Prontuario illustrato degli insulti Disney

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Guida per trionfare in una gara di insulti alla maniera del fumetto Disney

Quante volte vi è capitato di finire con le spalle al muro in una disputa verbale? Se state cercando una soluzione al problema di rimanere senza parole di fronte ai vostri avversari, siete nel posto giusto! Siamo qui per aiutarvi mettendovi disposizione il Manuale degli insulti direttamente tratto dai fumetti Disney.

insulti disney


Si tratta di un prontuario da maneggiare con cura, che vi permetterà di prevalere sugli altri spiazzandoli con parole forti e insolite espressioni (e senza mai essere volgari). Da oggi potrete prodigarvi ad aggettivare i vostri nemici con la nostra ricca selezione di insulti eleganti e articolati, dalla A alla Z!

A come Angarione

Angarione

Prepotente.
Nell’Antica Grecia, l’ángaros era l’esattore del re di Persia. Gli esattori non piacciono a nessuno, giusto? Ma c’è di peggio. Nel Medio Evo, le angherìe passarono a identificare le richieste fatte dal signore di una terra ai suoi abitanti. Queste pretese degeneravano spesso in vere e proprie vessazioni. Se vi trovate davanti qualcuno di particolarmente prepotente, in maniera esagerata e ingiustificata, non esistate dunque a dargli dell’angarione.

B come Bucefalo

Bucefalo

Qualcuno che non vale niente.
Bucefalo viene dal greco antico e significa “testa di bue”. Alessandro Magno aveva un cavallo imponente chiamato così, che lo accompagnò in numerose battaglie. Nel mondo moderno, bucefalo è utilizzato in antifrasi (cioè con tono ironico, in senso contrario al proprio) per dire a un cavallo – o ad una squadra, nel caso della vignetta – che è scarso.

C come Ciurmadore

Ciurmadore

Detto anche ciurmatore, indica una persona che imbroglia, che dice bugie.
Deriva dall’antico verbo “ciurmare”, ossia “fare incantesimi” ed è utilizzato nel senso di mistificare la realtà per ingannare gli altri. Se mangiate la foglia davanti a qualcuno che vuole prendersi gioco di voi, spiazzatelo e colpite dandogli del ciurmadore. Così potrete smettere di stare a sentire le sue pinzillacchere (almeno per il tempo che impiegherà a capire cosa gli avete detto).

D come Disutile

Disutile

Sinonimo di “inutile”, ossia qualcuno che non ha utilità o è dannoso. Nonostante siano sinonimi, il prefisso “dis” dà una sfumatura peggiorativa all’insulto. Disutile mette in evidenza non solo la mancanza di utilità ma anche quanto la persona sia nociva e sgradita all’interlocutore.
Altamente ricorrente nei fumetti Disney, è sicuramente uno degli insulti preferiti di Zio Paperone.

E come Eroe della deficienza mentale

Eroe della deficienza mentale

In realtà, non occorre spiegare il significato di questo insulto.
È però interessante far notare l’effetto del ribaltamento: eroe è una parola con accezione estremamente positiva, da pronunciare in tono lusinghiero per distrarre l’avversario prima di eseguire l’affondo. Dopo avergli fatto credere che provavate ammirazione per lui, inferite la stoccata perfetta facendogli capire che l’unico motivo per ammirarlo è la sua stupidità.

F come Fellone

Fellone insulti

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Fellone indica una persona disonesta, pronta a tradire la fiducia nel prossimo.
Deriva dalla parola latina “fello” che significa “malvagio”. Tipico dei sotterfugi di Rockerduck nei suoi tentativi di sabotare il vecchio taccagno.

G come Gaglioffo

Gaglioffo insulti

Nell’uso moderno, gaglioffo si dice di persona sciocca e ignorante, oppure di un cialtrone buono a nulla e goffo.
Nell’uso arcaico era invece il furfante, ed è in questi termini che spesso lo vediamo usato da Topolino o Paperone per rivolgersi ai loro nemici.

