Paperi a due ruote: i 3 veicoli più assurdi mai apparsi su Topolino

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Ammettiamolo: i mezzi di trasporto hanno reso la nostra vita incredibilmente più facile. Autobus, macchine, moto, biciclette, aerei ci permettono di viaggiare da un posto all’altro in tempi record. Ma cosa succede quando i mezzi di trasporto incontrano il fumetto Disney? Semplice: la fantasia diventa il miglior carburante possibile! A volte, la geniale follia degli autori si nasconde dietro a veicoli assurdi che fanno da perno attorno a cui ruota l’intera trama di una storia.

Oggi siamo qui per presentarvi i mezzi a due ruote più strambi del fumetto Disney. Cominciamo!

3) La bicicletta “mutaforme” (Paperino e la corsa delle mountain bike, Gentina – Guerrini)

Bici dirigibile veicoli assurdi
Ammetiamolo: se le biciclette fossero queste, le auto si sarebbero già estinte da tempo!

Nella storia che conquista la medaglia di bronzo, Paperino sovrasta (letteralmente) la fortuna di Gastone. Ma a quale prezzo? I due paperi affrontano per amore di Paperina il loro peggior nemico: la pigrizia! Il vincitore di una gara di mountain bike otterrà una sorpresa da parte dell’affascinante papera… tanto basta per mobilitare i due fannulloni!

Per scoprire in cosa consista la sorpresa, Paperino e Gastone decidono di attrezzarsi a dovere. Naturalmente la fortuna del secondo sembra prevalere, ma Paperino è disposto a tutto pur di vincere. Su consiglio di un commesso poco sportivo, decide dunque di acquistare una bicicletta apparentemente innocua, ma che nasconde un meccanismo degno del genio di Archimede. Stiamo parlando infatti di una bici dirigibile/deltaplano, che aiuterà Paperino a superare le ripide salite del percorso.

La “vittoria” di Paperino

Nonostante la bicicletta super accessoriata di Paperino lo porti in testa, la malasorte decide di fargli uno sgambetto proprio sul più bello. La sua bici, infatti, si smonta letteralmente pezzo per pezzo, lasciando lo sventurato a due millimetri dal traguardo. Gastone ne approfitta e supera subito il suo rivale, concludendo quindi la gara per primo.

Nonostante l’apparente sconfitta, Paperino vince grazie a un autentico colpo di fortuna: Gastone, nonostante abbia tagliato per primo il traguardo, viene squalificato per aver indossato al rovescio la pettorina raffigurante il suo numero di gara. Gli rimangono “soltanto” gli altri premi (è pur sempre arrivato primo!), tra cui mille dollari, una vacanza, una moto e molto altro, ma non il primo posto. Quello spetta a Paperino, gioioso per aver sconfitto il suo rivale in amore!

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Tandem Paperino
“Cos’è? Una torta?” Mi sa proprio di no, Paperino!

Ma, com’è giusto che sia, gli imbroglioni non meritano nessun premio. La buona stella di Gastone non lo ha mai abbandonato, e la iella di Paperino si rivela proprio sul finale. Paperina, come “regalo” per il nostro falso vincitore, lo designa come accompagnatore ufficiale di tutti i suoi picnic domenicali dell’anno. Il veicolo utilizzato dal nostro “vincitore” sarà un tandem con annessi soltanto pedali anteriori! Citando Cartesio: “Anche se la capacità di imbrogliare è segno di acutezza e di potere, l’intenzione di imbrogliare è senza dubbio segno di cattiveria o di debolezza”. Ben ti sta, Paperino!

Fantasia o realtà?

Per sconfiggere la fortuna di Gastone, insomma, non serve a nulla affidarsi a veicoli assurdi di qualsiasi tipo. Ma siamo del tutto sicuri che la bici dirigibile sia solo frutto della creatività di Francesco Guerrini?

Motore da 249cc munito di elica. Tre ruote. Prezzo stimato, diecimila sterline. No, non è un nostro lampo di genio, è pura realtà! Si tratta di un brevetto risalente al 2013, e prende il nome di Paravelo. Ideato e sviluppato dalla società XploreAir, non si sa nulla circa la sua eventuale data di uscita sul mercato. Considerando che sono passati sette anni dall’ultima volta che si è parlato di questa vera e propria bicicletta volante, ci vorrà ancora un po’ prima che l’Italia si interessi a questo genere di invenzione. Particolarità non indifferente di Paravelo è la possibilità di smontarla pezzo per pezzo, in modo da rendere più pratico il suo trasporto. Solo il tempo potrà rivelarci se questo sarà il futuro dei veicoli o soltanto l’ennesima idea strampalata. Nel frattempo, aspettiamo.

Paravelo bici
Paravelo, la prima bicicletta volante!

2) Il biciclo di Paperoga (Tre paperi in bici, Valentini – Soldati)

Passiamo ora al secondo mezzo a due ruote improbabile presente in una storia Disney.

