Se i personaggi dei fumetti Disney fossero reali, oggi Qui, Quo e Qua avrebbero 83 anni (tenendo conto della data della loro prima apparizione). Eppure, i tre paperotti non crescono mai, così come altri. Non è così invece per Max Goof.
Si tratta di un personaggio a cui la maggior parte di noi è rimasta molto affezionata. Non solo ne abbiamo apprezzato il valore nelle varie opere Disney in cui è apparso, ma lo abbiamo visto, appunto, veramente crescere. Il figlio di Pippo è un personaggio unico sotto molti aspetti, non soltanto per la parentela stretta che lo lega alla casata dei pippidi, ma anche perché è uno dei pochissimi personaggi mostrati in diverse fasi della sua vita.
Caratteristica più unica che rara, soprattutto per un membro della banda Disney, se si eccettuano casi particolari come la famiglia dei paperi di Don Rosa. Ma quali sono state le sue apparizioni, e in quali fasi della vita?
L’infanzia di Max: quando il figlio di Pippo era George
Nonostante la prima apparizione ufficiale sia nella fortunatissima serie tv Ecco Pippo! del 1992, un Pippo in miniatura compare ben quarant’anni prima, nel corto del 1951 Il mestiere di papà (Fathers are people). Non si chiama Max, ma semplicemente Junior (George Geef Junior nella versione americana), riprendendo il nome del padre, George Geef, che era una sorta di alter ego americano di Pippo, il quale rappresentava il classico uomo-medio americano alle prese con problemi quotidiani.
Proprio nel suddetto episodio, George senior esordisce annunciando entusiasta di essere diventato padre. Ma ben presto si accorge di cosa voglia dire: il pupetto, infatti, è estremamente vivace e, mentre il neo-genitore si affanna per essere un buon padre, la signora Geef (cioè la mamma di Junior e che potrebbe anche essere la mamma di Max) rimprovera spesso il marito.
Fisicamente, Junior è un po’ diverso dal padre. Non solo per quel ciuffetto rosso sbarazzino e lo sguardo sveglio da monello, ma anche nell’outfit, che ci suggerisce il carattere birichino della new entry della famiglia Geef: una simpatica salopette sopra una vivace maglietta gialla. Come si fa a resistergli? Anche quando ne combina di tutti i colori, con il sorriso stampato sul volto.
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In seguito comparve nei corti Il leone di papà (Father’s Lion, 1952), Un papà tuttofare (Father’s Day Off, 1953), Un week-end con papà (Father’s Weekend, 1953) e Acquamania (1961), ma poi non venne più utilizzato per ben 30 anni, quando il personaggio fu rivoluzionato.
Arriva Max Goofy, il figlio di Pippo
Il figlio di Pippo dovrà aspettare il 1992 per esordire con il nome definitivo di Max Goof. L’occasione è la serie tv Ecco Pippo! (Goof Troop in lingua originale), nella quale il ragazzo si trasferisce nella cittadina di Spoonerville, insieme al padre, che stavolta è il vero e originale Pippo. L’ironia della sorte vorrà che i loro nuovi vicini siano nientemeno che Pietro Gambadilegno e la sua famiglia. Ancora più ironico è che Max diventi migliore amico del figlio di Pietro, PJ (diminutivo di Pietro Junior).
In Ecco Pippo!, Max ha circa 11 anni e il suo aspetto è molto più somigliante a Pippo, anche se di George Geef ha mantenuto il ciuffetto sbarazzino. Stavolta indossa i tipici abiti anni ’90: maglietta rossa e jeans, tutto rigorosamente sopra-misura, abbinati a delle sneakers slacciate. Qualche volta, poi, lo vediamo indossare dei grandi occhiali da sole o a visiera tipici degli anni che furono, proprio a ricalcare le mode di un tempo.
Il carattere di Max è abbastanza differente da quello di Pippo, almeno in apparenza. Max infatti è molto sveglio ed intuitivo, attento alla moda e alle tendenze, e cerca sempre di non invischiarsi mai in situazioni imbarazzanti. Ma soprattutto Max è alla costante ricerca di celebrità e questo crea spesso delle frizioni con il padre, che finisce spesso col metterlo in imbarazzo (secondo un copione abbastanza classico anche per le sit-com familiari del tempo). Perché anche in Goof Troop alla fine Pippo è sempre Pippo.