Curiosità: si tratta dell’unica parola del nostro Manuale degli Insulti tratta da una storia con Topolino. Del resto, si sa che i paperi sono più riottosi.

I come Infingardo

Infingardo

Infingardo è colui che s’infinge.
Ne sapete quanto prima, vero? Significa colui che simula, un falso mentitore. Se riferito a cose, infingardo vale ingannevole e illusorio. I Bassotti che mettono in piedi una truffa sono un branco di infingardi.
Il termine ha poi un secondo significato: infingardo è qualcuno che, per cattiva volontà, fugge ogni fatica. Nipote infingardo ben si addice a Paperino, quando si mostra indolente e pigro.

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L come Lucrezio Borgio

Lucrezio borgio insulti

Lucrezia Borgia (1480-1519) è stata una nobildonna italiana di origini spagnole. La famiglia Borgia è spesso presa come esempio della spietata politica descritta da Machiavelli e della corruzione dei papi rinascimentali. In particolare, Lucrezia viene ricordata come avvelenatrice che sfruttava il suo fascino a vantaggio delle proprie ambizioni politiche.
Dunque, se conoscete un insidioso arrivista senza scrupoli, potete dargli del Lucrezio Borgio. Se quando lo fate sembra pentito e vi offre un caffè per fare pace, diffidate e non ve la fate dare a bere.

M come Masnadiero

Masnadiero

Masnadiero è una persona disonesta e prepotente.
Letteralmente indica l’appartenenza a una masnada. Il termine in origine era riferito a una schiera di uomini armati al servizio di un signore feudale. Col tempo, masnadiero assunse accezione negativa, passando a identificare coloro che compiono atti di disonestà e violenza, come ladroni, furfanti, briganti e assassini di strada.

N come Nipote e collaterale di + insulto

Nipote e collaterale di marrani


Nipote e collaterale di + insulto
è una formula comune nei fumetti Disney, che estende l’offesa all’intera stirpe dell’avversario. Collaterale è un parente che appartiene alla stessa linea genealogica ma non in discendenza diretta, ad esempio un cugino con un nonno in comune.
La formula permette di rafforzare l’insulto desiderato e può essere declinata coinvolgendo altri gradi di parentela, come “figlio, nipote e pronipote di” o altro.

Nell’esempio in vignetta Paperino utilizza l’insulto marrano, che deriva dallo spagnolo e significa “porco”.
In origine era un titolo ingiurioso rivolto agli ebrei da poco convertiti al Cristianesimo o, peggio, coloro che dichiaravano di aver cambiato Dio ma in segreto mantenevano la fede giudaica. Per estensione entrò in uso nei poemi cavallereschi per indicare chi non rispettava le leggi di cavalleria e cortesia.

O come Olimpionici dello sfascio

Olimpionici dello sfascio

Un olimpionico è un atleta che eccelle nella propria disciplina.
Genericamente viene utilizzato per lodare le qualità di qualcuno, ma nulla vieta di inserirlo in una gara di insulti come accrescitivo dei lati negativi di una persona. Nel contesto, “olimpionico dello sfascio” vale a dire che se distruggere le cose fosse una disciplina olimpica, Paperone sarebbe indeciso se dare la medaglia d’oro a Sgrizzo o a Paperoga.

P come Parodia di Pisquano

Parodia di Pisquano insulti

Pisquano: dicesi di persona stolta, priva di qualsiasi attitudine o capacità. In questo caso però ci troviamo di fronte a una parodia, ovvero un’imitazione scadente. Usiamo questo insulto per rivolgerci a chi è talmente insignificante da non arrivare nemmeno a definirlo incapace, perché già sarebbe un complimento per lui.
La parola deriva dall’inglese pipsqueak ovvero persona insignificante, priva di autorità, solitamente dovuto al fatto che questi è giovane o di costituzione minuta. Pip, Squeak and Wilfred sono una terna di nomi usata in inglese per riferirsi a tre cose generiche, un po’ il nostro Tizio, Caio e Sempronio – che in effetti rappresentano proprio tre individui non degni di nota.

