Se siete assidui lettori del nostro blog, vi sarete fatti un’idea dei diversi autori che hanno l’onore e l’onere di essere ospitati su Topolino. Citarli tutti sarebbe impossibile, e si rischierebbe di fare un torto agli inevitabili assenti. In questo articolo però non vogliamo annoiarvi con una lista dei vari successori di Carl Barks e Floyd Gottfredson o con un elenco delle storie, inedite e non, che abbiamo la fortuna di leggere sui nostri volumetti.
Come potrete immaginare, molti degli autori Disney non si limitano solo a raccontare le avventure di Paperi e Topi. In questo articolo vi parleremo di 5 (+1) fumetti NON Disney, realizzati da autori storici del nostro libretto preferito.
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Prima di partire, una premessa. Non citeremo le serie classiche Bonelli a cui hanno partecipato autori come Tito Faraci, Corrado Mastantuono e Bruno Enna. E nemmeno altre serie storiche come Cattivik e Lupo Alberto con Artibani e Casty autori di alcune storie apprezzatissime per le testate.
Lasceremo anche fuori titoli molto amati come Monster Allergy e Kylion: anche se non sono Disney, in origine erano pubblicati da un marchio di proprietà della casa del Topo. Naturalmente, i volumi sono stati scelti dall’autore dell’articolo e non rappresentano una classifica dei cinque migliori titoli, ma semplicemente dei nomi che speriamo possano incuriosirvi. Fine delle premesse, cominciamo!
Altai & Jonson (Cavazzano – Sclavi)
Senza Altai & Jonson, senza Cavazzano, probabilmente Dylan Dog non sarebbe mai nato.
Tiziano Sclavi
Giorgio Cavazzano è un Maestro assoluto del fumetto, non solo di quello Disney. La sua produzione ha spaziato tra diversi generi, tutti declinati attraverso il suo stile unico. Non è un caso quindi che Cavazzano sia l’unico autore a essere menzionato due volte in questo articolo.
Partiamo con Altai & Jonson, realizzato con un’altra leggenda del fumetto nostrano, quel Tiziano Sclavi che successivamente si sarebbe dedicato alla creazione di Dylan Dog.
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Altai & Jonson è una serie a fumetti che ha esordito nel 1975 sul Corriere dei Ragazzi, per poi concludersi dieci anni dopo. Si tratta di un poliziesco a tinte umoristiche con protagonista la coppia di investigatori che dà anche il titolo al fumetto. L’atmosfera del fumetto è vicina ai romanzi hard boiled: lo stesso Sclavi dichiarò che Altai & Jonson non era nato a scopo umoristico.
Fu l’allora direttore del Corriere dei Ragazzi, Barberis, a suggerire Giorgio Cavazzano: una scelta più che azzeccata! Lo stile utilizzato è unico, e differenzia Altai & Jonson dagli altri numerosi progetti con ambizioni simili. Se volete leggerlo lo trovate raccolto in diverse ristampe, l’ultima a opera di Editoriale Cosmo.
Lucrezia (Ziche)
Lucrezia è una donna contemporanea, una specie di versione paradossale di me stessa: è un punto di vista, femminile ovvio, di esperienze quotidiane, ma con antenne ben accese su quello che succede in giro.
Silvia Ziche
Silvia Ziche da molti anni è protagonista tutte le settimane su Topolino con il suo Che aria tira a…, un appuntamento ormai irrinunciabile. Forse non sapete però che la Ziche non si è fermata al solo Topolino, ma ha realizzato un’operazione analoga anche su Donna Moderna, con Lucrezia.
Lucrezia viene spesso definita una delle figure più adorabili e allo stesso tempo insopportabili del fumetto italiano. È una donna contemporanea, non una delle tante femme fatale che popolano le pagine disegnate, ma una persona reale in cui tutti possono identificarsi.
Probabilmente è proprio questa la chiave del successo del personaggio. I lettori tutti, non solo il pubblico femminile, si riconoscono nelle scene che vive Lucrezia. La sua vita quotidiana è filtrata attraverso il punto di vista unico di Silvia Ziche, una delle autrici più apprezzate di casa Disney. Basti pensare che alcune sue storie come Il papero del mistero e Topokolossal sono ancora oggi continuamente citate tra gli appassionati, nonostante siano passati più di vent’anni dalla loro uscita.
