Quando è nato Paperino? In che giorno cade il suo compleanno? Sono domande apparentemente banali. Nel corso degli anni abbiamo più volte trovato in edicola numeri di Topolino celebrativi dedicati a questa ricorrenza. Tutti questi volumi riportavano una precisa data di nascita per Paperino: il 9 giugno del 1934, giorno in cui iniziò nei cinema americani la distribuzione di The Wise Little Hen (in Italia La gallinella saggia), suo cortometraggio di esordio.
Come si può facilmente immaginare, però, il concetto di “data di nascita”, quando si fa riferimento a personaggi di fantasia, rischia di essere abbastanza fumoso o comunque problematico. Paperino può infatti vantare alcune apparizioni pubbliche già prima del 9 giugno del 1934: ricostruirne la storia può essere utile per gettare nuove luci sulla genesi di un personaggio amato da moltissimi.
Prima del 1934
Volendo mettere in discussione la data di nascita di Paperino, potremmo iniziare anche dall’anno. Chiariamo subito: non c’è dubbio che Paperino, per come lo conosciamo oggi, sia nato nel 1934. Esistono però almeno due prototipi del personaggio apparsi negli anni precedenti.
La prima di queste due “versioni embrionali” del papero risale al 1931 ed è apparsa in un libro illustrato dedicato a Topolino, The Adventures of Mickey Mouse. Nella fattoria in cui si svolgevano le avventure del topo vivevano altri animali: tra questi c’era anche un papero, Donald Duck. Il personaggio non ricordava molto Paperino, per essere sinceri, se non per il fatto di essere un pennuto. Indossava una salopette e un cappello verdi, e in generale sembrava un papero con dei vestiti più che un animale antropomorfo a tutti gli effetti.
Potrebbe interessarti anche: Perché Paperino è vestito da marinaio? E perché non indossa pantaloni?

L’anno successivo arrivò un altro proto-Paperino, sempre su carta. L’occasione in questo caso fu il volume Mickey Mouse Annual previsto per il 1933 e andato in stampa l’anno precedente. Mickey Mouse Annual era una collana di cartonati piuttosto voluminosi, pieni di illustrazioni e tavole a fumetti. Nella terza uscita apparve, tra gli altri personaggi, un papero vestito, anche in questo caso con tratti animali piuttosto marcati.
Nonostante questi due palmipedi non vadano dimenticati, non li si può identificare alla perfezione con il Paperino che conosciamo oggi. Non c’è dubbio che l’idea di un papero vestito da marinaio, con specifici tratti caratteriali a noi ben noti, sia un’acquisizione del 1934. Per questo motivo è opportuno prendere in considerazione le tappe che portarono alla nascita di quel particolare personaggio.
Paperi e capre
“Tutto è cominciato con un topo”, certo… ma anche con una capra. Nel corso degli anni ’20 Clarence Nash, un ragazzo che aveva lasciato gli studi, vagava per gli USA e si guadagnava da vivere facendo l’artista. Più nel dettaglio, suonava il mandolino e imitava vari animali. Il suo pezzo forte? Recitare “Mary Had a Little Lamb” (una filastrocca per bambini) camuffando la voce per renderla simile al verso di una capretta. Questo peculiare amore di Nash per i caprini era probabilmente dovuto a Mary, il suo animale domestico negli anni dell’infanzia: neanche a dirlo, si trattava di un cucciolo di capra.
Che ruolo ha Paperino in questa storia di artisti e ruminanti? Nel 1930 Nash decise, spinto dalla crisi, di trasferirsi in pianta stabile sulla costa Ovest. Abbiamo già raccontato in un altro articolo la vicenda personale di quest’uomo. Nash iniziò a partecipare (proprio come imitatore di animali) al programma radiofonico The Merry Makers, in onda sulla stazione KHJ, ammiraglia della CBS nella zona. Nel periodo successivo si dedicò alla vendita di latte. Ma la sua carriera prese una svolta inaspettata quando tornò a The Merry Makers per una singola puntata. Pare che Walt Disney in persona, dopo aver sentito le imitazioni di Nash, abbia chiesto che fosse convocato per un’audizione.

Nash per quel provino sfoderò anche il suo asso nella manica, l’immancabile “Mary Had a Little Lamb”. Fu proprio quel pezzo a convincere Walt Disney in persona ad assumerlo come doppiatore. Non di una capra, però: tutti pensarono che il ragazzo stesse imitando un papero. Paperino aveva trovato la sua voce, quella di Clarence Nash.
Potrebbe interessarti anche: Perché Paperino parla male?
