Final Fantasy VII: un pezzo di storia dei videogame

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Non più di qualche mese fa, sugli scaffali dei negozi ha fatto la sua comparsa il videogame per PS4 Final Fantasy VII Remake. Come è facile intuire, si tratta di un rifacimento dello storico titolo Squaresoft del 1997 per la lontana PS1 Final Fantasy VII, realizzato seguendo la tendenza abbastanza comune dell’ultimo periodo, con titoli nostalgici che hanno rimpinguato il foltissimo catalogo della console di ultima (ma ormai non più ultimissima) generazione, con grande gioia dei videogamer non più giovanissimi. Basti pensare a Crash Bandicoot: N. Sane TrilogySpyro: Reignated Trilogy MediEvil, alcuni esempi di giochi leggendari tornati alla luce a distanza di decenni.

Ma in questo articolo non vi parleremo tanto del nuovo rifacimento di Final Fantasy VII, quanto del titolo originale. Perché non si tratta solo di un videogame molto venduto e rimpianto da giocatori che lo ricordano con nostalgia. No, parliamo di una pietra miliare del mondo dei videogiochi, che a modo suo ha fatto la storia e che ha introdotto in modo prepotente la realtà dei JPRG (Japanese Role-Playing Game) in tutto il mondo.

Un momento: ma cos’è un JRPG?

Prima di tutto va spiegato che il genere dei videogiochi di ruolo è diviso in due categorie. I suddetti JRPG e i Western role-playing game (che non c’entra niente con Clint Eastwood, ma indica semplicemente un videogioco di ruolo occidentale).

Partiamo dai punti in comune. Ovviamente entrambi sono videogiochi di ruolo e quindi discendono tutti dallo stesso antenato cartaceo: Dungeons & Dragons. Per cui, in entrambi i generi, sono presenti statistiche, livelli, parametri (es. punti vita o punti esperienza) per ogni singolo personaggio che si ritrovano ad affrontare particolare missioni, le famose quest.

Manuale D&D
Il manuale dei mostri D&D

Uno dei punti di differenziazione tra i due generi risiede invece nella meccanica di gioco. Infatti, se nei videogiochi americani esiste solo un unico personaggio controllabile, nei JRPG è fondamentale la presenza del cosiddetto “party“, ovvero un gruppo di personaggi, ciascuno con caratteristiche diverse, che combattono cooperando. Inoltre, nei giochi giapponesi è solitamente preferito il sistema di combattimento a turni, rispetto al pieno controllo action dell’avatar di quelli occidentali. Nei primi, dunque, si predilige la strategia all’abilità tecnica del giocatore.

Ma le principali differenze si riscontrano soprattutto nello svolgimento della trama. Nei GDR occidentali infatti il punto di forza è la possibilità di creare un “avatar” da zero, personalizzarlo come più gradiamo e decidere del suo destino quasi al 100%. E questo è forse il punto basilare di qualsiasi gioco di ruolo riconducibile a D&D. La possibilità unica di essere noi gli unici protagonisti della nostra avventura.

Per i JRPG, invece, è vero tutto il contrario. Nella maggior parte dei casi, i personaggi sono già confezionati e possiedono un accurato background e una consistente caratterizzazione. E proprio in virtù di ciò, il loro destino è già “segnato” nell’algoritmo di gioco. Le scelte quindi, sono molto più limitate, e spesso non vanno oltre la modifica dell’equipaggiamento e del nome.

Ma tutto ciò non è necessariamente un male, anzi a giudicare dal successo dei JGDR negli anni ’90, appare chiaro come il grande pubblico sia stato enormemente soddisfatto. D’altronde, se la trama è quella di Final Fantasy VII, vale decisamente la pena di avere meno scelte.

Va segnalato comunque, che i due generi si sono molto spesso influenzati a vicenda. Infatti non è un segreto che i primi JRPG conosciuti, tra cui citiamo Dragon Quest della Enix (la stessa che si è poi fusa proprio con la Squaresoft) e appunto Final Fantasy, si siano ispirati ai primissimi GDR occidentali, in particolar modo alle saghe di Ultima e Wizardry.

