Quale pensiero vi sfiora per primo se pronunciamo la parola “Disney“?
La mente in genere vola immediatamente ai suoi straordinari film d’animazione, ai suoi personaggi immortali, ad atmosfere accoglienti, avventurose, ricche di magia. Quanto di più lontano quindi da tematiche quali il satanismo, il sesso, i messaggi subliminali.
Eppure, le voci che legano la Walt Disney Company ai più oscuri complotti sono temi caldi che ciclicamente rispuntano fuori, diffondendosi tra il pubblico tanto più rapidamente quanto più sconvolgente sarebbe la scottante “rivelazione” che la coinvolgerebbe.

Probabilmente ognuno di noi ha avuto un compagno di classe a scuola che, con fare cospiratorio, volle rivelarci la “vera” natura della multinazionale, piena zeppa di messaggi subliminali al fine di plasmare la mente degli ignari spettatori. La sicumera del nostro vecchio amico non si arrestava a mere ipotesi, ma faceva sfoggio anche di esempi concreti: partiva così la dimostrazione pratica delle teorie sataniche e pornografiche Disney con una sfilza di video su Youtube. Uno scorrere di immagini sensazionalistiche che, tramite font giganteschi, illustrava i tanti esempi di sublimazione nei cartoni Disney. Tanti di noi rimasero sorpresi, scettici eppure dubbiosi. Cosa c’è di vero nella teoria dei messaggi subliminali nei film Disney? Nulla (o quasi).
All’epoca, come ragazzini, non avevamo gli strumenti e le capacità per analizzare un tema così complesso e distante da noi. Per dire la verità, l’idea di un presunto complotto della multinazionale di Burbank e del suo infido impiego di messaggi subliminali serpeggia da molti anni, nell’immaginario dello spropositato numero di fruitori delle opere Disney. Prima ancora dell’avvento di Internet, dei Social Network e del fenomeno delle Fake News, almeno così come sono intese oggi. È opportuno però fare delle premesse, prima di scendere nei dettagli.
Cosa intendiamo per messaggi subliminali?

Cosa sono i messaggi subliminali?
Con il termine messaggio subliminale (dal latino sub «sotto» e limen «soglia») si intende uno stimolo visivo, uditivo o di altro genere percepito inconsapevolmente dall’uomo al di sotto della soglia della propria percezione e coscienza. Il messaggio subliminale, incamerato nella propria memoria inconscia, sarebbe in grado, in maniera insidiosa, di alterare il comportamento del soggetto che lo assimila e di plasmarne quindi la personalità e la mente, senza che questi ne abbia la consapevolezza o la precisa volontà.
A differenza dei messaggi sopraliminali, i messaggi subliminali non possono essere percepiti consapevolmente. Sono celati in altri mezzi di “trasmissione” che fungono da veicolo, e possono essere colti solo facendo ricorso a particolari tecniche (in grado per esempio di rivelare dei frame in un video apparsi solo per brevissime frazioni di secondo).
Il fenomeno americano
Il fenomeno dei messaggi subliminali cominciò a interessare il grande pubblico nel 1957, quando i due ricercatori americani James Vicary e Frances Thayer resero noto un esperimento che avevano condotto insieme. Durante la visione di un film, nel corso del test poi divulgato, gli spettatori vennero bombardati di messaggi subliminali visivi per incoraggiarli ad acquistare bibite e snack. A dir loro l’esperimento aveva avuto grande successo, con una forte crescita delle vendite dei prodotti al centro dei messaggi subliminali sperimentati.
La notizia fece scalpore e provocò un fermento in ambito accademico e tra i cittadini. Peccato che, cinque anni dopo, lo stesso Vicary dichiarò che l’intero esperimento fosse una bufala inventata di sana pianta, progettata per permettergli di acquisire rapidamente il successo e sfuggire dalla crisi economica in cui versava.
