Disney annuncia l’imminente chiusura di tutti i punti vendita Disney Store in Italia per concentrarsi sulla vendita online. In difficoltà più di 230 dipendenti: si sono trovati di fronte al fatto compiuto.
La liquidazione della società è avvenuta il 19 maggio e per i dipendenti dei punti vendita Disney Store italiani il preavviso è stato brevissimo. L’inaspettata decisione di chiudere tutti e 15 i negozi sparsi per la Penisola metterà in grave difficoltà più di 230 lavoratori, ai quali non è stata data la possibilità di avanzare per tempo proposte per la tutela occupazionale.
A difendere i diritti dei dipendenti sono scesi in campo i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs i quali hanno già indetto un’assemblea unitaria dei lavoratori per martedì 25 maggio. Lo scopo sarà quello di stabilire le “iniziative di lotta da mettere in campo” in opposizione alla critica manovra mossa da un marchio importante come Disney.
Dopo un anno che ha messo a dura prova l’economia di tutto il mondo, la decisione dell’imminente chiusura di tutti i Disney Store italiani avrà un grave impatto sulle 230 famiglie coinvolte. Proprio mentre l’Italia si avviava a una timida e ottimista riapertura delle attività. Attività che peraltro sono veri e propri punti di riferimento nei centri storici della Penisola, sia per bambini che per adulti.
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Qualche mese fa era stata annunciata la chiusura dei Disney Store del Nord America
A marzo di quest’anno Disney aveva annunciato la chiusura di 60 negozi nel Nord America, con l’obiettivo di far cessare l’attività del 20% dei Disney Store di tutto il mondo. Era questione di tempo prima che la decisione coinvolgesse anche il franchise europeo. I punti vendita rimasti aperti sono per il momento quelli di Cina, Giappone e quelli all’interno dei parchi Disney.
La scelta era inevitabile per un mercato ormai in declino come quello della vendita al dettaglio, vincolata agli esosi costi di mantenimento del negozio. La tendenza a volersi concentrare esclusivamente sulla vendita online era una realtà già da tempo, ma i recenti sviluppi hanno accelerato il passaggio all’e-commerce. Il fenomeno ci viene spiegato da Stephanie Young, presidente della divisione Disney dei prodotti di consumo, giochi ed editoria. [Fonte: BadTaste.it]
“Mentre le abitudini di consumo si sono spostate verso lo shopping online, la pandemia ha anche drasticamente mutato le aspettative che gli acquirenti hanno verso i rivenditori. Stiamo puntando a creare un’esperienza di e-commerce che sia più interconnessa e flessibile. Un’esperienza in grado di dare ai consumatori l’accesso a prodotti unici e di elevata qualità per tutti i nostri franchise.”
Un trend che si spinge ben oltre il business dei prodotti di consumo e che sta interessando anche il mondo del cinema. Obiettivo del colosso Disney è infatti anche quello di ridurre drasticamente la distribuzione cinematografica in favore dello streaming su Disney+.
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Alessandra de Marchi
Fonte: TGcom24
Immagini : © Disney