29 aprile 1934: il debutto audio di Paperino
A questo punto la campagna pubblicitaria per The Wise Little Hen prese ufficialmente il via. Domenica 29 aprile 1934 la stazione KHJ tornò a ospitare Clarence Nash, stavolta non da solo: con lui c’erano Florence Gill e l’orchestra di Raymond Paige. The Wise Little Hen andò in onda per la prima volta quel giorno, in radio e dunque senza video, per il programma California Melodies. L’orchestra di Paige si occupò della componente musicale, Gill recitò nei panni della “gallinella saggia” del titolo e Nash donò la sua voce a due personaggi: Meo Porcello e, ovviamente, Paperino. Lo starnazzante verso del palmipede risuonò dunque per le case degli americani già alla fine di aprile.
3 maggio 1934: debutto video a Los Angeles
In Orphan’s Benefit Paperino era protagonista, insieme ad altri membri della Banda Disney, di uno spettacolo di beneficenza. La cosa divertente è che la prima proiezione pubblica di The Wise Little Hen, prima dell’uscita di Orphan’s Benefit e prima del fatidico 9 giugno 1934, avvenne nell’ambito di un vero e proprio spettacolo di beneficenza. Il 3 maggio 1934 la California Commission for the Protection of Children and Animals organizzò un evento al Carthay Circle Theatre, il cinema-teatro che nel 1937 avrebbe ospitato la prima proiezione ufficiale di Biancaneve e i sette nani.

Anche Walt Disney decise di partecipare alla serata, con due corti non ancora pubblicati ufficialmente: Topolino nel paese dei nani (Gulliver Mickey) e, appunto, La gallinella saggia. Non era la prima volta che gli studi Disney si trovavano a collaborare con il Carthay Circle Theatre, e non sarebbe stata l’ultima. Già nel 1929 The Skeleton Dance aveva debuttato in tre sole sale in tutti gli Stati Uniti, tra cui questa. Dopo aver ospitato la prima di Biancaneve e i sette nani, il Carthay rimodernò del tutto il suo impianto audio nel 1940 per installare il sistema Fantasound (concepito appositamente per Fantasia). Inoltre, dal 1994 Disney World ospita una riproduzione in scala della facciata di questo edificio.

Il Carthay Circle Theatre può senza dubbio vantare diversi primati, dunque: i suoi schermi furono i primi al mondo a ospitare uno dei paperi più famosi di sempre e la prima principessa Disney.
7 giugno 1934: Paperino conquista New York
Se parliamo di realtà in buoni rapporti con Walt Disney, dobbiamo poi necessariamente spostarci sulla Costa Est degli USA e citare il Radio City Music Hall di New York. The Showplace of the Nation (questo il suo soprannome) ha ospitato negli anni molti eventi epocali a tema Disney. Tra questi possiamo ricordare la première statunitense di Bambi nel 1942 e quella mondiale de Il re leone nel 1994. All’inizio degli anni ’30 questo prestigioso teatro aveva un accordo con Walt Disney Pictures: i cortometraggi della serie Silly Symphonies solitamente arrivavano nelle sale del Radio City Music Hall un paio di giorni prima della loro distribuzione generale.
Per questo motivo, il 7 giugno 1934 Paperino debuttò anche a New York. Il 9 giugno non è quindi la data della primissima apparizione su schermo di Paperino, ma rimane comunque quella della distribuzione capillare del cortometraggio.
Una curiosità: Paperino potrebbe aver eseguito una performance sul palco di questo prestigioso teatro in un cortometraggio. Ci riferiamo a Il dilemma di Paperino (Donald’s Dilemma, 1947). Nel corto, infatti, il papero otteneva per puro caso una voce stupenda e riusciva a farsi una reputazione come cantante. Per questo arrivava a esibirsi al Music City Radio Hall. L’assonanza con il nome del noto teatro e una certa somiglianza strutturale potrebbero farci pensare che Paperino sia metaforicamente “tornato” a esibirsi nello stesso luogo in cui per la prima volta molti americani lo conobbero.
Potrebbe interessarti anche: Perché le Silly Symphonies sono state una rivoluzione
Venerdì 13: il compleanno festeggiato
In apertura abbiamo scritto che le “date di nascita”, per dei personaggi di fantasia, possono essere concetti fumosi. Dobbiamo quindi aggiungere un ulteriore tassello a questo già complicato mosaico: in una particolare occasione, gli studi Disney organizzarono dei festeggiamenti per il compleanno di Paperino. Che data scelsero? La domanda sorge spontanea. La risposta tuttavia potrebbe essere deludente: nessuna di quelle indicate fin qui nell’articolo.
In quell’occasione, infatti, il regista e sceneggiatore William Cottrell propose di basarsi, per la scelta della data, su una delle più celebri caratteristiche di Paperino: la sfortuna. Il papero è stato associato ben presto alla cattiva sorte, e in particolare si è tentato di rendere il numero 13 (simbolo di sfortuna soprattutto in America) una costante nella sua vita. L’elemento più ovvio è la 313, la sua macchina, il cui numero di targa contiene appunto un “doppio” 13, letto dal centro verso sinistra e verso destra. Si può pensare altrimenti al suo indirizzo, che a seconda dell’autore può variare, ma senza mai lasciare da parte la triscaidecafobia: via Quack n. 13 e via dei Palmipedi n. 1313 sono due esempi piuttosto chiari. Questo ragionamento fu applicato anche alla data del suo compleanno.