Negli anni ’70 il sociologo e guru della cultura pop Wilson Bryan Key riportò in auge l’argomento “messaggi subliminali” tramite diversi libri (come Subliminal Seduction del ’74) che denunciavano la loro presenza soprattutto nelle pubblicità, smentite poi dall’American Association of Advertising Agencies. Le teorie di Key vennero demolite da parecchi studi critici accademici che smontarono le ipotesi del sociologo alla stregua di semplici fantasie. Sotto, una riflessione di Ronald E. Ostman, professore emerito del Dipartimento delle Comunicazioni alla Cornell University.
I messaggi subliminali esistono veramente?
Negli anni le ricerche sui messaggi subliminali hanno dato risultati altalenanti e contrastanti. L’esposizione a messaggi subliminali ha assai di rado sortito effetti apprezzabili, e solo per periodi particolarmente brevi, in maniera poco incisiva e nei confronti di un ristretto numero di persone. I tentativi di impiego di messaggi subliminali a fini “benefici”, per aiutare i soggetti vittime di dipendenza o con scarsa autostima, sono stati fallimentari.
È quindi lecito dubitare dell’efficacia dei cosiddetti messaggi subliminali, in quanto la loro stessa esistenza, dal punto di vista scientifico, è incerta.

Ma cosa c’entrano i messaggi subliminali con la Disney?
La Walt Disney Company aveva già passato qualche guaio nel 1994, quando Variety in un suo articolo aveva rivelato che, tramite alcuni fotogrammi di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, per poche frazioni di secondo era possibile intravedere le mutandine della protagonista Jessica Rabbit.
Non fu questo però il principale evento scatenante che diede inizio alla polemica da cui scaturirono le teorie complottistiche che da anni vedono protagonista la multinazionale di Burbank.
L’American Life League
Nel 1995 l’organizzazione cattolica antiabortista American Life League (ALL), con sede a Stafford, si scagliò contro la Walt Disney Company, accusandola di inserire nei propri film messaggi subliminali e contenuti pornografici. I Classici Disney sotto accusa furono La sirenetta, Aladdin, Il re leone, Le avventure di Bianca e Bernie e il film d’animazione a tecnica mista Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Da lì in poi le voci su presunti complotti con al vertice la Walt Disney Company non fecero che aumentare.
La conservatrice ALL aveva già avuto motivi di scontro con la multinazionale di Topolino. Poco tempo prima infatti l’associazione aveva mosso forti critiche nei confronti della Miramax e della sua proprietaria (all’epoca), la Walt Disney Company, imbastendo una campagna di boicottaggio contro il film Priest (1994), con protagonista un giovane prete cattolico omosessuale.
Basandosi sulle teorie di Vance Packard o Wilson Bryan Key, l’American Life League ritenne tradita la propria fiducia nei confronti della Walt Disney Company, che da sempre offriva al pubblico opere adatte alla famiglia e in linea con i propri standard morali e religiosi.
I “messaggi subliminali” nei Film Disney
La ALL, che all’epoca contava più di 300.000 membri, pretese delle scuse ufficiali dalla Disney, che peraltro non arrivarono mai.
Di seguito esamineremo le scene incriminate, valutando i presunti messaggi subliminali e cercando di fare luce, per quanto ci è possibile, sull’esistenza e la natura degli stessi. A tal fine occorre segnalare il prezioso contributo derivante dall’intervista dell’Huffington Post a Tom Sito, ex animatore Disney noto per il suo contributo nei Classici come La sirenetta, Il re leone, Aladdin e nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit?.
I “messaggi subliminali” Disney ne La sirenetta (1989)
– Il Castello di Re Tritone
Il messaggio subliminale in questione non riguarderebbe una scena di animazione, ma semplicemente la locandina de La sirenetta, impiegata poi come copertina del VHS del Classico Disney.
Dietro Ariel, al centro di Re Tritone e della Strega Ursula, venne rappresentato il magnifico Castello di Atlantica. Una delle torri dello scintillante palazzo presentava una forma particolare: la struttura era del tutto simile a quella di un pene, piuttosto dettagliato. Il particolare fu in seguito modificato nelle successive edizioni VHS e DVD del cartone.