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Se volete leggere Lucrezia, è uscita da poco per Feltrinelli Comics una raccolta delle tante vignette pubblicate finora.
Sky Doll (Barbucci – Canepa)
Ho usato tanti elementi che […] non potevo usare in Disney, così mi sono liberato e li ho messi tutti dentro Sky Doll: c’è una forte componente di erotismo, c’è il mio interesse per l’antropologia delle religioni, ci sono influenze gotiche provenienti dal mondo del cinema di animazione, ci sono elementi del manga, c’è un po’ di supereroismo, di underground americano.
Alessandro Barbucci
Alessandro Barbucci e Barbara Canepa si sono purtroppo allontanati diversi anni fa dal fumetto Disney. La coppia è stata coinvolta nella creazione di serie molto amate, come Monster Allergy e Witch, e ha continuato a realizzarne di nuove, in prevalenza per il mercato francese.
Sono tanti i titoli che potremmo citare. Da EKHÖ, creato da Barbucci in collaborazione con Cristophe Arleston a E.N.D. di Canepa, coadiuvata da Anna Merli. Abbiamo però scelto Sky Doll, perché è una serie di fantascienza a cui hanno lavorato in coppia.
Non vi aspettate un fumetto vicino alle atmosfere Disney. Sky Doll presenta tematiche e contenuti per adulti, con tanto di riflessioni religiose. Le Sky Doll che danno il titolo al fumetto sono delle bambole meccaniche dall’aspetto umanoide create con lo scopo di soddisfare gli istinti erotici di chi le utilizzasse senza commettere peccato. E questa non è una cosa da sottovalutare, perché in Sky Doll c’è un governo religioso, con a capo la papessa Lodovica che opprime la popolazione con leggi stringenti.
Parliamo di un culto religioso creato ex novo dai due autori per il loro fumetto, ma si possono scorgere similitudini con estremismi che trovano purtroppo ancora spazio oggi nel mondo. I protagonisti della vicenda sono Noa, una Sky Doll, accompagnata da Roy e Jahu. Lo stile è particolare, come ci si poteva aspettare da due autori così, che – come in altre loro opere – mischiano le influenze orientali dei manga con quelle del fumetto francese e di quello disneyano.
Sky Doll si compone attualmente di quattro volumi più alcuni speciali, con un quinto in arrivo a concludere la serie. Tutti editi in Italia da BAO Publishing, così come gli altri titoli citati.
Il Porto Proibito… e non solo! (Radice – Turconi)
La storia de Il Porto Proibito è – come dire? – “nata adulta”. Già prima di raccontarla sapevo che non si sarebbe trattato di qualcosa per ragazzi; e qui stava proprio la sfida, il salto nel vuoto, il grande punto interrogativo: come l’avrebbero accolta i nostri abituali lettori Disney (se mai avessero deciso di imbarcarsi in quest’avventura)?
Teresa Radice
Teresa Radice e Stefano Turconi sono una coppia, sia nella vita che nel lavoro. I due autori hanno scritto tante saghe apprezzatissime per Topolino, come la saga di Pippo Reporter, L’isola del tesoro e Ducks on the Road. Ma anche storie singole ricordate sempre con molto affetto dai fan, come Zio Paperone e l’isola senza prezzo.
Tutti i fumetti che nascono da penna e matita di Radice e Turconi hanno una cosa in comune. Sono intrisi di una poetica unica: riescono a parlare anche di argomenti impegnati con una delicatezza in grado di toccare l’animo dei lettori. La loro scarsa presenza negli ultimi anni sul Topo è dovuta all’enorme quanto meritato successo che i due autori stanno avendo al di fuori delle pagine del nostro libretto.
Un volume su tutti: Il Porto Proibito. 1807, estate. Una nave della marina britannica salva un giovane naufrago nell’oceano Pacifico di nome Abel, che non ricorda altro se non il suo nome. Tornato in Inghilterra, a Plymouth, il ragazzo va a vivere in una locanda gestita dalle tre figlie di un ammiraglio scomparso e accusato di tradimento.
Queste le premesse del libro, e noi non andremo oltre per non rovinarvene la lettura. Se avete amato le storie dei due autori per Topolino non potrete non apprezzare questo lungo fumetto, in cui si sente forte il profumo del mare e di tempi ormai perduti.
