Chiariamo subito il dubbio: no, la casa del Topo non ha ceduto i diritti d’autore per realizzare fumetti non Disney con Topolino, Paperino, Zio Paperone e compagnia. Ma allora, di che fumetti stiamo parlando?
Ci stiamo riferendo ad autori, in particolare della scena indipendente, che si sono presi la libertà di sfruttare a loro piacimento questi poliedrici personaggi. Si va dalla parodia in chiave umoristica, al non-sense, al racconto oscuro e amaro, per delle letture decisamente interessanti.
Bando alle ciance dunque, ecco a voi cinque fumetti NON Disney con protagonisti Paperi & Topi!
Pangolino (Autori vari)
Pangolino è un’autoproduzione a fumetti dedicata al Covid-19 in chiave satirica. Già dalla copertina, però, potete intuire come il tutto sia stato realizzato prendendo come base di partenza Topolino libretto.
La cosa divertente è che questo non è stato fatto limitandosi a storie a fumetti come Pangolino e il virus mandarino o Paparo Francesco e il miracolo del covidavinci ma realizzando una parodia anche di rubriche e pubblicità, un po’ sulla falsariga di Quando c’era LVI di Antonucci e Fabbri. Di Pangolino vi abbiamo già parlato in passato sul nostro sito, vi invitiamo a leggere questo articolo per ulteriori informazioni.
Trumpolino contro tutti (Fumeddy)
Trumpolino, pubblicato dalla casa edtrice Manfont, è l’esordio su carta di Fumeddy, autore molto attivo sui social. L’origine del nome è chiarissima. Prendete un simbolo universale come Topolino e affiancateci l’emblema di un certo modo di fare politica degli ultimi anni, l’ex-presidente degli USA Trump… ed ecco che otterrete Trumpolino!
Un personaggio che però non si limita ad essere una parodia del tycoon arancione, cosa che già fornirebbe materiale per una serie infinita di volumi, ma prende spunto anche dalla scena politica nostrana, soprattutto per quel che concerne i rappresentanti del populismo più spinto.
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Il tutto è reso su carta con uno stile grafico fresco, ispirato appunto al Topolino nostrano. Una lettura sicuramente sfiziosa e divertente, per ridere (ma non troppo) di quello che combinano i cosiddetti leader politici. Anche di Trumpolino vi avevamo già parlato in passato, in questa interessante intervista all’autore.
Topo & Papero (Dottor Pira)
Definita dal suo autore come una “serie zoologica sull’interessante interazione interspecie tra roditori e ovipari”, Topo & Papero prende due protagonisti ispirati alle icone Disney e li precipita in una spirale di nonsense irresistibile.
Il Dottor Pira, un’istituzione per quanto riguarda il fumetto surreale nostrano, declina Paperino e Topolino nel suo stile inconfondibile, che, come nel caso del famoso Sio, o si ama o si odia.
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Non fatevi ingannare però dall’apparente semplicità: Topo & Papero è sicuramente e prima di tutto un fumetto divertente, ma ci troverete anche quel pizzico di satira che non guasta mai, oltre a situazioni inaspettate.
Dr. Pira ha un suo sito dallo stile un po’ retro, i Fumetti della Gleba, in cui potete trovare un archivio enorme di tavole e vignette. Vi invitiamo quindi a visitarlo nel caso vogliate scoprire se Topo & Papero fa al caso vostro.
Pupparino (Daw)
Pupparino, per chi non lo conoscesse, è uno degli Animaletti Crudi di Daw, serie di strisce raccolte nell’omonimo volume (di cui fa parte anche un certo Troppolino). Daw, al secolo Davide Berardi, è un autore comico che forse conoscerete per Lov, la serie di strisce comparsa su moltissime agende, ma che ha al suo attivo varie pubblicazioni, tra cui il recentissimo antologico Shonen Ciao.
Pupparino è una versione piuttosto particolare del nostro papero: oltre ad essere verde, ha una caratteristica inconfondibile. Infatti, c’è un’unica cosa che sa dire: “Puppa“, con tanto di gesto inequivocabile.
Il volumetto di cui vi parliamo è un’autoproduzione, al pari di Pangolino, e contiene varie storie ambientate a Pupparopoli. L’indice si compone di Pupparino e le cose, Pupparino e la fortuna di Gaaastone, Pupparino e l’anima gemella e Pupparino Fuoco spengitore.
Dai titoli potete intuire come le varie storie presentino versioni distorte e irriverenti dei nostri personaggi preferiti. Abbiamo ad esempio i tre nipotini, non più Qui, Quo e Qua ma Qui, Quad e Dodecaedro Panteistico Omnisciente.
Non aggiungiamo altro per non rovinarvi un’eventuale lettura! Il volumetto attualmente è esaurito, ma potrebbero in futuro esserci delle ristampe: l’autore potrebbe prendere in considerazione l’eventualità in caso di domanda da parte del pubblico. Provate a chiedere direttamente a Daw su Instagram!
Paperi (Giulio e Marco Rincione)
I volumi che vi abbiamo presentato finora hanno tutti una caratteristica in comune: si ride. Magari sono risate un po’ amare – ispirate a situazioni reali come nel caso di Pangolino e Trumpolino – ma la caratteristica comune dei quattro è l’essere fumetti comici. Paperi decisamente no.
Il fumetto dei fratelli Giulio e Marco Rincione è infatti una lettura impegnativa, disturbante, in cui i paperi fanno da tramite per raccontare la malattia che corrode il mondo moderno: la depressione. Quella vera, non la vaga tristezza da social.
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Paperi è una serie composta da tre albi, raccolti poi in un singolo volume con storie extra, tutti editi da Shockdom. I protagonisti sono PaperUgo, PaperPaolo e One$: i tre vivono a Papertropolis, sotto il giogo dittatoriale dei Topi. I disegni di Giulio Rincione rendono assai bene le atmosfere cupe e distopiche del fumetto, in cui si raccontano vicende a tratti davvero angoscianti da leggere.
Nella realtà descritta dai Rincione, i Paperi sono degli attori che interpretano i ruoli che siamo abituati a conoscere sulle pagine del classico Topolino libretto. Una volta svestiti quei panni ecco che quei personaggi, amichevoli e rassicuranti, mostrano un volto malato e agghiacciante.
Non vogliamo rovinarvi la lettura fornendovi altri dettagli: speriamo invece di aver suscitato abbastanza la vostra curiosità e di avervi invogliati a dare una possibilità a Paperi. È una lettura che consiglieremmo a un pubblico maturo e consapevole, considerata la presenza di scene anche piuttosto esplicite sotto vari punti di vista.
Topolino e co. sono ormai talmente parte integrante della cultura popolare che sono sempre di più gli artisti che si ispirano a loro per realizzare le opere più disparate. Segno, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quanto questi personaggi rimangano sempre universalmente riconoscibili in qualsiasi chiave si decida di declinarli.
Luca Rago
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