordisce Orube, giovane e intransigente guerriera del già citato mondo di Basiliade (un posticino che, come s’è capito, forma il carattere). In realtà Orube merita il secondo posto fra le magiche eroine non per i suoi modi così severi da scivolare nella comicità involontaria, ma perché è letteralmente una W.I.T.C.H. di riserva: allieva prediletta di Luba nelle arti marziali e dotata di forza e sensi sovrumani, viene chiamata da Kandrakar a coprire uno sciopero di Taranee e rimane in seguito come sesta collega non ufficiale delle cinque Guardiane. Per vivere sulla Terra, maschera magicamente i tratti vulcanianipardon, felini del suo viso e si fa chiamare Rebecca Rudolph, studentessa universitaria molto fuorisede e nipote della già citata professoressa.

orube magiche eroine W.I.T.C.H.
Però “W.I.T.C.H.O.” come sigla suonava male

Orube passa dallo snobbare senza pietà le meno militaresche e più emotive W.I.T.C.H. al rendersi conto di possedere altrettante fragilità, desideri e sentimenti sotto una corazza faticosamente costruita. Datele solo una missione e Orube può affrontare un esercito, inseguire un’automobile in corsa e scollarsi di dosso le promoter di profumi, ma non è tutto qui. Col supporto di Will e delle altre, Orube intraprende la più impegnativa impresa di imparare a pensare con la propria testa e riappropriarsi di quella gioventù, quella leggerezza e quella se stessa che ha smarrito dietro la maschera della “vera guerriera”. Impresa ancora più ardua in un mondo (la Terra) a lei estraneo e sconosciuto. Orube non è solo una fiera eroina da racconto di cappa e spada, ma anche l’eroina di chiunque sia mai stato prigioniero delle rigide aspettative altrui, nonché di chiunque si sia mai sentito “alieno“.

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1. Elyon

witch polaroid
“Cinque? Io ne vedo sei, signore!” (cit.)

Il più famoso ritratto delle cinque W.I.T.C.H., disegnato da Alessandro Barbucci, appare nel primo numero del fumetto (Halloween) e contiene una sesta ragazza: Elyon. Ex compagna di scuola delle ragazze, ex supervillain dotata di poteri inattesi e infine paladina redenta e sovrana di Meridian, Elyon non può che essere la regina delle magiche eroine di W.I.T.C.H.. La sua magia non è legata agli elementi naturali come quella delle sue cinque compari, ma è molto più forte, portatrice di distruzione ma anche di rinascita. Elyon viene concepita inizialmente dagli autori Barbucci e Barbara Canepa come un personaggio mortifero dalla chioma candida (idea poi recuperata nel fumetto END realizzato da Canepa con Anna Merli), ma nella versione definitiva è “La Luce di Meridian“, destinata a far risorgere il Metamondo oppresso da Phobos. Ah, e ha i capelli biondo cenere, raccolti in caratteristiche trecce stile neo-hippy.

Malgrado la sua iniziale ambiguità morale, Elyon è alla pari delle W.I.T.C.H. nel rappresentare un’eroina in cui le lettrici (ma anche i lettori) preadolescenti possono identificarsi. Non è raro sognare, nell’infanzia, di non essere sul serio eredi di quei rompiscatole dei nostri genitori, bensì di un regno sconosciuto e fantastico, dove la nostra vera famiglia e i nostri sudditi adoranti aspettano solo il nostro ritorno: questa è proprio l’epopea di Elyon, anche se non è tutto oro quello che luccica. Infatti l’epico duello di magia che Elyon ingaggia contro il fratellone Phobos, usurpatore del trono che spetta a lei per successione matrilineare, è una bazzecola rispetto alla sfida successiva: mettersi effettivamente alla guida di un popolo. Elyon nel rivendicare i propri diritti scopre anche le proprie responsabilità, e non le affronta cancellando paure e dubbi, ma facendosi forte di essi: crescendo, come noi.

Fai il nostro TEST: Quale W.I.T.C.H. sei?

Verina Romagna

Fonti: Heroica

Immagini © Disney

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