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Il mistero della torre fallica
La torre fallica venne giustificata “formalmente” come un errore di distrazione di un animatore che, messo alle strette con una data di scadenza incombente e una notte insonne, non si sarebbe accorto della fatale somiglianza. Secondo il sito Straightdope la forma fallica non sarebbe causale, al contrario sarebbe frutto di una consapevole ispirazione di un esperto animatore Disney. Questi si sarebbe reso conto della somiglianza troppo ovvia ma, a causa del pochissimo tempo a disposizione per la consegna, non fece in tempo a modificarla. Fatto presente il problema alla produzione e pur offertosi di ridisegnare la locandina, il disegno venne comunque approvato e impiegato dall’ufficio marketing, senza modifiche. Evidentemente, secondo Straightdope, il riferimento all’organo sessuale maschile non venne colto dal personale dirigente Disney.
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– Il sacerdote durante il matrimonio di Eric
Durante le celebrazioni del matrimonio tra il principe Eric e Vanessa (alter ego umano di Ursula) intravediamo un curioso ometto officiare le nozze. L’anziano prete, con ampie vesti e paramenti vescovili, accoglie felicemente la coppia e si accinge a celebrare il matrimonio. Nell’edizione originale del film però alcuni spettatori si accorsero di un particolare: all’altezza del ventre, proprio sul cavallo del vescovo, appariva un curioso rigonfiamento che saliva e scendeva seguendo i movimento dell’anziano. Molti pensarono che si trattasse di un’erezione.
Tom Sito, nella succitata intervista ad Huffington Post, smentisce il presunto “messaggio subliminale”. Il rigonfiamento non sarebbe altro che le ginocchia del piccolo prete, nascoste dall’immensa tunica vescovile, in vistoso contrasto con la sua minuta figura. Nient’altro che una gag, che vede un piccolo protagonista costretto a salire degli scalini per officiare il matrimonio e indossare vesti sproporzionate rispetto la sua statura. Il fraintendimento sarebbe quindi dovuto solo all’immaginazione dei più maliziosi.
La denuncia
La scena in questione è tra i più noti “messaggi subliminali” che la ALL recriminò alla Walt Disney Company. Nel 1995 la notizia rimbalzò su vari media e una donna dell’Arkansas di nome Janet Gilmer, offesa dalla visione del film, decise di denunciare la Walt Disney Company e Buena Vista Home Video alla County Circuit Court di Washington. La denuncia venne ritirata dopo pochi mesi. Qui sotto un estratto dal sito Snopes:
Through its marketing efforts, the use of the Disney name, and a ‘G’ rating, the defendants represented to the public that ‘The Lion King’ and ‘The Little Mermaid’ videocassettes were suitable for use and viewing by young children.
Furthermore, the defendants never stated or suggested to the public that these videocassettes contained drawings and animated scenes that depicted sexual messages or other material that was unsuitable for young children.
[ . . .]
Consistent with the explicit sexual message displayed on the package of The Little Mermaid, Disney included a visible sexual message in the movie itself. During a scene in the movie where two of the characters are to be married by a clergyman dressed as a priest, the movement of the priest’s garments in the area of his crotch suggests that the priest is getting an erection as the bride and groom approach the alter [sic]. The depiction of this ‘event’ is visible at regular speed on the home video, but is even more noticeable when viewed in slow motion or frame-by-frame.
[Complaint in Gilmer v. The Walt Disney Co.]
In ogni caso la Disney dispose che la scena dovesse essere modificata digitalmente per rimuovere il dettaglio polemico, e dal 2006 il ginocchio non compare più sui DVD e Bluray del Classico.
Gli occhi di Gaston – La bella e la bestia (1991)
La polemica sorta intorno al 30° Classico Disney può definirsi particolarmente sterile.