Dragon Quest
Un altro famoso esempio di JRPG: Dragon Quest

Inoltre, se questa differenza di genere era abbastanza evidente negli anni Novanta, nei giochi odierni è molto difficile individuarla. Titoli molto famosi come The Witcher, Kingdom Hearts o gli ultimi titoli di Assassin’s Creed presentano delle marcate caratteristiche action occidentali, inserite in trame estremamente accurate.

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The witcher
Geralt di Rivia, protagonista di The Witcher

Final Fantasy VII: uno sviluppo infinito

Lo sviluppo di Final Fantasy VII iniziò già nel 1994, sotto la direzione di Yoshinori Kitase e la produzione del creatore originario della serie, Hironobu Sakaguchi. Nonostante la partenza in anticipo, però, il progetto subì forti ritardi per via dello sviluppo parallelo di un altro GDR: Chrono Trigger.

Questo progetto catalizzò la maggior parte del lavoro in Squaresoft, e per questo la produzione di Final Fantasy VII non poté iniziare a pieno regime prima del 1995.

Lo sforzo della società fu ingentissimo, sia da un punto di vista economico che umano. Il lavoro coinvolse ben 120 professionisti, tra designer e programmatori e, con un budget di ben 45 milioni di dollari, batté il record della produzione più costosa per un videogame.

La principale difficoltà consisteva nel realizzare un videogioco con una piena grafica 3D, analogamente ad altri titoli sviluppati in quel periodo. In particolare, Kitase aveva il timore che, se la serie di Final Fantasy non si fosse adattata all’ambientazione 3D, ma avesse mantenuto una più classica grafica bidimensionale e analoga ai precedenti capitoli, sarebbe rimasta inesorabilmente indietro.

Intuizione più che mai azzeccata, visto che proprio questo aspetto innovativo ha reso titoli del tempo come Super Mario 64Crash Bandicoot delle vere e proprie pietre miliari.

Uno spezzone di gameplay, nel quale si apprezza l’innovativa grafica 3D

Un aspetto piuttosto ironico della produzione fu che il gioco inizialmente era previsto per Nintendo 64, per via della consolidata la partnership con Nintendo. Tuttavia, le classiche cartucce della casa di Super Mario non avevano abbastanza memoria per contenere un gioco così complesso.

L’unica strada era il CD-ROM (e uno non bastava! Ne servivano ben tre). Per questo, Final Fantasy VII fu lanciato nel mondo sulla neonata Play Station e, sfruttandone il successo, contribuì a far conoscere al mondo occidentale i JRPG. In altre circostanze avrebbe avuto lo stesso successo?

La modalità di gioco di Final Fantasy VII

Essendo un RPG, lo sviluppo dei personaggi prosegue per livelli e, ogni volta che si sale di livello, le statistiche come HP (Health Points-Punti Salute), MP (Magic Points-Punti Magia), attacco e difesa aumentano. Si può salire di livello accumulando EXP (Experience Points-Punti Esperienza), cumulabili vincendo i combattimenti, casuali e non.

Inoltre, è possibile potenziare l’equipaggiamento di ognuno con le Materia, ovvero delle piccole sfere che utilizzano l’energia Mako per rendere le armi ancora più potenti e permettere all’utilizzatore di usare le più svariate abilità. Magie di guarigione, offensive elementali, oppure evocazioni di creature magiche e spettacolari come Ifrit o Shiva. Inoltre, durante le battaglie, i personaggi possono effettuare degli attacchi speciali chiamati “Limit“, utilizzabili in condizioni critiche.

Final Fantasy VII menu
Le Materia nel menu di gioco

Una storia degna di un kolossal

Come abbiamo detto prima, il punto di forza dei JRPG è la trama, e Final Fantasy VII contribuisce sicuramente a questa fama.

La storia è ambientata in un mondo immaginario semi-futuristico e tutto comincia nella città di Midgar. Il protagonista, Cloud, si unisce a un gruppo di ecoterroristi di nome “Avalanche“, che combattono contro la perfida società energetica Shinra.