Q come Quadrumane

Quadrumane


Quadrumane è un termine coniato dal naturalista francese George-Louis Leclerc de Buffon nel 1766. Come si intende facilmente, indica gli animali con gli arti sia anteriori che posteriori a forma di mani, ad esempio le scimmie. A meno che non vogliate complimentarvi con qualcuno in grado di afferrare gli oggetti coi piedi, si tratta di un’offesa un po’ più sofisticata rispetto al più semplice “scimmia”.

R come Rodomonte

Rodomonte avanzo di niente insulti

Rodomonte è un individuo prepotente.
Deriva dall’omonimo personaggio dei poemi Orlando Innamorato e Orlando Furioso, noto per la sua spavalderia. In questa disputa con armi che rievocano il poema cavalleresco fra Gastone e Paperino, vediamo anche un altro insulto rimasto fuori dal nostro Prontuario in quanto comprensibile senza spiegazioni, per quanto efficace: avanzo di niente.

S come Squinternato

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Squinternato si dice di una persona stramba, dall’atteggiamento insolito.
Da bravi lettori di fumetti Disney lo assocerete automaticamente a “nipote” dato l’utilizzo ripetuto che ne fa Paperone. La parole deriva dal verbo “squinternare”, il cui significato letterale è “dividere i quinterni”, ossia le parti di un libro. Il suo significato metaforico è “creare confusione”. Per estensione, combinaguai.

T come Tetragono

Tetragono insulti

Si riferisce a un individuo testardo, fermo nelle sue convinzioni.
Tetragono è un termine di origine geometrica, in quanto sinonimo di “solido quadrangolare” (come il cubo o il parallelepipedo). Potete usarlo per aggettivare una persona eccessivamente squadrata e rigida mentalmente, incapace di uscire dagli schemi.

U come Unno

Unno

Persona violenta e/o irrispettosa.
Gli Unni erano un popolo originario dell’Asia che invase l’Impero Romano nel V secolo d.C., causando grandi rovine. Ma gli insulti che possiamo trarre dalla Storia romana non si fermano qui: per esempio abbiamo “Attila”, il condottiero unno più famoso, passato ai posteri come “flagello di Dio” per la sua perniciosità, oppure “vandalo” come vediamo in vignetta, dal nome di un altro popolo di barbari.

V come Villanzone

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Persona molto maleducata e rozza nei modi.
Derivato accrescitivo di “villano”, termine originario del latino villanus, ossia “abitante della campagna”. Spesso usato dal gentil sesso per rivolgersi agli screanzati che mancan loro di rispetto. Ci raccomandiamo però che vi limitiate alle parole, senza ricorrere alle mani come nell’esempio illustrato, o sarete dei villanzoni anche voi.

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Z come Zoticone

zoticone

Lo zoticone è una persona molto incivile e di grande ignoranza.
Derivato accrescitivo di “zotico”, termine probabilmente derivante dal latino “idioticus”, che significa anche idiota. Che dire, non di certo l’epiteto più morbido per concludere questa guida.

Adesso avete tutte le parole che vi servono per mettere al tappeto i vostri nemici senza sporcarvi le mani, ricorrendo al nobile detto del “ne ferisce più la lingua che la spada”.
Ci aguriamo che impariate a fare buon uso degli insulti che vi abbiamo presentato, perché non vi facciate mai più mettere i piedi in testa da nessuno, angarione o masnadiero che sia.

insulti Disney Paperone

A cura di Agnese Amato e Guido Romeo

Immagini © Disney

Fonti: Wikipedia: Lucrezia Borgia, Bucefalo | Treccani: Marrani | Lexico: Pip, Squeak and Wilfred

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