Davvero c’è stata una censura dei Classici su Disney+?
In questi giorni sono stati parecchi i titoli di articoli di giornali e di blog, anche famosi, che hanno annunciato la presunta censura, o addirittura l’eliminazione dal catalogo di Disney +, di alcuni noti Classici Disney. Nel mirino sarebbero finiti titoli come Dumbo, Gli Aristogatti e Peter Pan. I commenti indignati sono caduti a pioggia, per il “bollino rosso” imposto al Classico Disney tanto amato durante l’infanzia, e la notizia si è diffusa rapidamente.
Le cose non stanno proprio così, e i titoli divulgati non rendono giustizia a una situazione più complessa. Nessun Classico è stato censurato o eliminato da Disney+.
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La segnalazione dei contenuti razzisti all’interno dei Classici Disney
Già a ottobre dell’anno scorso la piattaforma streaming della casa di Topolino aveva deciso di predisporre un disclaimer d’avviso prima della riproduzione di alcuni Classici dal contenuto, per così dire, problematico:
“Questo programma include rappresentazioni negative e/o offese a persone e culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono oggi. Piuttosto che rimuovere questo contenuto, vogliamo riconoscere il suo impatto dannoso, imparare da esso e stimolare la conversazione per creare un futuro più inclusivo insieme.
Disney si impegna a creare storie con temi ispiratori e ambiziosi che riflettano la ricca diversità dell’esperienza umana in tutto il mondo”
Il disclaimer, che appare prima di film come Lilli e il Vagabondo o Gli Aristogatti, avverte lo spettatore della presenza di rappresentazioni stereotipate di etnie e persone, giudicate offensive. Una decisione in linea con una più moderna e rispettosa sensibilità verso la preziosa diversità socio-culturale presente nelle nostre società pluraliste.
La modifica del rating dei Classici Disney+
Dopo ottobre, la Walt Disney Company ha però deciso di modificare di nuovo la gestione di tali contenuti, poi tacciati di “censura”.
Tali provvedimenti riguardano al momento solo il catalogo Disney+ del Regno Unito (l’Italia sembrerebbe esclusa al momento, ma è probabile che si adeguerà in futuro) e comportano la sola modifica del rating del film Disney in questione (ad esempio Peter Pan). Attualmente, in base al Centro di Assistenza di Disney+, la suddivisione dei film in base al rating avviene per queste fasce:
Rating | Description |
0+ | Suitable for all ages |
6+ | Some scenes may be unsuitable for children under 6 |
9+ | Some scenes may be unsuitable for children under 9 |
12+ | Some scenes may be unsuitable for viewers under 12 |
14+ | Some scenes may be unsuitable for viewers under 14 |
16+ | Some scenes may be unsuitable for viewers under 16 |
Classici come Dumbo, Peter Pan o Gli Aristogatti, in passato al centro di polemiche per l’aggiunta del disclaimer iniziale, non sono stati censurati o peggio ancora cancellati, ma hanno subito una semplice modifica del rating, passando dalla fascia di raccomandazione a spettatori di età dai 0+ anni a 6+.
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I Kids profiles e il Parenting control
Ciò ha avuto come immediato effetto l’esclusione di alcuni Classici dai cosiddetti Kids Profiles, i profili accessibili direttamente dai bambini senza supervisione di un adulto, il cui catalogo è composto solo dai contenuti con un rating 0+.
Il contenuto di ogni Classico su Disney+ rimane quindi invariato, incensurato e facilmente accessibile da ogni utente. Sono parecchi, in realtà, i film e le serie tv Disney con un rating superiore a 6: film Pixar (Soul, per esempio), serie animate (DuckTales) o Classici (Moana). Niente di nuovo.
Il profilo per bambini può essere facilmente creato dal menù dell’applicazione della piattaforma streaming, e da questo febbraio permetterà un Parenting control ancora più efficace: i profili per “adulti” (o meglio standard), potranno essere bloccati tramite un PIN, e resi inaccessibili per il bambino (che non ne conosce il codice).
I Classici su Disney+ sono rimasti invariati
Spetta quindi al genitore decidere se rendere pienamente accessibile al proprio figlio i contenuti con un rating diverso da 0+.
In base a quanto detto, risulta chiaro che le polemiche sorte in questi giorni in merito a presunte censure, “bollini rossi” o scene tagliate siano infondate. I nostri amati Classici Disney risultano, in sostanza, intonsi.
Il tema dell’entità della dannosità sociale dei film Disney più datati continua ad alimentare i dibattiti online. La decisione di cosa fruire dal catalogo Disney+ e la valutazione e dei loro contenuti rimane però ancora affidata al singolo spettatore, e, in particolare, al genitore.
Antonio Glide Manno
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Immagini © Disney
Fonti: Il Mattino, Centro Assistenza Disney+, TGCOM24, Matioski, Regno Disney