È stata lanciata pochi giorni fa la campagna Kickstarter per realizzare il primo episodio di Pokémon: Dark Edition, una serie fan-made che propone un approccio maturo e per certi versi orrorifico al colorato mondo Pokémon.
L’idea, nata da un gruppo francese di fan del franchise nipponico, è stata all’inizio pensata come un semplice trailer fanmade che fornisse un’interpretazione alternativa e realistica dell’universo Pokémon. Queste adorabili creature, ricordiamo, esordirono su Game Boy nel 1996, e in seguito divennero protagonisti di serie animate, giochi di carte collezionabili, applicazioni per smartphone e molto altro ancora.
Ma in breve tempo il trailer, pubblicato a maggio 2020 dopo un periodo di lavorazione di due anni e mezzo, è diventato un fenomeno virale. Migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo lo hanno condiviso e commentato, reclamandone una versione integrale.
In questi giorni, a sei mesi dal trailer, è giunto l’annuncio tanto atteso dai fan: Pokémon: Dark Edition si farà. Ripercorriamo le origini del teaser per fare un po’ di chiarezza su cosa aspettarci da questa nuova serie.
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Il video originale
Il 1 maggio 2020, dopo una lavorazione lunga quasi tre anni, la neonata production company noOne, fondata da Clément Martin, carica su YouTube un trailer di due minuti circa, strutturato come uno qualunque che si potrebbe vedere al cinema prima della proiezione.
In questo trailer, narrato da Ricky, un personaggio originale che sembra svolgere la professione di detective, osserviamo una metropoli moderna abitata, oltre che dagli umani, anche dalle creature ideate da Satoshi Tajiri, i Pokémon. Come nei videogiochi combattono gli uni contro gli altri, spronati dai loro allenatori.
La violenza di Pokémon
Ma il mood è molto differente da quello che siamo abituati a vedere nei giochi e nelle serie: i Pokémon sono molto più realistici e animaleschi e sono considerati specie protetta ed esotica, come i panda o i grandi felini. Proprio per questo, vi è un sottobosco criminale che li utilizza per organizzare incontri di lotta clandestini, all’insegna della violenza e dell’abuso fisico. Il protagonista decide di addentrarsi in questo mondo sotterraneo per sgominare il traffico illegale di Pokémon, fingendosi un qualunque allenatore disposto a portare il proprio ‘animale’ al macello.
Nel trailer compaiono molti Pokémon a noi familiari, con un design rivisto e adattato alla nuova trama. Alcuni, come Sandslash, Pikachu o il Quilava di Ricky, sono di aspetto selvatico, camminano a quattro zampe e somigliano ad animali realmente esistenti. Altri, come Meowth o Machamp, hanno tratti più antropomorfi e sembrano molto più evoluti e simili all’uomo. Meowth, infatti, è visto indossare un impermeabile e relazionarsi col protagonista. Machamp, invece, appare in un camion blindato insieme a un gruppo di soldati simil-SWAT, ed è presumibilmente utilizzato come agente dalle forze di polizia.
Oltre a proporre la tematica animalista del traffico e dei combattimenti illegali, Pokémon: Dark Edition lascia anche presagire delle scene horror: oltre al design inquietante di alcuni Pokémon, che ribalta la concezione acquisita durante l’infanzia di “mostri buoni”, assistiamo a un Meowth violento che artiglia un agente di polizia e, subito dopo, guarda in macchina con fare assassino. Come se ciò non bastasse, nella scena finale il protagonista si avvicina a un Pokémon non identificato (Mewtwo?) intrappolato in una teca piena di liquido: in un vero e proprio jumpscare, la mano della creatura si imprime sul vetro. Decisamente non una serie Pokémon per tutta la famiglia.
Da Pokémon a Muted: il futuro della serie
Come già accennato, il teaser ha riscosso un successo esorbitante. A distanza di sei mesi dal lancio, noOne ha creato un progetto su Kickstarter per finanziare il primo episodio di questa serie. Obiettivo: racimolare 120.000€ entro il 30 novembre. La CGI, come ci ricorda giustamente la casa di produzione, è molto dispendiosa.
I progetti per la serie hanno preso una piega meno concentrata sul mondo Pokémon e con più focus sulle tematiche ambientali e animaliste. Nella loro pagina Kickstarter, i membri di noOne hanno spiegato che la nuova serie, ora dal titolo Muted, si prefiggerà di usare le creature videoludiche solo come metafora, per sensibilizzare il pubblico sulle sofferenze reali che gli animali patiscono a causa dell’uomo.
Il silenzio degli innocenti
«Ogni episodio sarà basato su un video che mostra il dolore degli animali in determinati contesti relativi agli stili di vita dell’uomo, e trarrà ispirazione dal mondo Pokémon e dalla serie Black Mirror» scrivono gli sviluppatori di Muted.
Per il primo episodio è riportato il video su cui si baseranno, dove un orangotango si aggrappa disperatamente al suo albero mentre un bulldozer falcia via la foresta. Il primate non è in grado di parlare, ed è per questo che la serie si chiamerà Muted: lo scopo è dare voce a coloro che non possono esprimersi.
«Stiamo lavorando sul design dell’orangotango, che sarà davvero unico», si legge nella descrizione della campagna. Ignoto se si baseranno su un Pokémon esistente, o se invece gli forniranno un’interpretazione originale.
La prima stagione sarà composta da 5 o 7 episodi, di durata variabile tra 6 e 8 minuti. Se verrà raggiunto il goal di 120.000€, comincerà la produzione del primo episodio. Sarà quindi rilasciato l’1 maggio 2021, a distanza di un anno esatto dal lancio del teaser. Per leggere ulteriori dettagli su Muted o contribuire economicamente al progetto, reindirizziamo alla pagina Kickstarter.
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Letizia Somma
Fonti: Kickstarter.com, Hall of Series
Immagini ©noOne, The Pokémon Company