Le 10 migliori storie di Wizards of Mickey

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Sono passati quasi 15 anni da quando, sulle pagine di Topolino, apparve il suo omonimo protagonista in una veste familiare e al contempo inusuale: quella di apprendista stregone. Da lì a poco, “era il tempo delle leggende, dei maghi e degli eroi…” sarebbe diventato un incipit irrinunciabile per prepararsi a un nuovo episodio di un’avventura – letteralmente – fantastica. Una saga che tocca un genere raramente esplorato così a fondo nell’universo Disney, se non con l’epica Saga della Spada di Ghiaccio di Massimo De Vita e poche altre eccezioni. Dopo tutto questo tempo, nonostante tutto, siamo ancora qui a fare i conti con una saga parimenti amata e odiata dagli appassionati di fantasy: Wizards of Mickey.

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Topolino apprendista stregone in Fantasia
Quelli dell’apprendista stregone non sono nuovi panni per il nostro Mickey – dal Classico Fantasia (1940)

Una serie imperfetta, trascinata, con i suoi alti (altissimi) e bassi (bassissimi), non esente da grandi difetti, a cui tuttavia vanno riconosciuti il successo e la voglia di osare. Qualche volta inciampando, altre volte regalandoci alcune delle storie più belle apparse sulle pagine di Topolino. Ed è su queste storie che vogliamo concentrarci, cercando di non riportare esclusivamente episodi delle prime due cronache (è una legge delle grandi saghe quella di peggiorare nel tempo, ma potrebbero esserci alcune sorprese…) e con una personalissima valutazione basata sui seguenti principi:

  • epicità: se non è questo un cardine del genere fantasy, cos’altro?
  • ambientazione: le leggende sono tali se inserite in un mondo capace di trasportarci in quell’atmosfera.
  • originalità e fedeltà: da una parte la capacità di reinventare personaggi classici e di introdurne di nuovi molto efficaci; dall’altra l’abilità di conservare alcuni schemi consolidati e funzionali dell’universo classico.
  • trasporto emotivo: i sentimenti sono uno dei principali motivi per cui seguiamo i personaggi di una storia e, talvolta, grazie a cui ci immedesimiamo in loro.
  • resistenza (al tempo): talvolta si tende a sopravvalutare una storia letta nel passato. Riletta oggi, com’è cambiato il nostro giudizio?
le regole del grande torneo Wizards of Mickey
Le regole del Grande Torneo degli Stregoni, punto cardine della primissima serie, Le Origini

Per non farvi incorrere in questo dolore, sappiate che abbiamo riletto l’intera saga per voi, e vi possiamo assicurare che (salvo qualche battutina) gli episodi qui riportati meritano, dal primo all’ultimo. Che siate bambini, giovani adulti o anziani stregoni, ognuna di queste storie possiede una piccola scintilla di meraviglia, che dopo anni continua a splendere e incantare.

Gli episodi sono valutati secondo una media di questi principi, ma ci sarà un “premio speciale” per ogni episodio che incarnerà maggiormente i valori di ogni singolo metro di giudizio.

E ora, addentriamoci senza più alcun indugio nel mondo di Wizards of Mickey!

10) Mondimontagne

Prima pubblicazione: Topolino 3124 (Matteo Venerus, Roberto Marini).

ippogrifi, WOM a Mondimontagne
I Wizards of Mickey arrivano a Mondimontagne, patria dei nani, a cavallo (o meglio, ad artiglio) di un magnifico ippogrifo

Si parte con la settima serie, costituita da un ciclo di 6 storie tutte divise in due parti all’interno dello stesso albo (ad eccezione di Magicraft e Destino).

Mondimontagne ne rappresenta l’espressione più riuscita, rispetto alle storie successive decisamente deboli. Questo perché l’introduzione di numerose nuove razze, specie e creature (mai apparse prima nella saga) viene calibrata con maggior accortezza rispetto ai successivi episodi. Inoltre è apprezzabile un tentativo di ritorno alle origini pure del fantasy (meraviglioso il restyling degli abiti dei protagonisti), con evidente ispirazione a Lo Hobbit per i vari clan dei nani.