Il principale antagonista del film, Gaston, nello scontro finale con la Bestia cade accidentalmente dal tetto del castello, e precipita da una tremenda altezza. Nello sguardo del Cattivo nella VHS del 1993, poco prima di morire, si possono notare chiaramente due teschi, poi eliminati nelle versioni successive e reintegrati nelle recenti edizioni DVD del Classico.
I due teschi non simboleggiavano altro che la tragica morte del personaggio, destino ineluttabile per un’esistenza così deplorevole. Evidentemente, reputando la censura eccessiva, la Walt Disney Company decise di reintegrare l’opera originale così com’era stata concepita. Nessuna apologia del satanismo quindi.

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L’invito a spogliarsi – Aladdin (1992)
Nel 1993, quando l’edizione Home Video di Aladdin arrivò nelle case, un’altra voce su un messaggio subliminale Disney cominciò, di bocca in bocca, a diffondersi.
Il protagonista del Classico, Aladdin, a metà film cerca di acquisire le simpatie della bella Jasmine corteggiandola come il Principe Alì. Con il suo tappeto volante raggiunge la camera da letto della principessa e, scavalcato il balcone, la chiama. Jasmine inizialmente si rifiuta di vederlo, scacciandolo, e la sua tigre personale Rajah gli ringhia minacciosamente. A quel punto Aladdin, secondo alcuni spettatori, direbbe:
Good teenagers take off their clothes
Che tradotto grosso modo significa:
Le brave ragazzine si tolgono i vestiti
Indignati, parecchi fan del film, soprattutto di religione cattolica, cominciarono a protestare per l’inserimento di una simile frase che inciterebbe i giovani (o peggio ancora proprio i bambini) a fare sesso.
La notizia venne riportata nel 1994 dalla rivista Movie Guide, un magazine cattolico di Atlanta, e da lì poi raggiunse la famigerata American Life League, che la utilizzò come uno dei suoi principali cavalli di battaglia contro la Disney.
Lo sconcerto e la diffusione della voce
Nel 1995 Lisa Bannon scrisse un articolo per Associated Press, in cui riportava lo sconcerto della madre di famiglia Anna Runge nell’apprendere dell’esistenza di (presunti) messaggi subliminali pedopornografici in Aladdin, una sorte di infida introduzione al porno per bambini. Qui sotto un estratto:
Anna Runge, a mother of eight, was so enamored with Walt Disney Co. that she owned stacks of its animated home videos, a “Beauty and the Beast″ blanket and a Disney diaper bag. “Disney was almost a member of the family,″ she says.
Until, that is, an acquaintance tipped her off to a startling rumor: The Magic Kingdom was sending obscene subliminal messages through some of its animated family films, including “Aladdin,″ in which the handsome young title character supposedly murmurs, sotto voce, “All good teenagers take off your clothes.″
“I felt as if I had entrusted my kids to pedophiles,″ says the Carthage, N.Y., homemaker, who promptly threw the videos into the garbage. “It’s like a toddler introduction to porn.″ […]
Disney quickly fired back. “If somebody is seeing something, that’s their perception. There’s nothing there,” says Rick Rhoades, a Disney spokesman. Aladdin’s line is “Scat, good tiger, take off and go,” Disney says.
La vera frase pronunciata da Aladdin
La verità è ben diversa. La frase pronunciata confusamente da Aladdin, a causa dalla concitazione e dalla paura provata per l’avvicinarsi della tigre, è stata fraintesa. Il sovrapporsi di un altro suono, forse il ringhio di Rajah, ha reso ancora più incerta la comprensione della linea di dialogo (probabilmente a causa di un errore del doppiaggio e del montaggio del sonoro). Questa la parte dello script originale che attesta il “dialogo” autentico:
(Over the edge of the balcony, CARPET is watching with GENIE below.)
GENIE: How’s our beau doing?
(CARPET cuts his neck with his finger.)
ALADDIN: Good kitty, take off. Down kitty. (He takes off
his turban to brush RAJAH away.)
