“È una ben strana pioggia, quella che il 3 maggio di ogni anno, come per un misterioso rito, cade in prossimità di Tegucigalpa capitale del Honduras…“
Frase di apertura di Paperino e la leggenda dello «scozzese volante»
Una strana pioggia quella descritta da Romano Scarpa in Paperino e la leggenda dello «scozzese volante»: a Tegucigalpa piovono sardine. Un fenomeno atmosferico bislacco, non dissimile dalle tante bizzarrie in cui Zio Paperone si imbatte nei suoi viaggi intorno al mondo. Leggendo di questo fenomeno su alcuni giornali sensazionalistici, lo stesso Romano Scarpa pensò a una bufala montata ad arte per vendere qualche copia in più. L’autore seppe però trarre ispirazione dalla stravagante notizia, realizzando una delle sue storie più amate. Solo qualche anno più tardi, Scarpa scoprì che in Honduras “piovono sardine” per davvero.
Paperino e la leggenda dello Scozzese volante
La storia è presentata in due episodi pubblicati originariamente sui numeri 174 e 175 di Topolino. Ci viene presentato un Paperon de’ Paperoni insolitamente depresso che cerca conforto con l’acquisto di un animale domestico. La scelta ricade su un piccolo volatile, il Kaibi, che presenta una… peculiarità che attira lo Zione: il suo pasto settimanale ammonta solo a mezza sardina (freschissima!). Sfortunatamente destino vuole che le sardine diventino praticamente introvabili a Paperopoli: inizia quindi un viaggio disperato alla ricerca del prezioso alimento, in modo da salvare il piccolo pennuto. Dietro una tale penuria ittica si cela il mistero dello Scozzese volante e della città su cui piovono sardine.
La pioggia di pesci
Nel mondo reale, tra maggio e giugno, chi si trova a passeggiare per le strade della citta di Yoro, in Honduras, può avere la fortuna di diventare testimone di un fenomeno fuori dal comune. In quel periodo dell’anno capita che il cielo si faccia scuro, mentre tuoni e fulmini preannunciano la tempesta; segnali inconfondibili di una pioggia torrenziale. La pioggia, che può protrarsi per 2-3 ore, lascia al suolo non solo le classiche pozzanghere, ma anche una distesa di pesci ancora vivi. Su Yoro non piovono sardine ma piccoli pesci d’acqua dolce che non risultano presenti nei corsi d’acqua locali.
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Un mistero ancora irrisolto
Il fenomeno avviene in un periodo non definito dell’anno ed è quindi di difficile osservazione. La scarsa documentazione ha fatto sì che ad oggi non esista una spiegazione ufficiale sul perché accada tale evento. Il fenomeno ha quindi acquisito, vista l’estrema povertà delle popolazioni locali, connotati miracolosi. Gli scienziati hanno tuttavia formulato alcune ipotesi. Le due più accreditate al momento si basano su dinamiche opposte: la prima ipotizza che i pesci emergano dal sottosuolo dove vivrebbero abitualmente in corsi d’acqua sotterranei che, a causa delle forti precipitazioni, si gonfierebbero al punto da spingere i pesci in superfice; la seconda suppone una reale caduta dei pesci dal cielo dopo essere stati risucchiati da imponenti trombe d’acqua. Questa seconda ipotesi, benché ritenuta plausibile, non spiega perché la sola area interessata dal fenomeno sia quella di Yoro.
Piovono sardine e non solo
L’idea di veder piovere dal cielo pesci e altri piccoli animali è radicata nell’immaginario collettivo e accompagna l’uomo da secoli. Vi sono testimonianze di piogge di animali risalenti all’antica Roma. Potremmo etichettare questi racconti come fantasiose leggende popolari, ma tali avvistamenti si ripetono ancora oggi un po’ in tutto il mondo. Nell’800, in Francia, le numerose segnalazioni di piogge di rane e rospi portarono il fisico André-Marie Ampère a formulare un’ipotesi che spiegasse tale fenomeno. Il fisico ipotizzò che la caduta di pesci e piccoli anfibi fosse causata da forti venti in grado di sollevare gruppi di piccoli animali molto leggeri. Trasportate così dal vento, le sfortunate creature ricadevano poi al suolo ancora vive oppure morte per l’impatto con il suolo.