In tempi antichi, i nani trovarono infine una nuova casa…

La discesa verso le viscere delle montagne introdurrà un elemento importantissimo per tutto l’avvenire della saga. Si tratta dell’aurabastro, “l’elemento fatato primordiale, una minuscola polvere onnipresente che trasmette il suo incanto nelle ere, creando tutto ciò che è magico nel nostro mondo!” (riferimenti alla polvere di fata di Peter Pan o alla polvere di Queste oscure materie La bussola d’oro – assolutamente velati).

Per la varietà di ambienti e panorami, per lo stile grezzo e vissuto di abiti, edifici e personaggi, per l’originale layout della griglia e per i bellissimi e dettagliati disegni di Roberto Marini, questa storia si merita l’onorificenza “ambientazione”.

9) La città delle macchine – LEMURIA – Episodio 2

Prima pubblicazione: Topolino 2910 (Stefano Ambrosio, Lorenzo Pastrovicchio).

I guerrieri di ferro di Lemuria vengono sigillati e abbandonati a un lungo sonno…

Draghi, pipistrellorchi e guerrieri di ferro tra passato e presente in un conflitto ad alto tasso di epicità. Cuori di metallo che fanno l’occhiolino a Edward Mani di Forbice. Tentativi di spodestamento di regnanti, giochi politici, il risveglio di un’antica armata volta al genocidio della stessa stirpe che li ha creati. Gli ingredienti per una bella storia ci sono tutti.

Perché non ci troviamo più in alto in classifica? Lemuria si sviluppa in modo molto incostante, tra momenti altissimi di nobiltà e guerriglia e momenti comici poco riusciti (sia nelle parole che nell’esecuzione grafica), forzati, fuori luogo e a tratti bambineschi. Sia chiaro: chi scrive si trovava in piena fanciullezza all’uscita della serie. Le battute non fecero ridere allora, e non fanno ridere oggi. Non è questa la sede per discutere del target del settimanale, semplicemente si vuole sottolineare come i difetti narrativi e comici si intendano a prescindere dall’età del lettore.

Il secondo episodio è comunque un buonissimo rappresentante dell’intera saga, poiché si libera dei formicotteri del primo – decisamente fra le creature meno riuscite – e scansa il finale un po’ deludente del terzo, regalando invece una delle sequenze più emozionanti dell’intero arco narrativo.

i draghi si scontrano con i guerrieri di ferro di lemuria
Il conflitto tra draghi e guerrieri di ferro è ormai inevitabile, e il nobile Zefren lancia un emozionante incitamento alla battaglia

Perché è più in alto di Mondimontagne? Proprio per la sequenza qua sopra. E perché ci sono i draghi. Su questo non si ammettono obiezioni.

8) Il dominatore dei mari – IL NUOVO MONDO – Episodio 1

Prima pubblicazione: Topolino 2802 (Stefano Ambrosio, Lorenzo Pastrovicchio).

paperina e clarabella su un terrazzo vedono il mondo stravolto
Il mondo si reggeva sull’energia dei diamagic, e senza di essa il mondo stesso cambia volto…


Episodio fondamentale, per il suo legame con l’elemento forse più caratteristico dell’intera saga di WOM: i diamagic. Mirmidon, la “madre dei diamagic”, ha potuto ricongiungersi con i suoi compagni, lasciando questo mondo e con esso la trasmissione di potere magico alle sue “uova”, i diamagic appunto. L’ambiente stesso, sorretto precedentemente dalla magia, viene stravolto dalla sua scomparsa. I gruppi di maghi e streghe sono dunque incaricati da Nereus di disegnare la mappa del nuovo mondo.