JASMINE: (She looks at him thinking she has seen him
before.) Wait, wait. Do I know you?
ALADDIN: (Quickly replaces his turban) Uh, no, no.
Aladdin pronuncia quindi una reinterpretazione in fase di doppiaggio della linea originale, che corrisponde circa a
C’mon … good kitty. Take off and go
cioè
Dai… brava gattina. Vattene via e allontanati
La frase, rivolta alla tigre Rajah, ha un significato quindi molto diverso da quello che le era stato affibbiato. Lo stesso Tom Sito, conformemente a quanto dichiarato dalla Walt Disney Company, afferma che l’espressione doveva essere qualcosa del tipo “Good tiger. Take off. Scat. Go!”. C’è stato quindi un fraintendimento: la scena in questione, inoltre, sarebbe opera di due animatori molto religiosi e “non sarebbe [in linea con] il loro senso dell’umorismo”. In ogni caso, la frase in questione nei DVD del film è stata ridoppiata con un semplice “Down, kitty”.
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L’apparizione della parola SEX – Il re leone (1994)
Tra i messaggi subliminali più famosi va menzionata la presunta comparsa della parola distorta “SEX” nel film d’animazione Il re leone.

Dopo aver discusso con Timon e Pumbaa, Simba si allontana dal gruppo per meditare malinconicamente, riposando sul ciglio di un dirupo. Abbandonandosi, l’impatto col terreno solleva nell’aria una nuvola di petali, foglie e polvere che formano dei curiosi ghirigori al centro della scena. Delle linee troppo definite e particolari per essere casuali.
Secondo l’ALL, un bambino di 4 anni di New York avrebbe notato la scritta SEX mentre guardava il cartone animato, e avrebbe chiesto spiegazioni alla madre. Anche il Washington Post, il 1 settembre 1995, dedicò un articolo all’argomento messaggi subliminali Disney, con al centro Il re leone e altri Classici.
L’animatore Tom Sito ha svelato l’arcano in merito alla strana scritta comparsa nel cielo africano: non sarebbe affatto la parola “SEX”, quanto piuttosto “SFX“, sigla per Effetti Speciali (Special Effects). Un easter egg omaggio all’importante contributo che quel dipartimento dell’animazione aveva donato per la riuscita del film (soprattutto in scene come quella in cui appare). Ancora una volta le persone hanno visto quanto avrebbero voluto vedere.
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La donna nuda con la testa da diavolo – Le avventure di Bianca e Bernie (1977)
La leggenda che vede comparire una donna nuda nel film con protagonisti i due topini della S.I.S. ha un fondo di verità.
La scena in cui Bianca e Bernie partono da New York decollando sul loro amico albatross Orville nasconde, tra le luci di un palazzo sullo sfondo, una donna a petto nudo che fa capolino da una finestra. Questo solo nell’edizione VHS originale del film.
La donna non è visibile ad occhio nudo: compare solo in due frame che è possibile cogliere servendosi di una speciale funzione rallenty del videoregistratore (all’epoca).
L’edizione VHS venne rapidamente ritirata dal commercio l’8 gennaio del 1999 e i frame in questioni eliminati da ogni edizione successiva del Classico Disney.
Qual è l’origine della donna nuda in Bianca e Bernie?
In realtà tutti gli animatori Disney dell’epoca erano a conoscenza della sua presenza nel film. Non era altro che un inside joke inserito per personale divertimento dagli artisti, una leggerezza, contando sul fatto che nessuno si sarebbe mai accorto (almeno utilizzando la tecnologia dell’epoca) della giovane donna a petto nudo sbucare dalla finestra. Non esiste alcun messaggio subliminale pornografico, o peggio ancora una testa demoniaca: la donna proviene da un paginone centrale di Playboy, e la bassa risoluzione ne alterò i tratti del viso, configurando una massa confusa al posto della faccia.
