Tra i vari mostri comparsi nelle storie di Topolino, non potevano certamente mancare i vampiri. Le origini di queste creature demoniache vengono principalmente individuate nelle tradizioni popolari dell’Europa centro-orientale, ma le radici della loro leggende sono ben più remote, risalenti a miti di tradizione babilonese ed ebraica. Nel XIX secolo, la loro fama crebbe talmente tanto da renderli protagonisti di molte opere letterarie, cinematografiche e fumettistiche.
Persino i nostri personaggi preferiti hanno affrontato in varie occasioni questi mostri dai canini aguzzi.
Questo prolifico filone ha offerto sguardi anche molto diversi tra loro sul tema: vi presentiamo oggi una selezione eterogenea di storie in cui i vampiri o presunti tali sono i protagonisti (o più spesso, gli antagonisti).
Premesse sulla selezione delle storie
- L’ordine con cui elencheremo queste storie sarà totalmente soggettivo. Inoltre non si tratta di una classifica.
- Ci concentreremo solo sulle avventure vampiresche apparse sul nostro rassicurante settimanale di fiducia, Topolino appunto. Quindi ad esempio niente Foto di gruppo col vampiro, di X-mickey.
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Zio Paperone e la cassapanca transilvana (Giulio Chierchini)
Iniziamo con Giulio Chierchini e una sua storia poco nota, ma meritevole. Si tratta di Zio Paperone e la cassapanca transilvana.
Trama
Lo Zione riceve per posta una cassapanca proveniente dalla Transilvania. Purtroppo, si scopre che al suo interno si cela il conte Papula, un pericoloso vampiro chiaramente ispirato al celebre conte Dracula.
Paperone e nipoti dovranno quindi cercare un modo per rendere innocuo l’ospite indesiderato.
Atmosfera e dettagli ben studiati
Tra i grandi maestri del fumetto Disney italiano, Giulio Chierchini occupa una posizione di rilievo. L’artista ha realizzato grandi opere come disegnatore (I promessi paperi) e come autore completo (L’inferno di Paperino). Come dimostra quest’ultima storia, l’autore era estremamente abile nel realizzare storie dal tono orrorifico.
Il suo stile di disegno ben si sposa con i temi spaventosi: i personaggi sono dotati di un’espressività facciale molto marcata e il tratto è secco e preciso. Il terrore che leggiamo negli occhi dei paperi quando incontrano il vampiro è così reale da mettere i brividi anche a noi lettori.
È proprio la caratterizzazione dell’antagonista a rendere questa storia così spaventosa e angosciante: le vignette in cui il conte Papula compare sono talmente terrificanti da farci percepire la sua minacciosa presenza anche quando è rinchiuso nella cassapanca. Questo grazie alla resa grafica: il personaggio presenta le classiche peculiarità vampiresche, come l’abbigliamento elegante e lugubre, gli occhi iniettati di sangue, i canini (tre!) affilati. Il conte è inoltre un vero vampiro e mai questo dettaglio ci viene nascosto. Una creatura assetata di sangue, senza sfumature ad attenuarne la portata angosciante per i protagonisti e per i lettori.
Oltre alle atmosfere, questa storia possiede un altro pregio: l’utilizzo insolito e creativo della “pistola di Čhecov”. Si tratta di una regola narrativa inventata dal drammaturgo Anton Čechov (Il gabbiano, Zio Vanja) per creare un colpo di scena. Essa afferma che, se la storia pone l’attenzione su un determinato oggetto senza motivo apparente, quest’ultimo si rivelerà importante in futuro.
In questo caso, la “pistola” è il registratore vocale usato dai nipotini per gli esperimenti sul condizionamento mentale. Esso darà origine a un divertente ribaltamento dei ruoli tra i protagonisti e il mostro. A voi scoprire di cosa si tratta e come si evolverà la vicenda.
Nella sua semplicità e nel suo esplorare il tema vampiresco in modo classico, questa storia è molto coinvolgente e suggestiva.
Quacklight: vampiri fascinosi a Paperopoli (Roberto Gagnor, Giorgio Cavazzano)
Dopo una storia dalle tinte lugubri, prendiamo fiato passando a dei vampiri più glam, quelli che compaiono in Quacklight: vampiri fascinosi a Paperopoli, scritta da Roberto Gagnor per le matite di Giorgio Cavazzano.