In viaggio con Pippo: Max cresce e arrivano i problemi adolescenziali
Nel 1995 Max arriva sul grande schermo, nel film successivo alla serie Ecco Pippo!, In viaggio con Pippo. Qui Max è cresciuto e frequenta le scuole superiori. L’aspetto fisico è sostanzialmente lo stesso, anche se ovviamente più alto, così come l’outfit, che mantiene lo stesso stile cromatico e la moda anni ’90, sebbene stavolta indossa una specie di felpa a maniche corte, forse più adatta alla sua figura di liceale.
Nel film il problema principale di Max è il più classico tra quelli dei liceali: si è preso una cotta per la compagna di scuola Roxanne. E proprio quando riesce a combinarci un appuntamento, Pippo rovina tutto portandolo in viaggio con lui, per cercare di recuperare il rapporto padre-figlio. Questo ovviamente crea un forte astio di Max verso Pippo e, durante il viaggio, non manca di rinfacciargli tutte le volte che lo ha messo in imbarazzo. Ma, come avveniva sempre in Ecco Pippo!, alla fine i due si riappacificano e Max sarà più gentile con il padre, anche quando lo presenterà a Roxanne.
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Oltre che per la spettacolarità, In viaggio con Pippo ricopre un ruolo fondamentale nel processo di crescita di Max. Qui infatti passa il periodo più critico e ambiguo della vita, quando non si è più bambini ma nemmeno ancora adulti. E in questo senso si comporta anche Pippo, che all’inizio continua a proporre attività troppo infantili (e strampalate) al figlio. Ma alla fine, come succede a tutti i genitori, si rende conto davvero che in effetti Max non è più un bambino e in quel momento tutti i malintesi tra i due, svaniscono per sempre. O quasi.
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Max va all’università (e Pippo lo segue)
Alcuni problemi tra i due, però, si palesano nuovamente in un’altra fase della vita di Max, rappresentata nel secondo film Estremamente Pippo del 2000. Max è cresciuto ancora e adesso raggiunge quasi Pippo in altezza. Mantenendo sempre lo stesso stile nel vestirsi (anche se una maglietta prende il posto della felpa), lascia casa propria per frequentare l’università insieme agli amici PJ e Bobby.
Anche in questo caso, il film rappresenta un tema abbastanza classico, cioè la tristezza di un genitore nel lasciare andare via il proprio figlio. La separazione per Pippo è dannosa, e gli costerà persino il posto di lavoro. Dopo esser stato licenziato, il pippide è costretto a completare l’università per poter trovare un altro impiego. E, puntualmente, si iscrive nella stessa di Max. Il figlio, ovviamente, non la prende bene in quanto, essendo ancora una volta alla ricerca della notorietà, teme che suo padre possa mettergli i bastoni tra le ruote. In questo caso, Max punta a diventare il nuovo campione di acrobazie su skate del campus.
Ma al contrario delle precedenti situazioni, Max stipula una pacifica convivenza col padre, dimostrando di essere anche maturato caratterialmente. Fino a quando non arriva una nuova rottura: Pippo entra nella squadra avversaria dei Gamma, oscurando la stella emergente di Maximilian. Dopo una serie di rocambolesche situazioni (in cui Pippo trova pure una fidanzata), i due si riappacificano e fanno squadra per battere i Gamma. Una volta laureatosi, Pippo lascia finalmente andare il ragazzo. Prima della partenza, Max scrive un biglietto al padre nel quale afferma dolcemente che, sebbene non sia più un bambino, rimarrà per sempre suo figlio.
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Il Topoclub: Max ha trovato lavoro
Oltre alla serie Ecco Pippo! e ai film collegati, Max compare anche in altre occasioni. Una di queste è l’House of Mouse, la serie televisiva cross-over che ospita diversi personaggi dei cartoni Disney. Qui Max è un dipendente del Topoclub, così come Pippo, Topolino, Paperino e tutti gli altri. Più precisamente fa il parcheggiatore e cameriere.