Il 6 marzo 2001 Massimiliano Valentini sceneggia Tre paperi in bici, una storia che vede protagonisti non solo i già citati Paperino e Gastone, ma anche un terzo personaggio… la bomba a orologeria a forma di papero, il nostro amatissimo e pericolosissimo Paperoga!

Dopo che i cugini si sono trovati in una Paperopoli deserta nel periodo delle vacanze, Paperoga propone loro di intraprendere un viaggio alternativo: arrivare a Snotty City attraversando le montagne montuose (ma dai?) in bicicletta. Nonostante i reciproci sguardi dubbiosi, Paperino e Gastone accettano la proposta del terzo. Si parte!

Un inizio all’insegna della storia

Ancor prima che il viaggio inizi si evince subito quanto sarà stravagante. A dir poco sbalorditi, Paperino e Gastone osservano Paperoga arrivare all’appuntamento sfrecciando con il suo biciclo. Per quanto possa far ridere il lettore (e mettere ancor più in risalto la figura bislacca di Paperoga), per un appassionato di due ruote il biciclo è un piccolo gioiello.

biciclo veicoli assurdi

Stiamo infatti parlando del “nonno” della bicicletta moderna, che vede la sua comparsa alla fine dell’Ottocento. L’invenzione del biciclo è senza dubbio di Eugène Meyer, francese, ma la sua produzione su larga scala (con la modifica della famosa ruota anteriore) fu garantita da James Starley.

Poniamoci subito una domanda: come si spiega il grande diametro della ruota anteriore? L’arcano è subito svelato: nell’Ottocento le strade asfaltate non erano numerose come oggi, e la ruota grande permetteva non solo una maggiore stabilità sul terreno, assai più sterrato all’epoca, ma anche la possibilità di raggiungere velocità elevate.

Potreste chiedervi perché il biciclo figuri in questa breve classifica di veicoli assurdi. Presto detto: a essere assurda, in questo caso, è la pretesa di viaggiare ancora oggi con un mezzo così pericoloso.

Innanzitutto, la posizione del ciclista rispetto al terreno risulta rischiosa in caso di cadute, esattamente come la sua scarsa manovrabilità. Solo vent’anni dopo la sua creazione il biciclo avrebbe conosciuto una prima fase di declino a favore della bicicletta di sicurezza (la “mamma” della bicicletta moderna), nata nel 1870 grazie al nipote di John Starley. A decretare la fine del biciclo, oltre alla bicicletta di sicurezza si aggregarono la trasmissione a catena (che garantiva velocità elevate con ruote di media grandezza) e l’invenzione dello pneumatico (a sfavore delle precedenti ruote in gomma piena) di John Boyd Dunlop, nel 1888.

Ma questo Paperoga non lo sa, e continua a pedalare sul suo biciclo. Vai così, campione!

La bicicletta milionaria

Tre paperi in bici
Rarissima immagine di Paperoga su tutte le furie contro Paperino e Gastone

C’è un secondo motivo, in realtà, per cui abbiamo deciso di premiare il biciclo di Paperoga. In Tre paperi in bici vi è un’altra bicicletta dal valore inestimabile, introvabile nella realtà, che purtroppo non abbiamo potuto far salire sul podio. Il merito della sua creazione va a quel geniaccio di Paperoga, che per quanto possa sembrare sciocco e pasticcione, ha con sé una mole di lauree per corrispondenza che farebbe gola anche a Pico de Paperis!

Il suo genio viene richiesto sul campo quando Paperino e Gastone distruggono le loro bici in una sfortunata gara al sorpasso. Ma il viaggio deve concludersi, e Paperoga si mette all’opera! Lavorando tutta la notte senza sosta, il nostro Einstein piumato costruisce una sorta di tandem a quattro ruote, con Gastone e Paperino posizionati rispettivamente alla destra e alla sinistra del grande inventore.

Va da sé che non abbiamo potuto premiare questo veicolo assurdo perché non ha due, ma ben quattro ruote. Il mezzo in sé resta comunque geniale, e dovevamo assolutamente citarlo. Ma Paperoga, si sa, è Paperoga, e davanti a un dirupo una domanda sorge improvvisa: dove sono i freni?

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Tre paperi in bici veicoli assurdi
Ci mancano le vacanze!

Arrivati a Snotty City più salvi che sani, il viaggio sembra concludersi per il meglio… ma solo per Gastone! Un elicottero recupera il quadrifoglio piumato per una crociera sul Mar Blu in prima classe. Ma ride bene chi ride ultimo! Paperoga e Paperino fanno la conoscenza di Clif Bycicle, collezionista di biciclette rare. Davanti all’invenzione di Paperoga, Bycicle strappa lesto un assegno da un milione di dollari!

Certo, la prima classe di Gastone è stupenda, ma se sulla stessa nave Paperino e Paperoga si trovano in classe Super Lusso, be’… Gastone, incassa e muto!