Trama
Paperina e Brigitta decidono di scrivere un romanzo vampiresco: Quacklight. Il libro parla di Paperella Sguaz, una ragazza appena trasferitasi a Paperopoli. Qui frequenterà una nuova scuola, dove incontrerà nuovi amici. Uno di questi è Paperin Ducken, personaggio affascinante ma con un oscuro segreto.
Come parodiare Twilight
Questa storia è una evidente parodia di Twilight, primo capitolo dell’omonima saga letteraria e, successivamente, cinematografica.
Questa storia ne estremizza le ingenuità, mostrandole al lettore in tutta la loro assurdità. Le battute e le gag sono ben studiate e mai fastidiose, rendendo la storia scorrevole e convincente.
La parodia non si limita solamente al prodotto letterario: l’autore sbeffeggia anche ciò che avviene intorno al romanzo. In particolare, mette in luce lo scarso impegno di chi l’ha scritto e l’assurdo successo che l’opera ha riscontrato. Possiamo definirlo come una critica diretta al successo del prodotto e al business creato attorno ad esso. Si tratta di un caso raro nella gloriosa storia delle parodie Disney, di solito profondamente rispettose dell’opera di partenza.
Una menzione d’onore va fatta a Cavazzano, per la capacità di far recitare i personaggi e donare loro graficamente una grande personalità.
Peculiare è la scelta di colorare di azzurro gli occhi dei vampiri: un dettaglio efficace nella sua semplicità.
Tra le storie di vampiri presenti su Topolino, Quacklight è probabilmente la meno inquietante. Ma è sicuramente molto arguta e divertente nella sferzante ironia che ne costituisce l’ossatura primaria.
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Topolino e il rampiro di Transvitania (Casty, Enrico Faccini)
Lasciamo per un momento becco e piume da parte e facciamo un salto a Topolinia. La prossima storia è Topolino e il rampiro di Transvitania, opera di Casty e Enrico Faccini.
Trama
Ingannati da un pop-up truffaldino, Pippo e Bruto (figlio adottivo di Gancio) vengono risucchiati dallo schermo di un computer (letteralmente). Topolino cerca di salvarli e viene catapultato nel regno di Transvitania. Il nostro eroe dovrà affrontare il temibile conte Vlud e liberare i suoi amici e altri prigionieri.
Vampiri… e videogiochi
Una storia di vampiri… nel mondo della tecnologia e dei videogiochi? Abbinamento inconsueto. I due autori sono riusciti però a renderlo credibile, tramite un ottimo mix di elementi che coniugano felicemente elementi classici delle storie di vampiri con ambientazioni prese di peso dal mondo videoludico.
Le modalità con cui il conte Vlud cattura le sue vittime rappresentano la critica di Casty verso uno dei lati oscuri della tecnologia, ossia la capacità di sedurre, ingannare e creare dipendenza. Non è la prima volta che l’autore friulano affronta questo tipo di dinamica nelle sue sceneggiature.
A questo bisogna aggiungere l’utilizzo geniale del concept del videogioco Pac-Man. Avreste mai immaginato di vedere un personaggio molto simile a Pac-Man, il Magnamaus, nel ruolo di cattivo, mentre i suoi nemici fantasmi sono i buoni che supportano Topolino? Nella storia succede proprio qualcosa di simile. Non è un caso se alcuni luoghi della storia ricordano dei livelli di un videogioco in due dimensioni.
L’ambiente cupo di Topolino e il rampiro di Transvitania viene ben delineato dal tratto di Enrico Faccini. Il disegnatore unisce felicemente atmosfere gotiche a elementi grafici legati al mondo digitale, come i baloon con le emoticon al posto delle parole. La vicenda si svolge quasi interamente di notte, con toni cromatici scuri che contrastano in maniera efficace con i colori dei personaggi in scena, come il giallo limone del Magnamaus.
Volete leggere una storia insolita, capace di unire contesti narrativi apparentemente inconciliabili e con un finale a sorpresa che lascia fino all’ultima vignetta spazio a una sottile inquietudine? Topolino e il rampiro di Transvitania è la scelta perfetta.