Abbandonati i suoi classici abiti per una professionale divisa, il Max di House of Mouse non ha un’età ben precisa, anche se potremmo ipotizzare tra i 16 e i 18 anni. Questo perché nella puntata Max’s new car, il ragazzo chiede al padre di regalargli un’auto nuova, cosa che poi avviene nonostante la titubanza iniziale di Pippo. Quindi, dato che negli Stati Uniti i ragazzi possono prendere la patente di guida a sedici anni e che Max già guida le auto per parcheggiarle, possiamo ipotizzare che l’età del figlio di Pippo si aggiri attorno a quei numeri.
Ma c’è un altro elemento che lo collocherebbe a prima dei 18 anni: stiamo parlando di Roxanne. Nella puntata Max’s embarassing date, i due hanno un appuntamento al Topoclub e Max ha il terrore che Pippo rovini tutto con le sue premure. Così chiede aiuto a Topolino, Minni, Paperino e Paperina, che gli promettono di tenerlo alla larga da loro. Ma alla fine, sono proprio i quattro a mettere in imbarazzo Max, finché non arriva finalmente Pippo a risolvere tutto. Quindi, dato che in Estremamente Pippo Roxanne è completamente assente, possiamo collocare con ogni probabilità il Max parcheggiatore tra i due film, nella fase finale della sua vita da liceale.
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Ma non è finita qui: le altre apparizioni di Max
Concludiamo con due apparizioni di Max nei film di Natale Topolino e la magia del Natale del 1999 e Topolino: strepitoso Natale del 2004. Nel primo, troviamo un Max bambino, verosimilmente della stessa età di Ecco Pippo!. In questo episodio, infatti, Max scrive insieme a Pippo una lettera per Babbo Natale, anche se Pietro insinua nel piccolo il dubbio che lo stesso Babbo Natale non esista. Così Pippo cerca di convincerlo del contrario, sebbene alla fine sarà Max stesso a tentare di convincere il padre dell’esistenza di Babbo Natale.
In Topolino: strepitoso Natale, invece, Max è ancora più grande che in Estremamente Pippo. Vive infatti da solo in un’altra città e, in occasione del Natale, vuole presentare al padre la sua nuova ragazza, Mona – accompagnato sempre dal timore che Pippo lo possa mettere in imbarazzo. Ma anche qui, alla fine, Max si rende conto di quanto Pippo abbia significato per lui come figura paterna.
Fun fact: Mona in origine sarebbe dovuta essere Roxanne. La ragione del cambiamento? La difficoltà di replicare la lunga chioma della giovane di In viaggio con Pippo con la tecnologia CGI (Computer-generated imagery). Dato il budget limitato si pensò di sostituire del tutto il personaggio creando da zero una ragazza con un’acconciatura corta, molto più semplice da gestire.
Da notare un dettaglio interessante di questo episodio: Pippo mostra una foto di Max neonato, quindi antecedente ai film e alla serie tv (ed è ben diverso da George Junior).
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Ducktales, Woo-oo!: c’è anche Max!
Ma le sorprese non sono finite qui. Nel recente reboot di Duck Tales, durante un surreale incontro tra Paperino e il Pippo di Ecco Pippo!, quest’ultimo mostra alcune foto di un Max neonato e adolescente (con chiari riferimenti a In viaggio con Pippo). È presente anche Roxanne, con la quale Max sembrerebbe essere pronto per un ballo scolastico. Un ulteriore e nuovo attestato di crescita del ragazzo, presumibilmente da collegare prima dei fatti di Estremamente Pippo.
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Max è cresciuto e maturato come nessun altro personaggio Disney. Ma a cosa è dovuta questa particolare scelta? Probabilmente la parentela strettissima con Pippo ha reso possibile uno sviluppo talmente dettagliato del rapporto tra loro che valeva la pena esplorarlo nelle varie fasi di vita.
Un rapporto talmente speciale che si è consolidato con l’approdo di Max al mondo universitario, anche se viene da chiedersi se Disney abbia ancora in serbo qualcosa per il giovane pippide: magari un giorno diventerà papà e Pippo nonno. Ovviamente sono semplici speculazioni, ma sicuramente sarebbe un’operazione divertente da realizzare. E anche se questa idea non vedrà mai la luce, siamo contenti di aver conosciuto pienamente un rapporto padre-figlio intenso, premuroso e amorevole, cresciuto con il passare degli anni.
Federico Ravagli
Immagini © Disney
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