È sempre Tom Sito a ricordare l’accaduto, come una svista dei nuovi membri del settore dirigenziale che avevano sostituito i precedenti. I direttori, da poco arrivati e ignari dell’inside joke, ordinarono la produzione di nuove videocassette di Bianca e Bernie nella sua versione originale (donna in topless compresa), senza consultare gli animatori prima di distribuirle. Da lì nacque il fraintendimento.
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I Messaggi subliminali in Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988)
-Le mutandine di Jessica Rabbit
Il celebre film in tecnica mista con protagonista l’investigatore Eddie Valiant (Bob Hoskins) e il goffo Roger Rabbit venne presto considerato un cult, apprezzato dal pubblico e dalla critica. Pochi anni più tardi divenne famoso anche per un altro dettaglio, che trascinò ancora una volta la Walt Disney Company nella polemica (sebbene non riguardasse un Classico Disney).
Un incidente imbarazzante
In una scena del film Eddie e Jessica Rabbit fuggono dal giudice Morton con un taxi animato, ma finiscono fuori strada venendo sbalzati fuori dal veicolo a causa di un incidente stradale. Jessica così viene estroiettata con diverse piroette dal taxi creando delle ampie evoluzioni con il suo lungo abito rosso. Proprio in questa scena alcuni curiosi notarono un particolare.
Con l’edizione Laserdisc del ’94 si scoprì che, durante la scena dell’incidente, tra le pieghe della gonna della protagonista si intravedeva la biancheria intima color carne di Jessica Rabbit. O per i più maliziosi, direttamente l’intimità esposta della donna animata. Tutto questo fu reso possibile grazie all’alta qualità del video e alla funzione rallenty frame by frame che permetteva di osservare nitidamente ogni frame che normalmente scorre con la frequenza di 24 immagini al secondo. Il laser offriva 425 linee di risoluzione rispetto alle 240 dell’homevideo, permettendo di godere quindi di immagini molto più distinte.

Le copie di Chi ha incastrato Roger Rabbit? andarono a ruba
La notizia venne resa nota da un articolo di Variety, rimbalzò dalla CNN ai vari media (giornali, riviste, notiziari) americani. Rapidamente tutte le copie laserdisc di Chi ha incastrato Roger Rabbit? vennero prese di mira dai più curiosi, prima di venire ritirate dal mercato, diventando introvabili.
We’ve received calls from all over the country asking for the disc,” said Ken Crane, VP of Ken Crane’s, an audio/video chain. “We had six copies, and they all sold this morning.” Crane said his company normally moves around 30 discs monthly, at a retail price of $ 39.95.
– Rabbit’ frames feed flap di Adam Sandler, da Variety (15 Marzo 1994)
Un portavoce della Disney si giustificò dicendo che il film non poteva essere considerato per bambini, né rilasciato sotto il marchio Disney, in quanto prodotto dalla Touchstone Pictures:
The movie was never intended for kids anyway. If it was, it would have been released under the Disney banner,” an exec noted. “This is the same company that released ‘Consenting Adults’ and ‘Pretty Woman.’ The marketing is skewed differently. This whole thing falls under the get-a-life department. —
Rabbit’ frames feed flap di Adam Sandler, da Variety (15 Marzo 1994)
Lo “Stupido Scherzo” di Jessica Rabbit
Questa è la seconda leggenda sui messaggi subliminali nei cartoni animati “Disney” che ha un qualche fondamento di verità. Si giustifica anch’essa come un semplice inside joke degli animatori. “Uno stupido scherzo” secondo un rappresentante della Disney, di cui i dirigenti non si accorsero, invitando quindi le persone a sviluppare del senso dell’umorismo e a non perdere tempo con queste cose. Una facezia che sarebbe dovuta rimanere riservata ai soli addetti ai lavori.
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Anche in questo caso, il particolare malizioso venne eliminato modificando digitalmente il vestito di Jessica Rabbit in maniera tale da non rivelare più dettagli inopportuni. Tom Sito conferma la vicenda, affermando che all’epoca, prima della tecnologia frame by frame, i disegnatori si divertivano a inserire piccole “invisibili” gag. Nessun messaggio subliminale quindi.