In particolare, estraggono la cosiddetta energia Mako, la quale pare essere in realtà nientemeno che la linfa vitale del pianeta. L’obiettivo degli Avalanche, capeggiati dal risoluto Barrett, è quello di distruggere tutti i reattori Mako presenti nella città di Midgar e nel resto del mondo.

Midgar Final fantasy VII
La città di Midgar

Sebbene la lotta sia per gran parte del gioco tra questi due schieramenti, ovvero gli Avalanche e il corpo speciale della Shinra, i Turks, la trama subirà un risvolto totalmente inaspettato, nella quale Cloud scoprirà molte verità sul suo passato e sulla storia del mondo stesso. Nonché sul destino del pianeta e di lui stesso, quando il maggiore pericolo diverrà la sua nemesi: Sephiroth.

I protagonisti dell’epopea

Abbiamo già parlato di quanto siano importanti i personaggi nei JRPG. Con la loro particolareggiata caratterizzazione e il background dettagliato, riescono a scatenare in noi forti emozioni. La loro estrema umanità ci rende partecipi al cento per cento della loro avventura e, a gioco finito, non possiamo che provare un po’ di tristezza nel salutarli.

Ma oltre a questo, per i personaggi di Final Fantasy VII è necessario un ulteriore approfondimento dal punto di vista squisitamente tecnico. Cloud e compagni infatti, sono i primi personaggi della saga a essere stati creati interamente da Tetsuya Nomura.

Fu proprio in questo settimo capitolo che il futuro game director della Square-Enix esordì come character design, dopo aver avuto altre mansioni di disegnatore nei due capitoli precedenti, inaugurando poi quello che sarebbe stato uno dei cicli più fortunati del franchise. I personaggi di Final Fantasy VIII, X, X-2 e XIII sono infatti usciti dalla sua matita, e tutti questi capitoli risultano ancora essere tra i preferiti degli appassionati.

Tetsuya Nomura
Tetsuya Nomura

Il suo stile, fatto di abiti estremamente particolareggiati, accessori sfiziosi che facevano infuriare i programmatori, nonché gli iconici capelli che solevano sfidare la gravità, non fu comunque risparmiato da qualche critica.

Infatti se Nomura è particolarmente apprezzato dai fan che hanno iniziato a seguire la serie dal numero VII, quelli di vecchia data non lo accolsero a braccia aperte. Segno che il suo stile portò, se non una vera e propria rivoluzione, perlomeno un cambiamento importante.

Ma adesso vediamo con una rapida carrellata chi sono i protagonisti (e gli antagonisti) della nostra storia:

Cloud Strife

Cloud

Un mercenario solitario e tenebroso, dai brillanti capelli biondi e gli occhi di ghiaccio, che porta sempre con sé una grossa spada. Viene assoldato dal gruppo eco-terroristico degli Avalanche, con i quali ha intenzione di distruggere tutti i reattori Mako della Shinra.

In un viaggio lungo tutto il mondo, Cloud scoprirà molti segreti sul suo oscuro passato e si farà carico del destino del pianeta stesso, in quanto unico in grado di fermare il leggendario Sephiroth.

Durante il viaggio, Cloud modifica moltissimo gli aspetti più duri del suo carattere, dimostrandosi un personaggio estremamente dinamico. Il rapporto che lo lega all’amica d’infanzia Tifa, ma soprattutto quello che sviluppa con la solare Aerith, lo renderanno empatico e ancora più convinto di agire in modo risoluto.

Inutile sottolineare come Cloud risulti tuttora uno dei personaggi più popolari ed iconici di tutta la saga di Final Fantasy, tanto da risultare fonte di ispirazione per futuri protagonisti (due esempi su tutti Squall di Final Fantasy VIII e Lightning di Final Fantasy XIII).