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Paperino e l’avventura in Transilvania (Claudia Salvatori, Massimo De Vita)
Trama
Paperone incarica Paperino di recarsi in Transilvania, presso il castello del conte Paperescu. Il suo obiettivo è scoprire i sistemi di antifurto con cui il conte teneva lontani ladri e streghe dalla sua proprietà. Paperino parte, inconsapevole di essere braccato dai Bassotti e da Amelia, anch’essi interessati per motivi personali facilmente intuibili.
Giocare con i cliché
Claudia Salvatori è nota per aver scritto interessanti storie gialle con protagonista Topolino (come Topolino e la scomparsa di Tip). Ha saputo però spaziare anche su altri generi con risultati sorprendenti, tra cui questa storia.
La caratteristica più interessante di Paperino e l’avventura in Transilvania è il sovvertimento delle dinamiche narrative. Questa storia riesce a capovolgere le aspettative del lettore strada facendo. Il tutto avviene con un’ironia di fondo davvero magistrale, della cui creazione Massimo De Vita è complice sul lato grafico, soprattutto tramite la grande resa recitativa dei personaggi. I suoi disegni donano alla storia una perfezione stilistica ineguagliabile. L’unione tra lo stile cartoonesco Disney e quello più verosimile degli ambienti è perfettamente riuscito. La Transilvania in tutto il suo misterioso fascino è delineata sul lato grafico con grande accuratezza.
Recuperate questa storia se vi piacciono le vicende che sovvertono le aspettative, se volete godervi i disegni di un Massimo De Vita al suo meglio o se volete leggere una storia di Claudia Salvatori diversa dal solito.
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Dracula di Bram Topker (Bruno Enna, Fabio Celoni, Mirka Andolfo)
Concludiamo questa galleria con un’altra storia con Topolino come protagonista, nonché della seconda parodia presente nella classifica. Stiamo parlando di Dracula di Bram Topker, di Bruno Enna, Fabio Celoni e Mirka Andolfo.
Trama
Il conte Vlad III della Malacchia Nera, detto “Dracula”, convoca il notaio Jonathan Ratker al suo castello in Transilbarbabietolania. Il suo scopo è acquistare una proprietà a Londra, per potersi trasferire. Tuttavia, questo nobile nasconde un oscuro segreto che recherà danno sia a Ratker che ai suoi cari.
La miglior parodia Disney sulle storie di vampiri
A detta di molti, questa è la miglior storia di vampiri mai realizzata su Topolino. Il motivo è semplice: si tratta probabilmente della miglior parodia Disney di uno dei capisaldi della letteratura vampiresca, ossia Dracula, di Bram Stoker.
La sua peculiarità è di essere, a tutti gli effetti, una trasposizione della storia originale. Gli eventi narrati sono pressoché fedeli, con alcune differenze per adeguare meglio la vicenda al contesto disneyano. Non è un compito semplice: il rischio è quello di far perdere pathos alla vicenda, ma Enna è abile ad amalgamare bene i due toni e la storia sa divertire e inquietare quando deve.
L’utilizzo dei personaggi è altrettanto ben curato: Topolino funziona splendidamente nel ruolo di Jonathan, così come Pippo/Van Helsing e tutti gli altri: Enna ha utilizzato al meglio le affinità tra i personaggi Disney e quelli del libro.
Dracula è un romanzo epistolare, quindi gli eventi vengono narrati tramite lettere, telegrammi e notiziari: questo artificio viene ripreso nella parodia Disney con il sapiente uso delle didascalie.
Il contributo di Fabio Celoni è determinante nel delineare l’atmosfera e l’effetto orrorifico della storia. I suoi disegni fluidi e ondulati trasmettono costantemente un senso di angoscia negli scenari più tetre, ma anche un’atmosfera allegra e raffinata nei momenti comici. Gli splendidi colori di Mirka Andolfo, che si destreggia tra filtri e le ombreggiature, accentuano poi la luce e la tridimensionalità delle immagini.
Questa storia è la meravigliosa parodia di un grande romanzo, e più in generale un racconto a fumetti di pregiatissima fattura. Vampiri o meno, la lettura è assolutamente imperdibile.
Guido Romeo
Immagini © Disney-Panini Comics