Il giorno sfortunato per eccellenza, in America, è venerdì 13. Si decise quindi di riscrivere il calendario, e di indicare come data di nascita ufficiale di Paperino venerdì 13 marzo 1934. Il problema? Nel 1934, il 13 marzo era un martedì. Possiamo solo fare ipotesi per capire le ragioni di questo errore grossolano. Una prima diceria in merito è che Walt Disney in persona abbia insistito perché si indicasse come data di nascita di Paperino venerdì 13 marzo del 1934 (anno della distribuzione di The Wise Little Hen). Questo perché il papero doveva associato senza dubbi alla sfortuna, a prescindere dal calendario.
La seconda possibilità ci riporta invece proprio a William Cottrell: nel 1936, quando il regista propose una festa per Paperino da tenersi di venerdì 13, il primo venerdì 13 dell’anno era nel mese di marzo. In quel giorno dunque si festeggiò ufficialmente il secondo compleanno di Paperino. La logica conseguenza era che il papero fosse nato il 13 marzo del 1934, che per estensione (e per tornare all’onnipresente sfortuna di Paperino) venne artificiosamente trasformato in un venerdì.
In vari casi, anche negli anni successivi, il 13 marzo venne indicato come giorno di nascita di Paperino. Un esempio su tutti è il cortometraggio Paperino compie gli anni (Donald’s Happy Birthday, 1949).
Venerdì 13: la leggenda
Gli sforzi per imporre l’idea che Paperino fosse nato di venerdì 13 furono notevoli. Vennero create delle vere e proprie “leggende” che associavano l’infausta data alla nascita del pennuto. La più interessante è senza dubbio quella secondo cui Paperino avrebbe passato ben 13 settimane all’interno dell’uovo, addirittura 5 più di quanto necessario. Questa storia serviva anche a ricordare un altro elemento chiave del carattere di Paperino: la pigrizia.
Un’altra leggenda particolarmente divertente riguarda l’arrivo di Paperino agli studi Disney, avvenuto proprio nella notte di venerdì 13 marzo 1934. Si raccontava che il papero si fosse presentato in studio sfondando una finestra di notte e che appena entrato avesse provocato un soggettista, durante una riunione, con un “Ehi, vuoi fare a pugni?”. Anche questo racconto serviva a mettere in risalto, insieme alla sfortuna, un’altra caratteristica di Paperino, la sua proverbiale irascibilità.
Date d’autore
Un’ultima possibilità da prendere in considerazione, se si parla di date “fittizie” per il compleanno di Paperino, sono le versioni fornite dai vari fumettisti Disney. Non è impossibile che autori diversi scelgano diverse date per questa ricorrenza. È doveroso citare almeno l’idea di Don Rosa, particolarmente interessante, riguardo alla questione.
Don Rosa adotta la data di distribuzione generale di The Wise Little Hen (9 giugno), ma sceglie un diverso anno di nascita per il papero. L’autore, infatti, ha creato una vera e propria continuity interna alle sue storie, secondo cui Paperone sarebbe nato nel 1867. Per rendere verosimile la differenza di età tra il miliardario e suo nipote, Don Rosa ha scelto dunque di retrodatare la nascita di Paperino al 9 giugno 1920.
Che data scegliere?
A chi dobbiamo credere, dunque? In che giorno possiamo fare gli auguri a Paperino senza paura di sbagliare? Come già scritto, non è semplice attribuire una data di nascita a un personaggio di fantasia. In questo caso manca una ricorrenza universalmente accettata. Forse, dunque, la scelta migliore per datare il compleanno di Paperino è il giorno in cui per la prima volta si è mostrato al mondo. Per questo motivo, anche se non possiamo non apprezzare l’immenso lavoro per legittimare la tesi del venerdì 13, il 9 giugno resta a nostro parere la scelta migliore. Lo è in primo luogo perché si tratta di una data iconica, ormai sedimentata nella memoria collettiva. Ma lo è anche perché proprio in quel giorno il grande pubblico scoprì il papero e iniziò ad amarlo: il 9 giugno 1934 Donald Duck è entrato starnazzando nella Storia.
Potrebbe interessarti anche: La lista completa dei Classici Disney
Alessandro Giacomelli
Immagini © Disney
Fonti:
– When’s your birthday? (J. B. Kaufman)
– The Clarence Nash Story (Jim Corkis)
– The Unlucky Duck (J. B. Kaufman)
– Carthay Circle Theatre (Demolished), Los Angeles Conservancy
– I classici del fumetto 10 – Paperino, BUR, 1999