Barret Wallace

Barret

È il leader degli Avalanche ed il suo segno distintivo è un fucile mitragliatore montato al posto del braccio mancante. È estremamente carismatico e ha un forte ascendente sui sottoposti, anche se con il passare della storia lascia il posto di leader a Cloud, con il quale stringe un solido legame di amicizia.

Nonostante sia orgoglioso e determinato nel perseguire la sua lotta, è anche molto affettuoso nell’occuparsi della sua figlia adottiva Marlene.

Tifa Lockhart

Tifa

L’amica di infanzia di Cloud, nonché colei che lo ha convinto ad unirsi alla causa degli Avalanche. Da ragazzini, per cercare di far colpo su di lei, Cloud le promette che diventerà un Soldier (soldato scelto della Shinra).

Nonostante sia una lottatrice formidabile nella lotta corpo a corpo, è anche estremamente affettuosa con la figlia di Barret. Si preoccupa inoltre delle amnesie di Cloud e lo tiene costantemente d’occhio, prendendosene cura.

Aerith Gainsborough

Aerith

Una dolce quanto misteriosa fioraia che vive nei bassifondi di Midgar. Frequenta sempre una chiesa in rovina, dove raccoglie i fiori da una buca nel pavimento e li rivende per aiutare la madre adottiva. Specializzata nella magia curativa, da sempre è ritenuta da tutti una ragazza “diversa”, in quanto sostiene di poter parlare con il pianeta stesso, nonché con lo spirito della madre naturale.

Per questo motivo, viene tenuta sott’occhio dalla Shinra, dalla quale fugge unendosi agli Avalanche grazie a Cloud. Del quale, inutile dirlo, si innamorerà.

Red XIII

Una bestia simile ad un leone, figlio di un uomo trasformato in un animale dai folli esperimenti della Shinra. Allevato dal nonno in un lontano e sperduto villaggio, Red XIII viene poi in seguito rapito dalla Shinra per effettuare altri esperimenti. Verrà liberato dagli Avalanche nella sede centrale della compagnia e si unirà a loro per vendicarsi.

Cait Sith

Cait Sith

Un gatto nero che lavora come mascotte nel grosso parco divertimenti Gold Saucer. Monta sempre su un pupazzo gigante, con il quale si muove. Utilizza come arma un megafono e la sua Limit è una slot machine capace di eseguire qualsiasi cosa, dall’attacco più inutile all’evocazione più devastante. È a tutti gli effetti la macchietta del gruppo.

Cid Higwind

Cid

Un pilota burbero che sogna di andare nello spazio. Vicinissimo al suo sogno, rinuncia per un difetto nella costruzione del razzo. È un meccanico provetto e dal suo ingresso nel party gli Avalanche possono usare il piccolo aereo semidistrutto Tiny Bronco, ma soprattutto l’aeronave Highwind. Da sottolineare come un personaggio con il nome di Cid compaia in praticamente tutti i Final Fantasy a partire dal secondo capitolo, tanto che Sakaguchi lo definì “lo Yoda di Final Fantasy“.

Yuffie Kisaragi

Yuffie

Personaggio opzionale della storia, è una giovane e abilissima ninja proveniente da un lontano paese. È estremamente giocosa ed estroversa, ma si unisce al gruppo soltanto per avere l’opportunità di rubare loro le Materia. Ma con il passare del tempo, Cloud e compagni riusciranno a cambiare il suo lato egoista ed a renderla un’ottima amica.

Vincent Valentine

Vincent

Altro personaggio opzionale, viene trovato da Cloud nientemeno che dentro una bara! L’uomo, infatti, è stato vittima di una lunghissima serie di esperimenti da parte della Shinra, a causa di una scomoda quanto triste storia d’amore andata a finire male. È un personaggio estremamente potente in battaglia, grazie agli esperimenti e al suo passato da Turk. Nella sua Limit si trasforma in mostri orrendi, aumentando la propria forza.

Rufus Shinra

Rufus Shinra

Vice presidente, nonché figlio del presidente della compagnia energetica. Cospira costantemente alle spalle del padre per poterne prendere finalmente il posto e poter dirigere l’azienda con metodi ancora più subdoli. Dà ordini direttamente al corpo speciale dei Turks ed è letteralmente ossessionato da Aerith, tanto da volerla catturare ad ogni costo.

