Abigail Disney, figlia di Roy E. Disney e quindi pronipote di Walt, ha recentemente avanzato una dura critica verso la gestione della società dell’illustre parente.
In diretta sul podcast The Business di KCRW, ha espresso rammarico per la gestione dell’emergenza COVID-19, i tagli a personale e stipendi, ma soprattutto per l’impronta prettamente corporativa che è stata data alla Walt Disney Company.
Disney contro Disney
Tutto è cominciato con la notizia che le quotazioni in borsa della Walt Disney Company erano al massimo mai raggiunto, eguagliando l’offerta pubblica iniziale del 1956. Abigail Disney ha ritwittato la notizia, commentando con disgusto il divario fra conto in banca degli azionisti e le vite degli impiegati dell’azienda.
L’emittente KCRW ha colto la palla al balzo e ne ha approfittato per intervistare Abigail Disney. Durante il podcast, la pronipote di Walt ha parlato dei licenziamenti messi in atto nei vari parchi a tema: 32000 impiegati hanno perso il lavoro, e nel frattempo i salari dei dirigenti sono tornati ai livelli pre-COVID.
Bisogna salvare la Company da se stessa. Si potrebbe iniziare donando i $100 milioni ricevuti in bonus dai dirigenti ai lavoratori licenziati, come fondo di sostegno.
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La critica al corporate system
Abigail ha quindi continuato a esprimere il suo dissenso verso la gestione “da corporazione” di Bob Iger, CEO della Walt Disney Company recentemente rimpiazzato da Bob Chapek, ma tuttora presidente esecutivo. Nonostante sostenga di non avere nulla di personale contro di lui, lo paragona addirittura a Ebenezer Scrooge.
Una piccola parte di me vede questo come un’estensione del lavoro di mio padre. Non credo che la Company e la magia possano sopravvivere a questo comportamento aziendale, e non penso che il brand, nonostante sia oro, durerà a lungo.
Infine, riferendosi al modo di fare della Walt Disney Company, e di Iger in particolare, di acquistare sempre più franchise, accusa la multinazionale di trasformare la creatività in una macchina da soldi.
È solo un business. Stanno vendendo salame, e ne stanno tagliando fette sempre più sottili, perché non ne producono più.
Ad alcuni potrebbe sembrare strana una tale presa di posizione, ma occorre ricordare che non è la prima volta che Abigail Disney esprime forti critiche nei confronti della Walt Disney Company.
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I primi dissapori
Per essere precisi, già nel 2004, quando suo padre Roy E. Disney si ribellò alla gestione dell’allora CEO Michael Eisner, Abigail Disney gli diede manforte unendosi alla protesta.
Ma guardando a tempi più recenti, in seguito a una visita a Disneyland nel 2019, Abigail protestò contro le condizioni lavorative degli impiegati dei parchi a tema. Si era recata lì in incognito dopo aver ricevuto delle segnalazioni disperate da lavoratori in situazioni economiche critiche.
Ero furiosa quando sono uscita dal parco, perché mio nonno (Roy O. Disney) mi aveva insegnato a rispettare queste persone che ti prendono i biglietti o ti versano la Coca-Cola. Sono loro la ricetta per il successo.
Alle risposte indignate della Walt Disney Company, che lamentava di essere calunniata con accuse false, Abigail Disney rispose così:
Bob (Iger) deve capire che è un impiegato, proprio come le persone che scrostano via le gomme dal marciapiede sono impiegati.
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Chi è Abigail Disney?
Come già accennato, Abigail Disney è la nipote di Roy O. Disney, fratello di Walt e cofondatore della Walt Disney Company. Ha ottenuto un dottorato di ricerca alla Columbia University e si è dedicata per lungo tempo alla produzione di documentari, tra cui Pray the Devil Back to Hell (2008, dir. Gini Reticker), vincitore del premio Best Documentary al Tribeca Film Festival.
Il documentario The Armor of Light, da lei prodotto, scritto e diretto, affronta la tematica dell’antiabortismo e della diffusione delle armi negli USA. Ha vinto nel 2017 un Emmy Award per le tematiche trattate.
Abigail Disney si è distinta anche per azioni filantropiche e di attivismo: nel 2011 ha visitato il Congo con il Premio Nobel Leymah Gbowee per aiutare le donne locali a stabilire la pace nel loro paese.
Sempre insieme all’attivista liberiana, nel 2015 ha attraversato la Zona Demilitarizzata che separa le due Coree del Nord e del Sud in un atto di solidarietà verso gli sforzi delle donne coreane per porre fine alla guerra.
KCRW stessa riporta infine che Abigail Disney ha donato in beneficenza gran parte del suo patrimonio. In seguito al recente podcast, si rimane in attesa di una risposta ufficiale della Walt Disney Company o di Bob Iger in persona.
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Letizia Somma
Fonti: KCRW, WDW News Today, Yahoo! News, Wikipedia
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