Impegnati in questa missione, i Wizards of Mickey si ritrovano alla Biblioteca di Buhara, dopo che questa è stata improvvisamente circondata dal mare. Archimede (potenziale personaggio a cavallo tra scienza e magia, non più ripreso come avrebbe meritato) è rimasto bloccato lì in attesa di soccorsi. Durante l’evacuazione, Topolino trova quasi per caso il diario dello Stregone Supremo e, prima che questo finisca irrimediabilmente bruciato, riesce a leggere una formula con la nota “per far schiudere le uova”.

diamagic fuoco scorpione wizards of mickey
Topolino evoca il doomspider del fuoco in un turbine di fiamme e ritrovata magia

È così che assistiamo all’evocazione del primo Doomspider, in quella che sarà la nuova strada della magia per le serie a venire, in un’eccitante scena che rimanda ai meccanismi dei giochi di carte come Magic o Yu-Gi-Oh!. Un’ottima partenza, forse persino creatrice di aspettative troppo alte. Vanno peraltro sottolineati i meriti grafici di Pastrovicchio nella realizzazione della nuova veste mostruosa di Macchia Nera, della schiusura del diamagic del fuoco e della temibile orca-megattera, molto convincente e potente.

7) Il padrone della magia – LEGACY – Episodio 4

Prima pubblicazione: Topolino 3020 (Matteo Venerus, Alessandro Perina).

Una serie con un’impostazione particolare, in cui ogni episodio pare essere autoconclusivo, salvo poi confluire in questo ultimo capitolo. Una caratteristica per cui bellissime idee, purtroppo, sono state sviluppate in troppo poco tempo e con giustificazioni labili.

i singoli piani di macchia nera delle precedenti puntate
I pezzi di un puzzle malvagio vanno finalmente a comporsi…

Macchia Nera ha toccato (dopo una prima presenza straordinaria, di cui parleremo più avanti) diversi punti bassi nella saga, soprattutto in relazione al suo “ruolo da cattivo”. Se può funzionare nell’universo classico il fatto che sia sempre lui il principale colpevole insieme a Gambadilegno, in un sistema narrativo del genere, alla sesta serie, il meccanismo funziona un po’ meno. Perciò il suo piano in questo episodio raggiunge livelli di megalomania e potenza lontani dalla raffinatezza della sua forma di Guardiano Ombra.

dal mare riemergono in vita le ossa degli antichi titani
Al richiamo di Macchia Nera, dalle onde riemergono gli scheletri degli Antichi Titani, contro cui nessuna magia può confrontarsi

Il suo sacrificio finale, tuttavia, preparato dal precedente atto eroico dei Wizards of Mickey, risulta sinceramente inaspettato, e rende giustizia a una storia epica che mai come prima è riuscita a indagare il passato del mondo di WoM nelle sue origini primordiali. Per questo, la storia merita un adeguato riconoscimento. Oltre all’avvincente risveglio dei titani, particolarmente suggestivi sono la Cometa delle onde e il tragitto necessario per raggiungerla, e mediante essa l’arrivo a Tempestonde, un viaggio che ricorda le peripezie dei Pirati dei Caraibi.

6) Il castello dell’oblio – LE LEGGENDE PERDUTE

Prima pubblicazione: Topolino 2809 (Maria Muzzolini, Roberto Vian).

Wizards of Mickey castello dell'oblio
Il cristallo del castello riflette la luce del sole, rinfrangendosi sulle cascate dove troviamo immerse le sirene…

Dopo diversi episodi di carattere principalmente epico, eccoci giunti al miglior rappresentante de Le leggende perdute, una breve serie ambientata prima della formazione dei Wizards of Mickey. Qui troviamo ai disegni un Roberto Vian in stato di grazia, che, se non il “premio ambientazione”, merita quantomeno la menzione speciale per il palazzo più bello dell’intera saga.

Il castello protagonista del titolo – Caer Crystal – è un vero gioiello, tanto che Re Paperone, più attirato da una convenienza economica che da un richiamo estetico, non esita un attimo a trasferircisi, nonostante del castello si narri di una pericolosa leggenda

Le sirene sono disposte a rinunciare alla loro bellezza pur di vendicare l’assalto al castello, evocando il mostro Oblivion

Senza addentrarci troppo nella trama, l’episodio presenta elementi fantastici decisamente affascinanti e convincenti. La trasformazione del volto delle sirene è di fortissimo impatto, così come il racconto del “lamento del castello”, la pazzia di coloro che provano a viverci, la formazione delle cascate di Durlan per il pianto delle sirene e il mostro Oblivion, particolarmente terrificante.

il mostro oblivion
Come Medusa pietrificava al solo sguardo, così gli occhi di Oblivion fanno precipitare chi li osserva in un pesante stordimento mentale…

Riducendo la struttura della trama all’osso, ci ritroviamo con l’ennesimo assalto dei Bassotti al deposito di Paperone, in questo caso con Paperino come elemento risolutore. Il meccanismo è rodato da anni, funziona, eppure riesce a essere originale, convincente e, tramite gli elementi fantastici, suggestivo e inquietante.