I Turks

Turks
Da sinistra: Rude, Reno, Tseng ed Elena

Sono il corpo speciale della Shinra e si occupano principalmente di spionaggio e di lavori sporchi. Prendono ordini direttamente dai piani alti dell’azienda e mettono costantemente i bastoni tra le ruote degli Avalanche. Nonostante si possano considerare dei nemici, non mostrano la stessa scorrettezza e cattiveria riscontrata negli Shinra.

Il loro capo è Tseng, che tende raramente a sporcarsi le mani. Reno invece è il più carismatico e forse anche il miglior agente, nonostante prenda tutto alla leggera. Ha un legame di profonda amicizia con Rude, dal quale non si separa mai. Durante la storia, viene assunta anche la recluta Elena, estremamente puntigliosa, ma ancora inesperta.

Sephiroth

Sephiroth

E veniamo infine a quello che è a tutti gli effetti il vero antagonista della serie, sebbene non compaia da subito. Colui che tra i fan è risultato anche più popolare dei protagonisti stessi. L’unico e onnipotente Sephiroth.

È un leggendario Soldier, creduto morto cinque anni prima delle vicende narrate in Final Fantasy VII. La sua fama era immensa, tanto che il sogno di Cloud è proprio quello di diventare Soldier per poter essere forte come lui. Ma Cloud non sa che i destini dei due sono profondamente legati da un segreto oscuro. Le abilità di Sephiroth sono sovrumane, tanto da esser considerato quasi una divinità, e da riuscire a tenere sotto scacco da solo il mondo intero.

La sua caratterizzazione è stata talmente ben riuscita, da aver ottenuto anche un tema musicale tutto suo, riutilizzato spesso in altri titoli: One Winged Angel.

Musica, maestro: la colonna sonora di Final Fantasy VII

Parlando appunto della colonna sonora, sarebbe estremamente riduttivo non evidenziare il peso che ha avuto sull’intero gioco. Da sempre elemento fondamentale della saga di Final Fantasy, anche in questo caso il sottofondo che ci avvolge mentre ci addentriamo in pericolosi dungeon o percorriamo le tranquille strade di una piccola cittadina è sempre quanto mai azzeccato. Con l’eterna angoscia di incappare in qualche mostro casuale e di sobbalzare al “Battle Theme”.

E se poi ci attendeva la difficilissima battaglia con un boss, era tutta un’altra musica.

Ma limitarsi alle musiche più puramente da videogioco, con tonalità elettroniche e che si ripetono in loop, sarebbe ancora una volta riduttivo e fuorviante.

Arrangiata dal maestro della musica videoludica, Nobuo Uematsu, la colonna sonora di Final Fantasy VII fu composta alla stregua della musica per un film, piuttosto che per un videogame. Questo per enfatizzare ancora di più le scene chiave della storia, rese ancor più realistiche ed emozionanti dai filmati Full Motion Video, dove la potenza grafica era sfruttata al massimo.

D’altronde, chi non si commuove ancora nel sentire questa traccia?

Qual è la particolarità di Final Fantasy VII?

Sì insomma, tutto molto bello, tutto stupendo. Ma cosa ha effettivamente questo gioco in più degli altri? Abbiamo parlato di trama, di personaggi, di colonna sonora… Ma qual è il vero segreto del successo roboante di questo videogame?

Sicuramente, un elemento che ha pesato non poco è stato l’aver cavalcato l’onda di popolarità ottenuta dalla neonata console di appartenenza, ovvero Play Station.

Sì, perché quelli erano gli anni d’oro dei videogame, gli anni in cui finalmente abbandonavamo quasi definitivamente le vecchie e anguste sale giochi per trasferirci una volta per tutte nelle nostre camere, nei nostri salotti, pronti a rallegrare i nostri pomeriggi ogni volta che ne avessimo bisogno. Era insomma il periodo del boom delle console.

