A molti lettori sarà capitato (guardando la tv, leggendo il giornale, o magari anche solo scorrendo le notizie in rete e sui social) di avere l’impressione di aver già sentito parlare di un argomento che, invece, viene presentato come un’assoluta novità.
In quel caso, è probabile che vi siate fatti condizionare da un film (si pensi a Ritorno al futuro), una serie tv (famoso è il caso de I Simpson e delle loro profezie) o abbiate letto un buon libro (le opere di Asimov hanno contribuito al consolidamento del concetto di intelligenza artificiale). Infine, non è da escludere che abbiate sfogliato molti numeri di Topolino, e che proprio in una di quelle fantasiose storie l’immaginazione abbia per un attimo superato, o meglio, anticipato la realtà.
Non è infatti raro che sulle pagine del Topo gli autori si spingano a ipotizzare delle situazioni tanto avveniristiche da ispirare o anticipare marchingegni, idee o eventi che realmente arrivano a manifestarsi negli anni a seguire.
Si pensi, ad esempio, alla famosa storia di Romano Scarpa, con la soluzione per il salvataggio della sfinge di Abu Simbel, alla chimica del metilene di Paperino, sino alla negazione del brevetto per la modalità di recupero della nave Al Kuwait, che si era inabissata.
Insomma, ogni nuova storia potrebbe contenere l’ennesima anticipazione, come è accaduto proprio quest’anno nel caso del colore blu usato da Raffaello. Sarebbe arduo individuarle tutte, tuttavia, per stuzzicare la vostra curiosità, vi indichiamo 5 tra quelle che, secondo noi, sono tra le più eclatanti profezie dal mondo di Topolino.
5. Topolino profeta del calcio
Le profezie dal mondo di Topolino riguardano anche molte tematiche legate al mondo del calcio. Una delle storie più famose in tal senso è Paperino ai mondiali di calcio, scritta da Romano Scarpa nel 1974, che anticipa il fenomeno dei diritti TV di questo sport. In Italia, infatti, la prima legislazione sui diritti tv in chiaro per le partite di calcio risale al 1980, mentre il primo bando per i servizi a pagamento è del 1993.
In questa storia, inoltre, vi è un riferimento ai calciatori oriundi e all’eventuale cambio di Nazionale da parte dei giocatori. Fenomeno presente sia prima che dopo la pubblicazione di queste vignette, ma così consolidato nel mondo del calcio da finire sulle pagine di Topolino.
Più familiari vi saranno invece le tavole di Zio Paperone e la guerra all’ultimo spot (Salvagnini/Della Santa): per rientrare dei diritti TV (pagati uno “strabilione”), Paperone inserisce spot che interrompono di continuo la partita e le classiche strisce pubblicitarie all’estremità superiore e inferiore dello schermo.
La pubblicità eccessiva finisce però per annoiare i telespettatori, che iniziano a disinteressarsi del calcio.
Persino più attuale è Paperone e l’arbitro infallibile, pubblicata su Topolino n° 2428 del 11 giugno 2002, in prossimità dei Mondiali di calcio di Corea e Giappone. Il fatto che l’arbitraggio di alcune partite di questa competizione sia ancora oggi oggetto di polemiche rende il tutto ancor più profetico.
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Nella vicenda (disegnata da Valerio Held) Rudy Salvagnini anticipa in qualche modo l’introduzione della VAR. È vero che alcuni ritrovati tecnologici, come l’Hawk-eye (2001), venivano già usati per altri sport (nel calcio solo dal 2012). Tuttavia, le telecamere che aiutano l’arbitro robotico ARBY a prendere una corretta decisione sono più di un’intuizione, che rimanda a quelle attualmente utilizzate dagli arbitri sui campi di calcio.
4. Una vita decisamente più smart
Zio Paperone e la rivoluzione elettronica, pubblicata su Topolino n°1438 e 1439 del 1983 rispecchia appieno la realtà degli ultimi anni e si aggiunge di diritto alle profezie dal mondo di Topolino.
In questa storia, sempre scritta da Pezzin e disegnata da De Vita, venivano già previsti i mille usi dei moderni PC e smartphone, con riferimenti a internet, all’automazione industriale e persino allo smartworking.
Efficienza e rapidità sono i pilastri alla base della modernizzazione di Paperone, che quattro decenni fa porta la connessione in ogni casa: le scartoffie che ingombrano i capannoni vengono digitalizzate, si diffonde il lavoro da casa, prende piede la didattica a distanza, esplodono gli e-sports (di scacchi) e persino i computer tascabili (come palmari e smartphone).
Tuttavia, proprio come accade ancora oggi, questa dipendenza da internet causa varie problematiche. Dal sovra-utilizzo della rete fino alla riduzione delle capacità cerebrali e ai classici problemi di hacking e blackmailing. Per non parlare delle attività, come i cinema, costrette a chiudere per la concorrenza spietata. Quest’ultima circostanza richiama la preoccupazione di alcuni addetti ai lavori, secondo cui la pressione alla quale sono sottoposte le sale cinematografiche da parte delle innumerevoli piattaforme di streaming di contenuti (come Netflix, Disney+ o Prime Video) porterebbe a un indebolimento del settore.
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Troppo progresso, tutto in una volta, può essere dannoso. Ancora oggi, nonostante navigare in rete sia diventata una delle attività più comuni (soprattutto per alcune generazioni), permangono i problemi che sono stati anticipati in questa storia. Tuttavia, la rinuncia alla tecnologia che vi si osserva sembra essere uno spauracchio ben lontano.
3. La bomba atomica
Degna di nota è Topolino e il Mistero dell’Uomo Nuvola. Questa storia di Floyd Gottfredson e Ted Osborne, pubblicata dal novembre del ’36 all’aprile del ’37 sui quotidiani statunitensi, contiene un’oscura profezia. Gli autori anticipano quello che sarebbe successo una volta resa pubblica la potenza della bomba atomica.

