La Walt Disney Company non risente della crisi mondiale causata dalla pandemia. I titoli della major dell’intrattenimento sembrano più sani che mai.
Sappiamo bene come l’economia mondiale abbia subito un duro colpo derivante dai cambiamenti repentini dell’ultimo anno. In seguito alle varie restrizioni imposte dalla lotta al Covid-19, anche le grandi aziende hanno patito dei forti rallentamenti.
La Walt Disney non ne è stata esente ma ha saputo reinventarsi in modo celere ed efficace.
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Walt Disney cavalca il cambiamento
Se la flessione evidente – per motivi più che ovvi – ha riguardato il comparto dedicato ai parchi a tema, la forza della Walt Disney Company è diventata Disney+.
La sfida a Netflix è stata lanciata, anche se la strada da percorrere sarà ancora lunga. I dati che arrivano dai mercati però sono molto più che confortanti. Wall Street parla chiaro: il titolo della Walt Disney Company è ai massimi storici con un +20% dall’inizio dell’anno.
Gli esperti dicono che il successo è dovuto alla capacità dell’azienda di reinventarsi in tempi brevi, puntando sui servizi streaming per ovviare alla chiusura dei parchi di divertimento.
Quest’ultimo comparto, infatti, ha subito grosse perdite stimate intorno ai 2,4 miliardi di dollari che hanno portato a un taglio di circa 32000 posti di lavoro.
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La svolta è Disney+
Nel 2019, con la nascita di Disney+, l’azienda si era posta l’obiettivo di raggiungere una cifra di abbonamenti che oscillasse tra i 60 e i 90 milioni. In poco più di un anno i dati parlano di 86,8 milioni di abbonati.
La pandemia, e il successivo incremento dell’utilizzo di piattaforme streaming, hanno certamente contribuito a rendere ancora più veloce l’ascesa di Disney+, ma è pur vero che da mesi l’azienda sta lavorando proprio su questa linea.
Stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato Bob Chapek, la piattaforma ha registrato più di 13 milioni di nuovi abbonamenti solo tra l’inizio di ottobre e l’inizio di dicembre.
Questo incremento, notevole e repentino, ha spinto i dirigenti ad attuare investimenti ingenti destinati alla spesa per programmi televisivi e film sulla piattaforma streaming che porteranno all’aumento di un dollaro per gli abbonamenti USA da marzo 2021.
Vedremo se la stessa cosa accadrà anche in Italia.
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Francesca Arca
Fonte: milanofinanza.it
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