Final Fantasy VII non si è limitato ad approfittare di questo successo, ma ne è stato partecipe. Perché tutto quello di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, ovvero la trama dettagliata, i personaggi caratterizzati e la colonna sonora spettacolare, erano degli elementi nuovi per l’epoca.

Stava avvenendo un processo di evoluzione inarrestabile per i videogame, dal caro vecchio Super Mario che saltava sui blocchi per non cadere nella lava, a vere e proprie storie degne di un kolossal cinematografico.

Metal Gear Solid, con le sue sequenze video infinite, è solo uno dei tantissimi altri esempi di genere. E inoltre, la rivoluzione 3D prevedeva un’immersione assolutamente completa del giocatore, in modo che tutti potessero sobbalzare giocando a Tomb Raider o a vari survival horror.

Ma non basta, perché come abbiamo detto, Final Fantasy VII permise al grande pubblico di conoscere il mondo dei GDR, fino ad allora rimasto perlopiù materia più di nicchia. Questo tramutò il videogame da un mero passatempo da svolgere una volta tornati di scuola a una vera e propria passione.

Furono proprio in questi anni che nacquero le prime guide strategiche, i primi trucchi per le munizioni infinite, i primi forum nella neonata internet sull’argomento. Un mondo nuovo era finalmente nato, basato su giornate e giornate intere di studio per capire quale fosse la strategia migliore per battere il boss segreto.

Final Fantasy VII Remake

Un gioco non basta: il film di Final Fantasy VII

Il successo fu certificato e confermato nel tempo, anche a distanza di quasi 10 anni, quando nel 2005 venne realizzato un film direct-to video ambientato dopo gli eventi del gioco: Final Fantasy VII: Advent Children.

Sempre nello stesso anno, venne pubblicato anche un primo remake del titolo, ma soltanto a Taiwan e in Cina. In più, sempre nel 2005, la Square pubblicò anche il primo vero videogame sequel: Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII. Anche questo titolo spin-off è ambientato successivamente al titolo originale, ma il protagonista stavolta è Vincent, del quale possiamo avere il pieno controllo, trattandosi di un action RPG.

Dirge of Cerberus Final Fantasy VII
La copertina di Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII

Il grande incontro in Kingdom Hearts

Concludiamo tornando nel “nostro” mondo, perché non possiamo dimenticare che Cloud, Aerith, Yuffie, Cid, Tifa e persino Sephiroth abbiano incrociato la strada anche di Topolino, Paperino, Pippo e tanti altri.

Ciò è potuto avvenire con la magia del crossover Square-Enix / Disney, ovvero la serie di Kingdom Hearts. Non è un caso che proprio Tetsuya Nomura sia infatti il direttore artistico dell’intera saga e per questo non poteva rinunciare alla tentazione di popolare la sua nuova creazione con i suoi migliori personaggi.

In verità, la loro presenza serviva principalmente a rendere più appetibile il prodotto per il mercato nipponico e, con il proseguire della storia, hanno perso sempre più peso, in favore dei personaggi originali come Sora e Riku.

Ma Nomura sembrerebbe avere grandi piani di rilancio per i suoi primi “figli”, nei prossimi capitoli della serie. Inutile dire che stiamo morendo dalla curiosità.

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Cloud Kingdom Hearts
Cloud incrocia la strada di Sora, Paperino e Pippo

Siamo infine giunti alla conclusione del nostro viaggio alla scoperta di questo videogame che è rimasto nel cuore di tantissimi giocatori, che per la prima volta si affacciavano al complicatissimo mondo degli RPG.

Speriamo che la nostalgia (o un po’ di curiosità per chi non conosceva affatto Final Fantasy VII) possa farvi (ri)scoprire questo titolo ormai immortale. D’altronde, anche l’uscita del remake può essere un’ottima scusa.

Federico Ravagli

Fonti:

Arcadesushi.com In the Making: Final Fantasy VII

Akibagamers

Plarium.com

Wikipedia

IGN

Immagini:

© Square-Enix

© Tactical Studies Rules

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