Una storia semplice ma efficace, che dimostra come non servano epiche battaglie o incantesimi impossibili per intrattenere, emozionare e restare coerenti col genere narrativo. Deciso premio “originalità e fedeltà“.

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5) L’alba di un nuovo mondo – IL MALE ANTICO – Episodio 6

Prima pubblicazione: Topolino 2774 (Stefano Ambrosio, Lorenzo Pastrovicchio).

guerra del male antico, gilda dei diafani di spalle
Il male ha radunato un esercito di smisurata grandezza, e i regni magici cadono uno dietro l’altro contro il potere della Gilda dei Diafani.

Siamo a metà del nostro percorso, e le cose cominciano a farsi serie. A rappresentanza del terzo ciclo abbiamo selezionato l’ultimo episodio, baluardo dei personaggi e degli eventi più coinvolgenti de Il Male Antico.

Il capitolo, dopo il canonico riassunto in didascalie che richiamano una pergamena, si apre con una battaglia di dimensioni terrificanti. Segue un cambio di scena, e ritroviamo i nostri Wizards of Mickey come li avevamo lasciati alla fine dell’episodio precedente: bloccati nel passato. Una soluzione interessante e di forte impatto, con una risoluzione un po’ troppo semplice e immediata, ma comunque accattivante.

La Gilda dei Diafani si è appena formata, e la scissione dell’anima dello Stregone Supremo in sette parti non può che ricordare Lord Voldemort e gli Horcrux da lui creati, oltre a un’incarnazione dei vari aspetti della personalità che compongono l’anima di ognuno di noi. Il tutto reso in una veste grafica inquietante e di grande effetto, quasi provenisse da una pellicola di Guillermo del Toro.

Mirmidon Wizards of Mickey
Il male evocato dagli Stregoni Diafani si ritorce contro loro stessi, Mirmidon è incontrollabile

Mirmidon è particolarmente efficace, sia da un punto di vista narrativo che estetico. Molto interessante, in particolare, il suo personalissimo lettering. Il suo risveglio a opera della Gilda non volge come sperato, e solo il ritorno dei Wizards of Mickey insieme alla parte buona dello Stregone Supremo impedirà la distruzione del mondo.

Tramite un piccolo tranello, la Gilda dei Diafani si riunirà ancora una volta come una sola entità mediante l’Incantesimo dell’Unidrago, una magia antica che trascende il potere dei diamagic. Lo Stregone Supremo riaccompagnerà la creatura dai suoi compagni, ponendo fine all’Era della magia. Un episodio potente, che tuttavia non raggiunge per intensità quelli che vedremo d’ora in poi.

yensid wizards of mickey
Le sette parti di Yensid, il primo Stregone Supremo, unite per un’ultima volta

4) Il torneo dello Stregone Supremo – L’ETÀ OSCURA -Episodio 1

Prima pubblicazione: Topolino 2680 (Stefano Ambrosio, Marco Palazzi).

Qualcuno avrà da obiettare, ma, per chi scrive, L’Età Oscura è una delle serie migliori mai apparse sulle pagine del settimanale e la migliore della saga di WoM.

Da un lato, non dovendo più dedicare gran parte delle sue tavole all’introduzione dei personaggi, della storia, dell’ambientazione, delle meccaniche magiche e, grazie a un carattere più tetro e maturo, la serie rappresenta un grande passo avanti in confronto alle Origini.

Dall’altro lato, rispetto alle serie a venire, vive un particolare momento di inventiva e originalità, restando fedele al genere e senza scadere in soluzioni forzate o fuori contesto (Meka-bot a parte…). Meravigliosi gli abiti e lo stile riversato in ogni tavola.

topolino e guardiano ombra
Il cuore di Topolino si lascerà lentamente irretire dai consigli del Guardiano Ombra?