1) La moto-jet (Paperino in moto ai guai, Gentina – Guerrini)

Il veicolo assurdo in prima posizione arriva in diretta dalla storia su due ruote per eccellenza. Anno 1993, opera della già citata coppia Gentina-Guerrini. L’originalità della trama, i non pochi colpi di scena ma soprattutto la quantità smodata di veicoli assurdi presenti sono i motivi per i quali Paperino in moto ai guai esprime il primo classificato in questa classifica di mezzi strampalati!

I primi guai di Paperino

Paperino in moto ai guai

La trama è in perfetto “stile Paperino”: un autentico colpo di sfortuna è la base a partire da cui si struttura l’intero percorso narrativo. In questo caso, è il nostro papero ad attirare su di sé la cattiva sorte! Alla ricerca disperata di un parcheggio all’ora di punta, Paperino decide di sostare in un cantiere edile, nascondendo il cartello del divieto di sosta.

Il dramma non tarda ad arrivare: pesanti sostegni d’acciaio cadono rovinosamente sulla 313, trasformandola in un frisbee a quattro ruote. Come potrà Paperino trovare un veicolo alternativo adatto alle sue esigenze… e al suo portafogli?

La “concessionaria” di Archimede

Solo Archimede può trovare una soluzione low cost per il nostro povero Paperino. O meglio, a costo zero. Perché i veicoli proposti dall’inventore, oltre a essere gratis, sono tutti allergici alla benzina.

Si comincia con la moto che va a pioggia: una due ruote simile a una vecchia Gilera TG 125 con un grosso imbuto sul lato posteriore, in grado di produrre energia durante le giornate piovose.

Questa moto sarà però distrutta da un’aggressiva banda di motociclisti, i quali prenderanno di mira il nostro sventurato protagonista.

Paperino in moto ai guai

In alternativa all’ormai deflagrata moto che va a pioggia, Archimede gli propone quella che va a vento: simile alla precedente con però una pala eolica dietro il sellino. Ma anche questa volta i selvaggi pirati della strada tormenteranno Paperino, demolendo pure il secondo veicolo.

Paperino non demorde, e le invenzioni di Archimede non si esauriscono: tenterà con la moto a molla, a molleggio, a gran cassa con acceleratore a rullante (ovvero una due ruote altamente rumorosa), a calamita, a repulsione cromatica, a scintille… fino ad arrivare alla moto funzionante a “esalazioni” di crauti in salamoia con salsa d’aglio e cipolline. Una ricetta per motori forti!

Dopo aver scartato anche la moto a fulmini, rimane solo un’ultima speranza per Paperino… il veicolo per eccellenza, in testa alla nostra classifica. Ci riferiamo a una moto-jet supersonica con bi-turbo reattore. Traducendo, una sorta di mini-astronave con due ali munite di razzi. Il lato anteriore presenta inoltre uno spuntone, forse per diminuire l’attrito del vento, forse per mero gusto estetico.

moto jet bi-turbo reattore Guerrini

Nonostante Paperino riesca a prendersi la sua rivincita sui teppisti motorizzati, il collaudo procede con diversi problemi. Il risultato è chiaro: per quanto sia interessante una moto volante, i pericoli sono troppo evidenti. L’unico mezzo che Paperino può guidare è la sua amata 313.

Archimede riuscirà infine a sistemarla tramite una macchina del tempo canalizzata interamente verso un unico oggetto (in questo caso, la 313), e ancora oggi sappiamo bene quanto quella piccola utilitaria rossa e blu sia importante per Paperino. E finché Paperino rimarrà nei nostri cuori, la 313 non lo abbandonerà mai.

La moto-jet supersonica con bi-turbo reattore ha comunque conquistato i nostri cuori e merita il primo posto della nostra classifica. Peccato solo che un mezzo del genere non esista… forse.

Esiste… eccome se esiste!

veicoli assurdi Lazareth moto

Ebbene, pare che la moto volante non sia solo una fantasia di Gentina e Guerrini. Vi presentiamo la Lazareth LMV 496. È questo il nome della moto volante progettata dal preparatore francese Ludovic Lazareth. Una moto con motore Maserati V8 (può raggiungere i 480 CV, per capirci), munita di quattro turbine a reazione posizionate rispettivamente ai lati del veicolo.

Non stiamo parlando di uno dei veicoli assurdi senza capo né coda che già abbiamo citato: Lazareth, spera davvero di poter portare il suo prototipo sul mercato il prima possibile. Amici lettori, sognate con noi… ma non troppo! Il prezzo base di LMV 496 si aggira intorno ai cinquecentomila dollari.

Onestamente, ci accontentiamo di una bella, sana, ed economica rilettura di Paperino in moto ai guai: sognare è gratuito, e la Disney lo ha sempre permesso!

Nicola de Martino Norante

Immagini © Disney – Panini Comics

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