I moderni scienziati hanno riscontrato molti aspetti verosimili nelle teorie di Ampère. È stato dimostrato che le classiche trombe d’acqua non sono in grado di sollevare piccoli animali, ma fenomeni più intensi come i tornado possono invece riuscire a risucchiarli e successivamente rilasciarli anche a grande distanza. Ad oggi i casi documentati non mancano, e non sono solo pesci e rane a piovere dal cielo. Nel 1894, a Bath in Inghilterra, dal cielo caddero meduse; mentre nel 2007 si verificarono due fenomeni abbastanza inquietanti: a Jennings in Louisiana furono i vermi a cadere dal cielo e nella provincia Argentina di Salta toccò ai ragni.
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La ricetta di un capolavoro
A fare di Paperino e la leggenda dello «scozzese volante» una storia memorabile non è solo la pioggia di sardine. A differenza di quanto suggerito dal titolo, il protagonista assoluto della storia è Zio Paperone, mentre Paperino riveste il ruolo di semplice spalla insieme ai nipoti. L’ispirazione per il racconto non deriva però solo dai resoconti giornalistici sulla pioggia di pesci:
“Presi l’idea della nave fantasma volante dal film “Pandora” (Pandora and the Flying Dutchman), con James Mason e Ava Gardner. Combinando le leggende della pioggia di sardine e della nave fantasma scrissi la mia storia di paperi con Paperone, Paperino e i ragazzi.“
Di Romano Scarpa tratto da Ankantekijät n°2, del 16 settembre 2003. (Traduzione di Francesco Spreafico.)
Il vascello stregato in cui i paperi si imbattono nel corso della storia è guidato da Pap McPaper. Secondo l’albero genealogico dei paperi di Gilles Maurice, si tratta del progenitore comune di tutte le linee famigliari dei paperi. McPaper è colui che si cela dietro il misterioso fenomeno della pioggia di sardine:
“Per trenta lunghi anni avevo rubato e depredato! Ma se mi fossi salvato prendevo l’impegno di donar sardine ai poveri per la durata di trecento anni!!!”
Promessa di Pap McPaper
Una storia sfortunata
Paperino e la leggenda dello «scozzese volante» è ad oggi una delle storie italiane più amate in tutto il mondo, considerato un gioiello da recuperare assolutamente. Malauguratamente, le tavole originali di quest’opera di Romano Scarpa, insieme a quelle di Topolino e l’unghia di Kalì, sono finite al macero per una serie di sfortunati eventi. Riportiamo le dichiarazioni di Luciano Gatto che inchiostrò le due storie in questione:
“Le tavole prodotte per le testate Disney della Mondadori sono andate quasi totalmente distrutte, con l’invio al macero di quanto era contenuto nel deposito dove era custodito il materiale Disney assieme a quello di Rete 4, al passaggio di quest’ultima ad altro Editore. Queste sono le notizie che noi autori abbiamo, mai smentite da alcuno. Il grave è che Romano aveva intentato, moltissimi anni prima, una causa alla Mondadori per aver restituite le tavole originali , purtroppo perdendola. Successivamente gli Irresponsabili della loro Casa Editrice Mondadori inviarono alla distruzione tutte le tavole prodotte per le testate disneyane, senza pensare che forse era preferibile restituirle agli autori, così distruggendo un patrimonio di originali che hanno allietato milioni di bambini ed adulti in tutto il mondo.”
Fumetti Disney e non solo Luciano Gatto
Maria Concetta Spampinato
Fonti: Il Post – SiViaggia – RomanoScarpa.net – LucianoGatto.name
Copyright©: Disney – Panini Comics
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