– Il dito medio di Baby Herman
Il film prodotto da Steven Spielberg è pieno di gag e inside jokes “per adulti”: un esempio è il poster con una donna formosa in sella a una motosega col nome “Rigid Toys“. O la scritta apparsa in un bagno pubblico di Toon Town “For a good time, call Allyson Wonderland” con sotto riportato il numero di casa dell’allora CEO della Disney Michael Eisner, poi rimosso dalla versione finale e sostituito con “The Best Is Yet to Be“.
Il vizioso Baby Herman
Il secondo presunto messaggio subliminale presente in Chi ha incastrato Roger Rabbit? riguarda Baby Herman, il personaggio con le fattezze di un neonato ma dalla mente di un adulto. Nella scena in questione Baby Herman, irritato, passa sotto la gonna di una donna che sobbalza spaventata e corre via con un urlo.
Guardando attentamente al rallentatore è possibile vedere Herman sorridere e saltare sotto la gonna con un dito medio alzato, per poi rispuntare fuori con il labbro coperto di saliva. Anche in questo caso gli spettatori non hanno lesinato con le interpretazioni, per quella che è una scena inserita intenzionalmente.
Gli Illuminati e Zio Paperone – Stagione 3, ep. 13 DuckTales (1989)
Passiamo invece a un presunto messaggio subliminale questa volta non presente in un film Disney, ma in una serie d’animazione. Nell’episodio 13 della 3° stagione di DuckTales, Yuppy Pap in onda negli USA il 13 novembre del 1989, Zio Paperone cerca un medico a buon mercato per guarire da un fastidioso prurito. Nello studio del dottore, alla destra di Paperone, è possibile individuare una tavola optometrica, con una scritta che recita chiaramente “Ask about Illuminati“. Le parole cambiano ad ogni nuova inquadratura, rendendo quasi impossibile comprenderne il senso.
Concordemente a quanto stabilito dalla pagina BUTAC- Bufale un tanto al chilo, il messaggio in questione non può essere considerato un “messaggio subliminale” per i più piccoli, quanto una simpatica citazione, un easter egg, per gli adulti.
Il disegno dell’adulterio – Monsters & Co. (2001)
Nel film d’animazione Pixar Monsters & Co. il protagonista Sulley, con il suo amico Mike, stringe una sincero rapporto d’affetto con la bambina Boo. Nella scena finale, quando chiude dietro di sé la porta per la città di Mostropoli, si possono notare dei disegni a pastello della bambina. Su internet alcune persone hanno fatto notare un foglio di carta appeso vicino alla porta. Proprio accanto a Sullivan ci sarebbero disegnate due strane figure (Uncle e Mommy), in una posizione che richiama con chiarezza un rapporto sessuale adultero.
Tutto falso
Peccato che l’immagine sia ovviamente un Fake, e che l’originale sia ben diversa (rappresenta invece una sorta di procione). Una delle tante voci o bufale che circolano su internet. Abbiamo preso in considerazione questo falso “messaggio subliminale” a titolo d’esempio, come simbolo di una schiera infinita di immagini fake o teorie complottistiche assurde che popolano il web e si diffondono, infondatamente, con particolare facilità (e che preferiamo non menzionare).
Cosa c’è dietro i messaggi subliminali Disney
Nel cercare di capire cosa ci fosse di vero dietro i presunti messaggi subliminali Disney, esaminando le varie voci che da anni sul web sussurrano dell’esistenza di intrighi cospiratori con a capo la Walt Disney Company, ci sembrano chiari alcuni punti.
- Walt Disney è completamente estraneo alla vicenda, essendo morto da più di 30 anni prima che i film, sui cui con più insistenza le voci di sublimazione hanno cominciato a circolare, fossero stati prodotti.