Medaglia di legno magico per il primo episodio, che si apre con l’incoronazione di Topolino come Stregone Supremo. La Grande Corona, e di conseguenza i suoi enormi poteri, e di conseguenza la sua enorme responsabilità, insieme alla negativa influenza del Guardiano Ombra della stessa – un Macchia Nera nella sua forma più pura e subdola – lo consumeranno così come fece un certo anello con un certo Bilbo Baggins.

All’ennesima richiesta di soccorso, in Topolino scatta una scintilla macabra, che lo porterà alla sua versione oscura: un momento di indelebile impatto.

Wizards of Mickey Topolino malvagio
Sarà proprio una richiesta di Minni a far spezzare la sottile linea che separava Topolino dal suo lato oscuro. Il suo spirito è ormai corrotto…

Ora però, è il momento del podio.

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3) Le chiavi stregate – L’ETÀ OSCURA – Episodio 6

Prima pubblicazione: Topolino 2685 (Stefano Ambrosio, Vitale Mangiatordi)

Per chi scrive, il miglior episodio in assoluto. Ma così come non sono presenti in classifica storie particolarmente meritevoli (come Il guardiano delle Tenebre, o I Corni di Oggoth, o Ritorno a casa con la versione malvagia di Minni, anzi come tutta L’Età Oscura), non si possono non considerare alcuni meriti obiettivi di altre storie, che giustificano questa medaglia di bronzo per le Chiavi Stregate. Un capitolo tuttavia che vince a mani basse il premio “emotività“.

Wizards of Mickey 2 ep. 6
La meravigliosa tavola di apertura, con i Wizards of Mickey ghermiti da Garma

Gli elementi che concorrono alla vittoria di questo premio:

  • I disegni di Vitale Mangiatordi, intensi, dettagliati e maestosi. Commoventi per la loro bellezza.
  • Il debole di chi scrive per gli antagonisti, ancor di più quando questi presentano lati umani o condivisibili. Un intero episodio dedicato al Team Sventura, soprattutto se analizza il suo lato emotivo e sentimentale, vince facile.
  • Il labirinto dei rovi, la ricerca delle componenti dell’armatura, la costante minaccia dei draghi antichi, tutto porta alla creazione di un racconto intenso e delicato, inquietante e romantico, sino ad arrivare al riflesso dello scudo. Questo non rimanda l’immagine fisica di chi ci si specchia, bensì ciò che si ha nel cuore, portando alla disperazione i malvagi che non riescono a sopportare la vista del loro vero aspetto (come se il ritratto di Dorian Gray si fosse unito allo specchio delle brame di Hogwarts).

Concludiamo con due nomi: Neraja e il suo “lupo” Fenris. E non aggiungiamo altro.

neraja e fenris
Scusatemi, mi è entrato uno specchio nell’occhio

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2) Il bastione del drago – L’ETÀ OSCURA – Episodio 8

Prima pubblicazione: Topolino 2687 (Stefano Ambrosio, Alessandro Perina)

Posizione d’argento, premio “epicità“, e una sorpresa dal lato dei cattivi. Partiamo con una premessa: il Meka-bot era evitabile. Un momento alla Transformers che non rende giustizia alla faticosa raccolta delle componenti dell’armatura, avvenuta come un’epica campagna fantasy, risolta con uno stratagemma davvero fuori luogo.

guerra bastione del drago
L’eterna lotta fra bene e male

Imperdonabile? Be’, molto difficile chiudere un occhio, soprattutto avvicinandoci al finale. Eppure questa storia ci riesce e si fa perdonare. Già solo con l’epica battaglia a Caer Dracon, che contrappone i draghi antichi – talmente maestosi da rendere difficile per il lettore capire da che parte stare – agli stregoni, assistiamo al conflitto di maggior impatto della saga. Perché dovrebbe avere qualcosa in più rispetto alle precedenti guerre che abbiamo visto? Be’, perché nelle precedenti, tra le fila degli antagonisti non vi era Topolino

topolino malvagio
Alla vista del loro leader nelle fila nemiche, gli Stregoni perdono quasi ogni speranza