Teresa Radice e Stefano Turconi non si sono fermati a Il Porto Proibito ma hanno realizzato altri volumi. Non stancarti di andare, Tosca dei Boschi, La terra, il cielo, i corvi e altri ancora, sono tutti pubblicati da BAO Publishing. È uscito da poco anche Le ragazze del Pillar, ambientato nello stesso universo de Il Porto Proibito. Noi vi consigliamo di partire da quest’ultimo e poi proseguire col resto.
L’Uomo Ragno – Il segreto del vetro (Faraci – Cavazzano)
Con questa prima storia era molto importante dimostrare a tutti che era possibile realizzare in Italia una bella avventura dell’Uomo Ragno.
Tito Faraci
Spider-man è un supereroe indissolubilmente legato a una città, New York, che è molto più di un dettaglio nello sfondo, ma piuttosto spesso vera e propria protagonista delle sue avventure. Nonostante questo, nel corso degli anni il buon Peter Parker non ha disdegnato gite fuori porta, come successo nell’ultimo film finora distribuito, Spider-man: Far From Home, in cui l’eroe è andato in giro per l’Europa, facendo anche una tappa nella nostra cara Venezia.
Forse non sapete però che non è la prima volta che l’Uomo Ragno si è trovato a volteggiare tra calli e canali della Serenissima. Ci avevano già pensato nel 2003 due autori che conosciamo benissimo, Tito Faraci e Giorgio Cavazzano. L’Uomo Ragno – Il segreto del vetro è una delle poche storie Marvel realizzate interamente in Italia da due autori italianissimi, è già questo sarebbe un motivo più che sufficiente per citarla in questo elenco.
Il fumetto però merita decisamente di essere letto, e non solo per vedere il maestro Cavazzano alle prese con un’icona dei comics statunitensi. Faraci ha evitato la via più semplice e non ha riproposto un nemico classico di Spider-man: ne ha creato uno nuovo, Alvise Gianus, legato all’isola di Murano e al suo vetro famoso in tutto il mondo.
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L’Uomo Ragno – Il segreto del vetro è stato ristampato da poco da Panini Comics, ed è facilmente reperibile. Con un po’ di fortuna potreste recuperare anche l’edizione in bianco e nero del fumetto, in cui risaltano ancora di più gli scorci di Venezia realizzati da Cavazzano, veneziano DOC.
Bonus: Jerry Siegel e il suo Superman
Passiamo a un’altra icona del fumetto mondiale. Superman fece il suo esordio sulle pagine di Action Comics nel 18 aprile 1938 e nacque dalle menti di Jerry Siegel e Joe Shuster. Si potrebbe scrivere più di un libro sulle origini del supereroe per eccellenza, e c’è effettivamente chi l’ha fatto.
Forse non tutti sanno che lo stesso Jerry Siegel che diede i natali all’Uomo d’Acciaio fu anche protagonista sul nostro Topolino libretto, con ben 155 storie. La sua prima avventura è stata Paperino e la macchina dell’eroismo, disegnata da un ragazzo che all’epoca era approdato da pochi anni nel mondo del fumetto: Giorgio Cavazzano.
Le sue storie con Paperi e Topi sono intrise di una personalità unica: Siegel ha infilato nei suoi lavori tutto il suo amore per la fantascienza, ma non solo. In un’epoca di raccolte e continua riscoperta del passato, sarebbe forse una bella idea riproporre il meglio della produzione Disney di una persona così importante per il fumetto in un bel volume. Sarebbe un modo apprezzabile per rendere omaggio a un autore che, come tanti suoi contemporanei, non ha conosciuto in vita la fama e il successo che avrebbe meritato.
Uno sguardo diverso
Questa cinquina di fumetti che vi abbiamo presentato può essere un ottimo mezzo per scoprire interessi nascosti o caratteristiche inaspettate degli autori che abbiamo la fortuna di leggere ogni settimana. Chissà che magari, dopo aver letto belle storie come quelle che vi abbiamo presentato, non possiate apprezzare ancora di più i loro lavori per Topolino.
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Luca Rago
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Fonti citazioni: TizianoSclavi.it | Sky TG24 | Fumettologica | Nerdmonday | Badcomics