Il sottosegretario Rossano Sasso cita Dante, ma è L’Inferno di Topolino

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

“Dove lo hai letto, su Topolino?” è una delle frasi più ricorrenti della politica italiana, ma stavolta a quanto pare è successo davvero! Il deputato barese Rossano Sasso ha citato una frase spacciandola per un verso del Sommo Poeta Dante, mentre in realtà era proprio una citazione da Topolino.

La frase incriminata

In un post pubblicato su Facebook, successivamente rimosso, il sottosegretario leghista all’Istruzione, Rossano Sasso, ha citato la frase “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto“. La massima, attribuita erroneamente a Dante, appare in realtà nel capolavoro L’Inferno di Topolino, parodia in sei parti uscita su Topolino (dal numero 7, ottobre 1949, al numero 12, marzo 1950) a opera di Guido Martina e Angelo Bioletto.

Rossano Sasso Dante Topolino

Nello specifico, la frase proviene dalla quinta parte della parodia, pubblicata su Topolino numero 11. Nel corrispettivo del Canto XV della Commedia, il protagonista Topolino, che veste i panni di Dante, incontra il suo vecchio maestro di scuola (come Dante incontra Brunetto Latini), punito per aver predicato bene e razzolato male e condannato a vagare in un deserto in cui piovono fiamme. Nella Commedia dantesca, Dante incontra invece i violenti contro natura.

Dante Topolino

Potrebbe interessarti anche: Dieci orrori brutali dall’Inferno di Topolino

Non è la prima volta che la frase “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”, incisa sulla pietra per spronare i peccatori a correre per salvarsi dalle fiamme, è associata alla Commedia. Il sito francese ladivinecomedie ha smascherato questa falsa attribuzione che gira sul web da anni, tornata alla ribalta dopo che lo stesso segretario della Lega, Matteo Salvini, aveva citato la prima parte nella trasmissione DiMartedì, presentata da Giovanni Floris, nel 2018.

Chi si ferma è perduto

La prima parte della frase rimanda anche a Benito Mussolini, che la utilizzò in un celebre discorso a Genova nel 1938, e all’omonima commedia del 1960 di Totò e Peppino de Filippo. Per la sua immediatezza e semplicità, la citazione ha sempre avuto grande risonanza sul web.

In ogni caso, sicuramente questa frase non riguarda il Sommo Poeta, di cui tra pochi giorni cominceranno i festeggiamenti per i 700 anni dalla morte. Tra le numerose iniziative per celebrare il Dantedì del 25 marzo, non mancheranno tante novità anche dal mondo del fumetto Disney!

Ginevra Emilia Carrero Meglio

Potrebbe interessarti anche: Giuseppe Verdi e Topolino, in edicola le più belle storie sulla musica lirica

Fonti: Repubblica.it

Immagini:© Panini/Disney | Huffingtonpost

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

Ultimi articoli

Articoli correlati

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Le opinioni espresse dai singoli autori negli articoli sono a titolo personale e non rappresentano in alcun modo il pensiero dello staff di Ventenni Paperoni.

Tutto il materiale eventualmente coperto da copyright utilizzato è usato per fini educativi ai sensi dell’art. 70 della legge 633/41 sul diritto d’autore. Qualora i titolari volessero rimuoverli possono comunicarlo via e-mail e provvederemo subito alla conseguente rimozione o modifica.

E-mail: redazione@storiedipaperi.com