Occhi arrossati, furia cieca, devozione a Dredking: il nostro protagonista, soggiogato, a causa di un inganno, al potere del diamagic dell’ipnosi, è ormai un autentico schiavo nelle mani dei nemici. La perseveranza di Pippo e Paperino, e l’amore per Minni, addormentata in un sonno profondo da cui potrà essere risvegliata solo grazie all’acqua della fonte di Oberon, riusciranno a scuoterlo dal suo torpore. Libero dall’ipnosi, Topolino unirà i pezzi dell’antica armatura e volgerà le sorti del conflitto a sfavore dei draghi antichi.  

foto di minni brucia WOM
Dopo innumerevoli tentativi falliti, è l’amore a interrompere l’ipnosi e mettere in crisi la coscienza di Topolino

1) Il Grande Torneo – LE ORIGINI – Episodio 1

Topolino 2654 (Stefano Ambrosio, Lorenzo Pastrovicchio)

L’inizio di tutto: una copertina insolita, che ricorda il cuoio, con in rilievo un medaglione riportante un drago. Un simbolo inequivocabile, che diverrà il marchio di fabbrica della saga fantasy di maggior successo e longevità mai apparsa su Topolino.

Questo episodio vuole essere rappresentante di tutta questa serie, di tutte le Origini, di tutti i dieci episodi che hanno posto le fondamenta della Saga. Episodi che tendono a non prevalere l’uno sull’altro, ma appartengono a un progetto corale, a un’unica campagna dove ogni tassello presenta lo stesso valore.

copertina Wizards of Mickey
La storica prima copertina a tema Wizards of Mickey

Qui, un Topolino ancora inesperto apprendista lascia il piccolo villaggio di Miceland per recuperare il diamagic della pioggia, rubato da Gambadilegno. Dirigendosi a Grand Haven, capitale del Regno dei Dolmen, incontra prima Pippo, stregone predestinato in cerca di qualsiasi altro mestiere, e poi Paperino e il suo draghetto Fafnir, in fuga da un oste creditore.

Per una fortunata coincidenza, hanno tutti e tre un buon motivo per iscriversi al Grande Torneo degli Stregoni, ed è così che formano la squadra destinata a entrare nella leggenda: i Wizards of Mickey.

Una prima storia genuina, onesta, efficace, che non avanza pretese esagerate e anzi apre la strada per il grande successo a venire. Semplicità vincente che merita la medaglia d’oro e il gradino più alto.

nasce il gruppo dei Wizards of Mickey
La nascita dei Wizards of Mickey

E adesso? Dopo 15 anni, è ancora il tempo delle leggende, dei maghi e degli eroi?

Non è questa la sede per analizzare l’intera Saga, contestualizzando il suo successo in un periodo storico che deve molto alle epopee fantasy (soprattutto quelle cinematografiche, con le trasposizioni del Signore degli Anelli, di Harry Potter, delle Cronache di Narnia e molte altre…). A livello di consenso popolare, è evidente come il mondo sia passato dagli stregoni ai supereroi, e chissà a cosa in futuro.

Dimentichiamoci per un attimo di questo fattore. La saga si è spostata ultimamente su una testata esterna al settimanale (Topolino Fuoriserie) e, pur non avvicinandosi allo splendore dei primi cicli, si distacca in modo positivo dalle ultime apparizioni di WoM su Topolino.

Su un numero di storie così elevato, è naturale che i personaggi e le trame passino attraverso diversi autori. Se da una parte questo può portare ad apprezzabili novità, dall’altra porta talvolta a uno snaturamento del cuore originale della saga. Viene spontaneo domandarsi perché questo ferro venga ancora battuto dopo un inesorabile calo di qualità.

Non spetta a noi rispondere. Quello che si può ipotizzare è che, in fondo in fondo, il mondo e la letteratura abbiano sempre bisogno di magia. La speranza è che questa trovi le giuste storie per essere raccontata, e che anche negli attimi di oscurità ci si ricordi di accendere la luce per vederla.

Chiara Manuela Schiappapietra

Immagini © Disney – Panini Comics

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