Nelle vignette si discute infatti delle guerre che si scatenerebbero per il controllo di una tale arma, motivazione che spinge il professor Enigm a decidere di non condividere la sua scoperta.

Buona parte di questa “previsione” è però merito di chi ha tradotto in italiano dopo la guerra, che ha modificato il baloon della storia in modo da renderla ancora più simile alla realtà. In effetti, il riferimento era più generico e non citava direttamente lo scoppio degli atomi ma semplicemente l’utilizzo a scopo bellico.

2. Turisti virtuali
Non è raro leggere, sulle pagine di Topolino, storie che trattano il tema del turismo accessibile a tutti. Dai portali spaziali per visitare altri pianeti, ai varchi per recarsi al mare direttamente dal salotto di casa, sino ai fondali personalizzati per essere sempre in vacanza.
Un’altra delle profezie dal mondo di Topolino si trova in Zio Paperone e il turismo virtuale, che anticipa proprio una novità del 2020.
La storia, pubblicata su Topolino n° 2047 del febbraio 1995, scritta da Carlo Gentina e illustrata da Maximino Tortajada Aguilar, vanta più di un’analogia con quanto accaduto a Siena, dove si è messo a disposizione un avatar per visitare a distanza Santa Maria Scala. In questo caso si trattava di un aiuto per coloro che hanno difficoltà motorie, mentre nella storia la questione era prettamente economica.

Il primo centro Tu-Vi (Turismo Virtuale) di Paperone deve però chiudere perché gli amministratori di Venezia, città in cui si svolge la trama, temendo ripercussioni su acquisti mancati e ristoranti ovviamente deserti, gli proibiscono l’accesso. Le conseguenze dell’isolamento sulle attività commerciali sono oggi ben note nel mondo reale.
1. La casa domotica
Una delle profezie dal mondo di Topolino riguarda le intelligenze artificiali che albergano ormai in molti appartamenti. Se al giorno d’oggi è usuale costringere l’assistente vocale di Google a raccontare pessime barzellette o prendersela con Alexa perché sbaglia i brani musicali, non lo era altrettanto qualche anno fa.

In Paperino e la casa elettronica del 1984, Giorgio Pezzin (non a caso, laureato in Ingegneria) imbastisce una delle sue tante storie ricche di invenzioni futuribili in collaborazione con Massimo De Vita (come già fatto per altre famose saghe).
Prende così forma un’abitazione a prova di papero, completamente computerizzata e persino eco-friendly (si pensi all’energia solare).
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Chi ha letto la storia forse ricorderà che, tra le tante apparecchiature a disposizione di Paperino nella casa domotica, ce ne sono alcune che sono già state realizzate. In particolare, possiamo ricordare la bilancia smart (che indica al suo proprietario la dieta da seguire) o la sveglia intelligente.
A causa della sfortuna di Paperino la distribuzione industriale fallisce e, come dice l’imprenditore della storia, si dovrà “aspettare il 2000 per vendere case elettroniche”!
Di un decennio dopo è il riferimento a due famosi oggetti assai comodi per lo svolgimento delle faccende domestiche: il robot aspirapolvere e quello che taglia il prato.
In Pippo, Gancio e le fatiche domestiche, lo zio inventore di Pippo, Sfrizzo, anticipa la costruzione di questi robottini ai quali affibbiamo i nomi più disparati, che ci facilitano la vita di ogni giorno.
La storia del 1996 di Luca Boschi è forse più un’intuizione dettata dalle prevedibili esigenze domestiche, ma… decisamente azzeccata!
Il ruolo della fantasia
Sebbene le innovazioni siano il frutto del calcolo e del ragionamento, senza la fantasia la nostra mente non sarebbe capace di ideare e desiderare, e non avrebbe la base che serve affinché i nostri sogni possano diventare concreti. La lettura di Topolino permette, quindi, di viaggiare con la fantasia e ci permette di capire come quest’ultima possa anticipare e plasmare la realtà. E magari un giorno, di fronte a qualche mirabolante accadimento o invenzione, potremo raccontare ai nostri nipotini di averli già visti “da qualche parte”.
Dario Pezzotti, Mattia Comincini
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Fonti: wikipedia.it, ansa.it