- L’esistenza stessa di messaggi subliminali, in generale, è dubbia. Ed è altresì incerta la loro efficacia (sempre se sia reale).
- Non esiste alcun messaggio subliminale in nessuno dei film o serie animate Disney. Essi sono frutto piuttosto della suggestione degli spettatori più sensibili (o in malafede). Oppure nascono da fraintendimenti e inside jokes. Scherzi sfuggiti di mano non a uno staff di cherubini, così come qualche spettatore potrebbe (erroneamente) pensare, idealizzando gli studi di animazione Disney, ma a un gruppo di artisti composto dopo tutto da persone in carne e ossa.
- Anche se questi fossero presenti, (e con ogni probabilità non lo sono), sarebbero inadatti a provocare qualsiasi effetto apprezzabile sulla psiche degli spettatori o dei fan. Nessun condizionamento possibile quindi.
Delle insistenti teorie complottistiche
Sono parecchie le teorie di messaggi subliminali Disney. Da quelle un po’ più sensate (i riferimenti sessuali nella scena davanti al fuoco con Frollo protagonista, da Il gobbo di Notre Dame), a quelle tanto fantasiose da risultare ridicole (Topolino sacerdote di messe nere da Fantasia).
Da anni circola anche la voce (priva di fonti, di cui quindi è lecito dubitare) del “patteggiamento” concordato in tribunale dalla Disney per far cadere le accuse mosse nei suoi confronti di satanismo, messaggi subliminali, pornografia (ma anche cannibalismo, pedofilia, chi più ne ha più ne metta). La Walt Disney Company avrebbe versato ben 70 milioni di dollari nel 2004 per mettere a tacere queste voci. Fatto (incerto) citato spessissimo dai detrattori della compagnia di Burbank.
Grillo e i messaggi subliminali Disney
Il patteggiamento, così come l’esistenza di messaggi subliminali, sono al centro di un noto spezzone di uno spettacolo di Beppe Grillo, risalente a circa quindici anni fa. Il comico genovese, sfruttando la sua celebre verve e uno stile retorico sensazionalistico e accattivante, snocciola queste teorie complottistiche con facilità. Citando solo parzialmente fatti che, per una comprensione più completa e razionale, meriterebbero una più accurata riflessione.
Disney Messaggi Subliminali: Un autonomo pensiero critico
Le teorie complottistiche, di qualsiasi tipo, prosperano dove dilaga il dubbio e l’ansia paranoica per un nemico che ci sfugge e cerca in ogni modo di avvilupparci e sottometterci con le sue trame. Un crogiuolo di pettegolezzi, pessimismo, disinformazione e paura (più o meno proficuo per qualcuno). Tutti sentimenti profondamente umani, per certi versi comprensibili, seppur fortemente deleteri.
Ci sentiamo di dire però che una persona matura non può e non deve rinunciare a un’indagine critica, razionale e disinteressata. Il dubbio, lo scetticismo, per poter risultare veramente utile deve essere messo al servizio della ragione, non il suo contrario. Solo in questo modo è possibile scoprire la verità che si nasconde dietro le cose, o almeno cercare di afferrarla. Nei cartoni con Paperi e Topi, come in qualsiasi ambito della vita.
Facendo riferimento a una frase citata spesso da Piero Angela:
Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.
Antonio Glide Manno
Fonti:
Messaggi Subliminali: Psicolinea|Treccani|Wikipedia|Focus
Disney e Messaggi Subliminali: Straightdope|Focus Junior| Huffington Post|Wikipedia|Studentville|Godine| Blastingnews|Wired|Tandfonline
La sirenetta: Snopes
Aladdin: Snopes
Il re leone: Washingtonpost|Snopes
Chi ha incastrato Roger Rabbit?: Snopes|Variety 1, 2, 3|Chicagotribune
Si ringrazia Matt Disney di Disney- Tapes & More per aver fornito alcune immagini e informazioni utili
Si ringrazia Agnese Amato per l’immagine di copertina
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